Avenged Sevenfold, 'I give my heart to you. I give my heart, 'cause nothing can compare in this world to you.' di Frankie

#Syn

L'ingresso di casa mia non mi è mai sembrato così buio. Mi guardo intorno, mobili, muri, aria, tutto è ricoperto da uno strato di ombra.

Michelle è partita solo da un giorno e io mi sento tremendamente solo.. anche perché non ho il mio migliore amico con me.. Zacky.

Mi muovo a passo lento verso la cucina non guardando nemmeno cosa mi circondi.

Apro la dispensa e prendo una bottiglia di whisky che conservo per le “occasioni speciali”. Beh, niente mi sembra più speciale di questo momento..

Poggio la bottiglia e un bicchiere sul tavolo, solo il tintinnio del ghiaccio mi fa capire di essere vivo. Che parolone! Diciamo solo che mi sento come se mi avesse investito un trattore.

Mi siedo svogliatamente e poggio il cappello sul tavolo. Guardo fuori dalla finestra: un cielo cupo, grigio quanto me, riversa le sue lacrime nel terreno e milioni di piccole gocce si infrangono nella finestra. Quando ha iniziato a piovere? Non mi sembrava che stesse piovendo poco fa.

Riempio il bicchiere di whisky: il ghiaccio al suo interno tende a galleggiare leggermente ma i suoi tentativi sembrano inutili. Mi ricordo che un giorno Io, Vee e Jimmy avevamo fatto a gara a chi riusciva a mettersi in bocca più ghiaccio. Vee, per farsi vedere, mise in bocca più del dovuto e per poco non soffocò. Sputò tutto e, per riemergere, buttò giù un bicchiere enorme di JD.

Sorrido al ricordo di Zacky con le guance rosse completamente ubriaco.

<< Alla tua salute.. >> dico tra me e me mentre i miei pensieri vagano su Backer.

Ora come ora l'unica cosa che voglio fare è bere.. bere per dimenticare tutto, dimenticarmi persino il mio nome. O, meglio ancora, dimenticare il suo nome, il suo sorriso, i suoi occhi ardersi alla mia presenza.. il suo respiro regolare sul mio petto, la possibilità di toccare le stelle quando, piano, mi parla all'orecchio, inebriarmi del suo odore.. del suo sapore..

Ora come ora. Voglio sentirmi vuoto, un robot. Non voglio pensare a Zacky, non voglio pensare a Michelle o a Gena.. voglio solo annullarmi completamente.

E che modo migliore potrebbe mai esserci se non quello di ubriacarsi?

Mi alzo dalla sedia barcollando, non sono ancora del tutto fuori ma la testa è ormai un macigno tremendamente pesante.

Mi poggio un istante sul tavolo per riprendere lucidità, tutto inutile. Ciò che volevo era ubriacarmi, sentirmi vuoto. Invece, mi sento solo stanco e tremendamente pesante.

Mi dirigo a passo ondulante al bagno per svuotare la vescica.

Dopo aver fatto mi lavo le mani e il viso.

Alzo la testa incrociando il mio stesso sguardo nello specchio. Osservo attentamente l'uomo davanti a me.

<< Da quando sei diventato così emotivo? Da quando ti importa così tanto di una stupida storia di sesso? Sei Synyster Gates, cazzo.. >> dico parlando con me stesso.

<< Ti sei innamorato.. >> dico in un sussurro che pare non sia nemmeno uscito dalla mia bocca.

O0sservo ancora la figura davanti a me che mi sorride. Chiudo gli occhi, accecato dalla rabbia, e do un pugno allo specchio << Cazzo! >> grido accorgendomi del dolore e del sangue che gocciola giù nel lavandino e nel pavimento.

Sento qualcuno suonare alla porta. Chi diavolo è ora?

#Zacky

Sono fermo davanti a casa mia, seduto in macchina a osservare il nulla.

Piccole gocce si infrangono sul parabrezza tintinnando incessantemente.

Sospiro e ripenso alle parole di Matt e più mi convinco che forse ha ragione. Mi do la colpa di tutto, è tutta colpa mia se mi sento così male. Se il giorno Brian non mi avesse seguito non mi sarei mai ubriacato e tanto meno lui. Non avrei mai capito di provare queste cose per Syn e avrei continuato a vivere nel buio più totale. Un buio si, ma comunque saremmo rimasti felici pur inconsapevoli..

Ho iniziato io questa storia e sono io che dovrò finirla.

