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Autore: Black Fullmoon    21/10/2012    1 recensioni
La battaglia dei mamodo è finita, e gli umani sono tornati alle loro normali attività. Quattro mesi dopo la battaglia però per loro non c'è solo il dolore nei sentimenti per la mancanza dei loro amici, ma anche un problema fisico che sembra essere decisamente preoccupante. Intanto, nel mondo dei mamodo, iniziano a profilarsi dei guai per il futuro. E chi è la ragazzina pallida che sembra avere la forza di uno dei demoni?
ATTENZIONE: Spoiler estremamente probabili per chi non abbia letto tutto il manga.
Genere: Azione, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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DISCORSI POST-COMBATTIMENTO

Stai calma – ripeté Eivy per la quinta volta.

Vedi di fare in fretta – disse Sherry, per nulla contenta di doversi rifare la seduta di recupero energia.

Sì, se stai ferma cinque minuti – sbuffò Eivy. Alla fine Sherry rimase ferma il più possibile e Eivy potè conficcarle un'unghia nella spalla in pace.

Fa male maledizione! – urlò la ragazza mentre il calore iniziava a diffondersi nel suo corpo. Eivy la tenne giù con la mano libera.

Fatto – disse levandosi e lasciando libera Sherry. La ragazza ansimò e si massaggiò il segno rosso.

Grazie –

Davvero avete dovuto farlo? – disse Tia con voce piagnucolosa.

Sì – risposero Megumi e Kyo cupi.

Bene, facciamo il conto dei feriti. Ragel, ti ha preso un Reis e molte pallottole – disse Tia cercando di non pensare alla sensazione che avrebbe avuto una specie di artiglio piantato in una spalla.

Non era un incantesimo particolarmente forte. Per le pallottole, a posto – dicendolo il ragazzo si sfilò il gilè, mostrando il torso. Tutta la gabbia toracica, i fianchi e parte dell'addome erano coperti da delle sorta di placche di metallo.

Come hai fatto a mettertele lì? – chiese Zatch affascinato, seguendo con lo sguardo le placche fin dietro alla schiena di Ragel, dove sembravano innestarsi nella spina dorsale pronunciata.

Ci sono nato – rispose lui. Kyo prese nota di non chiedere mai al proprio Answer Talker come facevano certi mamodo a nascere con pezzi di metallo attaccati al corpo.

Brago, tutto a posto? – chiese Tia tenendosi nascosta dietro a Zatch per evitare reazioni violente.

Mai stato meglio – ringhiò lui.

Sei un pessimo bugiardo – commentò Zeon osservando il livido sulla faccia, le ferite al braccio e la mano destra lasciata mollemente semiaperta del mamodo.

Tsk – lo sbuffo del mamodo chiuse la conversazione.

Tu Zeon, come va? – chiese Zatch. Zeon si guardò la mano. Le dita gli dolevano da matti e non riusciva a muoverle.

Credo di avere le dita rotte –

Tu hai le dita rotta – disse Dufox.

Grazie dell'informazione – commentò Zeon.

Chi erano quei due? – chiese Megumi.

Credo fossero Geran e il suo compagno Abraham – disse Katla sbadigliando. “Ma ha sempre sonno questa?” pensarono metà dei presenti.

Chi sono? – chiese Zatch.

Geran è un mamodo di undici anni, non so molto sul suo conto, solo che è una delle pedine della Setta. Una delle pedine più forti in effetti, avete visto come evitava i nostri attacchi. Il suo compagno l'avevo solo sentito nominare – spiegò Katla.

E ce l'hanno con te a quanto vedo – commentò Ragel.

Li ho traditi, mi sembra normale – rispose la ragazzina.

Altro piccolo interrogativo... – iniziò Sherry.

EIVY COME DIAMINE HAI FATTO? – urlarono in coro tutti i presenti tranne Kyo, Dufox e Zeon. La ragazzina si massaggiò le orecchie.

Calmatevi! Lunga storia comunque, non mi va di parlarne. E no, non sono un mamodo che riesce ad usare i suoi poteri qua comunque – rispose lei.

Altri dettagli? – disse Ragel.

No –

Cos'era quella cosa che avevi sulla mano? – chiese Zatch.

