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Autore: Yellow_Shine    23/10/2012    1 recensioni
Un viaggio nel tempo,un amore impossibile e un antico nemico da sconfiggere.
Riuscirà la luce a trionfare sull'oscurità?
(Cit. dal testo):
La paura offuscò la sua mente e qualcosa sembrò spezzarsi dentro di lei;sentì una strana energia invadere il suo corpo e subito dopo una bolla di energia bianca l'avvolse,illuminando tutto intorno a lei.
Da quel momento si ritrovò inghiottita nell'oscurità.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Prologo
 
 
 
Si trovavano a Cadbury Castle già da un paio d'ore,ormai.
Presa dalla noia,Elion infilò alle orecchie il suo inseparabile mp3,facendo partire la musica.
Si guardò intorno,guidata dalla musica,quelle rovine le sembravano così familiari.
"Elion!"la chiamò una voce.
"Mamma!"esclamò la ragazza voltandosi e sfilandosi le cuffiette.
"Hai visto che posto stupendo?Qui una volta sorgeva l'antica Camelot!"le fece notare sua madre, quasi in estasi.
"Stupendo?!E' solo un cumulo di pietre vecchie di secoli!E poi,francamente,non capisco perchè siamo dovuti venire in vacanza proprio in questo posto"disse lei contrariata,incrociando le braccia al petto.
"Lo sai che io e tuo padre siamo appassionati della storia di re Artù e di Merlino.Venire qui è il sogno di una vita,quindi,ti prego non rovinare tutto con i tuoi capricci"la pregò la madre accarezzandole il braccio.
"Va bene,ho capito,ma sbrighiamoci ad andare via.Sono stanca di guardare le stesse pietre!"si lamentò ancora una volta.
Mentre si stava avviando all'auto,la ragazza sentì come una strana presenza.
"Elion"si sentì chiamare.
"Mamma?Mi hai chiamata?"le urlò ,sperando vivamente che si trattasse della madre.
"No,tesoro"
"Elion"udì di nuovo.
La voce sembrava provenire da quella che una volta era la sala del trono.
Senza esitare,si avventurò tra quelle rovine.
La sala era molto grande,la muffa e il tempo avevano divorato gli arazi e le decorazioni che un tempo l'abbellivano.
Il pavimento era stato completamente ricoperto dalla terra e dalla pietra.
Si fermò al centro della sala,si guardò intorno e sentì di nuovo quella sensazione che,per tutto il tempo,non l'aveva mai abbandonata:era già stata lì.
Molto cautamente,avanzò in avanti di qualche passo.
"Elion"sentì chiamare ancora.
"C'è qualcuno,qui?Ti avverto che se è uno scherzo non è divertente!"
"Elion"
"Fatti vedere!"
"Elion torna a casa.....torna qui,da me"le disse la voce di donna.
"Ma,che significa?Non capisco!"
Indietreggiò e si voltò verso l'entrata,stava per uscire quando,improvvisamente,snetì mancarsi letteralmente la terra da sotto i piedi:era sollevata a mezzaria!
La voce si faceva sempre più insistente,provocando alla ragazza un mal di testa che divenne sempre più forte.
La paura offuscò la sua mente e qualcosa sembrò spezzarsi dentro di lei;sentì una strana energia invadere il suo corpo e subito dopo,una bolla di energia bianca l'avvolse,illuminando tutto intorno a lei.
Da quel momento si ritrovò  inghiottita nell'oscurità.
 
 
Capitolo 1
 
Ritorno nell'antica Camelot
 
 
 
Riaprì gli occhi,non si trovava più nelle rovine del Cadbury Castle,ma stesa su un letto d'erba di una lussureggiante e fitta foresta.
Il cielo era sereno e il sole splendeva alto,filtrando con i suoi raggi tra le fronde degli alti alberi.
Si rimise in piedi e si guardò intorno,nonostante quel luogo le fosse nuovo,sentiva di appartenervi.
"Come ci sono finita qui?L'ultima cosa che ricordo è di essere entrata nella sala del trono del castello"si disse,massaggiandosi il capo.
"Beh,sarà meglio mettersi in cammino.....speriamo di riuscire a trovare qualcuno che riesca a darmi delle informazioni"
Camminò per ore ed ore senza una meta precisa e senza avere la minima idea di dove andare.
Arrivò nel punto in cui la foresta si diradava;davanti a lei si stagliavano verdi colline solcate da una strada selciata e alla fine di quella strada c'era un grande castello costruito sulla collina più alta che dominava tutte le altre.
"No,non può essere!"esclamò Elion,coprendosi la bocca con la mano e sgranando gli occhi.
"Cadbury Castle.............Camelot!"le ginocchia le cedettero e si mise a sedere sulla morbida erbetta.
"O...ok non perdiamo la calma!Non può essere Camelot!Cioè non esiste!E' solo una leggenda!...Oppure sono diventata pazza!"disse lei,mettendo la testa tra le mani e scuotendo il capo.
"Devo cercare qualcuno che mi aiuti!E forse quel qualcuno vive proprio a Camelot!"si disse,alzandosi e rimettendosi in marcia.
Arrivò nei pressi della città-fortezza che il sole aveva già inziato a tramontare,le sue alte mura proteggevano la cittadina e nella parte più alta spadroneggiava il castello.
Tutti la guardavano sottecchi,bisbigliando e indicandola.
Si guardò per capire quale fosse il motivo di quelle reazioni quando guardò il suo abbigliamento.
 
