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Autore: Emmalyn    22/10/2012    2 recensioni
e se all'improvviso scopri di avere un fratello? e che fratello?
se tuo fratello si rivela essere...?
dal secondo capitolo:
-è il momento che tu sappia la verità [...] tuo padre abita in Inghilterra e tuo fratello è...-
ragazze, mi dispice lasciarvi così ma leggete e capirete ;)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sofia mi chiese di fare due passi, perché no?
Ero stata troppo tempo ferma adesso mi sarei iscritta di nuovo a pallavolo , avrei coltivato i miei sogni, così come facevo prima di Theo.
-cos’è ‘sta storia?- mi disse seria mentre passeggiavamo per le grandi vie ricoperte di foglie secche
-quale storia?-
-non vuoi vedere più Theo, ti tagli i capelli e ti tingi di rosso!-
-Sofia…so che sembra pazzia, ma credo di avere superato davvero una brutta fase, adesso sono pronta a vivere bene. E Theo è ciò che impedisce alla mia vita di andare liscia come l’olio; non so che fare, sto pensando un po’…- mi guardò male.
Qualche giorno dopo andai alla palestra consigliatami da Danielle,
-mi scusi, dove posso trovare l’allenatore Curter?- chiesi a un ragazzo in completo da basket che passava di lì
-guardi quello è il suo ufficio- disse indicandomi una porta in fondo al corridoio. Lo ringraziai e arrivata alla porta bussai
-avanti- dissi una voce ed entrai
-emh, salve signor Curter, volevo informarmi per gli allenamenti di pallavolo e- non mi lasciò finire che si alzò dalla sedia e mi studiò girandomi intorno
-mai praticato pallavolo?- credeva di intimorirmi così? Be’ no, ne avevo passate troppe per farmi intimorire da un uomo di mezz’età con una tuta
-certamente, ero in serie C qualche tempo fa, sono venuta pure a fare qualche partita qua!- si fermò un momento e mi fissò
-come ti chiami ragazza?-
- è una domanda un po’ complicata, quando sono venuta qua ero Julie Armandi, adesso Julie Payne- il suo viso si illuminò
-per caso sei venuta un paio di volte in questa palestra a fare partite per conto dell’associazione Leoni?-
-proprio così- corse subito verso la scrivania e cercò in vecchie scartoffie qualcosa; tirò fuori un fascicolo e lo lesse con gli occhi che brillavano, poi li alzò verso me e sorrise
-carissima signorina Armandi/Payne! Che piacere averla ad allenarsi tra noi! Già qualche tempo fa l’avevamo notata, poi si è ritirata, erro?- mi chiese come se stesse parlando con un’altra
-si, ma sono pronta a riprendere a tempo pieno questa attività-
-perfetto signorina, ci metteremo d’accordo per gli allenamenti, prima però vorrei vederla allenare insieme ad uno dei nostri coach, così da poterla inserire nella giusta categoria. Fare questa specie di provino adesso le andrebbe bene?- ero pronta! Mi cambiai e feci un allenamento privato insieme ad un allenatore; mi venne comunicato che nonostante fossi stata ferma per qualche tempo, non avevo perso molto, mi inserirono in una buona categoria per recuperare e togliere un po’ di ruggine e poi mi avrebbero trasferita a migliori livelli. Gli allenamenti erano lunedì, mercoledì, venerdì di 2 ore ciascuna, e a volte qualche special
-spero di non sforzarla troppo, mi è stato riferito che ha avuto un figlio, se vuole possiamo ridurre o..-
-NO!- abbaiai a quel pover’uomo, poi ripresi il controllo-No, non c’è bisogno, lui non è un problema e sono pronta ad affrontare qualsiasi sfida!- dissi più convinta che mai, Curter mi sorrise fiero del suo nuovo acquisto e me ne andai.
