Prologo
Doveva scappare…..
Non doveva rimanere in quel posto….
O sarebbe sicuramente morta….
Una figura avvolta in un lungo mantello nero si aggirava furtiva per dei lunghi
corridoi bui,salì i gradini di una scala in roccia,i suoi passi erano muti,solo
un orecchio allenato ed esperto avrebbe potuto sentire quei passi.
Alla fine delle scale giunse in un tempio a tre arcate,per
fortuna era vuoto,camminò velocemente nella navata principale.
Alle sue spalle poteva sentire gli occhi della dea della guerra Knide con un cuore nella mano destra e in quella sinistra
un lungo pugnale,e attaccato alla sua gamba destra un
bambino dall’aria da adulto,occhi rossi come il sangue e una grossa x sulla
fronte.
La figura arrivò al portone d’entrata e molto lentamente lo aprì e uscì
all’aria aperta,chiudendola poi alle sue spalle e vi
si appoggiò – finalmente libera!!- disse in un soffio,si tirò all’indietro il
cappuccio per respirare a pieni polmoni.
Una testa bionda si stagliava nel nero perenne,una
treccia conteneva i lunghi e lisci capelli e una frangetta alla Cleopatra le
occupava la fronte,il viso era pallido tranne per le guance leggermente rosate
due labbra rosse come fragole e poco carnose,occhi di un azzurro molto chiari e
folte ciglia,corpo sinuoso e snello un seno florido ma adatto al suo fisico.
Il busto fasciato da un corpetto stretto con spalline
larghe nero con lacci viola,e bisognava dire che non nascondeva molto le sue
doti,pantaloni stretti sempre in pelle nera cinturone con fibbia in ferro
lavorato a cui era attaccato un pugnale di medie dimensioni,stivali bassi
lunghi fino a sotto il ginocchio,si sistemò meglio i fagotti che aveva sulle
spalle ,contenente dei ricambi,del cibo,alcune fiale di veleno,e sull’altra
spalla una faretra contenente delle frecce,una cerbottana e il suo arco,non era
partita molto alla leggera,si rimise il cappuccio sulla testa nascondendo bene
il viso e incominciò a correre tra la rada vegetazione nella terra della notte.
Una ragazza abbastanza magra,capelli biondo grano,occhi blu scuro,top nero che
le fasciava il seno,e pantaloni grigi a sloupet con
le bretelle annodate in vita e una chiave da meccanico in mano,uscì da casa e
incominciò a correre e si avventò su un ragazzo un po
più alto di lei,capelli lisci e biondi in una coda medio bassa,occhi oro
scuro,con una faccia e sorriso da bambino ma fisico da uomo perfetto,- Al
quanto sono contenta di rivederti!!!!ci avevano scritto che avevi recuperato il
tuo corpo!!!!- lui si grattò la nuca e sorrise nervosamente,un altro ragazzo
stessi capelli biondi in una treccia,occhi oro chiaro,il fratello maggiore
anche se era un po più basso di Al – Grazie Winry
anche io sto bene!!- incrociò le braccia al petto – ne sono contenta Ed!!!!-lui
la guardò storto,lei gli sorrise e poi lo abbracciò teneramente –sto scherzando
stupido!!!lo sai che mi sei mancato e sulla lettera c’era scritto che hai
recuperato la gamba ma non il braccio!!- lui se lo sfiorò – in un certo senso
non mi dispiace !!!- Winry prese sotto braccio Ed e Al – dai che la nonna ci
aspetta!!!- e si incamminarono verso la casa,arrivarono alla porta e trovarono
una piccola donna dai capelli grigi raccolti in un alto scignon
una pipa in bocca e un grembiule bianco addosso – ragazzi ben tornati!!- -
siamo contenti di rivederti !!!- dissero in coro i due – entrate che vi preparo
un thè!!- entrarono in casa e si accomodarono in salotto mentre la nonna di Winry
era in cucina,la ragazza era a capotavola a destra Al a sinistra Ed,sorrise ad
entrambi –allora che avete da raccontare?- disse tamburellando le dita sul
tavolo –nulla!!!- disse Ed alzando le spalle lei aprì più di una volta la bocca
– mio fratello voleva dire..- Al fulminò suo fratello - …che sai gia tutto..- -
no!dove avete trovato la pietra filosofale?dove avete fatto la
trasmutazione?gli homunculus che hanno fatto?e che fine ha fatto la pietra?-le
disse tutte d’un fiato lasciando a bocca aperta i due ragazzi.
La nonna ritornò con un vassoio con le tazze da thè e servì gli ospiti,Al prese fiato e incominciò a raccontare.
La figura femminile era da circa due ore tra correre e camminare velocemente
stava attraversando la terra della notte,anche se era abituata a grandi sforzi
aveva troppe cose da trasportare,in lontananza vide una fattoria si avvicinò
lentamente per fortuna sua i proprietari erano da un'altra parte,andò alle
stalle e aprì molto lentamente il portone ,all’interno non vi era nessuna guardia.
Passò davanti ai box e trovò un bellissimo cavallo,mantello
nero e lucido,occhi iniettati di rosso e muscoli possenti adatti alla corsa.
Il cavallo sentendo la sua presenza incominciò ad innervosirsi,lei gli accarezzò il muso e lo tranquillizzò,lo sellò e gli
mise le briglie,assicurò le bisacce alla sella e lo condusse all’esterno.
Proseguirono uno affianco all’altra finché la fattoria
no fu abbastanza lontana cosicché i proprietari non sentissero lo scalpitio
degli zoccoli.
Montò in sella e nel farlo una catenina d’oro scivolò fuori
dal corsetto,la prese e la sfiorò con il pollice,sulla facciata del
medaglione vi era una mezza luna con in cima una corona a tre punte,mentre sul
retro il suo nome e la data di nascita scritto a chiare lettere gotiche “ Alexandra Payr 15-12-88 “ il suo
nome si addiceva più a una regina che a un’assassina.
Quel medaglione era l’unica cosa che la collegava alla sua vera famiglia,lo baciò e lo ricacciò all’interno del corsetto
assicurandolo per far si che non lo perdesse e partì al galoppo.
- la pietra filosofale l’abbiamo trovata in mezzo ad un bosco,all’interno di un
santuario…con l’aiuto di Roy abbiamo fatto direttamente lì la trasmutazione….gli homunculus hanno cercato di intromettersi e prendere la
pietra ma il colonnello con altri alchimisti sono riusciti a fermarli ma
ritorneranno!- concluse il racconto Al poggiandosi allo schienale della sedia e
sorseggiando del thè – e la pietra?- chiese la nonna togliendo le parole di
bocca a sua nipote,Ed frugò nella tasca dei suoi pantaloni e tirò fuori un
oggetto e lo mise sul tavolo,al sole che filtrava dalla finestra una pietra
rosso sangue grande quanto una noce luccicava facendo strane forme sul legno
del tavolo – e quella?- chiese Winry – si!- -posso prenderla?- Ed annuì e la
ragazza la prese in mano girandosela fra le mani –wow…ma è potente come
dicono?- - si forse fin troppo!- sogghignò Al – e ora cosa farete…con la
pietra?- chiese la nonna – la terremo,Roy ci ha dato il permesso,ma dovremo
stare attenti!!- la nonna annuì –per quanto vi fermerete?- - non molto sono
venuto solo per mettere a posto l’automail!- Winry annuì forse un po delusa – vuoi farlo adesso?- Ed la fissò dritta negli
occhi – prima lo faremo e prima potrò tornare al lavoro!- si alzarono e
andarono nell’officina,mentre Al andava in giardino a prendere un po di aria