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Autore: Rimhia    23/10/2012    6 recensioni
Mi chiamo Zoomy Stars, ho 15 anni e sono una normalissima studentessa del Liceo Scientifico di Forlì con i suoi alti e bassi e i suoi problemi nella vita.
Ho dimenticato qualcosa? Ah, sì! Non ho un ragazzo e a dirla tutta sto bene così!
N.B. Nel testo ci saranno delle volgarità e ogni associazione al mondo reale è puramente casuale. E aggiungo che, trattandosi di un AU, possono esserci delle cose che non corrispondono alla realtà.
Dal capitolo 2:
Di solito non permetto agli sconosciuti di avere dei contatti così intimi con me, ma non riesco a oppormi al suo tocco, forse perché mi da questa sensazione di protezione come nessun'altro sa darmi. O forse perché mi sembra davvero di conoscerlo e la sua carezza sembra provenire e chiamarmi da un passato lontano.
Mi sciolgo alla sua carezza e chiudo gli occhi.
E' come se fossi abituata al suo tocco e mi pare che mi accarezzi da sempre.
Riapro gli occhi e vedo che mi sta fissando come la prima volta che ci siamo incontrati mentre continua a passare le sue dita tra i miei capelli.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aster, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Già visto 06
Maledetto ciclo!

-Zoomy, sdraiati pure, arrivo tra un attimo.- disse il bambino rivolto alla sua amica.
-Ok...- rispose fievolmente la piccola, ma rimase in piedi accanto al letto senza muoversi.
-Eccomi! Ma... Perché sei ancora lì?- chiese una volta entrato nella stanza notando stranito che l'amica non era ancora sotto le coperte.
La bambina lo guardò con occhi spaventati e corse per abbracciarlo forte.
-Ma... Che succede??- domandò stupido dal suo comportamento e non capendone il motivo.
-Asty, ho paura...- bisbigliò terrorizzata stringendolo di più.
-E di cosa?- chiese mentre le accarezzava la schiena nel tentativo di calmarla.
-Dei mostri...- svelò un po' imbarazzata e Aster non poté far altro che sorridere intenerito.
-Ma non esistono. E se ci fossero, ci sarei io con te, non preoccuparti, ti starò accanto.- sussurrò per rassicurarla e dopo qualche attimo Zoomy alzò il viso per guardarlo speranzosa.
-Davvero? Mi terrai stretta stretta da non lasciarmi più?- chiese innocente e l'amico sorrise trovandola tenerissima e carinissima.
-Sì, sì, non ti lascerò mai e staremo vicini vicini!- dichiarò facendola ridacchiare per quella frase di Paperissima e più tranquilli si sdraiarono.
Spensero la luce e la bambina si affrettò a stringere la maglietta dell'amico.
-Ehi, calma. I mostri sotto il letto e nell'armadio non ti faranno alcun male, ci sono io, dormi tranquilla.- disse vicino al suo orecchio e l'abbracciò sapendo che aveva bisogno di conforto.
Zoomy si limitò ad annuire e si abbandonò contro il suo petto. Aster cominciò ad accarezzarle i capelli e si addormentarono poco dopo stanchi per la lunga giornata passata insieme, ma comunque abbracciati, sereni e felici.


Mi agito nel letto sentendo un dolore immane al ventre, così deciso di alzarmi, dolorante. Dopo aver compiuto questa impresa che mi sembra titanica (sì, proprio così), mi reco in bagno (altra impresa titanica, non mi è mai sembrato così tanto difficile alzarmi e camminare prima d'ora!) con un po' di mal di testa e mi siedo sul water sospirando di stanchezza e di sollievo (mi sembra quasi una benedizione averne uno in casa in un momento come questo!), scoprendo in seguito il motivo del mio malessere.
Merda, proprio oggi dovevano venirmi le mestruazioni???
Già non ho dormito un cazzo perché ho passato quasi tutta la notte a pensare e pensare e pensare ancora alla situazione tra me e Aster, il ciclo non fa altro che peggiorarmi l'umore.
-Zoomy, tutto bene?- mi chiede mia zia vedendo che mi sto trascinando appoggiata al muro con la velocità di una lumaca ultramillenaria su una superficie spigolosa affetta dai peggiori cancri e malattie esistenti.
-Per niente, mi sono venute.- la informo facendo una smorfia più che eloquente.
-Oh no, mi sono dimenticata di comprarti degli antidolorifici, visto che sono finiti.- mi guarda dispiaciuta e sospiro pesantemente per il dolore.
-Non fa niente, sopporterò. Mi preparo per la scuola.- la informo, ma mi ferma subito prima che possa compiere un solo passo verso la mia stanza.
-Aspetta, signorina, dove pensi di andare?- mi chiede subito guardandomi truce.
-A scuola?- ribatto sarcastica e sollevando un sopracciglio.
-Eh no! Non ti lascerò andare a scuola così. Non credo riusciresti a seguire le lezioni in questo stato, soprattutto con quelle occhiaie. Non hai dormito molto, vero?- mi riprende seria e scuoto la testa in senso di diniego facendola sospirare.
-Vai in camera tua a riposarti, ora vado da Dubhe a vedere se ha qualcosa, magari le chiedo anche se può occuparsi di te, dato che lavorerò fino a sera e non avrò la possibilità di assisterti.- sussulto impercettibilmente quando nomina il suo nome, ma lo nascondo e acconsento alla decisione di mia zia.