-Ah,ecco.Non credo che i jeans siano di moda da queste parti..........-
 
Continuò lungo la strada maestra e si trovò nella grande piazza;davanti a lei,il castello dei Pendragon.
Un giovane alto,biondo e con gli occhi azzurri le passò accanto in sella al suo destriero bianco.
I loro sguardi s'incrociarono,lasciando il principe piacevolmente incuriosito da quella fanciulla dagli occhi verdi e dalla lunga chioma castana.
"Principe Artù!"esclamò quella che sembrò essere una guardia.
I loro occhi si separarono e Artù rivolse l'attenzione alla guardia reale.
"Re Uther vuole vederla"
Il principe sparì una volta varcata la porta centrale dell'entrata del palazzo.
 
-Quello è Artù?!Me lo immaginavo vecchio e con una gran barba!-
 
Mentre stava per tornare indietro,una  ragazza si scontrò contro di lei,facendo cadere in terra il cesto con della verdura.
"Oh,santo cielo!Perdonatemi!"si scusò subito lei,raccogliendo freneticamente il cibo caduto.
"Oh,scusa tu,non ti ho vista.Lascia che ti aiuti!"si offrì Elion,chinandosi e iniziando a raccogliere la frutta.
Quando tutta la verdura fu raccolta,la ragazza dalla pelle bruna le rivolse la parola.
"Io mi chiamo Ginevra,ma tutti mi chiamano Gwen e tu..........?"
 
