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Autore: kakashina93    05/05/2007    6 recensioni
Un destino diverso per Kakashi. Una verità chiusa nel suo cuore da 5 anni. La morte di una ragazza che ha cambiato tutto... Una ragazza, Shinami. La Sua ragazza. Una verità troppo scomoda da accettare e un nemico che trama nell'ombra.
Se vi piacciono le storie romantiche questo è l'ideale. Il copia-ninja non è mai stato solo in verità.[KakashixShinami] brevi accenni di altri paring [AsumaxKurenai]
FICTION SOSPESA FINO A DATA DA DESTINARSI
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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I maestri si sedettero nella stanzetta. Rimasero in piedi solo l’Hokage e Shinami, ancora interamente coperta.

In prima fila, c’erano Kakashi, Gai, Kurenai e un imbronciato Asuma.

“Posso sapere per quale motivo ci ha fatto venire qui?” chiese quest’ultimo con un muso enorme.

“Per farvi ascoltare una storia che penso interesserà a tutti.” disse calmo l’Hokage. “Lascio la parola a la ragazza che ha dato tanto scompiglio a queste selezioni. Sappiate, che tutto ciò che vi dice non è uno scherzo… prego.”

Shinami fece un passo avanti.

“Non farò con voi lo stesso giochetto che ho riservato all’Hokage e a Kakashi perciò vi mostrerò subito chi sono.”

Così dicendo si tolse il cappuccio sotto lo sguardo terrorizzato di tutti.

In prima fila Gai sembrava non respirare…

“Sh…Shin…Shinami?!” esclamarono in molti.

“Ciao ragazzi. Non sapete che gioia rivedervi!” disse lei felice.

Kurenai si alzò e corse verso di lei abbracciandola forte.

“Non ci posso credere! Shinami, sei viva! Ti avevo riconosciuto allora. Ma mi sembrava impossibile prima, quando hai curato Hinata! Invece sei qui! Veramente!”

Gai era pietrificato e Kakashi sorrideva radioso da sotto la maschera.

Dopo i primi dieci minuti di sgomento, si sedettero tutti ad ascoltare quello che la ragazza aveva da raccontare.

Se poco prima aveva un bellissimo sorriso dipinto sul volto, ora c’era solo serietà e tristezza sui suoi delicati lineamenti, misti ad una nota di stanchezza.

“Vi avverto che la storia che vi racconterò sarà abbastanza lunga. Io mi sento molto debole, ma ho pregato l’Hokage di potervi incontrare tutti subito.”

“Io non ho intenzione di muovermi di qui finche non saprò come hai fatto a resuscitare.” disse qualcuno dalla fila più lontana.

“Mi fa piacere questo. Grazie a tutti, di cuore.” Incrociò le braccia sul seno e con parole tristi cominciò a narrare la sua storia.

“Tutto è cominciato l’ultimo giorno della guerra che ha coinvolto il nostro villaggio. Io ero stata attratta con una trappola davanti la Pietra Miliare per poi essere colpita al cuore da un ninja nemico. L’ultima persona che vidi, fu Kakashi che mi si trovava vicino. Non c’erano più speranze per me. La vita mi aveva abbandonato. O almeno… così credevo…

Non seppi come, né quando, ma mi risvegliai in un comodo letto, sotto calde coperte. Mi sentivo la febbre alta ma mi riuscii comunque ad alzare. La prima cosa che pensai fu a quanto fosse brutto l’aldilà.

Feci qualche passo e andai vicino alla finestra. Era una splendida giornata. C’era un sole che spaccava le pietre, il contrario del mio ultimo giorno da viva.

“Almeno fa bel tempo in paradiso.” pensai tristemente.

Mi sentivo stanchissima, debole quasi da non stare in piedi così mi rimisi al letto.

Dormii per parecchio tempo, felice di avere almeno quello per riposare.

Quando la febbre se n’era andata cominciai a sentire uno strano languorino, cosa strana per un morto. Come era strano che mi sentissi stanca, debole e confusa…

Aprii l’armadio di fronte al mio letto e trovai dei vestiti da indossare.

