7
giorni dopo tutto sembrava essere stato tutto cullato dalla
staticità.
L’unica
cosa che era accaduta, era che il Principe di Serpeverde aveva scaricato Grace
Grey dopo sole 2 ore.
Era
un record, perché le dolci donzelle da lui scaricate riuscivano a durare almeno
mezza giornata, ma a quanto pare la moretta tutto pepe non lo aveva soddisfatto
abbastanza.
Grace
Grey aveva pianto per tutta la settimana facendo in modo che tutta la scuola
sapesse di ciò che era accaduto.
Quella
ragazza era un vero incubo. Un flagello. Una punizione superiore alle lezioni di
Letteratura babbana e magica. Era una vera e propria
disgrazia.
E
nonostante Draco Malfoy avesse ripiegato subito su una Corvonero, lei non era
ancora riuscita a capire che della sua infinita storia d’amore non era
avvenuto neppure l’inizio.
A
meno che due ore di sesso si potessero definire l’inizio di una
storia.
Hermione
arrivò in Sala Grande con un sorriso esagerato disegnato sulle
labbra.
Trionfante
sventolava una pergamena nella mano destra.
“Come
mai così felice?”, chiese Harry.
Anche
Ron avrebbe posto la domanda alla sua migliore amica se solo non avesse una
quantità esagerata di pane con la marmellata di ciliegie in
bocca.
“Sono
stata tutta la notte sveglia per ultimare il Tema per Piton”, disse
entusiasta.
Harry
la guardò sconvolto, “Ma è da consegnare tra cinque giorni… non era necessario
stare alzata tutta la notte e sfoggiare queste lunghissime
occhiaie”
Hermione
lo guardò torva.
“Aspetto
con ansia il momento in cui mi direte che avete finito il Tema miei cari…”,
afferrò con poca grazia una fetta di pane tostato e si alzò dalla panca, “ Quasi
dimenticavo, ogni vostra richiesta di copiare sarà negata”
Quella
frase raggiunse Ron come un dardo avvelenato nel cuore e si sentì in dovere di
dire ad Hermione che lui in quella discussione non c’entrava proprio
niente:
“Ehi,
ma io non ho detto proprio un bel niente!”, disse, ma Hermione lo liquidò con
gesto secco della mano e a grandi falcate uscì dalla Sala
Grande.
***
La
lezione di Pozioni stava per iniziare, ma di Lumacorno neanche una miserevole
traccia.
I
pochi esponenti di tutte e quattro le Case erano già schierati, pronti per
sentire gli elogi ad Harry Potter.
Ormai
la storia del libro appartenente al
Principe Mezzosangue e ai suoi proverbiali aiuti era acqua passata, e quindi
Hermione Granger era tornata a brillare nel firmamento dei
pozionisti.
Harry
era migliorato, ma solo grazie agli aiuti avanzati donatigli da Remus Lupin
durante l’estate, aveva fatto qualche progresso, ma Remus non era in grado di
fare miracoli.
“Buongiorno
miei piccoli pozionisti!”, Lumacorno aveva fatto la sua entrata in scena
portando solarità e gioia.
I
Serpeverde sbuffarono, odiavano quell’uomo.
“Siete
pronti per dirmi cos’è questo intruglio che bolle nel calderone?”, sembrava
addirittura più eccitato del solito.
Il
braccio di Hermione scattò in su, e fu subito adocchiato dal professore che le
dette il permesso di parlare.
“E’
la pozione della pazzia”, Lumacorno annuì sorridente, segno inconfutabile che la
risposta era più che giusta, “La sua consistenza melmosa e il suo colore
rossastro non devono trarre in inganno, poiché al nemico potrebbe sembrare
semplice sangue, ma è il profumo che emana ciò che conduce alla
pazzia”
“Complimenti
signorina Granger, dieci punti a Grifondoro!”, conferì
soddisfatto.