-Ginevra?!Questa è la moglie di Artù?!-
 
"Io sono Elion"sorrise lei.
"Non ti ho mai vista qui a Camelot,sei straniera?"chiese Gwen ,guardando i vestiti di Elion che erano sporchi di fango.
"Sì,vengo da........molto,molto molto molto lontano"
"Hai l'aria di essere sola e stanca..."
"Già,per caso conosci..."Elion fu interrotta dal forte brontolio del suo stomaco.
Non ricordava da quanto non mettesse qualcosa sotto i denti,forse dalla mattina prima della visita alle rovine del Cadbury Castel.
Gwen la guardò perplessa,non conosceva nulla di quella giovane,ma la sua indole generosa ed altruista la spinse ad aiutarla.
"Vieni con me!"le disse all'improvviso.
"Dove?"chiese Elion con un tono un po' diffidente.
"A casa mia.Da quel che ho capito hai fame.Ti darò ospitalità per stanotte e poi,non è sicuro,per una giovane ragazza,girare di notte,tutta sola,per le strade di Camelot"
Elion la guardò per qualche istante,meditando sulle parole delle giovane:era vero,era sola e disarmata in una città che non conosceva e dove il pericolo poteva celarsi dietro ogni angolo.
Sorrise leggermente alla giovane e si decise a seguirla.
Camminarono su una stradina fangosa,solcata da una sottilissima riga d'acqua sporca.
Ai lati della stradina c'erano case povere e costruite con legno scuro e marcio,niente a che vedere con gli edifici che aveva visto sorgere intorno al castello.
Quella parte di Camelot era chiamata "città bassa" ed era il luogo in cui viveva la popolazione più povera.
Andarono avanti per un po' fino a che non si fermarono davanti ad una casetta costruita in legno chiaro,non somigliava per niente alle abitazione viste fino a quel momento.
Gwen aprì la porta,facendo accomodare la sua giovane ospite all'interno dell'abitazione.
Era umile,ma allo stesso tempo calda e accogliete.
In fondo alla parete sinistra c'era un camino,all'interno del quale era positionato un pentolone in ferro nero.
Al centro della stanza c'era un tavolo in massiccio legno scuro con attorno alcune sedie del medesimo colore;al lato destro c'erano alcuni mobili con delle porte sul davanti.
L'ambiente era reso ancora più accogliente da alcune piantine verdi stipate ai lati della grande stanza.
"Prego,siediti"la invitò Gwen che,intanto,si sfilò il lungo mantello rosso,poggiandolo su una sedia.
Elion si sedette,continuando a guardarsi intorno.
Gwen,intanto,si scorciò le maniche del vestito,si recò accanto al camino e,accovacciandosi dacanti ad esso,iniziò a soffiare tra le sue ceneri,cercando di ravvivare il fuoco.
Dopo un po',il fuoco riprese a scoppiettare,festoso,nel camino,illuminando la stanca con una calda luce.
Ben presto dal pentolone iniziò a uscire del vapore che trascinava nell'aria un irresistibile profumo.Quella doveva essere la cena.
"Potresti apparecchiare la tavola,intanto?Le stoviglie sono lì,in quello stipetto"le chiese Gwen con voce gentile,indicando l'armadietto di legno alle spalle di Elion.
Si alzò di scatto dalla sedia e aprì la porta del mobiletto di legno chiaro;al suo interno,le stoviglie di legno erano riposte in maniera ordinata.
Le afferrò e le posizionò sul tavolo.
Gwen,con un grande mestolo di legno,riversò un brodo caldo e dal colore arancione nella ciotola davanti ad Elion.
La ragazza guardò la strana pietanza in maniera un po' diffidente.
"Scusami,ma ho solo questo da offrirti"si scusò Gwen in tono quasi mortificato.
"Ah,no non c'è problema,Anzi,io devo scusarmi:ti sto causando troppo disturbo..."
"No,per me non è affatto un disturbo!E' da un po' di tempo che non mi capita più di cenare in compagnia..."il volto luminoso di Gwen si rattristì all'istante dopo aver pronunciato quell'ultima frase.
"Ho forse detto qualcosa di sbagliato?"le chiese Elion,accorgendosi della reazione di Gwen.
"No,tu non hai fatto niente"
Per tutta la cena Elion cercò di non fare domande troppo personali alla ragazza:vista la reazione di poco prima non le sembrava giusto riaprirle delle vecchie ferite.
"Hai intenzione di restare a Camelot?"
"Sì,per ora sì.Non ho una meta chiara al momento"fu l'ultimo scambio di battute prima di cadere nel silenzio.
Quando la povera e silenziosa cena terminò,Gwen condusse Elion in una piccola stanza .
Era una stanza con due letti di cui uno grande  ,con al fianco un catino per lavarsi e dall'altra parte della parete,un piccolo armadio occupava il muro.
Gwen  ne aprì un'anta,tirandone fuori una veste bianca che poi porse a Elion che l'accettò senza dire nulla,ma la ringraziò con un lieve cenno del capo.
Si sistemò dietro un pannello di legno,poggiando i suoi vestiti e le converse nere accanto al letto su cui avrebbe dormito.
Quando ebbe indossato la veste bianca,si sedette sul letto e si guardò intorno.
"Ti starai chiedendo il motivo per cui ci sono due letti"le disse Gwen,sedendosi sul letto più grande.
"Non sei costretta a raccontarmi tutto se non vuoi...quello che stai facendo per me è già abbastanza"
"Ma,io non mi sento affatto costretta!Anzi,anche se non ti conosco,sento di potermi fidare di te.Non so ho questa sensazione..."
"Mi fa piacere d'ispirarti fiducia"le disse Elion,sorridendo e coprendosi con le coperte dalla stoffa rossa.
"Quindi,se ho ben capito,vivi qui da sola..."notò Elion.
