Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: _ClyssiasChange_    22/10/2012    5 recensioni
Secondo una leggenda giapponese ogni persona ha un filo rosso attaccato al mignolo che determina il destino delle persone che ella incontrerà. Può una ragazza come tante conoscere questo filo rosso?Può una ragazza come tante non conoscere la purezza quando la possiede?Può una ragazza come tante saper cambiare questo filo rosso a sua insaputa fino ad ora? E per concludere, può un angelo nero innamorarsi di una comune ma speciale ragazza?
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

premessa:vi consiglio di ascoltare questa canzone col capitolo ^-^ http://www.youtube.com/watch?v=uF22IE5x02M&feature=related grazie dell'attenzione :3

DETERMINATE THE DESTINY

 

3. Stay Strong
 

-Te l’ho detto che mi avresti pregato in tutti i modi di dirti ciò che so, ora puoi andare- si allontana con le mani in tasca: figo, l’unica parola che mi viene in mente; istintivamente mi porto una mano alla bocca … ho la sensazione che succederà qualcosa di strano.
Solo ora mi accorgo di avere in tasca un biglietto:
“Vieni a questo indirizzo oggi alle cinque, devo parlarti: è importante.
Daniele."
Brutto stronzo … allora? Che faccio: ci vado o no?!
Mah … ci penserò, torno a casa.
-Tutto bene tesoro?- mi chiede mia mamma.
-Sì- rispondo.
-Successo qualcosa?-
-Niente- replico indifferente.
-Vuoi qualcosa da mangiare?-
-Mamma, ti senti bene?- è già strano che sia a casa.
-Sì … sto bene- mi sorride.
-Perché sei a casa?-domando, di scatto.
Lei mi abbraccia accarezzandomi i capelli, sempre più forte.
-Mamma,mi stai facendo paura! COSA È SUCCESSO!?-urlo.
-Mi hanno licenziata- ammette –E devo ancora pagare l’affitto … temo che possano sfrattarci, e se ci mandano via … sai già cosa succederebbe-
- … dovremmo andare da “mio padre”- non sono mai riuscita a definirlo tale, è brutto da dire, ma lo odio, con tutto il cuore.
Sono sempre stata la sua preferita, ma io non l’ho mai sopportato!

-Su Luna, Anne dobbiamo parlarvi … - mi si avvicinò mia madre.
-Cosa c’è?- Anne mi fissò strana.
Io sapevo un po’ di cose … ogni notte vedevo mia madre piangere e questo mi faceva male, notavo i suoi segni ma non dicevo niente.
-Io e vostro padre abbiamo deciso di divorziare- ecco la batosta, Anne aveva dieci anni … dieci anni porca puttana! Scappò di sopra in lacrime …
-Luna, verrai con me?- chiese, quasi ordinò speranzoso mio padre.
-No! Voglio restare con la mamma!- mi ribellai, ho sempre avuto un carattere forte ma educato, ecco perché piacevo a mio padre, al contrario di Anne che era fin troppo vivace per i suoi gusti.
Andò da mia madre e le mollò un ceffone in pieno viso.
-È colpa tua se MIA figlia mi vede come un mostro!- le urlò.
-ZITTO! Tu non sei mio padre, tu sei solo un grandissimo stronzo! Pensi che io non sappia niente? Eh?! So tante cose, fin troppe!- gli dissi sprezzante, prima di andarmene di corsa in camera mia.
La mattina dopo mi svegliai prima di tutti, andai in cucina e lì vidi la scena … mia sorella, la mia piccola sorellina si era uccisa, con un coltello piantato nel cuore, non potevo, anzi non volevo crederci!
-ANNE!- la strinsi a me con il viso rigato da lacrime salate.
Svegliai tutti, mio madre era … non so come definirlo … non si può descrivere il dolore di una madre che perde un figlio, mio padre invece disse solo “Ho sempre saputo che non era abbastanza forte”, non ci vidi più dalla rabbia, lo presi a pugni, incurante della sua forza.
-BASTARDO!  NON PUOI PENSARE QUESTE COSE,  È TUTTA COLPA TUA!-
 