-Bene, ora va a stenderti sul letto che vado subito. Quando torno, preparo la colazione e te lo porto, ok?- annuisco e mi reco
, ad una velocità più umana, in camera dove mi sdraio.
Chiudo gli occhi stanca e un po' assonnata, però non prendo sonno subito e sento i rumori del piano di sotto, la porta che si chiude e l'auto che parte. Quando le mie orecchie non percepiscono più alcun suono su cui possano posare la mia attenzione, la mia mente vaga qua e là fino alla telefonata di ieri sera tra me e Sam.
Parlare con lei mi ha aiutato parecchio e ho chiarito i miei sentimenti per Aster: io non lo amo, ma mi piace molto e gli voglio bene. Se mi chiedesse di essere la sua ragazza, accetterei subito senza tentennamenti e incertezze, anche se non sono pronta ad amarlo come se fosse il centro del mio mondo come per Sam e Laio. Però voglio averlo accanto come il mio ragazzo e non come un mio amico.
Ora il problema è come dirglielo: pensavo di parlargli a scuola, ma a quanto pare la mia occasione è rimandata.
Maledetto ciclo del cazzo!
Un'altra questione su cui ho pensato molto, anzi parecchio perché ho passato l'intera notte in bianco solo per quello, è: ad Aster piaccio?
Ho impiegato un sacco di tempo per concludere che... Beh, sì, forse gli piaccio. Non sono del tutto sicura che sia così e se avessi preso un abbaglio, allora mi darei della stupida per aver pensato a qualcosa di inesistente, ma se fosse davvero come ho pensato potrei affermare (o anche gridare ai quattro venti) di essere la ragazza più felice del mondo. Ho riflettuto a lungo e ho ripassato tutti i momenti trascorsi insieme qui a Forlì: la sua mezza gentilezza e la sua sfacciataggine del primo giorno, il mezzo bacio di Halloween, il suo aiuto alla cena al Peter Pan, la scoperta di frequentare la stessa scuola e infine i suoi baci e l'atmosfera piacevole che si era creata tra noi.
Mi basta pensare agli ultimi due punti per sentire dei brividi scorrermi la schiena e desidero che sia da me, con me, su questo letto, per coccolarci ancora...
Avvampo dopo questo pensiero e mi rendo conto di quanto sto iniziando a fantasticare situazioni mooolto spinte e intime tra me e un ragazzo che ritengo tutt'ora molto 
imbarazzanti da pensare mentre prima non ci provavo neanche.
-Merda...- è l'unica parola che mi esce dalla bocca senza un vero motivo e la consapevolezza che tutto questo sta accadendo proprio dopo che Aster si è trasferito mi fa capire che lui mi sta cambiando parecchio.
Ed è solo l'inizio!
Mi porto una mano sulla pancia per un'improvvisa fitta e mi giro su un fianco sospirando pesantemente.
Ma Theana quando pensa di tornare??? Mi fa un male cane, cazzo!
In casi come questi la mia finezza non è di certo dei migliori, ma chissene fotte!
Proprio in questo momento sento dei rumori e mi rilasso sapendo che mia zia è tornata. Ma (sì, c'è un "ma", problemi?) non sono molto sicura che stare con Dubhe sia la migliore idea dopo quello che è capitato, ma credo che non farà qualcosa di sbagliato come la volta scorsa, anche se sarei lo stesso un po' nervosetta in sua presenza. Mi appisolo quasi subito più tranquilla, non odo nessun suono proveniente dal piano di sotto e non mi accorgo di ciò che accade attorno a me. Non so quanto tempo passa, forse mezz'ora o forse solo una manciata di minuti, fatto sta che qualcosa di caldo e delicato sfiora il mio viso in una dolce carezza che mi fa mugolare piano e vado istintivamente contro questo contatto volendo altre coccole. Poi si sposta verso i miei capelli carezzandomeli in un modo familiare: ho già percepito questo tocco di recente e una vaga sensazione di déjà-vu si insinua in me.
Possibile che...
-Piccola, sei sveglia?- ecco, proprio come pensavo.
Appena sento questa frase pronunciata da questa voce, mi sollevo di scatto sulle braccia e spalanco gli occhi sorpresa di trovarlo proprio qui a casa mia.
-A-Aster?- lo chiamo incredula di vederlo qui inginocchiato vicino al mio letto e mi sorride, ma non come fa di solito.
Sembra quasi... Stanco.
-Come mai sei qui? Non dovresti essere a scuola?- gli chiedo subito allarmata.
-Avevo visto mia madre e tua zia parlare a casa mia e ho sentito che non stavi bene, così ho insistito affinché venissi io a prendermi cura di te. Lei ha obiettato perché avrei perso delle lezioni, ma ho detto che non sarei riuscito comunque a seguire le lezioni sapendo che stai male. Così ha acconsentito ed eccomi qui.- mi spiega e lo guardo stupita.
La mia salute è davvero così importante per lui? E' venuto qui per me?
-Grazie, ma non dovevi. Non sto così male, potevo anche cavarmela da sol...- ma mi interrompe prima che finisca.
-Bugiarda.- e mi da un buffetto sulla guancia.
