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Autore: Arwen_Undomiel    20/06/2004    1 recensioni
Ho fatto quello che potevo, è la prima fan fiction che scrivo, spero vi piaccia, fatemi sapere...^__^
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Ritorno a Hogwarts

Tutti gli scompartimenti erano vuoti. Harry e Jinny dovettero girovagare per un quarto d'ora, su e giù per i vagoni dedicati agli studenti, prima di trovarne uno vuoto. Posarono gli zaini e si sedettero, Harry vicino al finestrino, mentre Ginny dal lato opposto, vicino alla porta; entrambi di comune accordo, avevano tenuto i posti a Hermione e Ron, i quali siccome avevano ottenuto la carica di Prefetti avevano il posto riservato in un vagone a parte. Il treno continuava a sbuffare e ad andare avanti senza tregua, i paesaggi si presentavano ricchi di pianure, alternate da mandrie di mucche o di cavalli, era quasi impossibile distinguarli, vista la velocità di come sfrecciavano agli occhi dei passeggeri. Harry continuava a seguire le rotaie con sguardo assente, non poteva far a meno di pensare al Proffessor Lupin. Cosa poteva essere accaduto da spingerlo andare fino alla Tana in piena notte, per di più durante la Luna Piena...? In quel preciso istante entrarono Hermione e Ron, stranamente nel più totale silenzio Ginny gli chiese preoccupata:
<< Va tutto bene? >>
<< Sì, tutto bene ! >> le rispose Hermione con un largo sorriso
Ron si sedette taciturno accanto a Harry, il quale continuava a fissare le rotaie. Poi Hermione copiò Ron sedendosi però accanto a Ginny, iniziando un'animata discussione sulle vacanze che avevano passato, ma dopo pochi minuti le due ragazze iniziarono a bisbigliare fra loro, assumendo un tono misterioso, mentre Ginny parlava Hermione aveva assunto uno strano rossore sulle guancie. Ron si voltò verso Harry, scrollandolo, il quale si ridestò guardando l'amico con sguardo preoccupato : << Cosa c'è ? >> gli chiese Harry
<< Hai visto Hermione com'è diventata...tutta...tutta rossa...di cosa staranno parlando? >>
<< Sicuramente di cose che non vogliono farci sapere, visto il loro continuo bisbiglio... >> poi Harry guardò le due ragazze, cercando di capire quello che dicevano, ma in vano ovviamente. Hermione lo notò, sorridendogli maliziosamente, Ron invece alla vista del sorriso per l'amico, si girò di scatto verso di lui e gli lanciò un'occhiata minacciosa, Harry lo ricambiò aggiungendo sotto voce :<< Ron sei proprio innamorato di lei, visto che sei perfino geloso di un sorriso, e poi stai tranquillo, non gli piaccio io... >> Ron lo guardò sbalordito proferendo: << E tu come fai a saperlo ? >> Harry gli rispose: << Ho già avuto a che fare con le ragazze, e ti assicuro che quando sono così, e parlano dei presenti, non fanno di certo un sorriso a colui che li piace... >>
<< Dici ? >>
<< Sì...! >>
Ad un tratto la porta scorrevole dello scompartimento si aprì, e un ragazzo dai capeli biondi e un ghigno maligno si parò davanti all'ingresso, seguito da Tiager e Goyl, due ragazzi corpulenti e massicci, simili a due enormi scimmie. Malfoy guardò con dispregio gli occupanti, poi con un sorriso malizioso Ron gli disse: << Hai finito di rigetare Lumache Malfoy ? >> il ragazzo preso alla sprovvista, fece una smorfia simile a un grugnito, poi si risprese: << Taci Weasley! >> guardando verso Ginny e Hermione: << Grenger come mai così rossa? Weasley ti ha fatto un'avance ? Oppue ti ha dato un bacetto, incambio di uno zellino ? >> a quelle parolo Tiger e Goyl si misero a ridere come due iene, le orecchie di Ron divennero scarlatte, si alzò di scatto cercò di agguantare Malfoy, mentre Harry gli e lo impediva strattonadolo per la maglia, nello stesso tempo Hermione, singhiozzante, si era alzata uscendo dalla cabina, con Ginny alle calcagna. Malfoy le guardò adare via, poi rivolto a Harry:
<< Potter, lascialo! Così se riesce a colpirmi sul naso, magari farà colpo sulla Mezzosangue... >>
Un'altra sonora risata da parte dei due scagnozzi.
<< O magari ti chiuderà quel cesso, Malfoy ! >> lo riprese Harry, lasciando andare Ron , dopo una spinta, chiudendogli la porta in piena faccia.
L'amico si riprese, anche se le sue orecchie ci misero un pò a riprendere il colorito ordinario.
Hermione e Ginny ritornarono nello scompartimento verso la fine del viaggio, quando ormai Harry e Ron si erano infilati le divise. Harry cercò di chiedere a Hermione se andava tutto bene, ma Ginny gli e lo impendì pestandogli un piede mentre si cambiava.
Il treno si fermò nella stazione di Hogsmeade, con un tormentato sbuffo da parte della locomotiva. Per pochi minuti, la stazione fu innondata da una coltre di fumo bianco, che man mano, che sbiadiva, veniva rimpiazzato dei gruppi di studenti vestiti di nero. Gli alunni del primo anno furono chiamati, come di consueto, da Hagrid-il quale salutò allegramente Harry, Ron e Hermione- mentre il resto dei ragazzi fu scortato alle carrozze, che li avrebbero portati fino al Castello, dove risiedeva la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Harry, prese posto in una di quest'ultime, seguito da Ron e Hermione, che avevano finito di accompagnare i nuovi arrivati al lago.