Tornai a casa e tutti mi chiesero aggiornamenti sull’appuntamento, raccontai loro tutto
-ma è magnifico Julie!- disse Liam prendendomi in braccio, Harry picchiettò sul suo braccio e chiese se “gentilmente” mi faceva scendere, e così fece
-emh emh MA è FANTASTICO JULIE, CAZZO!- disse prendendomi in braccio a mia insaputa e cominciando a girare
- hahah ok Harry, ho capito che sei felice per me!-
-felice? No sono molto di più, sono stramegaextra felice per te! Hai cambiato look, esci, ti iscrivi di nuovo a pallavolo; è semplicemente fantastico, alla prima partita verremo numerosi, vero amore?- disse girandosi verso Sofia, che faceva l’indifferente; mi fece scendere e andò da lei che non aveva intenzione di togliere il broncio e venirsi a congratulare con me.
“tanto meglio, non ho bisogno di te” pensai.
-congratulazioni Julie- disse Zayn formale, Lou d'altronde mi fece le feste.
Salii al piano superiore e prima di entrare nella mia stanza sentii Theo nella sua culletta, cominciava a dire qualcosa; rimasi la ad ascoltarlo, gli occhi erano persi in direzione di quel fagottino che si muoveva nella stanza di Zayn. Ebbi la tentazione di andarlo a guardare un’ultima volta, ma non ebbi  il coraggio, avevo paura di affezionarmi di nuovo a lui e questo non poteva succedere.
 
#SOFIA
“Sisi brava Julie, ti sei iscritta a pallavolo, ti hanno detto che non sei per niente male e tutti a farti complimenti e quel fesso di Harry che pretende che pure io mi complimenti” pensai mentre Harry cercava di convincermi ad andare da Julie per dirle che ero fiera di lei.
Ma lui non sapeva cosa mi aveva detto lei stamattina di Theo, ne aveva parlato come se abbandonare un figlio fosse una cosa da niente, ero convinta che lo avrebbe dato in adozione, se ne sarebbe liberata perché lei i problemi non li affrontava, li seminava.
Quando salì in camera dissi ad Harry tutto
-…e questo, secondo me vuole darlo in adozione o lasciarlo a Guido, ma sicuramente lui non lo vorrà- mi guardò incredulo mentre finivo il mio discorso, di grattò la testa in segno di confusione
-ma sei sicura? Secondo me vuole solo sentirsi più libera, non lo darà mai in adozione, gli vuole troppo bene…-
-Harry, ragiona: secondo te perché lo ha letteralmente buttato fuori dalla sua stanza e Zayn se l’è preso? Se ne vuole sbarazzare, non metto  in dubbio che cercherà una famiglia accogliente, perfetta per Theo, ma in questo momento di pazzia lo darà in adozione e sai tu quant’è testarda, non la fermerà nessuno. Bisogna parlarci. Io-io non posso neanche pensare che Theo venga trattato così, e-e se un giorno- cominciai a tremare- decidesse di cercarlo? Sai come funzionano queste cose, lui non la perdonerà mai, non ci posso pensare Harry!-
-hey, hey tesoro, non fare così, se proprio vuole darlo in adozione, saremo noi a prenderlo, ti va?- alzai la testa, lentamente. Lui era la a guardarmi, sfoggiando il suo sorriso più bello, per convincermi, rassicurarmi…
-ne.. ne sei sicuro Harry?-
-certo piccola, sai quanto voglio bene a Theo, non permetterei mai che gli accada qualcosa di brutto, e poi so che Julie un giorno se ne pentirebbe. Tra un mese sarà il compleanno di Theo, sarebbe un’ottima occasione per farle cambiare idea…-
 Harry ci fatto una bella chiacchieratina, prima di pranzo.
Lei stava  giocando a ‘Just dance 3’ quando lui piano piano le si avvicinò, più impacciato che mai; lei, che non lo aveva visto, per poco non gli diede una gomitata in piena faccia
-oddio Harry scuusa! Non ti avevo proprio visto-
-tranquilla, emmh Julie, possiamo parlare?-
-certo!- disse sempre con quell’amabile sorriso.