-Non mentirmi quando è chiaro che non stai bene. Hai un'espressione sofferente e queste occhiaie sono tremende.- abbasso la testa sentendomi colpevole.
Non riesco a sostenere il suo sguardo. Mi fa male vederlo così per colpa mia.
Mi viene un lieve capogiro che mi fa perdere i sensi per qualche attimo e sarei sicuramente andata a sbattere contro qualche superficie dura se Aster non mi avesse sostenuta per poi aiutarmi a stendermi lentamente sul letto. Mi copre con la coperta fino al collo e comincia ad accarezzarmi i capelli. Chiudo gli occhi e mi abbandono alle sue carezze mugolando con approvazione, ma il dolore alla pancia, che si era calmato per un po', si fa risentire e il mio volto assume un'espressione per niente rilassata.
-Dovresti mangiare qualcosa, poi prendi gli antidolorifici di mia madre, va bene?- mi chiede a poca distanza da me.
Assento e grazie al suo aiuto mi appoggio alla testiera del letto con la schiena. Poi si avvicina al mobiletto vicino alla porta dove prende il vassoio con la colazione che prima non avevo visto e lo appoggia sulle mie cosce coperte.
-Grazie...-
-Di niente, ce la fai da sola?- mi domanda premuroso.
-Credo di sì...- mi sento un po' debole e poco lucida, ma mi sforzo: mi allungo a prendere il cucchiaio e constatiamo che riesco a cavarmela, più o meno.
-Siediti qui.- gli indico lo spazio accanto a me sul letto e mi accontenta.
-Tu hai già mangiato?-
-No, ma fai con comodo.- mi sorride debolmente, ma invece di rassicurarmi mi preoccupa.
-Mangia con me, sembri così stanco...- propongo parlando come una bambina che vuole un po' di compagnia.
-No, non fa niente, davver...- rifiuta, ma lo interrompo.
-Insisto! E se non vuoi, ti costringerò!- mi impongo e sospira sconfitto per poi annuire.
-Su, apri la bocca!- avvicino alle sue labbra un cucchiaino ricoperto di Nutella.
-N-non c'è bisogno che mi imbocchi, so fare da solo.- protesta imbarazzato allontanandosi.
-Dai, solo per stavolta, poi ti lascio stare, fai il bravo...- gli rivolgo uno sguardo supplicante e, dopo qualche attimo di tentennamento, mi accontenta mangiando dal cucchiaio che gli ho allungato.
Seguo ogni suo movimento e desidero ardentemente essere al posto del cucchiaino per poter toccare quella bocca che negli ultimi tempi mi ha fatto provare tante piacevoli sensazioni.
Mi sento così accaldata... E per fortuna non mi sta guardando!
Mi ricompongo in fretta imponendomi di non ripensarci e sorrido contenta come una bambina quando ha finito. Continuiamo a mangiare normalmente chiacchierando e scherzando di banalità, come quando non ci eravamo ancora incasinati. Mi piace l'atmosfera tranquilla e spensierata che si sta creando, è molto piacevole. Sto davvero bene con lui e pensandoci mi viene in mente che devo parlargli, così, quando finiamo, mi decido a iniziare il discorso. Anche se non ho programmato come cominciare il discorso, improvviserò!
-Aster, ti devo parlare.- gli dico dopo che si è alzato con il vassoio in mano.
-Ok.- posa la roba sul mobiletto vicino alla porta.
-Ti ascolto.- mormora tornando accanto a me e si siede sul letto.
Prendo un respiro profondo per calmarmi un po' e per infondermi coraggio e decisione.
-Riguarda al discorso di ieri sera e ci ho riflettuto molto. Ero molto confusa e non sapevo cosa volevo realmente, spesso i miei pensieri si contraddicevano e mi incasinavo parecchio, ero nella merda, ecco!- gli confido gesticolando nervosa.
-Ricordi che mi sono rifiutata di ripeterti una cosa perché non ci riuscivo?- gli domando e ricevo una risposta positiva.
-Ecco, la prima volta che l'ho detto era perché mi era sfuggito, poi ho realizzato di che si trattava e sono andata in panico. Avevo paura della tua reazione, di cosa avresti potuto pensare di me, di che razza di persona potessi essere e temevo che non volessi più avere a che fare con me.- gli spiego sperando che comprenda.
-Avevi paura che ti giudicassi?-
-Sì, io... Non voglio che ti allontani da me, voglio averti accanto, insieme a me, mi piace molto stare in tua compagnia e non intendo rinunciare a te.- confesso aprendo il mio cuore, mi sento quasi nuda davanti a lui, al suo sguardo che percepisco addosso a me e che mi agita non poco!
E poi le ultime parole che ho detto mi suonano come una dichiarazione! Chissà se ha interpretato bene la mia frase... Vorrei tanto che capisse ciò che provo.
Mi prende le mani e le bacia dolcemente, mi stupisce con questo gesto e alzo il viso trovando i suoi occhi verdi intenti a fissarmi.
Sono così belli... Non smetterò mai di pensare che sono stupendi!
-Piccola, sappi che non ti lascerò mai e non voglio nemmeno io separarmi da te, ci tengo troppo a te! Per tutti questi anni ho continuato a pensarti e mi mancavi tantissimo, non immagini quanto... Ora non permetterò in alcun modo a nessuno di allontanarci ancora.- spalanco occhi e bocca ormai senza parole.
