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Autore: black 91    05/05/2007    4 recensioni
E se si fosse salvato un altro sayan oltre a quelli che già noi conosciamo? se fosse atterrato proprio sulla nostra Terra? la mia storia parte dal presupposto che il pianeta di Goku & co non sia la Terra, ma Earth (che poi è Terra in inglese). non mi resta che augurarvi una buona lettura, spero solo che vi piaccia, e mi raccomando, commentate.
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goten, Nuovo personaggio, Trunks
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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zoe

CAPITOLO 17: IL TORNEO INTERPLANETARE

 

Zoe si trovava in un parco, era seduta su una panchina e aveva gli occhi rivolti verso il basso, uno sguardo perso, assente, se fosse stata sdraiata qualcuno avrebbe potuto credere che fosse morta, forse lo era davvero, morta, defunta, la sua anima, il suo essere, non erano più gli stessi da quel giorno.

 

“non è come sembra!”

 

Continuava a sentire le ultime parole che le aveva detto Goten, era come se ci fosse un eco, un eco infinito che continuava a trasmettere le stesse parole, un eco che faceva male, male da morire.

Ad un tratto sentì una mano che le si poggiava sulla spalla, lei si girò, e vide l’ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere: Trunks.

-ciao Zoe, com’è piccolo l’universo, anche tu qui sulla Terra?- le disse lui, con fare amichevole, evidentemente non sapeva nulla.

-ciao Trunks, che sorpresa, sapevo che eri su un altro pianeta, ma non mi sarei mai aspettata di trovarti qui…- disse lei, cercando di essere più spontanea che poteva.

-qualcosa non va?- le chiese lui, che la conosceva troppo bene per non intuire che stava male.

-no, tutto bene…- finse lei.

-io non ci casco mica eh? Dai dimmi che cos’ hai,si vede lontano un miglio che hai solo bisogno di parlarne-

-te l’ho detto… non c’è niente che non va-

-ne sei sicura? Allora perché ti sta scendendo una lacrima?-.

Era vero, Zoe stava piangendo, non l’aveva ancora fatto, non aveva ancora esternato il suo dolore.

-io… io non so che ci faccio qui… so solo che non voglio più vedere Goten, neanche in foto!- disse lei mentre cominciava a singhiozzare.

-perché? Che ti ha fatto?-

-lui… lui… mi ha tradita! Li ho beccati insieme e non ce l’ho fatta…-.

Le sue parole vennero interrotte dal pianto, Trunks non disse niente, qualsiasi cosa sarebbe stata stupida, l’unica cosa che fece fu abbracciarla, nel vano tentativo di consolarla.

Quando si fu un po’ calmata, Trunks le disse

-c’è sicuramente una spiegazione… lui ci teneva così tanto a te…-

-evidentemente si è stufato di me…-

-non si sarebbe mai stufato di te, prova a parlarci, magari non è come sembra…-

-che è? Stai dalla sua parte? E io che ti credevo un amico…-

-non sto dalla sua parte, ti sto solo dicendo il mio sincero parere-

-in ogni caso io non ci parlo più con lui, credo che mi trasferirò qui, sulla Terra-

-e intendi scappare così? La Zoe che conosco si sarebbe battuta con le unghie e con i denti per le cose in cui credeva-

-la Zoe che hai davanti non crede più in niente!-.

Questa cosa fece sobbalzare Trunks, non aveva mai visto la sua amica così disperata, era veramente distrutta.

-scusami, non volevo… senti, non ti trasferire, ti prego…- le disse Trunks con dolcezza.

-no, scusami tu… me la sto prendendo con la persona sbagliata, credo che ci penserò-

-brava… ora, permettimi di portarti in un bar, ne conosco uno dove fanno il sorbetto più buono del mondo-

-ok, grazie…-

-a che servono gli amici…-.

I due si trovavano a Roma e passarono davanti a molti importanti monumenti, come il Colosseo e la Basilica di S. Pietro, i terrestri s’erano dati da fare.

Finalmente giunsero al bar che diceva Trunks e si sedettero ad un tavolo all’aperto, ma all’ombra, quel giorno era particolarmente caldo.

-allora Trunks, sono stufa di parlare di me. Tu con Marron…- chiese Zoe, che preferiva non pensare a quello che le era successo.