Intanto
nella parte maligna di Serpeverde, tre piccole Serpi sbuffavano
sonoramente.
“Secondo
me ha una relazione con il Lumacone…”, la buttò lì Adrian
Pucey.
Blaise
guardò prima il professore e poi la compagna e sogghignò, “E tu che ne pensi
Dra?”, disse rivolgendosi all’amico che ne aveva le scatole piene di tutto ciò
che accadeva in quello stupido castello chiamato scuola.
Aveva
adorato Pozioni per anni, almeno fin quando quell’idiota di Horace Lumacorno,
non aveva trasformato quelle puzzolenti e putride ore, in un corso di cucina e
adulazioni che non avevano motivo di esistere.
Harry
Potter era una frana a Pozioni, e se Neville Paciok si fosse messo d’impegno,
sarebbe addirittura riuscito a superarlo.
Draco
si voltò verso il docente, ma
l’osservazione di Adrian Pucey gli sembrò solo un Inno alla
Stupidità.
“…
e adesso preparatemi questa bellezza, ah quasi dimenticavo, indossate queste
maschere… non vorrei che i miei adorabili pozionisti diventassero pazzi…”, e
dopo questa terribile battuta, si misero al lavoro.
“Hermione,
hai idea del perché la mia pozione sia azzurra?”, chiese Ron in preda al
panico.
La
ragazza si voltò verso l’amico e l’unica cosa che fece fu un sorrisino
sarcastico.
Ron
ovviamente ci rimase malissimo.
Harry
non aveva neanche il coraggio di parlare, aveva perso l’uso della parola, tutta
colpa di quell’intruglio bianco che avrebbe dovuto essere
rosso.
“Perfetto
signor Malfoy”, un segno di gratitudine da quel viscido Lumacone; Draco Malfoy
non sapeva se abbandonare la sua postazione e fare qualche capriola per via
della felicità inaspettata. Preferì rimanere lì a veder bollire quella
immane schifezza.
“Benfatto
signorina Granger”, anche Hermione provò la stessa identica sensazione di
Malfoy, e come lui decise di rimanere alla sua postazione a guardare quella
cosa bollire.
Harry
Potter stava sudando freddo.
Grondava
di sudore, e mille modi per farla finita che gli gironzolavano per la
mente.
Improvvisamente
vide la luce, e con quella luce un piccolo incantesimo non
verbale.
Un
tonfo che rasentò il limite dell'’assurdo. Un liquido dal colore non ben
identificato che seguiva il corso della pavimentazione, schizzi sulle divise dei
piccoli pozionisti, ed una Hermione Granger adirata al
massimo.
“Harry,
non ti senti bene?”, chiese Lumacorno con amore paterno.
“E’
tutto ok… non so cosa sia successo… mi dispiace…”
Hermione
si era surriscaldata.
Un
professore non di parte avrebbe dovuto far qualcosa, almeno un rimprovero, anche
piccolo, ma Horace Lumacorno il solo ed inimitabile, si allargò in un grande
sorriso e con un colpo di bacchetta fece evanescere tutto ciò che Harry
Potter con la sua sbadataggine aveva distrutto.
Hermione
Granger adesso bolliva come la sua pozione della pazzia.
***
“Finalmente
è finita”, esordì Ronald Weasley.
“Già”,
disse Harry.
Si
aspettava la terza frase, che non venne mai proferita, ma i due ragazzi non se
ne curarono.
Improvvisamente
l’espressione sul volto di Ron cambiò, e se possibile divenne ancora più
sciocca, “Harry, noi abbiamo un’ora buca… Tu stai con noi?”, chiese alla sua
amica con un diavolo per capello.
“No,
per fortuna ho Confronto tra la letteratura magica e quella babbana”, quasi lo
ruggì, e afferrata la sua pesante sacca coi libri si volatilizzò, lasciando i
suoi due amici con sguardi interdetti.