-Davvero?- riesco solo a chiedere.
-Sì.- conferma sicuro.
Abbasso lo sguardo un po' in colpa perché non ricordo nulla di lui e non l'ho mai pensato in tutto questo tempo come lui. Posa una mano sulla mia guancia e mi fa alzare il viso.
-Che c'è adesso?- chiede preoccupato per il mio cambio d'umore.
-E' che non ho nessun ricordo di te e non ti ho mai pensato in questi anni al contrario di te...- ammetto e vedo la sua espressione indurirsi.
-Ricordi cosa ti avevo detto a proposito della nostra infanzia?-
-Sì, che non importa il passato, ora l'importante è il presente.-
-Appunto, quindi non pensarci più.-
-Lo so, ma il fatto che continui a rievocare qualche ricordo che non ho mi fa sentire come se non ti capissi, come se parlassi chissà che lingua, come se fossi d'impiccio e fuori luogo. E poi do l'impressione di non darti la stessa importanza come lo dai tu a me e mi sento in colpa...- mi suona quasi come una lagna.
-Scusa se ti faccio sentire così, ma stare con te mi fa riaffiorare tanti ricordi e ho nostalgia di quei tempi. Se ti da fastidio, non ne parlerò più.- ok, un pugno sulla mia testa o in faccia ci sta, dato che lo sto quasi deprimendo e non ne avevo l'intenzione!
-N-non intendevo questo. Io...- per fortuna sul suo volto scompare quell'espressione per essere sostituita da una interrogativa.
-Cosa?- mi incalza.
Abbasso un poco lo sguardo e respiro profondamente.
Non sono sicura che sia la scelta giusta, può darsi che ci saranno delle cose che non mi piaceranno molto, però... Non mi dispiacerebbe sapere e potrebbe essermi d'aiuto, devo solo farmi coraggio e resistere, forse riuscirò a superarlo... Con lui accanto a me.
Ripunto il mio sguardo su Aster che sta aspettando una risposta e prendo le sue mani tra le mie decisa.
-Sinceramente non mi da fastidio che parli del passato, solo che mi sento estranea. Però, visto che non ricordo nulla, voglio recuperare i miei ricordi in qualche modo, mi aiuterai?- gli chiedo mentre continuiamo a scrutarci negli occhi e lo vedo spiazzato, sorpreso, ma si riprende e sorridendo euforico comincia a passare i pollici sulla pelle delle mie mani.
-Mi piace la tua idea e non sai quanta voglia ho di parlare e riparlare di quel periodo. Ma ci sono così tanti ricordi... Non so se riuscirei ad elencarteli tutti...-
-Lo so, ma non fa niente, davvero. Me ne bastano anche solo alcuni, almeno proviamo a farmeli riaffiorare perché VOGLIO ricordare qualcosa di te. Se non ci riusciamo, non fa nulla, sul serio.- dico dolce guardandolo nello stesso modo.
-Va bene, come vuoi.- acconsente sempre sorridente.
Ricambio contenta e lo abbraccio di slancio. Dopo un attimo di disorientamento, avvolge la mia schiena con le sue braccia stringendomi a sé e rimaniamo così per diversi minuti.
Sto talmente bene con lui... Potrei addormentarmi subito, ma c'è ancora una cosa che devo dirgli, anzi, ho un discorso da riprendere perché sono andata "fuori tema".
-Aster, riprendendo il discorso di prima...-
-Devi aggiungere altro?- mi anticipa e annuisco.
-Ok...- ci allontaniamo con mio sommo dispiacere, ci accomodiamo meglio sul letto per stare più comodi e ci fissiamo quando sono pronta.
O almeno dovrei esserlo: infatti faccio scena muta per un bel po' non sapendo come dirglielo!!!
-... Allora?- mi domanda riscuotendomi.
-Emh...- distolgo lo sguardo mordendomi nervosamente un labbro.
Intanto Aster continua a fissarmi aspettando le mie parole che tardano ad arrivare.
-Ecco... Io...- tento di dire, ma le parole mi muoiono in gola!
-Tu...?- mi incalza, ma non riesco proprio a parlare!!!
Lo guardo metà imbarazzata e metà frustrata da me stessa e rilascio un sospiro.
-E' che non so come cavolo iniziare...- biascico e scoppia a ridere.
-Sul serio! Non ho mai avuto modo di capitare in situazioni del genere e non so come fare. E smettila di deridermi che mi agiti ancora di più, porca troia!- sbotto nervosa e mi fa segno di aver capito.
-Ok, ok...- dice a fatica mentre cerca di fermarsi, con poco successo aggiungerei!
-Insomma...- farfuglio appoggiandomi alla testiera quasi sconsolata e mettendo su il broncio.
-Scusami, dai vieni qui.- si avvicina e mi riabbraccia.
-Davvero, non prendertela, su.- mormora al mio orecchio iniziando a passare la mano tra i miei capelli.
-Lo so... La mia non è stata un'uscita geniale, ma ridicola. Che figura di merda...- borbotto consapevole della mia pessima figura e affondo il viso nel suo petto desiderosa di sparire mentre ridacchia divertito.
-Può darsi, ma hai spezzato la tensione che c'era, non sai come mi sono rilassato e ora sono sereno.- mi sorride e constato che ha ragione, così mi stringo ancora di più, se possibile, a lui.
