"È incredibile come il suono del cercapersone riesca a svegliarti sempre, qualunque sogno tu stia facendo.”



Ecco quello che stava pensando la Dott.ssa Grey, Lexie Grey, quando quel piccolo aggeggio cominciò a suonare nella stanza del medico di guardia: il Dott. Sheperd la stava chiamando, niente di più probabile. Infatti era proprio cosi. Quella mattina avevano in programma una craniotomia, un’operazione abbastanza complessa, che avrebbero dovuto eseguire su un piccolo paziente della Dott.ssa Robbins, Joe Simmons di 13 anni.

Mentre si sistemava  i capelli in una coda di cavallo sentì un rumore alla porta ed ecco entrare Jackson ed April, avvinghiati come al solito, che si stavano già spogliando sulla soglia.

<< Tranquilli, me ne sto andando. Fate come foste a casa vostra, anzi nostra! >>

Uscì sorridendo di nascosto, era bello vederli cosi felici. Forse c’era anche un pizzico di invidia in quel sorriso, ma non ci fece caso.



Proprio mentre camminava per raggiungere l’ascensore ecco che le apparve un’altra ragione per sorridere: Mark Sloan. Il suo sorriso però assomigliava di più a una smorfia e le uscì un gridolino isterico: davanti a lei c’era il suo grande amore, l’uomo a cui aveva aperto il suo cuore, l’uomo con cui avrebbe voluto dei bambini, l’uomo a cui avrebbe perdonato tutto, l’uomo con cui aveva fatto il miglior sesso della sua vita…L’uomo a cui aveva detto ti amo e che non aveva risposto, l’uomo che stava con Julia.

<< Niente panico Lex, niente panico. Non può andare peggio di come già va >> pensò la Grey.

Fortunatamente le sue suppliche furono ascoltate e dalla sala visite 1 uscì Derek che le chiese di andare a preparare il paziente per l’intervento e dare gli ultimi aggiornamenti ai genitori.

<< Mi hai appena salvato! >> disse Lexie. << Dottoressa Grey, sono tuo cognato qui dentro? No. Sono tuo amico? No. Sono il tuo capo? Sì. Perciò corri da nostro paziente >> rispose Sheperd, che però era contento di aver evitato quell’incontro alla piccola Grey.



Qualche minuto dopo il “salvataggio” della piccola Grey la porta della sala visite 1 si aprì di nuovo e Mark Sloan entrò nella stanza.

<< Sheperd so che sei occupato questa mattina, ma ho terribilmente bisogno che qualcuno mi dica che sto facendo la cosa giusta. Di solito faccio questi discorsi con Callie ma è occupata con un intervento e ultimamente è suscettibile riguardo certi argomenti. Dice che sono monotematico >>

<< Se stai per parlarmi ancora della scelta tra Lexie e Julia potrei arrivare a quota tre scazzottate col mio migliore amico, di cui due per la stessa donna, che tra l’altro non è mia moglie >> scherzò Sheperd. << Avanti, che c’è? Ho una craniotomia tra meno di 25 minuti >>

<< Ieri pomeriggio ho comprato questo! >>

Il Dottor Sloan aprì una scatolina blu e ne uscì un anello davvero bellissimo: un semplice solitario, elegante, luccicante. Derek non potè fare a meno di pensare che a Lexie sarebbe piaciuto tanto, che le sarebbe stato a pennello, ma decise di tenere per sé le sue considerazioni e magari di esternarle in seguito.

<< Sai per chi l’ho preso? Julia. >>

Derek deglutì abbastanza rumorosamente e pensò alla reazione di sua cognata quando l’avrebbe saputo.

<< E allora perché mi chiedi consigli? Non sai come farle la proposta? >>

<< No, il punto è che non so se voglio farla a lei questa proposta, Derek >> continuò Sloan << Quando l’ho comprato credevo fosse perfetto per Julia, ma poi ieri ero in galleria e ho ti guardato per quattro ore lavorare con Lexie. Per tutto quel tempo mi sono scordato di Julia e dell’anello; o meglio, di Julia con l’anello. Ho pensato solo che per Lexie sarebbe stato perfetto. >>

<< E siamo punto e a capo. Mark non puoi andare avanti così e io non posso decidere per te. La mia scelta l’ho fatta, ho scelto Meredith. Ho preso lei, scelto lei e ora amo solo lei. Ogni uomo deve fare quella scelta nella sua vita e tu stai solo nascondendo la testa sotto la sabbia per non vedere la tua. Scordatelo che ti aiuterò questa volta. >>

Detto questo Derek uscì dalla porta. Nemmeno quattro secondi dopo la riaprì e sorridendo disse all’amico:

 
<< tra poco inzio una craniotomia in sala tre con la Dott.ssa Grey, la piccola Grey. Vieni in galleria a guardarla se non hai nulla da fare e magari vedrai qualcosa che ti aiuterà nella scelta. >>




Quasi un’ora dopo Mark Sloan entrò nella galleria, si sedette e vide Kepner e Avery seduti vicini che osservavano attenti, ma senza mai smettere di tenersi per mano.

<< Avery e Kepner! Buon giorno, come procediamo? >>

<< Il Dott. Sheperd sta facendo un lavoro magnifico, ci sono state delle complicazioni ma ora sembra tutto risolto; anche Lexie è davvero brava. Sono un’ottima squadra quei due. >> rispose Kepner senza nemmeno voltarsi.

Mark guardò giù verso le luci della sala operatoria proprio nello stesso istante in cui Lexie alzò la testa dal tavolo. I loro sguardi si incrociarono. In quell’esatto momento anche Derek li guardò e ciò che vide fu molto simile a quello che c’era nella scatoletta di velluto blu: un luccichio.

<< Una bella mattinata per salvare una vita. Craniotomie e luccichii. Chissà cosa mi aspetta il pomeriggio. >> pensò Sheperd.