 
#JULIE
-Julie, dobbiamo parlare di una cosa moolto seria. Si tratta di Theo..- Theo? Mi irrigidii subito.
-non parlarmi di lui- dissi fredda. Fu colto di sorpresa dalla mia risposta
-ma Julie, come puoi dire una cosa del genere? Tu adori Theo, gli vuoi un bene pazzesco, avresti dato la vita per lui qualche tempo fa! Capisco che adesso ti vuoi sentire più libera e noi ragazzi possiamo darti una mano, quando vuoi uscire e stare per i fatti tuoi ce lo teniamo noi, ma non allontanarlo così…- mi alzai dal divano dove ero seduta e iniziai a passeggiare per il salotto… era da un po’ che pensavo alla soluzione da adottare con Theo
-io non lo voglio allontanare- tirò un respiro di sollievo, ma io non avevo finito –voglio darlo in adozione…- si alzò di scatto dalla poltrona
-ma che cazzo dici? Stai scherzando vero? Non puoi darlo in adozione, in adozione vengono dati i bambini che non sono voluti sin dall’inizio dai genitori, ma non da una come te che lo ama da morire. Ce la faresti a non vedere più quegli occhioni verdi e ti piacerebbe che quel sorriso sparisse per sempre dal suo visino? Julie non puoi essere tanto cattiva, non con un bambino che non crea assolutamente problemi come Theo, per favore non farlo, siamo tutti affezionati a lui, non puoi levarcelo così.- gli occhi bruciavano, aveva ragione, non potevo, ma dovevo.
-non siete voi a decidere, io sono il genitore, proporrò a Guido se lo vorrà, ma siccome so già che non sarà d’accordo, gli cercherò subito dei genitori, io sono troppo giovane e inesperta e con questo la discussione è chiusa.- uscii dalla porta e mi fiondai in camera a piangere. Si, perché sapevo fare solo quello.
 
#SOFIA
Presi una penna dalla mia scrivania e scarabocchiai  un post-it, Harry era di sotto e parlava con Julie, e io… aspettavo.
Aspettavo che lui entrasse nella stanza dicendomi con un sorriso che era tutto apposto, che era riuscito far ragionare Julie e che Theo era al sicuro.
Mi girai nervosamente quando la porta si chiuse con un clack.
-Harry, com’è andata?- aveva lo sguardo perso, vitreo; si sedette sul letto e congiunse le mani alla bocca, vidi due lacrimoni scendergli e bagnargli il viso.
Mi sedetti accanto a lui e gli misi una mano sulla spalla
-io non ci posso credere, non pensavo- non pensavo che fosse così crudele- e iniziò a piangere –vuole definitivamente darlo in adozione.-
Le mani cominciarono a tremare, ciò di cui avevo più paura stava succedendo.
Non parlai, perché non avevo parole, la mia gola era asciutta.
-dobbiamo trovare una soluzione- riuscì a dire Harry.
Io mi limitai ad annuire.
-A TOVOLAAA!- gridarono da sotto, mi feci forza e pregai le mie gambe di sostenermi.
A tavola erano già seduti Louis e Julie che scherzavano come bambini, dio quanto la odiavo in quel momento, con quel suo fare tanto sicuro di se, ma come faceva a essere così spensierata quando stavo commettendo un atto così… schifoso?!
Rimasi ferma sulla porta a guardarla spostare con la mano i suoi capelli da pop-star, Harry mi mise un braccio intorno alle spalle e insieme andammo a sederci davanti a lei.
Liam servì la sua pasta con la salsa, io ero immobile a fissarla, volevo vedere se se ne accorgeva, ma mentre tutto scorreva lei mangiava e scherzava.
-fiù, si è addormentato!- disse Zayn entrando in cucina e sedendosi accanto a me, quando vide il mio sguardo mi chiese all’orecchio cos’era successo, mi limitai ad alzare la mano per zittirlo.