“Per
me ha inalato la pozione della pazzia”, esordì Ron, ma neanche Harry rispose e
all’ultimo maschio di casa Weasley sembrò di fare
monologhi.
***
Hermione
Granger era arrabbiata, incandescente, emanava scariche
ustionanti.
Avrebbe
schiantato chiunque avesse intralciato il suo cammino.
Draco
Malfoy viveva nell’apatia più totale, sembrava avvolto dalla sua soffice
consistenza.
Avrebbe
schiantato chiunque avesse intralciato il suo cammino.
Entrambi
soprappensiero non avevano preso in considerazione che la porta di quella
piccolissima aula, non sarebbe mai stata in grado di farli passare
contemporaneamente.
“Levati,
Malfoy”
“Perché
non ti levi tu, Granger?”
“E’
così difficile per voi maschi compiere due azioni contemporaneamente?”, chiese
sarcastica sbuffando.
“Non
mi alitare in faccia, Mezzosangue!”
“Non
ti sto alitando, non mi permetterei mai!”, sempre con tono sarcastico e
sprezzante, “Se non ti levi di tua spontanea volontà ti schianto!”, continuò, ma
quando provò a sfilare la bacchetta dalla borsa, questa le cadde a terra; provò
a chinarsi, ma l’unica cosa che ottenne fu il dare una testata in pieno stomaco
a Draco Malfoy.
“Mezzosangue”,
stava per esplodere, “Sei un’incapace!”, e dopo queste sapienti parole lasciò
che la prima a passare fosse Hermione.
Ovviamente
la ragazza rimase basita da cotanta gentilezza, “Devo dedurne che hai inalato
gli effluvi della pozione?”
Lui
alzò un sopraciglio, “Risposta errata Granger”, e dopo una piccola spinta alla
ragazza che lo guardava ancora sgomenta, entrò in quel covo di matti e si
posizionò al solito banco, pronto per un’altra asfissiante ora di
lezione.
Ginevra
e Lancillotto un amore che va oltre
Oltre
che cosa?
Si chiese Draco Malfoy.
Quella
stupida relazione tra Lancillotto e Ginevra non riusciva ad andare aldilà del
sesso.
La
professoressa Romance ovviamente stava già per addormentarsi, ed era impossibile
non chiedersi se la sonnolenza fosse dovuta al troppo sforzo nel dover dare vita
a quegli stupidi e oltremodo insignificanti temi su cui fondare le basi per un
dibattito serio. Hermione si guardò intorno e con grande stupore vide il
braccio di Ernie Mcmillan scattare in alto.
Con
uno sguardo lo invitò ad esternare il suo pensiero.
“Cosa
dire?”
Se
non lo sapeva lui che aveva alzato il braccio per tediare i padiglioni
auricolari dei presenti allora era messo davvero male, e Draco non potè non
ghignare sarcasticamente forse adirato dallo sciocco comportamento del
Tassorosso.
“Secondo
me il suo tradimento ha avuto ripercussioni su re Artù”
Ottima
osservazione,
pensò Draco.
Era
come fare un commento su una poesia dicendo semplicemente “E’ bella!”, con cui
ovviamente non aveva detto un bel niente.
Hermione
rimase interdetta, e non riusciva a capacitarsi di come certa gente avesse avuto
il coraggio di seguire quella materia.
Ernie
sorrise soddisfatto ai rimanenti sei.
Decisamente
Draco stava vivendo un incubo, così decise di farsi quattro sane risate sapendo
che l’unica che avrebbe colto sarebbe stata Hermione Mezzosangue
Granger.
“Secondo
me hanno fatto sesso”
Una
frase ad effetto che fece gelare il sangue nelle vene ai quei poveri timorati di
dio, costretti a sentire blasfemie.
E
se Draco Malfoy se la rideva, Hermione Granger avrebbe voluto immortalare
quell’istante idilliaco.