Non avevo ancora riacquistato tutte le facoltà motorie e celebrali. Ma una cosa la tenevo ancora stretta. L’intuito che si sviluppa diventando ninja e ora proprio quello mi diceva di non uscire da quella stanza, per il momento.

Quello stesso giorno ricominciai a ragionare normalmente. Ricordavo quasi tutto su di me ma avevo come un grande vuoto interiore… qualcosa mancava…

Come è mia solita abitudine, mi misi le mani in tasca per pensare.

Sentii qualcosa di liscio al contatto con le dita e tirai fuori dalla tasca una bella spilla con il simbolo del villaggio della foglia e un bigliettino arrotolato intorno ad essa.”

Quando Shinami disse queste parole prese la spilla che teneva legato il mantello ed estrasse un foglietto stropicciato dalla tasca.

“Sono quattro anni che ormai non me ne separo…”

Gai, che ora respirava normalmente, disse stupito

“Quattro anni? Forse hai fatto male i calcoli! Se fosse come dici tu, vorrebbe dire che hai dormito per…”

“Un anno intero, esatto…”

Tra i presenti si levò un grido di stupore.

Kakashi non si perdeva una parola di quello che diceva Shinami.

“Il foglietto era una specie di lettera che diceva:

Ricomincia a vivere.
Bentornata nel mondo dei vivi, che in realtà non hai mai abbandonato. Sono la persona che ha organizzato la tua finta morte. Il kunai con la quale un mio fedele servitore ti ha pugnalato, era intinto in un veleno di mia invenzione che porta le persone a uno stato di coma molto simile alla morte. Ti abbiamo drogato continuamente, per farti dimenticare tutto di te, la tua identità, la tua vita precedente, ma soprattutto L’UOMO CHE AMI.”

A queste parole Kakashi ebbe un sussulto e tutti si girarono a guardarlo.

Shinami continuò a parlare.

“La lettera recitava ancora:

Io ti lancio una sfida. Devi scoprire chi è questa persona. Senza che io ti dia nessuna indicazione. La caccia comincia qui. Ma di certo non sarà facile come pensi. Se in questo momento provi a pensare, scoprirai di non ricordare niente. Ti do un indizio. Il tuo nome è Shinami. Sappi che io ti controllo sempre. Ogni tuo spostamento, ogni tua mossa, sarà seguita da me e dai miei servitori.

Come ogni sfida che si rispetti, anche questa ha le sue regole:

1- Non dovrai mai recarti ad un anagrafe.
2- Non dovrai mai recarti ad un ospedale.
3- Non dovrai parlare con nessuna persona che già ti conosce.
4- Non risponderai al tuo nome se non sai chi è a pronunciarlo.
5- Non chiederai a nessuno se si ricorda chi sei.
6- Non ti avvicinerai al Villaggio della Foglia se non tra 4 anni.

Le regole vanno rispettate. La pena è la morte e questa volta, non simulata.
Sappi che io non voglio far soffrire te, ma l’uomo a cui sei legata.

Se non scoprirai la tua vera identità entro 4 anni, diverrai mia.
Questa è una promessa a cui non puoi sottrarti.
Auguri”

Le parole uscirono dalla bocca di Shinami piano, quasi sussurrate.

Kakashi si chiese se era il caso di farla continuare.

Anche il Terzo Hokage notava preoccupato la debolezza della ragazza.

“Vuoi davvero andare avanti?” le chiese.

“Sì” rispose decisa lei “almeno la finirò con questa storia una volta per tutte.”

Kakashi era estremamente colpito dalla determinazione della ragazza.

“Non è cambiata per niente.” pensò felice, ma preoccupato per la salute di Shinami.

Qualcuno tra i presenti fece una domanda.

“Shinami scusa se ti interrompo, ma una cosa non mi è chiara. Tu ci hai detto che questo “Signor X” ti aveva imbottito di droghe per farti scordare tutto il tuo passato. Ma come facevi allora a ricordare la guerra e Kakashi?”

Shinami sorrise furba.