Mi calmo anche io grazie alle sue carezze e sento che è arrivato il momento giusto, è inutile aspettare oltre!
-Aster, tu mi piaci.- ecco, finalmente l'ho detto!!!
Queste quattro parole che ancora sento rimbombare nella mia testa lo bloccano e mi chiedo se ho fatto bene o no... Il suo silenzio mi preoccupa!
Si scosta un po' e penso che ho sbagliato perché mi da l'impressione che voglia allontanarmi.
-Dici davvero?- mi chiede stupito e la sua reazione mi rende meno pessimista, molto meno pessimista!
-S-sì, mi piaci... E molto aggiungerei e non come amico, ma come ragazzo: mi piace la tua compagnia, la tua simpatia, i tuoi abbracci, le tue carezze, il tuo modo di calmarmi e... I tuoi sorrisi e i tuoi occhi.- confesso fissando quegli smeraldi incantevoli che sembrano veramente contenti.
-Anche tu mi piaci molto e come ragazza, non come amica.- ok, a questo punto posso anche morire dopo questa dichiarazione!
Sono così felice che potrei scoppiare di gioia in questo momento o anche schiattare!!!

-
Adoro il tuo sorriso e i tuoi occhi azzurri, la tua pelle liscia e morbida come seta...- sussurra e appoggia una mano sulla mia guancia.
-Il tuo rossore quando ti imbarazzi, le tue labbra che non smetterei mai di baciare...- fissa incantato e carezza la mia bocca.
-I tuoi capelli che non smetterei mai di toccare...- passa una mano sulla mia chioma castana e scivola giù.
-Il tuo modo di abbandonarti a me mentre ti tocco...- mi avvicina a lui con le mani posate alla mia schiena.
-E non vedo l'ora di scoprire tutto di te, anche di vederti
e di ascoltarti gemere invasa dal piacere che ti donerò e molto altro ancora.- termina sempre sussurrando, ma stavolta a poca distanza dal mio orecchio leccandone il lobo quando finisce di parlare e provocandomi brividi e tremiti piacevoli che invadono tutto il mio corpo..
Avvampo violentemente per l'imbarazzo. Tutte quelle confessioni sussurrate in quel modo così sensuale mi hanno totalmente destabilizzata e desidero ardentemente che vada oltre.
Si allontana un po' e sorride compiaciuto nel vedermi completamente rossa in viso. Abbasso lo sguardo, ma mi tira su per il mento per osservarmi meglio, poi sorride rassicurante.
-Piccola, vuoi essere la mia ragazza?- spalanco gli occhi a questa proposta che aspettavo da non so quanto tempo e il mio cuore fa decine di capriole dalla felicità.
-Oddio, SI' CHE LO VOGLIO!!!!!- grido e mi butto su di lui che ridacchia e mi stringe forte a sé.
Poi mi prende il viso tra le mani e dopo un'attenta osservazione al mio volto mi bacia dolcemente, bacio che pian piano diventa sempre più passionale e profondo. Ci separiamo dopo qualche minuto e poggio la testa sulla sua spalla affannata mentre mi culla anche lui con il fiato corto.
-Mi sei mancato...- confesso dopo un po'.
-Ci siamo visti ieri sera, non ricordi?-
-Lo so, ma ti percepivo così lontano da me... Mi mancava l'atmosfera spensierata che c'era tra noi. Anche se è da pochi giorni che ci siamo rivisti, mi sentivo bene con te.- specifico e annuisce.
-Capisco, ho fatto male a comportarmi in quel modo e ho passato tutta la notte a ripetermi quanto sono stato un coglione per quelle cazzate che ho detto.- sgrano gli occhi e lo fisso stranita.
-Davvero?-
-Sì.- lo guardo meglio e in effetti noto che ci sono delle occhiaie sul suo viso, credo di non averle notate prima perché sono abbastanza leggere.
-Anche tu hai dormito poco, vero?- annuisco e sospira.
-Beh, ho dovuto pensare alla nostra situazione e ai miei sentimenti per te, credo che alla fine ne è valsa la pena, no?-
-Sì, insomma...- ci scambiamo un sorriso un po' amaro e ritorno fra le sue braccia.
-Comunque avevo detto che non mi sarebbe dispiaciuto essere la tua ragazza, anche se ho ritardato un po' a dirtelo.- aggiungo.
In risposta si limita a ridacchiare e posa un bacio sulla mia testa.
A rovinare l'atmosfera è uno sbadiglio che mi sfugge e lo sente pure Aster.
Mannaggia, ma devo sempre combinare casini e figure di merda davanti a lui?!?
-Credo sia giunto il momento di riposare un po', che ne pensi?- propone ridendo leggermente.
-Va bene, ma dormi con me...- assumo un'espressione supplicante e riesco a convincerlo subito.
-Ok...- mi sistemo meglio sul letto e vedo che inizia a spogliarsi.
Cavoli, non ho preso in considerazione il fatto che ha vestiti scomodi per dormire!
-Ti ricordo che sei stata tu a chiedermelo...- ride avendo notato il mio disagio mentre si toglie la felpa.
-L-lo so, ma non avevo pensato che avresti dovuto spogliarti... Mi è sfuggito!- faccio vagare il mio sguardo ovunque pur di non rischiare di morire in modi alquanto strani.