Così, con tutto il coraggio che posso avere, metto in moto la macchina per dirigermi verso casa di Haner.

Più strada faccio e più la pioggia aumenta.

Vedo edifici e indicazioni che non fanno altro che dirmi che sono presto arrivato alla mia meta.

Ed infatti, ecco a pochi isolati più avanti la casa di Brian. Sento il cuore accelerare disumanamente, inspiro più aria che i polmoni possano occupare e, con un lungo sospiro caccio fuori tutta la paura e l'ansia che mi circonda e opprime la mia lucidità.

Stringo forte il volante e, con un ultimo sospiro, scendo dall'auto dopo aver parcheggiato.

Sono fermo davanti alla porta di casa sua ma tutto il coraggio che credevo di possedere è ormai un lontano ricordo.

Prendo un briciolo di quell'orgoglio maschile che mi rimane e allungo il braccio verso il campanello. Chiudo gli occhi e spingo il pulsante facendo risuonare il famoso Dlin Dlon. Sorrido a quel buffo suono e spero che Synyster non sia in casa.

Sbuffo pesantemente mentre l'ansia prende il sopravento.

<< Chi è? >> chiede una voce maschile dietro la porta. La sua voce, se pur camuffata la riconoscere ovunque.

<< Sono Zack >> dico chiudendo gli occhi.

Un silenzio assordante ci circonda << Apri ti prego.. >> dico piano e chiudendo gli occhi.

Esitante, Syn apre la porta lentamente.

Prima posso intravvedere solo parte del suo viso, poi, finalmente, l'intero corpo.

Entro e rimango scioccato da quello che vedo: la mano di Syn è avvolta da uno straccio ormai diventato rosso dal sangue.

<< Cristo, Brian ma cosa ti sei fatto? >> chiedo avvicinandomi a lui.

<< Niente.. >> dice abbassando lo sguardo e facendo qualche passo indietro barcollando << Niente >> ripete girandosi e raggiungendo il bagno.

<< Cazzo Syn.. non ti reggi in piedi! >> gli dico seguendolo. Appena entro in bagno noto subito grossi pezzi di specchio sul lavandino e sul pavimento e, ciò che rimane dello specchio appeso, non è altro che un rettangolo con spazi vuoti e spaccature.

<< Brian.. ma cosa diavolo hai fatto!? >> gli chiedo sbarrando gli occhi.

<< Non sono cazzi tuoi.. >> risponde togliendo lo straccio sporco di sangue e mettendo sotto l'acqua corrente la mano. Rimane per più o meno cinque minuti in quella posizione e io, come uno scemo, sto qui a guardarlo senza muovere un dito.

Syn toglie la mano dall'acqua e l'avvolge in un altro asciugamano che cerca di avvolgere con scarso successo.

<< Lascia fare a me. >> dico prendendogli la mano e avvolgendoci attorno lo straccio.

Alzo lo sguardo e vedo che mi sta guardando, anzi fissando.

<< Io ti amo.. >> dice abbassando lo sguardo. Per un momento perdo lucidità, la vista si annebbia e il cuore insiste per uscire dal petto..poi ricordo.

<< Sei ubriaco.. non sai quello che dici >> gli dico sorridendo amaramente e tornando a fissare la mano sanguinante << Dobbiamo andare al ponto soccorso.. >> continuo.

Siamo al pronto soccorso da due ore e, dopo quelle parole non ha pronunciato più niente.

Ora si è addormentato e poggia la testa sulla mia spalla. È talmente vicino che posso sentire il suo odore facendomi tornare alla mente tutti i momenti passati con lui.

Dovevo lasciarlo, no? Beh, non credo di riuscirci.

Finalmente arriva il nostro turno e io sveglio Syn. I suoi occhi si aprono lentamente guardandomi con estrema dolcezza facendomi cessare il respiro e, per qualche secondo, il battito cardiaco che riprende ad un ritmo più veloce.

<< Tocca a te >> gli dico sorridendo. Syn ricambia il sorriso e si alza per seguire l'infermiera.

Piego la testa all'indietro e la poggio sul muro. Incrocio le braccia e, chiudendo gli occhi, sbuffo.

#Syn

<< Signor Haner, le consiglio vivamente di scaricare la sua rabbia in un altro modo la prossima volta >> dice il medico finendo di fasciare la mano.

<< Per fortuna non è niente di serio, solo qualche graffio e due punti, ma poteva andare molto peggio. Signor Haner >> conclude alzandosi e togliendosi i guanti.