"Sì,ma non è stato sempre così:vivevo con mio padre.Era il fabbro più valente di Camelot"raccontò Gwen,entusiasta.
"E ora dove si trova?"chiese Elion,ingenuamente.
Il volto di Gwen ritornò triste proprio come durante la cena;la ragazza prese una pausa e poi continuò il suo racconto.
"Senza saperlo,fece un patto con un mago,ma fu scoperto ,catturato dalle guardie e imprigionato per stregoneria"
"Anche se innocente,tentò di scappare e fu ucciso per ordine di Uther"il tono di Gwen non era di disprezzo,ma solamente triste.
"Ma,che cos'ha,re Uther,con gli esseri magici..."
"Dice che la magia corrompe l'animo ed è una cosa dal guardarsi bene"
"E...tu lo credi?"
Gwen non rispose,abbassò lo sguardo sulle sue mani,giunte.
Forse l'aveva messa in difficoltà con quella sua domanda:a causa della magia aveva perso suo padre .
Per questo motivo,Elion decise di chiudere la questione.
"Non devi rispondermi per forza,ora è meglio dormire"disse,sorridendole e poggiando.poi,la testa sul cuscino.
Gwen alzò lo sguardo su Elion,sollevata e dopo averle augurato la buona notte,si distese e chiuse gli occhi.
Riaprì gli occhi quando il sole era già sorto,Gwen si rivestì forsennatamente.
"Che succede?"chiese Elion,alzando la testa dal cuscino e sfregandosi gli occhi ancora socchiusi.
"E' tardissimo!Dovevo essere a palazzo già un'ora fa!"
Elion decise di seguirla e prese a vestirsi.
Uscirono di casa,correndo come due forsennate,risalirono la strada fangosa e si ritrovarono nei pressi del palazzo reale.
Attraversarono gli alloggi della servitù,arrivando alle cucine dove,Floris cordinava il personale.
Floris era la responsabile della cucina e dei servitori del castello:era lei che decideva chi assumere e chi licenziare.
Era una donna di mezza età dalla grande statura e dalla corporatura massiccia,il volto severo,solcato da profonde rughe.
"Gwen!Finalmente sei arrivata!"gracchiò la donna.
"Scusami Floris,non succederà più"
"Lady Morgana ha fatto il tuo nome già cinque volte!Muoviti se non vuoi perdere il posto!"
"Subito"disse Gwen,avviandosi verso le stanze di Morgana con Elion al seguito.
"Un momento!"gracchiò ancora la donna,facendo fermare le due ragazze.
"Chi è questa ragazza?"continuò a gracchiare.
"Lei è una mia amica e sta cercando lavoro"dichiarò Gwen,portando Elion davanti agli sguardi della donna.
Lavoro,eh?"ripetè la donna insospettiva e mettendosi una mano sotto il mento,scrutandola da capo a piedi.
"Da dove vieni?!"
"Ehmn....da....da...da una lontanissima città"
"Mmmmmm.........sei fortunata!Lycin se ne è andata proprio stamattina e avevamo proprio bisogno di un'altra serva"
"S...s...serva?"
"Certo!Credevi di fare la principessa?!"si irritò Floris,avvicinando il suo grugno al viso di Elion.
"N...no no,eheheh o...ora io andrei..."le due ragazze fecero per andarsene quando la voce di Floris tuonò,pietrificandole all'istante.
"Dove credi di andare con quei vestiti logori?!Non vorrai presentarti al cospetto del principe vestita come una sudiciona?!"
"Principe?"chiese Elion ,voltandosi verso la donna.
"Sì.a partire da questo momento sarai la serva del principe.E ora vai a cambiarti!Gwen ti dirà cosa fare"
Le due uscirono dalla cucina con passo spedito,svoltarono per un corridoio stretto,arrivando ad una stanza piena zeppa di vestiti puliti.
"Questi dovrebbero essere della tua misura"disse Gwen,porgendole una lunga veste bianca.
"Non credo che sia il mio stile...."
"Cosa significa?"
"Niente niente......potrei avere una calzamaglia e una casacca?"
"Calzamaglia e casacca?"
"Sì.mi trovo molto più a mio agio"
"Vedrò di trovare qualcosa"
Detto fatto,Elion indossò la calzamaglia nera e la casacca bianca fermata in vita da una cintura di pelle marrone e portava ai piedi stivali di pelle dello stesso colore.
Uscirono dalla stanza e Gwen spiegò a Elion ciò che avrebbe dovuto fare:avrebbe dovuto servire la famiglia reale e occuparsi del re Uther e di suo figlio Artù.
Uscirono dalla stanza e passarono accanto ad una grande finestra che dava sul cortile:Artù era in sella al suo cavallo e accanto a lui c'era un giovane alto e magro dai capelli castani e gli occhi azzurri.
Sentendosi osservato,il ragazzo alzò lo sguardo,incrociando quello di Elion che sentì il suo cuore sussultare.
Gwen notò gli sguardi insistenti di Elion.
"Quello è Merlino..........il servo di Artù,dovrai aiutarlo nel suo lavoro"
 
-Merlino.........?-
 
"Il Mago Merlino?"domandò Elion ingenuamente.
"Ma,cosa dici?!"esclamò Gwen allarmata.
"Non dire in giro una cosa simile!Potresti farlo uccidere!"
"Eh?"
"Qui la magia è proibita e chiunque venga sospettato di praticarla viene arrestato,torturato e condannato a morte!"
"S...s.....scusami,io non lo sapevo"
"Beh,lasciamo stare,vieni,andiamo a rimettere in ordine"disse Gwen,conducendo Elion nelle stanze di Artù.
Entrò e si richiuse subito la pesante porta di legno alle spalle,si guardò intorno,era una stanza semi ordinata e arredata con cura con un grande letto a baldacchino posizionato tra due grandi finestre.
Si sedette sul letto ancora sfatto e ,sospirando,diede uno sguardo fuori dalla finestra.
"Benvenuta a Camelot,Elion!"
  
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