-ecco… ci siamo mollati qualche mese fa…-

-coosa! Davvero? Ma… a me lei non ha detto niente, a parte che è da un pezzo che non la sento… ma, perché vi siete lasciati? Stavate così bene…-

-emh… non c’era affinità… diciamo così- disse lui visibilmente imbarazzato.

-credo che tu non mi stia dicendo qualcosa…- lo guardò lei con aria poco convinta.

-non è semplice… da raccontare…-

-provaci, abbiamo moolto tempo-.

La sayan diventava sempre più curiosa, sembrava che ci fosse qualcosa di interessante.

-ecco… noi siamo usciti una sera come molte altre volte, abbiamo parlato, riso, ci siamo divertiti, ci siamo baciati… un po’ come al solito…-.

-capisco…- disse lei che non vedeva l’ora di sapere la continuazione.

-poi l’ho accompagnata a casa, sempre come al solito, solo che non c’era in casa nessuno… così mi ha invitato ad entrare… sì insomma… era da un bel po’ che ci frequentavamo, ma non avevamo mai…- Trunks si interruppe, ma la frase la finì Zoe.

-… fatto sesso-

-esatto, così pensavamo che quella era l’occasione giusta, così siamo andati in camera sua e…-

-sì sì, ho capito, non voglio i dettagli!-

-meglio così, perché è stato un disastro, era la prima volta per entrambi, ma è stato catastrofico!-

-mmh… avete riprovato poi?-

-sì, ci abbiamo riprovato… ma abbiamo capito che non era il fatto di essere inesperti, eravamo noi, che non andavamo bene insieme, così abbiamo deciso di chiudere-

-ah… che peccato…-

-eh già…-

-e, ti sei ripreso?-

-sì, anche piuttosto in fretta, forse mi considererai un insensibile, ma mi sono innamorato di una terrestre-

-e cosa aspettavi a dirmelo!!-

-emh… tu non me l’hai chiesto…-

-dai, dimmi chi è, in che città abita?-

-in questa… stavo proprio tornando da casa sua, quando ti ho incontrata-

-e bravo Trunks… da quanto state insieme?-

-un mesetto circa, ha appena finito gli studi liceali, dovrebbe andare all’università, è molto intelligente-

-ne hai trovata una alla tua altezza… la sai una cosa? Credo che tornerò su Earth e me ne fregherò di Goten, ce la posso fare, no? io sono una sayan, niente mi può fermare-

-ho sentito di un nuovo torneo interplanetare, pensi di partecipare?-

-anche a me mi era sembrato di sentire una cosa simile, credo che parteciperò-

-ora ti riconosco!-

-grazie Trunks, ti devo un favore-

-per così poco…-

-tu non partecipi?-

-no… credo proprio di no-

-che peccato… allora io vado, alla prossima!-

-verrò certamente a vederti-

-ci conto.-

Detto questo la ragazza si alzò e corse in una via un po’ nascosta, dove si concentrò per teletrasportarsi sul suo pianeta.

 

Goten era distrutto, da quando Zoe l’aveva beccato con la sua ex, aveva smesso di studiare, perché studiare? Perché impegnarsi per trovare un lavoro, quando non sarebbe servito per mantenere la donna che amava? Esatto, si era deciso, le avrebbe voluto chiedere di sposarlo, non appena avesse dato quell’ultimo esame che gli mancava.

Ora non aveva più senso, se non poteva avere Zoe, non aveva motivo di trovarsi un lavoro, sarebbe invecchiato nella casa dei suoi genitori triste e solo, ecco quello che si meritava, morire solo come un cane, lei si meritava di meglio.

Sua madre era preoccupata, bussava alla sua porta chiedendo spiegazioni.

-ehi Goten, stai studiando? Perché domani hai l’esame e lo devi passare, capito?-

-no mamma, non farò quell’esame, non m’interessa trovare lavoro-

-ma che cosa dici? Io non so quello che è successo con Zoe, ma devi riprenderti, qui c’è in gioco il tuo futuro!-

-non me ne frega un cazzo del mio fottutissimo futuro! Io lo facevo solo per lei! E ora lasciami in pace!- (ehm… mi è scappato… XDXDXD).

