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Autore: adropintheocean    23/10/2012    2 recensioni
-Ancora qui a stressarci con la tua presenza mezzosangue?-
Una voce gelida sibilò malvagia nel corridoio, all’indirizzo di una chioma riccia.
La ragazza si voltò con insufficienza verso il ragazzo che la fissava con uno strano ghigno stampato in viso.
Il colore delle sue guance si colorarono presto di porpora, non certo per l’imbarazzo ma per il nervoso che si stava impadronendo di lei.
-Tu non dovresti essere ad Azkaban con il tuo paparino Malfoy?-
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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One heart to break


Rivelazioni

La mattina seguente. 
-Hermione, sono rimasto ad aspettarti ieri notte, dov'eri sparita?- iniziò subito Ron appena seduto al lungo tavolo dei grifondoro. La ragazza lo fulminò con lo sguardo, non voleva di certo che tutta Hogwarts sapesse come trascorreva le sue notti. Non si sentiva piú la ragazzina che fino all'anno prima della guerra camminava per quei corridoi. Tutta libri ed intelligenza. No, voleva vivere a pieno la sua vita, senza pensare. Il suo nuovo motto? Ogni lasciata é persa, ed infatti ora futili problemi di cui l'avrebbero fatta vergognare in passato erano spariti completamente. Non ché la passione per lo studio avesse fatto la stessa fine, anzi quella non sarebbe mai morta.
Il rosso capì che era meglio non continuare la conversazione e, come suo solito, si buttò sul cibo.
Una certa persona però non si lasciò sfuggire un attimo che subito -Cos’è successo ieri notte?-
Ginny, senza tante cerimonie interrogò l’amica, incuriosita.
-Niente d’importante-
-Tardi, voglio sapere cosa combini con mio fratello-
-Esatto, è tardi e tra un po’ ho lezione, devo proprio scappare- e con un sorriso raggiante la bella grifoncina si alzò velocemente dal suo tavolo -a dopo e..- si rivolse ai suoi due amici –vi aspetto in aula-
-Mah..- lasciò la piccola di casa Weasley senza parole mentre si apprestava a scomparire fuori dalla Sala Grande.
Scampata pure questa, sospirò sollevata non appena mise piede nel corridoi deserto apoggiandosi con la schiena sulla pietra fredda del castello.
Quel gesto gli fece ritornare alla mente la sera prima, quando Draco l’aveva incastrata tra il muro ed il corpo di lui. Al solo pensiero dei brividi la percorsero da capo a piede.
Era assurdo quello che era successo in quella stanza non usata da anni, soprattutto tra loro due.
Nemici dal primo anno, insolenze ed incantesimi erano volati da uno all’altro per tutto quel tempo.
No, non era di certo innamorata di lui e tanto meno gli piaceva, però non poteva dire che non si sentiva attratta sessualmente, insomma l’aveva fatta godere come mai prima e solo con le dita.
Si diede mentalmente della stupida per pensare a certe cose, ma ancora di più per la voglia di lui, che prepotente stava crescendo in lei.
Non l’aveva nemmeno baciata per di più e non ci aveva nemmeno fatto caso fino ad ora.
Cercò di domandarsi perché quel comportamento ma sapeva bene che se si trattava di quel ragazzo una risposta plausibile non l’avrebbe mai trovata. Non che gli importasse poi tanto alla fine, aveva goduto e quello gli bastava.
-Sempre che pensi a me mezzosangue?- fece a tempo a drizzarsi bene in piedi che lui fu su di lei schiacciandola con cattiveria tra il muro e lui.
Il suo ghigno arrivò subito agli occhi nocciola che lo fissavano sorpresa, prima di lasciar posto all’astio.
-Spostati subito da me- disse cercando di scacciarlo via e  riuscire a sfuggire al peso di lui.
Tentativo invano ovviamente.
Era alto e forte, molto forte.
-Così mi schiacci-
-Almeno non ti avrò mai più tra i piedi- disse lasciandole qualche centimetro di libertà.
I suoi occhi grigi si specchiavano in quelli di Hermione –Allora, come l’hanno presa i tuoi amichetti?- sorrise beffardo.
-Come?..cosa?-
-Non gli hai detto di quanto ti ho fatta godere ieri notte?-
-Bastardo, sparisci- si dimenò aggressiva. Non lo sopportava, non l’avrebbe mai sopportato e come aveva fatto a farsi fare quella cosa da lui. Stupida.
Un urletto di dolore uscì dalle labbra rosee della grifoncina quando il re delle serpi, senza nessuna dolcezza, aveva portato la mano sul sedere della ragazza stringendo forte le dita intorno ad un suo gluteo.
Per colpa del gesto gli occhi della ragazza si chiusero automaticamente mentre il suo torturatore spingeva il bacino di lei contro il suo -Prima o poi mi aspetto qualcosa in cambio-
Le pozze nocciola si aprirono di scattò nell’udire quelle parole -Prego?-
-Proprio quello che hai sentito- disse prima di liberarla dalla sua morsa.  Si allontanò di un passo da lei per poi girare sui tacchi ed andarsene silenzioso com’era arrivato.
-Quanto lo odio- continuava a dire per tutta la strada che la portò direttamente all’aula di pozioni, dove il professor Lumacorno era appena arrivato.
Per poco sarebbe arrivata pure in ritardo, tutta colpa di quel pezzente platinato.
 