Il Castello, dalla scura pietra, era illuminato e si rispecchiava sull'immenso lago dalla superfice increspata. Una brezza leggera, avvolse gli studenti appena scesi dalle carrozze, e illuminati dalla Luna, si diressero verso l'ingresso, delimitato da un grande portone di quercia, il quale era spalancato, in attesa degli ospiti. La bolgia di ragazzi si recò in un immenso salone occupato da una serie di lunghi tavoli in noce, i quali rappresentavano le rispettive Case di appartenenza (Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero ), che gli studenti a seconda della quale in cui erano stati smistati, dovevano onorare, cercando di guadagnare punti in suo favore, per poi vincere la Coppa delle Case a fine anno. Harry, Ron e Hermione, presero posto al tavolo dei Grifondoro, seguiti da Ginny e da altri gruppi di ragazzi e ragazze della stessa Casata. Harry al rivedersi in quel luogo, si sentì contortcere lo stomaco, aveva tanti ricordi piacevoli degli anni passati, ma per la prima volta in vita sua Hogwarts gli parve un luogo da dimenticare, al solo pensiero di Sirius e di ciò che gli era accaduto lo scorso anno. Ron ed Hermione, che avevano notato il suo disagio, gli chiesero con cortesia: << Va tutto bene Harry ? >>
<< Sì.. e solo che... >> ma non fece in tempo a finire la frase che gli studenti del Primo anno entrarono nella Sala Grande, pronti per affrontare la cerimonia della Smistamento. Dopo di essa Hermione riprese il discorso chiedendo a Harry cosa stesse per dire, ma anche ella fu interrotta, dal discorso del Preside, Albus Silente, il quale appena parlò fece tacere di netto il chiacchierio di tutto il salone.
<< Cari studenti! >> disse calorosamente, con il solito tono calmo e sereno << vi dò in benvenuto a Hogwarts! >> ci fu un applauso << specialmente agli studenti del Primo anno, ai quali, come sempre, vorrei ricordare che la Foresta Proibita è un luogo severamente vietato all'ingresso, e come ricordatomi la Signor Gazza, è vietato fare magie tra studenti e non, nei corridoi e nella bacheca di ogni Casa è affissa una lista che presenta tutte le regole di questa Scuola. Agli studenti degli scorsi anni, e anche non, vorrei invece far appello, alle cose già proferite lo scorso anno, cioè, come ha già ecclamato il Cappello Parlante nella sua canzone, di tener unite le Case fra di loro, poichè in questi tempi vi è, ora più che mai, una minaccia su di noi, e solo l'amore e la fratellanza possono indebolirla. é tutto amici miei! E ora, siccome il mio stomaco borbotta, mi sembra il caso di dar inizio al Banchetto ! > e alle sue parole sui tavoli apparirono ogni sorta di cibi, dal Vitello, ai Cannoli ripieni di panna montata. Ron si gettò sul mangiare, come se non vedesse cibo da più di un anno, mentre Harry si limitò a un assaggio di ogni specialità. Hermione dopo aver osservato con disgusto Ron, ri rivolse a Harry : << Come mai non mangi? >>
<< Non ho molta fame... >> rispose egli
<< Harry, sò cos'hai...è per Sirius vero? é da quanto ti abbiamo incontrato che sei giù di umore... >>
<< Non è solo per Sirius, è per tutto... >> disse Harry finalmete deciso a confessare ciò che lo tormentava: << ...è per tutto...per i mei genitori...e ora anche per Hogwarts, se io non fossi nato, tutto questo non sarebbe successo, Hogwarts sarebbe al sicuro, Sirius, non sarebbe morto... >>, ma Hermione lo riprese consolandolo: << Non dire così...se tu non fossi nato, non avresti dato al mondo dei Maghi e a quello dei Babbani, la libertà, Harry non scordarti che se non fosse stato per te, Hogwarts non ci sarebbe più e tutto il mondo sarebbe sovvrastato dalla miseria e dal terrore inflitto da V-Vo-Voldemort >> l'amica aveva ragione e Harry, consolato da quelle parole, annuì alla ragazza, e con più apetito, si servì di una torta al cioccolato.
Tutti mangiarono tranquilli, fino a quando non si sentì rimbombare, il rumore di un bicchiere infranto al tavolo dei Professori, i quali si erano accalcati preoccupati su Silente, che tossiva rumorosamente, facendolo riamanere con fiato mozzo, per poi vederlo coricato a terra privo di sensi, dietro al tavolo degli insegnati....
  
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