Non voglio ripensarci … il problema è, che sebbene mio padre tradiva mia madre ogni giorno, era sempre a violentarla, strano eh? Tradire e violentare la moglie, abbastanza ironico se ci si pensa …
Ho sempre cercato di aiutare mia madre economicamente, cercando di vincere borse di studio, a volte facendo lavoretti senza dirle niente, c’è stato un periodo in cui aveva pensato di fare la prostituta, l’ho subito dissuasa dal farlo, non volevo farle perdere la dignità!
-Mamma, oggi devo fare una ricerca da un mio compagno di classe, andrò via verso le cinque, va bene?- la abbraccio.
-Nessun problema, mi raccomando, stai attenta- mi da un bacio sulla fronte, riesco a notare tutta la sua preoccupazione …
-Mamma, non pensarci, so cosa stai pensando. Non farlo!- sono sicura che ripensa "al lavoro".
-Ma è l’unica cosa che posso fare-
Le do uno schiaffo.
-MAMMA! Riprenditi! Tu sei una donna forte! Hai sopportato tante cose, con quell’uomo! Hai sempre cercato di darmi l’istruzione migliore, non ridurti a questo!- la prego quasi.
-Sei un tesoro di ragazza- mi sussurra con voce dolce e comprensiva –Forse è il caso che faccia un po’ di spesa, quel tanto ce ci basta per almeno una settimana- prende le buste, una borsa e esce.
Sospiro.
-Speriamo bene- guardo il mio anello –Chissà, mi conviene chiedere di più su questo … -
Noto che manca poco alle quattro, decido di stendermi sul divano per qualche minuto, inaspettatamente mi addormento.
-Dove sono?- sono sola, intorno solo buio.
Pian piano vedo due figure avvicinarsi a me: Anne e Allyson.
-Mi hai tradita- mi accusa la mia … amica.
-Ma io … non è colpa mia! Io … -tento di giustificarmi.
-Tu mi hai uccisa- Anne …
-NO! Io non ho fatto niente, io … -
-Tu sei solo un’egoista, vedevi che stavo male e ti sei preoccupata solo di te stessa!- ringhia.
-Ma io … -
-Tu potevi fermarmi, non l’hai fatto. Sono stata investita per colpa tua- gli occhi di Ally mi intimoriscono, mi hanno fatta sedere dal timore.
Spunta un’atra figura, stavolta non la riconosco.
È alta e slanciata, una donna, capelli lunghi neri e occhi viola, una camicetta che ha solo i due bottoni centrali allacciati e una minigonna nera attillata, due ali imponenti ebano.
-Mia cara, tutto gira intorno a te, tu fai soffrire le persone, tu non meriti di vivere- quelle parole mi trafiggono come lame –Tu sei solo una ragazzina, una stupida giovincella egoista che non fa altro che far star male gli altri, era così necessario urlare contro tuo padre piuttosto che aiutare la tua povera e innocente sorellina? Era più facile amoreggiare con Enrico che far stare due minuti in più Allyson con voi? Era così necessario farci sesso?-
-BASTA! BASTA, BASTA, BASTA!!- urlo straziata.
-Ti sei meritata tu tutto questo, hai creato tu questo casino, a causa di tutto sei solo tu. Se non fosse per te Anne sarebbe stata l’unica figlia dei tuoi, l’economia sarebbe stata minore per la famiglia, i tuoi genitori sarebbero una famiglia felice e la tua dolce sorellina sarebbe viva; se non ci fossi Enrico avrebbe avuto occhi solo per Allyson, non ti avrebbe spogliata con gli occhi ad ogni tuo abito succinto, non avrebbe fatto scattare la gelosia di Ally, Enrico l’avrebbe accompagnata a casa invece che pensare a farti urlare.
Luna tu sei la causa di tutto. Non saresti dovuta nascere-perché mi sta dicendo questo, merito davvero tutto questo odio?
 
Mi sveglio tutta sudata, il petto mi fa male, è come se mi avessero colpita con un coltello affilato, attraversandomi tutte le viscere, il cuore in particolare.
Mi sento male, forse hanno ragione, sarei dovuta morire, anzi, nemmeno nascere!
Mi sciacquo un po’, per poi cambiarmi, cercando di non pensare a nulla: metto una maglia nera mono- spalla con una croce d’orata al centro e un paio di shorts di jeans scuri, All Star nere e mi lego i capelli in una treccia.
Torno in bagno e sento una voce, la stessa del sogno.
Torni a fare la troietta? Non meriti di vivere, non lo capisci? Dovresti morire. Il mondo ti odia!
Mi metto in ginocchio.
-Basta! Non ti sopporto! Lasciami in pace!- mi sento una pazza, non voglio tutto questo, voglio essere una ragazza normale!
Non lo sarai mai, cara, tu non meriti di vivere. Ogni cosa che fai causa un danno, sei troppo impegnata a far girare tutto intorno a te per capirlo, vero?
Comincio a piangere, mi alzo in piedi, apro il cassetto, tolgo il doppiofondo, da me creato ed ecco che è lì, quell’oggetto luccicante e mortale, lì da ben due anni … lo prendo tra le mani, è freddo … mi da gli stessi brividi di quando ero una ragazzina di terza media.
Respiro profondamente, le gambe mi tremano, porto la lametta sul polso, e mi provoco tagli, non così profondi da uccidermi, ma abbastanza da farmi soffrire le pene dell’inferno.
-SEI CONTENTA ADESSO?!- urlo, singhiozzando.
Dai polsi esce quel liquido scarlatto, mi faccio schifo da sola … l’ultimo mio autolesionismo risale a due anni fa, tutto era contro di me, amici, famiglia, nemici, mondo …
Poi ascoltai una canzone di Demi Lovato “Fix a Heart” e improvvisamente tutto si fece più chiaro, ho cominciato a seguire Demi da quel momento, era così perfettamente imperfetta, riusciva a darmi forza, quel tatuaggio "Stay Strong" mi aveva fatto capire tante cose, potevo evitare di tagliarmi, giurai di non farlo mai più … troppo tardi.
Prendo l’acqua ossigenata e la passo sopra le ferite, urlando dal dolore. Copro il tutto con un polsino nero, mi sistemo il viso, truccandolo per non far vedere che ho pianto ed esco.
Daniele, preparati … ho troppe domande da farti.
 
Clyssia’ s Crazy Corner
Ehi, scommetto che vi siete accorti che sono depressa cwc
Beh, non ho molto da dire, a presto col prossimo capitolo spero c:
Kiss Kia Styles in Horan
p. s- sono molto ridotta eh cwc è stranissimo!
Ringrazio Dark Riocha <3 che mi sprona sempre a pubblicare i capitoli anche nella vita “reale” xD e perché mi fa sempre divertire <3 ( Saw *^* + Uscite = Divertimento assicurato!!! :D ) tvtb noe :’)
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: _ClyssiasChange_