In quel momento Julie finalmente si girò e mantenne il mio sguardo, ma come sempre poco dopo cedette e continuò a scherzare con Louis
-intendi continuare a ridere?- le chiesi aspramente, Harry mi dette una gomitata, ma io continuai.
Lei girò lentamente la sua faccia da quella di Lou alla mia e mi guardò con sfida
-si, sempre se tu non hai nulla in contrario Sofia, del resto non vedo perché non dovrei essere felice, va tutto bene no?- ridusse gli occhi in fessure, ma io non potevo trattenermi, no, non potevo proprio.
Stai calma. Mi disse Harry all’orecchio, ma sentivo che il mio cuore aumentava di battiti, mi alzai sbattendo le mani sul tavolo
-va tutto bene? Dici che va tutto bene? E Theo? Ovviamente loro non sanno che tu vuoi darlo in adozione- mi guardò dritta negli occhi
-non sono affari tuoi- intanto i ragazzi ci guardavano stranizzati
-sei una puttana!- riuscii solo a dire, Louis si alzò
-Sofia!- ma non ci feci caso, continuavo a guardare Julie, lei a sua volta di alzò facendo cadere la sedia
-che cosa hai detto?! Non parlarmi più in quel modo, sai!- i ragazzi si alzarono in piedi nel momento in cui Julie prese a venire verso di me, Harry si mise davanti a me e Liam la tenne  da dietro
-calmatevi! E spigateci cosa è successo- disse Louis
-non si è capito? La donna di mondo qui presente, intende sbarazzarsi dell’unica persona che non l’ha mai abbandonata, suo figlio. Ha comunicato, che questo ‘elemento’ per lei è un intralcio alla sua carriera. Si è voluta divertire scopando col suo ragazzo e adesso vuole togliersi il peso. Ma forse fai bene Julie, perché non sei una buona madre, anzi fai schifo, sei una ragazzina vizziata che vuole godersi la vita, ma fai pena.-
Si dimenava tra le braccia del fratello che guardava nel vuoto, Zayn era terrorizzato
-che-che-che cosa? Theo…in adozione? No! Non puoi farlo, non puoi togliermelo! Non farlo Julie, te ne prego, lui è… lui è… come un figlio per me, non riesco neanche a pensare che non lo rivedrò più…!- povero Zayn, tremava, piangeva, vederlo così era raro, ma il suo comportamento avrebbe commosso pure un killer, ma non Julie
-no, no, no, no. Non farlo Julie, vogliamo tutti bene a Theo, non puoi non pensare alle conseguenze! E se capita in una brutta famiglia, se è triste? Non farlo per favore!- implorò Louis, che addirittura si inginocchiò.
Si Lou si stava inginocchiando per evitare una brutta fine a quel piccoletto
-Julie, è mio nipote, non puoi veramente farlo, non puoi togliermelo… non lo farai vero Julie? È tutto uno scherzo vero? Adesso sorriderai sol sorriso tuo e mi dirai che stavi scherzando vero Julie? Dimmi che lo farai- Liam, era il più… non so come descriverlo.
Era sotto shock, piangeva, credeva che Julie scherzasse, era come se fosse pazzo.
Si inginocchiò pure lui e Julie si trovò circondata da persone che la pregavano di non abbandonare suo figlio
-voi, voi non capite. Sono sapete cosa vuol dire avere un figlio, avere scritto sul tuo fascicolo che hai un figlio, quanto la cosa possa essere imbarazzante e possa guastare! Voi non mi capite…- e come faceva sempre corse nella sua stanza, potevo ben sentire i suoi passi sulle scale, per poi arrivare alla sua stanza e chiudere brutalmente la porta.
Mi misi in ginocchio per abbracciare Liam che aveva la testa bassa e le sue lacrime bagnavano il marmo del pavimento, non parlava, era sotto shock, ero indecisa se chiamare l’ambulanza e farlo visitare; Zayn era appoggiato al lavandino a piangeva senza paura di farsi sentire.