-Piccola, calmati, non rimango nudo.- mi raggiunge sotto le coperte con la maglietta e i boxer provocandomi altro imbarazzo.
-Dai, non pensarci e cerca di riposarti piuttosto.- mi bacia piano e mi accarezza per rilassarmi, riuscendoci con successo.
-Ok...- sussurro sentendo gli occhi pesanti, così li chiudo attendendo il sonno e mi accoccolo sul suo petto.
-Buona dormita, piccola.- riesco a sentire poco prima di addormentarmi.
-Anche a te...- fatico a dire e finalmente mi coglie il sonno.
Non so quanto dormo, fatto sta che non ho mai dormito così bene in tutta la mia vita, è così piacevole il tepore che avverto attorno a me...
Mi muovo un po' per trovare una posizione più comoda (anche se direi che ogni posizione è comodissima!) e avverto qualcosa dalla consistenza non troppo dura e calda. Apro gli occhi e vedo di cosa, anzi, di chi, si tratta: Aster. In un attimo ricordo cosa è successo e automaticamente sorrido come una scema perché abbiamo sistemato la nostra situazione e ora è il mio ragazzo.
Il MIO ragazzo.
Cavoli, mi dovrò abituare presto a chiamarlo così! Ancora non ci credo...
E dopo questi pensieri, mi rendo conto che sono davvero stupidi!
Mi guardo attorno e vedo che mi sta abbracciando anche nel sonno e che i nostri visi sono separati da pochi centimetri di distanza. Ne approfitto per osservarlo bene per la prima volta mentre dorme: ha un'espressione serena e rilassata, le occhiaie sembrano meno evidenti,
i lineamenti non molto spigolosi, nessuna imperfezione sulla pelle, la carnagione chiara, le ciglia lunghe, le labbra piene e rosee un po' dischiuse e i ricci neri che ricadono sul cuscino morbidi e vaporosi.
In sintesi: è fottutamente stupendo!
Allungo una mano e sfioro la sua guancia trovandola liscia e morbida, senza un filo di barba. Poi vado verso la sua bocca, morbidissima, e mi soffermo ad osservarla e a desiderare di baciarlo per ore...
Mi riscuoto in fretta e mi giro, tentando di non disturbarlo, in cerca del cellulare che trovo sul comodino. Guardo l'ora e mi stupisco di vedere che è l'una e mezza.
Ma quando ci siamo addormentati? E quanto abbiamo dormito? Ho
proprio perso la cognizione del tempo...
Avverto dei movimenti dietro di me e Aster che mi stringe più forte.
-Buongiorno...- sussurra con voce impastata vicino al mio orecchio.
-Buongiorno a te.- mormoro in risposta.
-Dormito bene?- mi domanda facendomi girare verso di lui.
-Mai dormito così bene in tutta la mia vita.- rispondo sorridendo e ricambia contento.
-Perfetto! Vorrà dire che dormirò più spesso con te, che ne dici?-
-Se mia zia e i tuoi non avranno da obbiettare, ok.-
-Spero di convincerli anche questa volta allora.- mi fa l'occhiolino e ridacchiamo.
Mi accoccolo contro il suo petto e chiudo gli occhi godendomi questo momento di tranquillità. Mentre accarezza i miei capelli, mi vengono in mente delle immagini che, a pensarci bene, avevo visto nel mio sogno di poco fa: due bambini su un letto, un maschio e una femmina, molto familiari a dir la verità, lui che la rassicurava dicendo che non c'erano mostri nell'armadio e sotto il letto e che c'era lui con lei, quindi poteva stare tranquilla e si addormentarono insieme abbracciati e sereni.
Possibile che...
-Aster, è capitato che da piccoli dormissimo insieme e che avessi paura dei mostri?- domando subito.
-Intendi quelli
nell'armadio e sotto il letto? Sì, e delle volte mi ci voleva veramente tantissimo tempo per calmarti, sai? Ti stringevi spasmodicamente a me tanta era la paura...- ride piano, forse ricordando quei momenti.
-Perché me lo chiedi?- mi chiede giustamente scostandosi per guardarmi curioso, ma tenendomi sempre tra le sue braccia.
-Credo di aver sognato una notte che abbiamo passato insieme e volevo sapere se era davvero accaduto...- a questa mia frase il suo volto sembra illuminarsi dalla felicità.
-Dici sul serio? Hai... Hai davvero ricordato qualcosa?- chiede incredulo.
-Beh, credo di sì...- e immediatamente mi stringe emozionato.
-Piccola, non sai quanto sono felice di sapere che stai ricordando qualcosa...- mormora euforico.
-Anch'io lo sono...- ricambio l'abbraccio, poi mi alza il viso verso di lui con due dita sotto il mento e mi bacia all'inizio dolce e in seguito, non so come, il bacio diventa più profondo e passionale.
Mi lascio coinvolgere dalla sua passione e non so come mi ritrovo sotto di lui che si sostiene con le braccia per non pesarmi troppo. Le nostre labbra continuano ad accarezzarsi e non hanno intenzione di separarsi tanto presto. Allungo le braccia verso il suo collo per avvicinarlo di più e mi accontenta premendo un po' di più il suo corpo sul mio. Dopo va a baciare, leccare, succhiare e mordere piano il mio collo aumentando la mia eccitazione e gemo ormai senza controllo. Un mio gemito più acuto lo incita ad osare di più, così scende ancora fino all'incavo del mio seno. Mi irrigidisco all'istante ricordandomi un particolare piuttosto imbarazzante che mi fa arrossire violentemente e si solleva notando il mio disagio. Lo guardo vergognosa mentre mi fissa confuso, ma ancora famelico.