Secondo
me hanno fatto sesso
Frase
pronunciata con un palese sfottò dedicato al Tassorosso, che aveva fatto
brillare di felicità gli occhi color caramello di
Hermione.
Qualcuno
doveva pur movimentare quel mortorio…
“Granger,
non ti sembra strano che Ginevra sia un’altra grande amica di Giulietta e
Cathrine?”, chiese sarcastico, mentre giocherellava con il
libro.
Hermione
ovviamente non si scompose più di tanto, era evidente che lui ritenesse Ginevra,
Giulietta e Cathrine delle donne di facili costumi, e di fatti aveva raccolto la
sfida velata della Serpe e gli avrebbe dimostrato che Ginevra nonostante tutto,
non era ciò che lui sosteneva.
“Malfoy,
se ti innamorassi di una donna ormai sposa di un uomo che stimi e rispetti, cosa
faresti?”
Spiazzato.
Era rimasto spiazzato e il ghigno che gli increspava le labbra era morto di
colpo.
Cos’avrebbe
fatto?
Non
sapeva cosa significasse amare. Sapeva soltanto che era divertente prendere in
giro coloro che lo erano, ma se lui si fosse trovato nei panni di Lancillotto
come avrebbe reagito?
Nella
sua personale lettura, Lancillotto era un porco, ma Draco Malfoy sapeva che la
chiave di lettura era un tantino diversa, e che nessuno reputava quel grande
uomo un animale.
“Granger,
hai sbagliato tattica!”
Hermione
non capì.
“Credi
davvero che la colpa di tutto sia di Lancillotto? E Ginevra dove la
metti?”
Era
stata tutta colpa di Ginevra?
“Sai
Mezzosangue, il vero problema è Ginevra… decanti tanto la purezza e la nobiltà
d’animo delle donne, ma chi è che non ha resistito a un bel corpo maschile? Non
ti affannare nel trovare una risposta nella tua testolina perché la risposta è
una ed è semplice, è Ginevra che cede agli istinti selvaggi… Artù era troppo
vecchio, la loro vita sessuale era inesistente… e poi Granger, chiunque avrebbe
preferito Lancillotto ad Artù”
“Hai
stravolto la letteratura, Malfoy! Se fossi in te non me ne
vanterei”
“Perché
sei così ingenua? E’ ovvio che anche Ginevra possa essere definita una puttana…
era il sesso ciò che voleva! E Lancillotto le ha dato ciò che più desiderava…
vorrei poter continuare, ma diventerei volgare…”
Ciò
che sosteneva Draco Malfoy con ardore non faceva una grinza, se Giulietta era da
lui ritenuta una donna di facili costumi sol perché è lei che si dichiara
per prima a Romeo, e Cathrine sposa un altro invece di colui che sosteneva di
amare più della sua stessa vita, era ovvio che Ginevra fosse un qualcosa di
orrendo, una di quelle tante donne di cui ormai il genere maschile era
stanco.
Se
un uomo tradisce, è un porco
schifoso senza dignità, ma se una donna tradisce si prendono in considerazione i
sentimenti, la sua stupida infelicità e lei diventa l’eroina senza macchia e
senza paura che ha avuto il coraggio di trovare la
felicità.
Era
tutto estremamente patetico!
“Malfoy,
la tua visione è prettamente maschilista!” , sibilò.
“Granger,
anche la tua è parecchio femminista!” , sibilò a sua
volta.
Si
guardarono per parecchi minuti in cagnesco, nessuno dei due ovviamente avrebbe
ceduto. Era una questione di orgoglio. O forse solo di pazzia tra una Grifondoro
femminista e un Serpeverde maschilista.
“Secondo
me dovreste semplicemente leggere i libri senza andare troppo a fondo nella
caratterizzazione dei personaggi… leggeteli con superficialità così da non
riuscir a prendere le parti dell'uno o dell'altra…”, consiglio eccessivamente
complesso proferito da Hannah Abboth che stava cercando di non far sfociare
quelle occhiatacce in un duello in piena regola.