Louis era inginocchiato sul pavimento e con i palmi delle mani rivolte vorso l’altro e la fronte appoggiata a terra, piangeva a implorava
-ragazzi, piangere non porterà a niente. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare tutto questo! Chiamiamo sua madre, Michael, il padre di Theo, qualunque persona che possa convincerla, prima o poi capirà. Su a lavoro!- disse il mio ragazzo sbattendo il pugno sulla mano in segno di darsi da fare.
I ragazzi di girarono e lo guardarono con gli occhi arrossati
-dici che funzionerà?- chiesero, e anche io li incoraggiai. Prendemmo i numeri di telefono di tutte le persone che avevano conosciuto Theo e che potevano convincere Julia, dipendeva tutto da noi.
Io mi occupai di chiamare Guido, che rispose dopo un paio di squilli
-pronto?-
-Guido… sono Sofia, ti ricordi di me?-
-certo che mi ricordo di te… mi dispiace-
-non è momento di scusarsi, abbiamo un’emergenza- tossì
-cosa succede? Parla per favore, mi stai facendo  preoccupare! È successo qualcosa a Julie?- Julie, Julie, Julie di qua, Julie di la, per una volte non pensiamo a lei, cazzo!
-no quella stronza sta bene, purtroppo…-
-scusami, ma non posso accettare cose brutte sul conto di Julie, se mi hai chiamato per dirmi quanto è stronza, risparmiatelo- l’amava. L’amava ancora. E lei non meritava il suo amore.
In un secondo momento non ci avrei voluto parlare con lui,  perché le aveva fatto del male, però non voleva, sapevo che non avrebbe mai voluto, del resto lo conoscevo e non era così…
-Julie vuole dare Theo in adozione- dissi tutto d’un fiato. Per un po’ dall’altra parte del telefono calò il silenzio
-che-che cosa? È una scherzo? Se stai scherzando smettila perché non è divertente!-
-non sto scherzando, vuole darlo in adozione perché dice che è un ‘intralcio’ a meno che… tu non lo preda con te, oppure lo darà ad una famiglia scelta da lei-
-o mio Dio, o mio Dio, non può essere. È impazzita?! Cosa le prende dannazione?! Io, io non posso, gliel’ho già spiegato! Presto partirò per la Bulgaria per degli studi, non posso portare con me un bambino!- cominciai a piangere, lui era l’unico che poteva evitare a Theo un futuro da affidato
-ti prego, ti prego- dissi tra le lacrime –sei la nostra ultima speranza, oppure Theo verrà dato via, siamo tutti a pezzi, gli vogliamo troppo bene, per favore aiutaci!-
-okok stai calma, senti prendo un volo e vengo la e cerco di convincerla ok?- perfetto ci eravamo accordati che sarebbe arrivato il giorno dopo, ma poteva solo farla ragionare, niente di più…
I ragazzi chiamarono sua madre, che sarebbe arrivata due giorni dopo, Michael che arrivò subito, amici e cugini, molto di loro non potevano venire, ma promisero di chiamarla e parlarci.
-ma…secondo voi Niall ci riuscirebbe?-
-Niall? Zayn perché pensi questo? Ti ricordo che è scappato da Theo!-
-be’ si, però ha sempre un cuore e potrebbe parlarci, vi ricordo che erano fidanzati!- presi a fare avanti e indietro, nervosamente, per la stanza; i ragazzi aspettavano la mia risposta con impazienza.
Alla fine mi fermai, li guardai ad uno ad uno negli occhio e infine espressi il mio verdetto:
-potremmo anche tentare…- subito Liam saltò in piedi e prese il telefono
-lo chiamo io, lo chiamo io!- disse eccitato, lo guardai comporre il numero con impazienza.
Piccolo cucciolo, gli mancava davvero tanto!
I ragazzi si riunirono intorno a lui e gli fecero segno di mettere il vivavoce, lo chiamammo con lo sconosciuto, così non avrebbe visto che eravamo noi.