“Semplice, molto semplice. In quel tempo mi trovavo ancora negli ANBU con Kakashi. Prima dell’inizio della battaglia, Tsunade ha distribuito a tutti i componenti della squadra assassina, delle pasticche di sua invenzione, contenenti degli anti-veleni. Poco prima di essere pugnalata ho ingerito una di queste che, a quanto pare, si è quasi tutta esaurita per dissolvere il veleno del kunai, ma non quello delle droghe.”

“In che senso non quello delle droghe?” chiese Kurenai stupita.

“Nel senso che io ricordavo quasi tutto su di me. Il mio villaggio, le persone a cui volevo bene, la mia vera identità, ma non so se per pura casualità, io mi ricordavo solo i nomi di tutti voi.”

In prima fila, il ragazzo con il volto coperto rimase a bocca aperta.

“Vuoi dire che non ti ricordavi come eravamo fatti?” chiese sbalordito.

“No” rispose lei. “Mi ricordavo solo come vi chiamavate. Se vi avessi incontrato per strada… non vi avrei riconosciuto.

Sta di fatto che senza un centesimo nelle tasche, uscii da quella stanza, che scoprii essere di un albergo del Villaggio della Neve . Esattamente dall’altra parte di questo immenso paese. Cominciai a vagare per il villaggio cercando di pensare lucidamente, cosa abbastanza difficile per una persona che ha dormito un anno intero.

Trovai un lavoro a tempo perso e per dormire usavo la camera d’albergo che seppi mi era stata pagata per un anno intero. Con i soldi che guadagnai, mi comprai in gran segreto un mantello che mi coprisse interamente viso e corpo, e delle attrezzature ninja per allenarmi, che nascondevo nella stanza.

Dovevo stare attenta a tutto e a tutti.

Quando mi ferivo, non potevo farmi curare. Così imparai da un vecchio maestro medico, ex ninja del Villaggio della Neve, parecchie tecniche curative che usavo con me stessa. Ecco perché sono diventata brava in questo genere di cose.

Fino ad allora era andato tutto liscio.

Il mio ultimo giorno di affitto prepagato, trovai sotto la porta un altro biglietto.

Diceva che la mia prossima tappa era il Villaggio della Sabbia. Ma dovevo stare attenta. Si erano accorti dei miei spostamenti e mi chiesero di lasciare tutte le attrezzature che mi ero comprata, tranne il mantello, nella stessa stanza dove avevo dormito per un anno.>

Ci fu un lungo silenzio.

Shinami fissava le persone attente davanti a lei. Aveva gli occhi stanchi. Quasi chiusi per la debolezza. Ma voleva continuare.

“Ce la fai?” chiese premuroso Kakashi.

“Sì, sì, sto benone.” disse lei ritrovando un po’ di forza nelle vene.

“Allora. Partii verso il Villaggio della Sabbia, dove mi fermai ad un altro albergo prepagato anch’esso per un anno. Non riuscivo a farmene una ragione. Ero controllata giorno e notte da qualcuno di cui non sapevo neanche l’identità. Non riuscivo a smettere di pensare al nome della persona che amavo e inoltre non potevo fare niente per avvertire il villaggio che ero ancora viva.

Qualsiasi mossa sospetta mi veniva segnalata da bigliettini sotto la porta e io non sapevo più come gestire la situazione.

Mi sentivo in trappola. Ogni mio respiro era controllato, ma non capivo da chi. Un’altra cosa che mi struggeva era il fatto che quei bastardi mi avevano preso il coprifronte.

Ma la cosa che più mi faceva ribollire di rabbia era il fatto che quel viscido che aveva organizzato il piano, non aveva avuto il coraggio di affrontarmi apertamente. Era un codardo. Mi aveva cacciato in quella situazione solo per far soffrire Kakashi e godere alle sue spalle.

Mi sentivo vuota, senza niente da fare durante le giornate se non lavorare e pagarmi da mangiare.

Ma una cosa mi rese felice. Scoprii che la guardia di notte, ammontava una sera sì e una no.

Avevo trovato qualcosa con cui tornare a vivere.

A notti alterne, mi recavo in una zona deserta vicino al villaggio per esercitarmi ed imparare nuove tecniche.