I
due si voltarono verso colei che aveva parlato.
“E
perché dovremmo farlo?”, chiese arcigna Hermione.
Hannah
deglutì e si maledisse per aver pronunciato quella frase, “Beh… perché non
potete far sfociare ogni lezione in una rissa…”
“Non
stiamo dando vita a nessuna rissa, stupida Tassorosso!”, disse poggiandosi ad
una colonna con fare scanzonato. Anche se le aveva dato della stupida
Tassorosso, Hannah Abboth non poteva non rimanere indifferente al fascino che
emanava quel ragazzo.
“Per
quanto mi dia fastidio ammetterlo, Malfoy ha ragione”
“Allora
ho vinto io”, affermò vittorioso con il ghigno sulle
labbra.
“Hai
ragione per via della rissa, non per ciò che sostieni su Ginevra”, disse
Hermione cercando qualcosa nelle sua borsa
contenente di tutto, ma piena di niente.
Ne
uscirono piume, pergamene, libri più o meno ingialliti, boccette varie di
inchiostro e anche un’agenda e una sciarpa.
“Granger,
cosa diamine stai facendo?”
“Non
sono affari tuoi!”
Draco
inarcò un sopracciglio, quella donna era impossibile.
Nessuno
osò più dire nulla.
Pochi
minuti dopo suonò la campanella e Draco Malfoy non attese oltre per uscire da
quel groviglio di pazzi senza speranze.
***
Era
giunto al porticato. La sua maestosa presenza sembrava essere stata avvertita
anche dalle forze della natura. Era tutto perfetto, ma proprio quando stava per
accendersi una sigaretta con l’ausilio della bacchetta, una voce che ormai
conosceva bene lo distolse malamente dai suoi pensieri di
tranquillità.
“Cos’altro
vuoi, Granger?”, chiese sgarbato.
Fece
giusto in tempo a buttare per terra la bacchetta che un libro dalla copertina
viola venne lanciato da Hermione, e se Draco Malfoy fosse stato abbandonato
dalla sua proverbiale abilità nell’afferrare le cose volanti così da evitarsi un
trauma cerebrale, si sarebbe trovato in infermeria in compagnia delle amorevoli
cure di Madama Chips e delle stupide battutine di Blaise
Zabini.
“Non
vorrei che non sapessi di cosa discutere la prossima
settimana…”
Lo
rigirò tra le mani.
“Mi
sentivo un po’ troppo vuoto…”
E
dopo che la chioma cespugliosa della Mezzosangue sparì oltre il portone, lesse
qualcosa di letteralmente orribile: Qual è l’indirizzo
dell'amore?
Che
cosa diamine era quello?
Salve mie
adorate,
spero di non avervi
fatto aspettare abbastanza e spero anche che la lezione incentrata su
Lancillotto e Ginevra sia stata descritta come ve la aspettavateJ
Felicissima di sapere
che questa storia vi piaccia passo ai ringraziamenti:
SweetChocolate: Ciao, prometto che
Orgoglio e Pregiudizio tornerà, hanno ancora molti libri da “criticare”^^ e
adesso mi hai incuriosita… devo procurarmi il filmJ
Argentey: Malfoy che fa
letteratura babbana ha sorpreso anche me. Quando ho pensato ad una possibile
storia incentrata su questo, non mi sono sentita molto
normale^___^
Contenta che sia di tuo
gradimento!