-ahahah…hello?!- disse mentre rideva O.o
-Niall, siamo noi. Abbiamo un’emergenza.- disse Liam avvicinando il microfono alla bocca e pronunciando le parole con serietà
-Liam… cosa succede?-
-si tratta di Julie-
-cosa succede?!- capii dalla voce che cercava di mantenere la calma, ma era preoccupato
-vuole dare in adozione il bambino-
-ah…e che cosa c’entro io??-
-ti devo ricordare che siete stati insieme? Magari potresti tentare di convincerla a non farlo.-
Silenzio.
-senti Niall, so che amavi mia sorella, ma che non ti andava a genio Theo, ma quel bambino non si merita di andare a stare con un’altra famiglia, non sappiamo come lo tratteranno e mancherà a tutti noi… e anche a Julie, perché sta attraversando un brutto periodo e prima o poi se ne pentirà, ma sarà troppo tardi… so che le vuoi ancora bene e fallo solo per lei…-
Liam partì di nuovo all’attacco, ma il silenzio continuava a persistere ostacolato solo dal respiro costante di Niall.
Ero imbestialita.
Il mio migliore amico, che deve per giunta pensare se venire a sostenere la ragazza che aveva amato?
No no, sarei uscita di senno ben presto se le cose non si aggiustavano.
-ok verrò- disse dopo una lunga riflessione.
-grazie Niall, oddio grazieee!- gridammo tutti in coro, Harry mi prese in braccio e ci mettemmo a festeggiare lasciando Niall in linea che parlava solo
-RAGAZZI!- gridò ad un certo punto, smettemmo tutti di gridare, fare e dire
-non posso venire per adesso, forse tra un mese… se vi servo ancora verrò sennò addio…-
-no, noi cercheremo di ritardare Julie! Ah Niall, perché non…ritorni nella band?- chiese speranzoso Liam
-uhm ne parliamo quando vengo ok?-
Oddio. Non ci potevo credere. Forse Niall sarebbe tornato nella band!!
Le lacrime umidirono i miei occhi.
Portai le mani sulla bocca per evitare di emettere geniti, e piansi in silenzio. Di gioia.
 
 
A cena Julie non si presentò.
Mettemmo la carne con insalata in un vassoio e lo salii sopra, lasciandolo davanti alla sua porta.
Ero arrabbiata con lei, ma la cosa che mi faceva imbestialire era che le volevo ancora bene, pensavo a lei in continuazione, me l’immaginavo tra qualche anno, quando Theo non c’era più, a piangere come non aveva mai fatto.
Andai a dormire, sperando in un domani migliore, ma mi svegliai nel bel mezzo della notte per un sogno.
Un terribile sogno.
 
*sogno*
Julie era di fronte a me, con un bellissimo paesaggio di sfondo; aveva uno foto in mano e indossava un pigiama.
Il suo viso era rosso, così come i suoi occhi, la faccia fradicia dalle lacrime.
Io le parlavo, le dicevo di scendere, ma non capivo da dove, la tranquillizzavo dicendole che avremmo ritrovato Theo.
Lei continuava a piangere e fissava la foto del bambino.
“non posso vivere con questo peso Sofia, vi voglio bene”.
Mi diceva questo, poi apriva le braccia e osservai la scena lentamente: si abbandonava all’aria, affidava la sua vita all’acqua e lentamente cadeva nel fiume.
Io correvo verso di lei, ma arrivavo tardi, lei era già stata inghiottita dall’acqua ghiacciata.
 
Mi svegliai sudata con le lacrime agli occhi, gridando.
-Sofia, amore, calma, era solo un sogno- Harry mi prese il viso sudato tra le mani e mi accarezzò le guance.
Non lo riconoscevo, non capivo chi fosse.
Non lo vedevo in faccia.
Vedevo solo Julie cadere e non riemergere più.
-Julie…il ponte…sta cadendo…dobbiamo aiutarla…no…fermati…noooo!- continuavo a gridare, finché tutto non passò e mi ritrovai nella mia stanza, con Harry accanto che mi tranquillizzava.