Nell’anno che passava ero riuscita ad inventarne una tutta mia. Ma dovevo perfezionarla. Aveva qualcosa che non andava e consumava troppo chakra.

Mi sentivo rinascere quando mi esercitavo. Avevo trovato un nuovo modo per sorridere.

Era arrivato il momento del giro di boa. Ero a metà del gioco a cui ero costretta a sottopormi.

Il prossimo villaggio era quello della Nebbia.

La prassi fu la stessa degli altri villaggi ma mi chiesero, sempre tramite messaggi, di cercare persone che mi avrebbero aiutato.

Mi misi alla ricerca di un uomo chiamato Zabusa, al servizio di Gaato, famoso in quelle terre per la sua crudeltà.”

Kakashi si ricordò dello scontro avvenuto tra lui e Zabusa tempo prima. Ebbe un brivido sulla schiena.

“Quel bastardo sapeva tutto…” pensò amaramente.

Shinami continuò.

“Riuscii a ricavare molte informazioni, anche se erano cose che già sapevo. Dovevo fare finta di non ricordare niente. Il mio rapitore mi disse che era soddisfatto del lavoro che stavo facendo.

Non riuscivo a comprendere la sua mentalità. Voleva dividermi a tutti i costi da questo villaggio, eppure gli piaceva che io scoprissi informazioni segrete. Credevo di impazzire. L’unica cosa che mi consolava erano i miei allenamenti segreti. Ormai la tecnica di mia invenzione funzionava benissimo. Ero riuscita a controllarla. Ora ne dovevo creare una nuova per riempire il tempo.

L’anno passò. La prossima tappa era il Villaggio della Roccia.

Dovevo resistere solo un altro anno. Mi chiedevo se al misterioso uomo sarebbero bastate le informazioni che avevo raccolto.

Chiamai moltissime persone in mio aiuto. La memoria era ormai tornata del tutto. Ricordavo finalmente anche le vostre fisionomie. Questo mi spinse ad aumentare l’impegno negli allenamenti. In quattro anni avevo imparato numerose tecniche e inventatone due nuove. Una di tipo difensivo e una fatale.”

A queste parole la piccola folla esplose in un boato di sgomento.

Inventare una nuova tecnica difensiva non era poco, ma una di tipo fatale era davvero quasi impossibile!

Shinami continuò

“Incontrai altre persone, chiesi informazioni e passai l’anno fingendomi di documentarmi. Quando finì quello strazio, trovai sotto la porta il mio coprifronte, facilmente riconoscibile da taglio, indossai il mantello e presi la via di casa. Così eccomi qui, stanca ma viva.”

Le persone radunate nella stanza si alzarono e abbracciarono forte la ragazza.

“Ma hai mai scoperto chi è stato a farti partecipare a questo gioco?” chiese Asuma.

“No, purtroppo no.” rispose triste lei. “Ma sono sicura che quel vigliacco me la pagherà. Gli farò vedere chi sono veramente. Lui perirà per mano mia e con la tecnica che ho inventato apposta per lui, gli inferirò il colpo di grazia.”

L’emozione sembrava averla trasportata un po’ troppo, perché sentì le forze andarle via.

Si accasciò a terra, sostenuta dalle braccia dell’amato, svenuta per tutti gli intensi avvenimenti che avevano corredato la giornata.

L’ultima cosa che ricordò prima di svenire, era Kakashi che la stringeva forte e le urlava qualcosa. Ma non capiva cosa.

“Sono tornata…”

KE CAPITOLONEEEEE! CE L'HO FATTA A POSTARLO. VI AVVERTO KE DA ADESSO IN POI ANDRò UN PO' PIù PIANO PERCHè GLI ALTRI CHAP LI DEVO FINIRE DI SCRIVERE. MIA VETE LASCIATO SOLA! SOLO Sweetdark MI HA RECENSITO! NOOOOOOO! SONO UN FALLIMENTO.....FACCIO SKIFO non te la prendera dài(ndKakashi) COME FACCIO A NON PRENDERMELA? Io ti leggo sempre!(ndKakashi) è NORMALE!!! 6 IL PROTAGONISTA DELLA STORIA! BACIONI E RECENSITE!

  
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