Lady
Cassandra: Ciao, quei poveri 7
ragazzi hanno fatto molta pena anche a me, però non dovrebbe essere poi male
vedere Draco ed Hermione nel pieno di un dibattito a sfondo letterario^^ Ma quei
poveri 7 cosa ne vogliono capire? -____-
London: Ciao, alla fine
chimica com’è andata? Spero bene, non vorrei che la mia storia ti avesse portato
sfiga^^
Come hai ben potuto
leggere Draco ancora non abbandona le sue convinzioni ed era normale che per lui
Ginevra fosse una carissima amica di Giulietta… aspettiamo solo che il vento
cambi^^
White_tifa: Ciao tesora, che belle
le tue recensioni! Credo di amarle e di adorare te^^
Felice di aver centrato
i caratteri dei personaggi ed essere riuscita a catapultarli in una
storia^^
Grazie
Sinylla: Ovviamente Draco non
poteva sostenere la purezza di Ginevra dopo che la povera Giulietta è stata
definita una poco di buono^___^ Ma forse un giorno Draco riuscirà a cambiare
visione del mondo…
Aysha: Ok, chiedo perdono, mi
sto fustigando. Avrei dovuto parlare di Orgoglio e Pregiudizio, ma la
professoressa Romance ha cambiato all’ultimo minuto e sono stata avvertita in
extremis^^ Prometto che ci sarà il capitolo dedicato ad Orgoglio e Pregiudizio,
prometto! Parola di giovane marmotta!
Ma intanto Lancillotto e
Ginevra ti sono piaciuti?
Chiaras: Ciao, Draco sa come
leggere un romanzo e divertirsi! Ovviamente non dirà mai che gli uomini sono
donnaioli… no no, perché anche se l’uomo è donnaiolo è la donna che va da lui e
si abbandona completamente^^
Ma Hermione non la pensa
esattamente così…
Cobwy23: Tesora, addirittura in
estasi? Me in doppia estasi per la tua recensione^^
Forse un giorno quei due
si renderanno conto che assomigliano ai personaggi dei libri che leggono, ma non
so quando… XDXDXD
Ho riso troppo per come
ti sei immaginata il povero Harry, e beh era proprio quella l’immagine che
volevo dare^^
Erin: spero di nona ver fatto
aspettare tanto questa volta. L’ho scampata?
Piaciuta la reazione di
draco su quei due? Spero di sì!^___^
ZAITU: Ciao, non credevo ti
sarebbe piaciuta così tanto J in ogni caso
ringraziamo il cielo per aver fatto in modo di fartela scoprire
XDXDXD
Se Draco si fa queste
seghe mentali sulle eroine delle letteratura è ovvio che prima me le sia fatte
io XDXDXD e sono contenta di non
essere l’unica pazza, non ti offendere ma sei entrata nel
Club^_____^
@ngel: Ciao, dopo Lancillotto
e Ginevra stava per non entrarci, ma non per colpa sua
XDXDXD
E poi tranquilla non ti
censurare , è vero che Draco è fighissimo! ^^
Chigra: Ciao, grazie mille dei
complimenti! Sei un tesoro!
Claheaven: Ti sposo
immediatamente!^^ Tralasciando che oggi sono stata interrogata su Wuthering
Heights XDXDXD e tralasciando il fatto che non so come dire che sapere che ti
piace la mia storia mi manda in visibilio, beh è proprio vero che Draco non ha
capito nulla di Hermione^^
Herm90: Ecco la mia drunk
preferita, non abbandonerai mai le Ron/Herm, ma è bellissimo sapere che la mia
Draco/Herm ti piaccia! E’ una grandissima soddisfazione, no?
Mm….
Spero di ritrovarti tra
i recensitori, il tuo parere è importantissimo!
1992: ^____________^ grazie
infinite! La rama del prossimo è nell’oscurità essendo un’opera letteraria
magica, inventata spudoratamente da me, spero ti
piaccia!^^
Julietta: Ciao, sono un genio?
Sicura di non stare esagerando^^ Il mio ego sta per
esplodere^^
Grazie
infinite!
Yuma_4ever: Ciao, non so perché ma
Pansy la appioppo sempre con Blaise, magari avresti preferito una
Blaise/Ginny?
JJJ
GRAZIE A
TUTTE.
Kisses