<< Si ha ragione >> dico abbassando la manica della maglietta.

<< Ok, spero di non rivederla più in questo studio >> dice sorridendo e porgendomi la mano che stringo. “Simpatico questo medico” penso.

Esco dallo studio e torno nella sala d'attesa dove vedo Zacky dormicchiare. Mi avvicino a lui e sorrido meravigliandomi di quanto possa essere bello dormendo. Ha la testa poggiata al muro e la bocca semi aperta, mi verrebbe voglia di baciarlo..

<< Vee svegliati >> dico scuotendolo leggermente. Zacky apre i suoi grandi occhi verdi facendomi perdere la testa. Sono costretto a guardare altrove.

<< Allora come è andata? >> chiede svegliandosi di soprassalto con tanta preoccupazione.

<< Tutto apposto, solo due punti e qualche graffio >> rispondo.

Lo vedo rilassarsi un'istante per poi tornare serio << M hai fatto spaventare.. >> dice schiarendosi la voce e alzandosi << Dai, ti accompagno a casa >> conclude.

Nemmeno lo rispondo mi sento in imbarazzo, strano ma è così.

Arriviamo davanti casa mia e rimaniamo in silenzio a guardare il buio davanti a noi. Per tutto il viaggio nessuno dei due ha avuto il coraggio di parlare, tanto meno ora.

Una nube di imbarazzo ci circonda e io so il perché.. gli ho detto che lo amo..

Ora dovrei scendere, salutarlo e dimenticare tutta questa storia.. ma non ce la faccio, non riesco ad andarmene.

Chiudo gli occhi e sospiro << Non ero completamente ubriaco >> dico, tanto so che ha capito a cosa mi riferisco.

Lo vedo stringere i pugni e guardare dritto davanti a se << Mi spiace.. ma non m'importa più.. >> dice senza nemmeno guardarmi.

Rimango scioccato dalla sua risposta << Come non ti importa.. >> dico senza fiato.

<< No non mi importa.. noi non dobbiamo più stare insieme >> dice deglutendo.

Il mondo mi è come crollato addosso. Ho passato giorni a dire di non essere innamorato di lui e ora che gli ho detto di amarmi lui non mi vuole più? Come è possibile che gli sia già passato tutto nei miei confronti?

<< Zacky guardami.. >> dico ricercando il suo sguardo << Zack ho detto di guardarmi! >> dico alzando la voce.

Lui si gira e vedo che ha lo sguardo spento.. oddio

<< Ora dimmi che non mi ami più.. >> dico in un sussurro, con voce tremolante. << Dimmelo.. perché adesso sono pronto a prendere il tuo viso e baciarti.. >> affermo guardandolo negli occhi.

<< Io.. io.. >> dice soltanto in quanto lo blocco.

<< Fanculo >> dico rivolgendomi a Gena e raggiungendo la bocca di Zacky.

Inizio a baciarlo e lui, dopo un po' di dubbio, ricambia il bacio. Mi metto sopra di lui e prendo il suo viso con la mano.

Le nostre lingue si inseguono, si scontrano, perlustrano l'una la bocca dell'altro e io sento di aver trovato la mia felicità.

Mi allontano di poco per poter riprendere fiato ma lasciando che i nostri nasi si sfiorino.

<< Syn.. come potrei dirti di non amarti più? >> dice sorridendo ma con uno sguardo serio.

<< Infatti se me l'avessi detto io non ci avrei creduto >> rispondo sempre col sorriso stampato in faccia.

<< Io ti amo.. lo sai >> dice abbassando lo sguardo.

<< Ehy.. ti amo anch'io.. >> dico prendendo il suo viso e costringendolo a guardarmi. Ci guardiamo intensamente negli occhi e riprendiamo a baciarci.

Salve :)
Beh, non so se essere contenta di questo capitolo o no.. penso di più di non esserlo.
Il motivo? è molto corto e senza senso u.u
Spero comunuqe che vi piaccia :)

Ringrazio tutti coloro che stanno leggendo questa FanFiction.

In particolar modo vorrei ringraziare Jackii che recensisce sempre (adoro lw tue recensioni *w*)
e Giulia che, pur non essendo iscritta su EFP segue la mi a storia riempiendomi di tantissimi complimenti *w*
Grazie a tutti :)
Ah, non sto ringraziando perché è finita ma solo perché mi andava xD
Beh, alla prossima
Baci
Miky