Chichi era rimasta esterrefatta, mai suo figlio le si era rivolto in quel modo, non era da lui, lo conosceva molto bene, decise di lasciarlo stare, stava veramente male, forse prima o poi questa cosa gli sarebbe passata e avrebbe ripreso gli studi, ma per ora era meglio lasciarlo stare.

 

Zoe andava in giro per la Città dell’Est, ovunque c’erano manifesti del torneo, si sarebbe svolto otto mesi dopo su un pianeta disabitato e poco lontano, vi erano le caratteristiche che ogni partecipante doveva avere, innanzitutto dovevamo avere una buona esperienza nella lotta e una buona capacità di sopportare una gravità 10 volte superiore a quella earthiana, per la nostra Zoe era uno scherzo, sperava di incontrare gente forte di altri pianeti, così si sarebbe anche divertita.

Nonostante fosse già abbastanza sicura di se, decise che un minimo di allenamento le avrebbe fatto bene, pensava di portarsi dietro anche Pan, era piccola, ma forte.

Decise di andare da Vegeta, voleva sapere se partecipava anche lui, così si alzò in volo e si precipitò verso la sua abitazione.

-ciao Bulma! Vegeta è in casa?-

-sì, si sta allenando, come al solito, da quando Goku è partito ha ricominciato, non ha nessuna intenzione di rimanere indietro, sai com’è fatto…-

-ti ha parlato del torneo che ci sarà tra qualche mese?-

-sì, gli ho chiesto se partecipava, ma mi ha detto di no, non aveva intenzione di scontrarsi con degli incapaci-

-Ah, ok, non fa niente…-

-e tu? Pensi di andare?-

-io penso di sì, così mi distraggo un po’, porterò anche Pan, è un buon modo per allenarsi-

-va bene, ti va di entrare a prendere qualcosa?-

-no grazie, vado ad allenarmi. Allora ciao!-

-ciao!-.

Che strano, non aveva parlato di Goten, era pure sola, chissà che cos’era successo, Bulma decise di chiamare Chichi, sicuramente lei ne sapeva di più.

-pronto?-

-ciao Chichi, sono Bulma-

-oh, ciao Bulma, come va?-

-tutto bene, ascolta, volevo chiederti una cosa. È appena venuto Zoe a casa mia, senza tuo figlio, parlava del torneo, di voler partecipare, ma mi sembrava strana, non è che è successo qualcosa?-

-anche io ne so poco, Goten è chiuso in camera sua da giorni, si rifiuta di studiare e di uscire, credo che si siano lasciati e dall’apparenza non credo che sia stata una cosa semplice-

-ah… che peccato, sembrava che si volessero sposare…-

-era quello che speravo… scusami, ma non ho molta voglia di parlarne… ti saluto-

-ciao-.

Chichi aveva agganciato subito, la situazione era critica, ma lei non poteva farci nulla, anche se avrebbe tanto voluto aiutarli.

A Chichi venne un’idea, e se avesse chiesto a Goten di partecipare al torneo? Sicuramente si sarebbe distratto un po’, si sa come sono fatti i sayan, a loro piace tantissimo combattere.

Andò a bussare ala porta del figlio.

-scusa se ti disturbo, ma devo dirti una cosa importante, ti prego, aprimi- supplicò la donna.

Un Goten molto svogliato aprì e fece entrare la madre.

-che mi devi dire?-

-ascolta, tra otto mesi ci sarà un torneo interplanetare, partecipa, ti distrarrà-

-se c’è una cosa di cui non ho bisogno ora è un torneo-

-da quello che so, i sayan si distraggono con i combattimenti, prova, non ti costa niente-

-devo pensarci su-

-so che questo non ti invoglierà di più ad andare, ma parteciperà anche Zoe-

-Zoe? Sul serio?-

-me l’ha detto Bulma poco fa…-

-devo pensarci…-

-ok, poi dimmi…-.

Chichi era contenta, questo avrebbe aiutato suo figlio e così sarebbe tornato quello di sempre, non le piaceva il fatto che se ne stesse sempre in casa come un vecchio pensionato, aveva 19 anni, aveva ancora tutta una vita da vivere e non poteva permettergli di buttarla via in quel modo.

Il ragazzo si sdraiò nuovamente sul setto, si mise a pensare, forse quella era un’occasione per riconquistare Zoe.