Ma è possibile che oggi sono così ritardata??
-Tutto a posto?- domanda roco, ma anche un po' preoccupato per la mia reazione.
-Io... Ecco, m-mi ero dimenticata che non avevo il reggiseno, visto che me lo tolgo sempre prima di dormire e... N-non ci avevo pensato...- dico in preda all'agitazione e vergognandomi ancora di più.
-Ehi, ehi, calmati, non è successo nulla di catastrofico. Non ho pensato male e so che è più comodo senza. Quindi stai tranquilla, va bene?- annuisco lievemente e mi sorride rassicurante.
-M-ma...-
-Zoomy,
calmati e respira profondamente.- mi consiglia e faccio come mi dice.
-Tutto ok?-
-Credo di sì... Però...-
-Cosa?-
-Beh, tu vuoi farlo, no?- chiedo riferendomi a ciò che stavamo facendo prima e saremmo andati avanti se non mi fossi bloccata.
-Lo vorrei tantissimo, ma è meglio non farlo.- risponde stupendomi.
-E perché?- non capisco.
-Per diverse ragioni... Primo: hai il ciclo e non credo che sia il caso.- porca vacca, ho dimenticato pure questo!
E il mio imbarazzo sale alle stelle perché lui lo sa! Anzi, in realtà lo sapeva anche prima e me l'aveva fatto capire, ma non ero attenta e non ci ho pensato!
-Ehi, calmati, non è la fine del mondo!- si affretta a dire vedendo la mia reazione.
-Lo so, ma è come se lo fosse. Tu lo sai...- farfuglio coprendomi la faccia per la vergogna e capisce a cosa mi riferisco.
-Non succederà nulla. E poi ormai siamo una coppia e in genere si dovrebbe saperlo...- aggiunge vago e lo guardo un attimo un po' incerta, ma pensandoci bene constato che ha ragione anche stavolta.
-Le altre ragioni?- chiedo una volta più calma riprendendo il discorso di prima.
-Secondo: non ho un preservativo e non penso che tu prenda la pillola, giusto?- annuisco, però, non so perché, pensavo che fosse un tipo che avesse sempre un preservativo con sé...
-Terzo: non sei ancora pronta per la tua prima volta, è ancora troppo presto e voglio che sia speciale.- spalanco gli occhi sorpresa.
-Ma come fai a saperlo??- mi sorride come se avesse previsto questa domanda.
-Beh, l'altro giorno avevi detto che era la prima volta che baciavi qualcuno ed è improbabile che fai sesso con qualcuno senza baciarlo, no?- sì, effettivamente ha ragione.
Ma che cazzo mi prende oggi? Ne combino di tutti i colori e dimentico tutto! Che ritardata!
-Quarto: tempo fa, non credo che te lo ricordi, ma spero che non hai cambiato idea, avevi detto che l'avresti fatto con la persona che amavi e noi due non siamo ancora arrivati a quel punto.-
-Ah... Quindi non possiamo, giusto?- annuisce e mi sento un po' delusa anche da me stessa.
E' vero, desidero anche ora di volerlo fare con chi amo, ma mi piacerebbe concedermi ad Aster, anche se sarebbe decisamente un passo affrettato! E oggi non è proprio la giornata ideale... Maledetto ciclo!
-Ma non significa che non ti desideri, hai attirato da subito la mia attenzione e ti sarei saltato addosso all'istante se quel giorno non avessi avuto fretta.- avvampo a questa confessione che non mi aspettavo causando il suo divertimento.
Ma è mai possibile che continui a provocarmi?!?!?
Si riavvicina per baciarmi lievemente mentre devo ancora riprendere un colorito più sano.
-Comunque, anche se non possiamo fare l'amore, nessuno ci proibisce i preliminari, no?- sussurra sensuale contro il mio orecchio e mi sento morire!
Non può farmi questo! Non può!!! Rischio di impazzire!
Stavo per replicare quando si avventa sulla mia labbra e lì non capisco più niente. La sua passione mi travolge e mi ritrovo ad assecondarlo in breve tempo. Poi mi accorgo di qualcosa di strano e mi stacco da lui.
-Che c'è?- mi chiede confuso mentre lo guardo dubbiosa.
-Mi sembra che hai qualcosa di diverso oggi...-
-Forse perché sono libero di farti quello che voglio?-
-In realtà non puoi proprio tutto...-
-Allora le occhiaie?-
-No...- porto le mani sulle sue guancie e lo avvicino per baciarlo lentamente assaporando il suo palato e capisco cosa non va.
-Oggi non sai di fragola.- dico dopo che mi sono allontanata e lo vedo stupito.
-In effetti oggi non ho mangiato la marmellata...- ricorda distrattamente.
-Marmellata?-
-Sì, quello di mia nonna. Lo mangio ogni mattina, ma oggi non ne ho avuta l'occasione. Dovevo venire da te.- spiega e annuisco per poi rimanere in silenzio per un po' pensierosa.
