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Autore: angyp    23/10/2012    5 recensioni
IN FASE DI CORREZIONE
IN CORSO IL SEQUEL: La vendetta dei nuovi maghi Oscuri
Una storia a cui sto pensando da tempo...una storia che coivolgerà Remus,Molly e Albus Silente..i loro passati si intrecceranno e niente sarà più come prima.
Ci sarà una nuova minaccia,meno potente della precedente,ma più scaltra,e darà filo da torcere al nostro protagonista.
Riassuntino:Si è scoperto che Molly a 15 anni aveva avuto un altro bambino,che i suoi fratelli hanno provveduto a dare in affidamento perché temevano che lei non fosse in grado di crescerlo.
Si è scoperto che Remus non è cresciuto con i suoi genitori naturali.
Una nuova professoressa di trasfigurazione fa la sua comparsa.
Tonks ed Harry sono alle prese con una nuova minaccia.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cap 35:Fratelli
 
-Nemmeno una parola con Remus, sono stata chiara? –disse Tonks con uno sguardo molto minaccioso al trio. Era chiaro il suo riferimento alla precedente discussione con Kingsley. D’altra parte, i ragazzi erano molto preoccupati. Avevano davanti una donna con una pancia molto sviluppata che tremava come se ci fosse il terremoto.
-Tra … tranquilla Tonks. Non una parola, non un fiato! –dichiarò Ron.
-Bene, allora stiamo a posto. Mancano almeno 4 mesi prima del processo, io avrò già partorito, ma ci vorrà tempo per trovare tutte le prove. Vi chiedo un’ altra volta il vostro aiuto, ragazzi. –la ragazza si calmò –meno male che Prewett vuole collaborare. Il professor Piton anche.
-Giusto Tonks –proseguì Harry –propongo di ritornare nella foresta di Dean e vedere se è rimasto qualcosa di suo che ci è sfuggito. Non può uscire dopo pochi anni: si vendicherebbe.
-Però –intervenne Hermione –la storia mi puzza. Perché vorrebbe confessare solo davanti a Remus? Cos’ ha in mente?
-Hai ragione Hermione –confermò Tonks –temo che con lei non sia finita ancora. In ogni caso, non voglio che riveda ancora Remus: con tutte le magie oscure che conosce, potrebbe fargli qualcosa anche senza bacchetta. Non voglio. Non rischierò nuovamente di perderlo!
-Non voglio immischiarmi Tonks, però … non credi sia meglio conoscere la sua opinione?  -disse Harry.
-No, non voglio, ho paura! –rispose Tonks –per favore, lasciamolo in pace!
 
 
 
-Che voleva il professor Piton? –chiese Molly a Remus.
-Non ci siamo visti più dopo quel giorno. Cioè, lui mi ha visto, ma io no. –Remus tentava di dare da mangiare al piccolo, che però era distratto da una pallina rimbalzante che cambiava colore, imitata dai capelli di Teddy.
-Non si è degnato di venirti a trovare in ospedale! Sono venuti tutti i tuoi colleghi di Hogwarts! –disse Molly indignata.
-Molly, va bene così. Per lui non è stato facile. Ma ci ha dato una mano.
-Giusto tesoro … senti, perché tu, Tonks  e il bambino non venite alla Tana stasera? Ci saranno anche Bill e Fleur. Stiamo un po’ insieme, lo so che vuoi stare tranquillo ma … dai caro!
-Ecco, Molly, non saprei … capisco le tue intenzioni ma …
-Tu sei parte della famiglia da sempre! Un tempo non avresti rifiutato! Perché ora si? Non devi sentirti un intruso. Non lo permetto.
-D’accordo, Molly, verremo …
 