-Eccoti qui finalmente- una vocina cantava raggiante la sua vittoria.
La Granger alzò il viso all’indirizzo della ragazza, pregando tutti i fantasmi perché non le chiedesse ancora della notte prima.
Ora erano una seduta di fronte all’altra, occhi su occhi e nulla faceva promettere qualcosa di buono.
-Insomma- si decise di iniziare –vai a letto con mio fratello- disse divertita la rossa.
Oh no!
Ma Hermione non voleva cedere, ok era la sua migliore amica però non voleva dirle niente che riguardasse suo fratello, era assolutamente imbarazzante.
-Non ti vergognare, solo non capisco. Con tutti quei bei ragazzi che ci sono a scuola-
-Ma Ginny, è tuo fratello-
-Si vero, probabilmente è per quello che lo dico, insomma vuoi mettere Nott, oppure..-
-No, non dirlo-
-Chi?-
-Non dire Malfoy-
-Non posso nemmeno nominarlo ora?-
-NO-
La Weasley alzò un sopracciglio, convinta che c’era qualcosa che non avrebbe dovuto sapere.
-Ora mi dici tutto, se no non ti parlo più Hermione. Sono o no la tua migliore amica?-
-Si, ma..-
-Niente ma, racconta-
Con uno sbuffò sonoro la so-tutto-io mise da parte il libro di trasfigurazione che stava studiando e leggendo per la quinta volta e si rivolse all’amica iniziando a raccontarle.
Le spiegò della notte con Ron su quel tavolo, non era la prima volta che facevano sesso e di sicuro era solo quello. Provava un grande affetto per lui, avevano condiviso tanto, erano amici e forse anche qualcosa di più, ma non l’amava e probabilmente non l’avrebbe mai fatto.
Continuò poi con il loro saluto, lui che ritorna nel dormitorio e lei che non fa in tempo a vestirsi che un intruso sbuca da dietro la porta. Malfoy.
-Oddio, ed eri solo in intimo?- squillò Ginny. Fortunatamente a quell’ora del pomeriggio la sala comune dei grifondoro era deserta, tra chi era in biblioteca, chi in giardino e chi pronto per il primo allenamento di Quidditch.
-Fammi finire prima e poi puoi dire-
Continuò così con il racconto dettagliato di tutto ciò che ne era seguito.
Lei contro il muro ed il corpo di lui incollato sul suo, la mano che prepotente si insinuava su per la sua gamba fino a raggiungerla proprio lì.
Il vortice di sensazioni che l’avevano inebriata da subito, il tocco del proibito che le riscaldava ogni parte del corpo e la lussuria che le colorava gli occhi.
Le sue dita in lei ed il piacere esploso come un fulmine a ciel sereno.
Si era completamente persa in quel momento, una sensazione così grande e palpabile che l’aveva lasciata scivolare a terra, non più padrona del suo corpo.
Un ghigno e poi di nuovo sola in quella stanza.
-Wow-
-Wow- ripetè di nuovo l’amica –ma perché queste cose capitano solamente a te-
-Ne avrei fatto volentieri a meno, sai-
-ah ah ah bella battuta, che sciocca che sei a volte-
-grazie- disse a denti stretti Hermione mentre abbassava lo sguardo sul libro.
-E a quando la prossima volta?- sorrise gioiosa ed elettrizzata per l’amica.
-Mai, beh..oggi mi ha pure detto che devo ricambiare il favore. Non ci penso nemmeno, che mi stai lontano quel pervertito-
-Oh non che tu sia stata una santa- scoppiò a ridere.
-Devo studiare ora-
La rossa sbuffò annoiata per quel cambiamento di argomento ma si lasciò convincere senza tante manfrine, alzandosi e sparendo fuori dalla sala comune. Alla ricerca di un’avventura tutta sua.
 
-Draco, tesoro- il viso di Pansy fece capolino da dentro la porta del dormitorio dei ragazzi.
-Che vuoi?- sputò lui annoiato mentre steso sul suo letto parlava con i suoi amici.
-C’è Daphne che vuole che vai da lei-
-Per?-
-Indovina un po’- un sorrisetto ironico si stampò sulle labbra della brunetta.
-Va bene, il dovere mi chiama. A dopo ragazzi- E così sparì dalla camera.
  
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