-Preferivi che sapessi di fragola?- domanda interpretando male il mio silenzio.
-No! Cioé... Mi piace la fragola! Però anche il tuo vero sapore mi piace molto, davvero moltissimo.- inizio frettolosa e termino assorta tra i ricordi dei suoi baci.
Mi sorride decisamente compiaciuto e riunisce le nostre labbra esplorando con calma ogni angolo della mia bocca mentre faccio la stessa cosa.
-Ti piace?-
-Sì, decisamente.- e mi rituffo sulle sue labbra.
Continuiamo a baciarci sempre più appassionatamente mentre ci stringiamo come se non siamo mai abbastanza vicini. Dopo si sposta sul mio collo e mi inarco per lasciargli più spazio da baciare ansimando.
Mi aggrappo alle sue spalle mentre fa scorrere le sue mani lungo la mia schiena e le mie braccia causandomi brividi di piacere. Stringo la presa sui suoi muscoli e si allontana un po'.
-Che c'è?- mi chiede questa volta affannato con quello sguardo che mi provoca dei pensieri poco casti.
-Voglio sentirti sulla mia pelle, baciami dappertutto, ovunque e dimostrami che non sto sognando!- lo supplico desiderosa di lui e, dopo un attimo di disorientamento, mi accontenta e ritorna a baciarmi in bocca per poi dirigersi verso il basso facendomi gemere.
Oddio, lo desidero così tanto che lo voglio ancora, di più, fino allo sfinimento.
Torna a baciarmi ancora, poi posa le mani sulle mie guance e mi sorride a pochi centimetri dal mio viso.
-Stai tranquilla, Zoomy. Non è e non sarà un sogno.- e riappoggia le sue labbra sulle mie, come per marcare la sua promessa.

Angolo autrice (super-ritardataria):

Salve cari lettori di Efp! Spero che abbiate passato una bella vacanza!
Lo so, lo so, sono in ritardissimo, però ero occupatissima e non potevo scrivere spesso, quindi ci ho messo molto, ma finalmente ce l'ho fatta! *soddisfatta, poi si nasconde da qualche parte ricordando qualcosa* NON UCCIDETEMI!!! VI PREGO!!!!!
Aster: Ammazzatela!!!
Io: Ah, sei tornato?
Aster: Sì, mi ero preso una vacanza, per questo non interferivo negli angoli. Comunque ammazzatela!!!!!
Io: Cattivo! ç__ç Faccio così tanto per renderti famoso e adorabile e mi tratti così??? T__T
Aster: Mi rendi ridicolo! è____é
Io: Preferisci la tua versione demenziale??
Aster: Emh... Meglio questa! ^^"
Io: Uh! Uh! ^^ Comunque ho una versione di te ancora più figa, in questi giorni mi è venuto in mente una nuova storia! :3
Aster: Cosaaa?!?!? O.o
Io: Sì, hai sentito bene, e ci sarà pure Sennar e sarà a rating rosso, non puoi opporti! u.u
Aster: C-cosa?!? Mi vuoi accoppiare con Sennar?!?!? O___o
Io: E chi l'ha detto?? Vai a conclusioni troppo affrettate! E' ovvio che starai con una ragazza, anzi, donna. Ma se ci tieni tanto, mi farò venire in mente qualcosa per una storia tra te e Sennar... *pensierosa*
Aster: NOOO!!!!!!!! Non ce n'è bisogno, lascia stare!!!!! >___<
Io: Ok, ok... *ma in realtà ci sta ancora pensando, ma non lo da a vedere*
Aster: Fiuu... Comunque... Perché hai così tante storie su di me?? O.o
Io: Ho l'Asterite e non posso più guarire! >.<
Aster: Non sono una malattia! ç_ç
Io: Ormai sono malata di Asterite, non c'è niente da fare.
Aster: Mannaggia... *va via*
Caspita, lo sclero è venuto più lungo di quanto pensassi! E io che volevo sbrigarmi...
Vi dico che in realtà il capitolo doveva essere molto più lungo, ma ho deciso in seguito di dividerlo in tre parti: una la parte che avete letto, un'altra farà parte di una raccolta di missing moments a rating rosso (mi spiace per chi non potrà leggerlo al momento, ma avevo deciso sin dall'inizio di separare la storia principale dai momenti hard, però qualcosina metterò pure qui) e l'ultima andrà al prossimo capitolo. Tutto questo casino per non allungare troppo questo capitolo, altrimenti sarebbe stato più lungo del capitolo 4, spero che capiate. ^^
La raccolta si intitolerà "Lezioni d'amore". Per chi si chiede perché: verrà spiegato nel prossimo capitolo, ma credo che metterò la spiegazione nell'introduzione di questa raccolta, tranquilli. ^^ Lo pubblicherò quando potrò, spero presto.
Se avete notato qualche errore, ditemelo subito che rimedierò quanto prima!!!
Grazie a chi recensisce, chi segue questa ff e chi legge e spero vi sia piaciuto il capitolo. :D E ovviamente anche lo sclero. :)
Per chi legge anche "Festa in piscina": tranquilli, ci stiamo dando da fare e pubblicheremo anche il prossimo capitolo e vi piacerà! :)
Alla prossima! :)
Bacioni! :*
Ciao! XD ^-^

  
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