Cominciò ad elaborare un piano, si mise a sedere sul letto con la testa appoggiata alle mani; alla fine giunse ad una conclusione, ad un piano.

Si fiondò fuori di casa con la tuta da combattimento e passò sfrecciante davanti a sua madre, che sorrise, aveva fatto bene a dirgli del torneo.

Si allenò i mesi rimanenti in una stanza ad una gravità elevatissima, voleva essere forte, molto forte, voleva dimostrare a Zoe che non era uno scansafatiche, voleva dimostrarle che, nonostante tutto, lei poteva permettersi di meritarlo, perché lui si stava impegnando come mai aveva fatto nella sua vita, vita che forse stava cominciando a riprendere la piega giusta.

 

Il giorno del torneo arrivò in fretta, tutti si stavano dirigendo verso il pianeta prescelto, ognuno sulla sua navicella, tranne Zoe a Pan, che arrivarono col teletrasporto della prima, perché perdere tempo quando si avevano i mezzi per arrivare prima?

Anche Goten si diresse verso il pianeta, sulla sua navicella c’era un sacco di gente: la sua famiglia, eccetto suo padre, che ormai era dato per disperso, e la famiglia di Trunks, cha andò tutta per passare una giornata come ai vecchi tempi, i tempi del Tenkaichi (non sono sicura che è giusto come l’ho scritto…), di cui non si sentiva parlare da un po’ di tempo.

Il ragazzo partecipante andò al banco delle iscrizioni per dare il suo nome.

-nome?-

-Son Goten-

-età 20 anni-

-mmh, molto giovane, è sicuro di riuscire a sopportare questa gravità?-

-certo che sono sicuro!-

-bene, vada in fondo a destra, c’è lo spogliatoio, poi se va dritto c’è il luogo d’incontro, dove si svolgeranno i preliminari, ai quali passeranno solo 16 partecipanti, che si scontreranno nel ring principale-

-grazie… senta, non è che si è iscritta una ragazza giovane, capelli rossi, bellissimi occhi verdi… si, ecco… chiamata Zoe?-

-perché lo vuole sapere?-

-è una mia amica…-

-aspetta che vedo… sì, eccola qui-

-grazie mille-.

Era proprio vero, anche lei ci sarebbe stata, non poteva permettersi alcun errore, il suo piano non era perfetto, ma valeva la pena provarci, non aveva nulla da perdere.

Zoe e Pan erano nella palestra dove si sarebbero svolti i preliminari, la piccola stava facendo un po’ di ginnastica, per evitare brutti strappi, la ragazza la osservava, aveva solo 8 anni, quasi l’età del suo primo torneo, solo che la piccola figlia di Gohan era molto diversa da lei, lei era una bambina solare e molto vivace, non come la cupa e solitaria Zoe da bambina.

Era solo grazie agli amici che aveva conosciuto su Earth che aveva cambiato atteggiamento, era pur sempre introversa, ma un minimo d’ironia erano riuscita a trasmettergliela.

Ma non era da biasimare, non aveva certo avuto un’infanzia facile, allenarsi otto anni della sua vita con il solo scopo di vendicare la morte dei genitori, era una vera fortuna aver incontrato persone come Goku, Chichi, Bulma e, diciamo anche Vegeta, che l’hanno trattata come una figlia, e poi non dimentichiamo Trunks, Marron e anche Goten, soprattutto Goten, la sua felicità, ma anche la sua sofferenza in quel momento.

Zoe era assorta nei suoi pensieri, quando la piccola le prese la mano.

-ehi! C’è lo zio Goten!-.

Cosa? Goten lì? Al torneo? Non era possibile, come se tutto non bastasse…

-dai Pan, vai a salutarlo, se vuoi-

-io vado, ma… perché tu non vieni?-

-diciamo che io e tuo zio non andiamo più d’accordo…-

-che peccato… io vado!-.

Beata ingenuità, come invidiava la piccola, lei era così leggera, come una nuvola, che volava al di sopra della pesantezza dei problemi che ha in serbo la vita.

Poco dopo arrivò un essere piuttosto basso, di un colorito azzurrognolo, apparteneva ad uno strano pianeta, andò su una pedana e cominciò a parlare, i preliminari stavano per cominciare.