I suoi occhi brillanti nel buio mi guardavano addolciti.
-sshh, piccola, è tutto passato. Ci sono io qui con te e Julie sta dormendo nella stanza, tranquilla-
Lo abbracciai forte e incastrai la mia faccia nell’incavo del suo collo, piangendo più forte.
-oh Harry! Ho visto Julie… che era su un ponte e si buttava perché gli mancava Theo… non posso perderli tutti e due Harry!-
Le sue braccia mi avvolsero come le ali di un angelo e mi cullò.
Mi promise che non sarebbe successo niente, che tutto si sarebbe sistemato.
Avrei voluto credergli.
 
Uscì per andare a sciacquarmi la faccia e prendere un bicchiere d’acqua.
Prima di arrivare alle scale sentii dei passi; vidi davanti a me Julie uscire silenziosamente dalla  sua stanza.
Per non farmi vedere mi nascosi nel bagno e la osservai di nascosto.
Si girò un paio di volte e infine di infilò nel corridoio ,davanti alle scale, che portava  da Zayn…
La seguii piano piano e arrivata sul corridoio vidi dalla porta aperta della stanza che era in ginocchio accanto alla culla di Theo; gli stava prendendo la manina e la baciava, passandosela sul viso.
Mi avvicinai di più e potei sentirle dire:
-mi dispiace amore mio, ma non sono una buona madre… meriti molto di più piccolo mio-
Lentamente si alzò e io corsi silenziosamente verso le scale e scesi.
Mi girai proprio mentre lei era dietro di me
-oh Julie, cosa fai a quest’ora?-
-potrei chiederti la stessa cosa-
-stavo andando a bere e tu?-
-emmh avevo lasciato una cosa nel terrazzino dietro…-
Eccolaa! Stava cercando di mentirmi
- a che strano, non mi è sembrato di sentire la porta del terrazzino sbattere… ma sarò io.. notte-
Scesi le scale, convinta che lei mi avrebbe chiamato e infatti…
-Sofia!... ho trovato una famiglia… mi accompagneresti a ‘vederla’…?- voleva che partecipassi al suo piano?
Non mi girai perché dovevo pensare… gli avrei detto ‘vaffanculo’ con piacere, ma forse se la sostenevo potevo anche convincerla..
-non sono d’accordo con questa tua scelta, lo sai. Ma sei mia amica… non lo so, devo pensarci… ti faccio sapere domani- annuì e mi diede la buona notte.
Non andai neanche più a bere, ma tornai in camera e svegliai Harry
-mmh un altro sogno?-
-no.. ho visto Julie in camera di Zayn, chiedeva scusa a Theo, lei è convinta di essere una cattiva madre, per questo vuole dare Theo in adozione, perché non si sente all’altezza! Mi ha chiesto di andare a ‘vedere’ una famiglia per Theo, domani. Non so che fare, pensavo che magari, standole vicina potevo convincerla…-
Bumma! Io parlavo con uno che si era riaddormentato. Che tristezzaaa!
Magari domani ne parlavo con Guido.
Guido… chissà come avrebbe reagito Julie nel vederlo…
Lo avrei scoperto l’indomani…
 

ook questo è il penultimo capitolo che sono arrivata a scrivere!
ce ne saranno ancora 2 o 3 e poi finisce la PRIMA PARTE.
cavolo siamo quasi già (?) alla SECONDA PARTE *---*
no ma io così mi emoziono :')
come promesso ho messo due capitoli insieme, e ci terrei davvero molto che lasciaste una recensione in tutt' e due magari se vedete che uno non ne ha proprio la lasciate in quello bu fate come volete.
ancora bacioni <3
@angelsneverdies
p.s. avete sentito la storia di quella ragazza uccisa dall'ex della sorella no? bene è sucesso in Sicilia e io sono siciliana quindi vorrei molto che faceste un momento di silenzio per lei, così come tutte le donne maltrattate IN ITALIA E NEL MONDO. state attente pure voi <3
   
 
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