Mh? Questo? – Eivy si passò un'unghia sui polpastrelli delle dita. Dalle ferite uscì un sangue di un colore rosso troppo scuro e stranamente denso.

Perché il tuo sangue è così? – chiese Tia allarmata.

Lunga storia. Finito l'interrogatorio? – chiese Eivy.

Per ora – rispose Megumi.

Che hai fratellone? – chiese Zatch guardando il gemello imbronciato.

Perché non abbiamo sentito quando arrivavano? Avrei dovuto avvertire la loro presenza molto lontano da noi, quell'aura era troppo forte. Invece non ce ne siamo accorti finchè non ci hanno attaccati – borbottò Zeon.

Ha ragione, ce ne saremmo dovuti accorgere – concluse Ragel.

Non ne ho idea – sbadigliò Katla facendo per sdraiarsi e farsi un sonnellino.

Comunque dobbiamo fare un piano di attacco, non possiamo farci prendere sempre così – disse Kyo.

Lo so. Direi che tutti noi dovremmo iniziare ad allenare le nostre capacità da subito, per poter usare quantomeno quattro o cinque incantesimi ciascuno – disse Dufox.

Sherry, muoviti – sbuffò Brago.

Sì, arrivo – sospirò la bionda – Scusateci, ma noi torniamo in Francia ad allenarci per conto nostro. E non si sa mai che la testa dura qua non decida di farsi un giro all'ospedale per far controllare le sue ferite. Ci scommetto che con tutte le volte che c'è andato l'altra volta ormai inizieranno a fargli l'abbonamento – Sherry seguì il suo mamodo verso la città.

Bene. Katla, direi che tu dovresti cercare il tuo partner umano –

Perché? – frignò la bambina.

Perché puoi esserci più utile usando i tuoi incantesimi che non così – rispose Dufox.

Ma io non sono forte! – disse lei.

Fa niente, almeno lo sarai un po' di più. Eivy, penso che dovresti andare con lei, nel caso le serva protezione – Eivy annuì.

Io cosa farò? – chiese Ragel impaziente di avere un compito anche lui.

Intanto dovresti iniziare ad abituarti alle abitudini umane, perché ormai sei un Eytt. Per il resto dovresti comunque allenarti. Sei già forte sul piano fisico, ma dovresti cercare di migliorare ancora – concluse Dufox. Ragel annuì stancamente.

Molto bene! Kyo... – interruppe Zatch.

Sì Zatch? –

Ho fame – tutti caddero gambe all'aria.

Noi siamo qua a fare discorsi seri e tu ti metti a pensare al cibo? – urlò Zeon.

Ma io... –

Zatchbell! – Tia afferrò Zatch per il collo.

T-Tia... soffoco... – gemette il bambino.

E pensare che quello sarebbe il mio re – commentò Katla.

Inquietante – disse Ragel.

Molto bene, ora che tutti noi abbiamo qualcosa da fare direi di andare a casa e riprendere con le nostre abitudini, ovviamente facendo anche quello che vi ho detto. Muoversi – disse Dufox iniziando a camminare.

Ehi aspettami! – urlò Zeon correndo dietro al suo umano.

Non sei tu il più veloce dei due? –

Sì però... –

E allora zitto e cammina – lo interruppe Dufox secco.

Un giorno o l'altro lo ammazzo – ringhiò Zeon – Sono l'Imperatore del Tuono io, mica il primo moccioso che passa per la strada! –

Fidati, non c'è molta differenza – disse Dufox risalendo la riva del fiume.

Come ti permetti? –

Si vogliono bene quei due – commentò Megumi.

Molto. Ragel, puoi rimanere a casa mia se vuoi. Zatch dorme con me e tu puoi prendere il divano – disse Kyo.

Grazie – borbottò Ragel.

Ah, e mettiti la maglia mentre andiamo a casa –

Perché? –

Come non ci sono molti umani con la pelle azzurra, non ce ne sono con placche metalliche che escono dal corpo –














Salve a tutti! Rieccomi con le mie magnifiche spiagazioni che ti confondono più di prima, mi spiace ma non so fare di meglio (messa male, eh?). Bye!

  
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