C’erano davvero tanti esseri, di tutti i colori e di tutte le forme, alcuni piccoli, altri enormi, ma nessuno di loro poteva eguagliare il livello energetico dei nostri sayan.

C’erano vari ring, sedici per precisare, e i partecipanti erano stati divisi a seconda del numero da loro pescato, per fortuna Zoe, Goten e Pan non erano negli stessi gironi, così si sarebbero incontrati alle finali.

Zoe battè tutti i suoi avversari con estrema facilità, tanto che più di uno si arrese prima che fosse esausto, fu la vincitrice del suo girone.

Poi andò a guardare Pan, il cui girone non era ancora concluso, era soddisfatta, aveva allenato una bambina leale, testarda e soprattutto, forte, strano che non riuscisse ancora a diventare super sayan, nonostante tutti i suoi sforzi, forse, essendo sayan solo per il 25% non ci poteva più riuscire, anche se sembrava molto improbabile.

I preliminari si conclusero e i sedici vincitori andarono tutti fuori, dove un pubblico urlante li accolse.

Goten guardò Zoe, che era a pochi metri da lui, era bellissima, dopo mesi senza averla vista, non le avrebbe mai tolto gli occhi di dosso.

Anche da lontano, potè scorgere quei tratti di sofferenza che non se n’erano ancora andati, non era naturale, era assente, sembrava che stesse pensando a tutt’altro, nel bel mezzo di un torneo, non era decisamente da lei, forse la sua presenza era di troppo, sperava solo di essere perdonato.

All’improvviso anche lei si girò dalla sua parte, lo guardò, con occhi offesi, frustrati, ma dai quali si poteva ancora scorgere il profondo amore che ancora provava per lui, si girò dopo pochi attimi, Goten voleva andare da lei, non ce la faceva più, doveva parlarle, al diavolo il piano, ma un essere piuttosto grosso si mise tra i due togliendo a lui la vista di lei. Quando Goten superò l’ingombrante individuo, la ragazza non c’era più, si era spostata, smise di cercarla con lo sguardo quando il telecronista annunciò l’inizio del torneo.

Chissà se avrebbe mai avuto una possibilità, chissà se avrebbe ancora stretto fra le braccia quel corpo così forte, ma fra le sue braccia così fragile, chissà se avrebbe ancora assaporato il suo sapore, chissà se avrebbe ancora provato sensazioni che solo lei gli regalava.

Perché il suo piano funzionasse, bisognava che fossero stati avversari, cosa che sperava, ora non poteva fare altro che aspettare e porre tutte le sue speranze nel piano da lui ideato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ke bello!!! 4 recensioni!!! GRAZIE!!!! Me commossa... non so il perchè, ma mi piace il pezzo alla fine dove lui vuole andare da lei ma non ci riesce perchè scompare... mi sento in dovere di ringraziarvi tutte:

emyc: ho aggiornato appena avevo un po' di tempo, ovvero il sabato, visto che per me è un giorno sacro, dedicato completamente al nullafare... 1 kiss... tvtttttb

martozza: ciao!!! Sono contenta ke la storia piaccia anche a te, io l'adoro, credo che sia la migliore idea ke abbia mai avuto, anke se me ne frulla un'altra in testa... ma x ora non ci penso molto... Jennifer x me ha un significato simbolico, cioè rappresenta tutte quelle ragazze ke se la tirano e ke pensano di avere il mondo ai loro piedi, ma non sempre riescono nel loro intento... ok ti ho annoiata abbastanza... il prossimo capitolo sarà sicuramente meglio di questo, visto che non succede quasi niente.. kiss

6very6: ciao amoooooo!!! IO una grande scrittrice??? Me è molto lusingata... ma poco convinta che sia vero... tu sei veramente brava!! e non lo dico tanto x... cmq grazie x il consiglio, di solito sento i sum41... forse se cambio mi vengono le idee giuste... la tua storia l'ho appena letta sull'altro sito, ho lasciato un commento. 1 kiss... tvttttttbxs

LORIGETA*: grazie!! Anke le tue storie mi piacciono 1 sacco!!! kiss... tvtttb

Mi aspetto anche la prox volta tanti commenti!!!!! Grazie 1000!!!

kiss by black91

 

 

 

  
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