 
Non c’era un’occasione particolare. I compleanni di tutti erano passati o stavano per arrivare. Teddy avrebbe compiuto un anno tra due settimane. Oddio: era il 14 aprile! Tonks sperò che Molly non avesse organizzato tipo un compleanno a sorpresa per Remus nel suo vero giorno di nascita. Sarebbe stato imbarazzante. In effetti, pensandoci, non sarebbe stato male … ma no, non era il caso.
Alla Tana c’erano tutti i Weasley, tranne l’eremita Charlie, in più Harry ed Hermione. Fleur e le altre guardavano curiose il pancione dell’ Auror:
-Quando nasciierà il picolo? O sarò una feminuscia? –chiese Fleur con voce squillante.
-A giugno –rispose Tonks fiera –ma non sappiamo se sarà un altro maschietto o una femminuccia!
I gemelli, Harry e Ron stavano facendo fare dei percorsi a Teddy, che si divertiva come un matto a camminare.
-Su, piccolo, vieni dallo zio Fred!
Tonks voltò lo sguardo verso suo marito, seduto sul divano vicino al camino spento, con l’aria pensierosa e triste. Arthur gli si avvicinò:
-Remus, come mai così pensieroso?
Lui non rispose e sembrava assente.
-So che non vorresti rivolgermi alcuna parola –riprovò Arthur, dopo che Tonks gli fece uno sguardo supplichevole.
Remus parve destarsi da un sogno:
-Eh? Scusami Arthur non mi ero accorto che tu fossi qui. Dicevi?
-Niente, volevo chiederti scusa per tutto quello che è successo …
-Tranquillo, Arthur, è acqua passata. -Remus cercò di sembrare indifferente. –non è colpa tua. Hai fame?
Per fortuna Molly annunciò che la cena era pronta e si disposero tutti a tavola. Le chiacchiere non mancarono:
-Allora, cognatina, quando ti decidi a darci un nipotino? –chiese Percy a Fleur.
-Ma noi abbiamo già un nipotino, Percy –intervenne George.
-E a giugno un altro ancora! –continuò Fred.
-Io –disse Percy, acido –sto parlando di un VERO nipote. Un vero Weasley.
Nella stanza calò il silenzio. L’atmosfera festosa e tranquilla si fece glaciale. Remus, che non aveva ancora toccato cibo, abbassò la testa. Doveva aspettarselo, soprattutto da Percy.
-Percy, non è il caso –Arthur cercò di aggiustare la situazione.
-Weasley o no, sono sempre nostri nipoti –disse Ginny.
Harry, Ron ed Hermione guardavano Tonks che stringeva i pugni mentre Remus, a testa bassa, giocava con la forchetta, come se volesse estraniarsi dalla conversazione. Invece …
-Non me ne volere, Remus –Percy si rivolse a lui – ti rispetto, sei figlio di mia madre e adesso sei anche uomo, il che ti rende un membro rispettabile della società magica a tutti gli effetti. Ma nella nostra famiglia non bastano i legami di sangue. Poi, con le accuse che ti si sono rivolte …
Tonks scattò in piedi, lo sguardo arrabbiato. Suo marito, alzato finalmente lo sguardo, le prese la mano, invitandola a sedere.
-Continua Percy. Accuse?
-Si Remus. Non dirmi che non lo sai. Membri della Commissione accusatoria magica ritengano che ci sia l’elevata probabilità che tu e la Gretchen, forse anche il professor Piton, vi siate accordati per creare quella pozione miracolosa.
-Co … come? –Molly aveva il labbro tremante.
-Tonks, posso parlarti un secondo in privato? –Remus sembrò darle un ordine.
Si alzarono entrambi, Remus aiutato da un bastone, ed uscirono fuori indossando le giacche.
-Bravo Percy, complimenti –disse Ron.
-Perché hai voluto rovinare tutto Percy, eh? Perché? Io voglio riunire la famiglia. –disse Molly, disperata.
-Mamma, lui non fa parte della nostra famiglia. Non è cresciuto con noi, non è mai stato come noi …
-Io non sono mai stato viscido come te –disse George.
-Concordo –la conferma di Fred.
-Invece si, Percy! Lui è mio figlio! Se i tuoi zii non avessero complottato alle mie spalle, lui sarebbe cresciuto con noi! Sarebbe stato il tuo fratello maggiore! –Molly si stava agitando.
-Tua madre ha ragione –intervenne Arthur.
-Andiamo, papà sei un ipocrita! Non ti avrebbe fatto nemmeno a te piacere avere un  bastardo in casa!
-Percy, smettila –disse Bill, mentre gli altri si mettevano le mani alla bocca.
-Inoltre –continuò Percy – il mio fratello maggiore è sempre stato Bill .Che la pensa esattamente come me. Anche Charlie. Vero, Bill? Diglielo, se hai il coraggio! –Percy guardava il fratello, nella speranza di trovare un alleato.
-Ecco, io –Bill, imbarazzatissimo, spostava gli occhi tra sua moglie e sua madre –d’accordo, Percy. E’ vero, mamma, io voglio bene a Remus, mi è stato vicino quando sono stato attaccato da Greyback ed è stato sempre un caro amico. Mi dispiace per la brutta esperienza che ha passato e sicuramente non lo credo complice di quell’assassina. C’ero anch’io a salvarlo, non tu Percy, e credimi: stava ridotto malissimo.
-E allora Bill? Qual è il problema? –chiese Molly.
-Far parte di una famiglia è un’ altra cosa … amici si, fratelli mai. –rispose Bill deciso.
-Codard! –Fleur, arrabbiata, si alzò da tavola e corsse ai piani superiori. Ginnny strinse forte la mano di Harry.
-Sapevo che le cose si sarebbero complicate –disse la rossa, appoggiandosi al petto del suo occhialuto fidanzato.
 
 
 
Fuori dalla Tana, Tonks raccontò tutto a suo marito. Remus ascoltò senza dire nulla. Dopo aver finito, rimase in silenzio ancora.
-Remus, ti prego parla! Scusami se non volevo dirti nulla, ma non volevo farti preoccupare!
-Farmi preoccupare? Dora, mi stai dicendo che credono più colpevole me che … lei! Lo dovevo sapere quando sarebbero venuti ad arrestarmi, eh? E per questo che mi hai salvato, mettendo a rischio la vita dei nostri figli? Per farmi rinchiudere legalmente?
Remus tremava e sentiva forti dolori al petto. Aveva gli occhi lucidi e l’aria stanca. Tonks gli si avvicinò baciandogli la fronte e accarezzandolo.
-Amore, nessuno ti rinchiuderà più da nessuna parte,chiaro? Non dirlo nemmeno per scherzo! Io non voglio però che tu ti veda con lei: potrebbe farti del male, ho paura e non mi fido.
-Nemmeno io, Dora. No, non voglio vederla. Voglio dimenticarla anche se non sarà facile. Si risolverà tutto. Torniamo dentro, anzi, andiamo a casa. Ne ho abbastanza di Percy e fratelli e robe varie.
 
In quel momento, un patronus a forma di cervo arrivò cavalcando e si fermò accanto ad Harry. Parlò con la voce di James:
Harry, tua sorella sta per nascere! Vieni al San Mungo!
 
 
  
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