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Autore: black 91    09/05/2007    3 recensioni
E se si fosse salvato un altro sayan oltre a quelli che già noi conosciamo? se fosse atterrato proprio sulla nostra Terra? la mia storia parte dal presupposto che il pianeta di Goku & co non sia la Terra, ma Earth (che poi è Terra in inglese). non mi resta che augurarvi una buona lettura, spero solo che vi piaccia, e mi raccomando, commentate.
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goten, Nuovo personaggio, Trunks
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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zoe

CAPITOLO 18: UNA CANZONE

 

Una folla entusiasta applaudiva i combattenti, i quali stavano all’aperto, soggetti ad una gravità piuttosto elevata per un normale essere umano, ma i guerrieri che avevano superato le eliminatorie sembrava che non la sentissero neanche, erano tutti molto potenti e non vedevano l’ora di scontrarsi per dimostrare la loro forza, tutti si pavoneggiavano davanti a tanta gente, tutti tranne i sayan, avevano ben altro da fare.

La costruzione somigliava ad una enorme ciambella, solo che al posto del buco c’era il solito ring quadrangolare, e al posto della ciambella c’erano i posti a sedere e dentro questa ciambella gigante c’erano gli spettatori, che non erano soggetti alla gravità del pianeta, poiché la nostra dispensa di calorie immaginaria (la ciambella) era ad una gravità controllata

Poco dopo cominciò a parlare il telecronista, chiuso in una navicella anti-gravità (come la ciambella).

-ecco i partecipanti di questo torneo! Ci auguriamo che siano forti e che ci facciano godere un bello spettacolo, ma soprattutto, auguriamogli buona fortuna!-.

I primi che si dovettero scontrare furono due personaggi sconosciuti, il loro livello era molto alto, il pubblico era in delirio, ma ancora non aveva visto niente.

Nel terzo incontro si scontrarono la piccola Pan contro un omaccione tutto bianco (l’uomo bianco! Scappate!!! … ehm… non badate ai miei scatti di pazzia… XDXD…).

I due scesero in campo e il pubblico ammutolì, non si aspettavano che una bambina partecipasse al torneo e si chiedevano come avesse fatto a superare le eliminatorie.

Solo chi la conosceva bene la incitava, soprattutto sua nonna Chichi.

-ehi piccolina, non so come hai fato ad arrivare fino a qui, ma non ho intenzione di farti troppo male, quindi arrenditi… è la cosa migliore- le disse l’uomo bianco.

-non ci penso neanche, anzi, ti consiglio di batterti al massimo della tua forza, così ci divertiamo entrambi- gli rispose lei con una vocina amichevole.

-ascolta… io non picchierei mai una bimba…-

-ma io non sono una bimba, ho 8 anni e sono figlia di un sayan- disse lei battendosi fieramente il petto con un pugno.

-f… figlia di un sayan… credo che questo cambi un po’ le cose, ho sentito di questi esseri… si dice che siano dotati di una grande forza-.

-hai proprio ragione, ora vorrei cominciare l’incontro… credo che quelli là si stiano annoiando- rispose la bambina additando il pubblico.

Finalmente cominciarono, l’uomo bianco non se la cavava male, per uno come lui era anche piuttosto forte, ma non potè nulla in confronto alla piccola sayan, che lo stese dopo una ventina di minuti con un potentissimo calcio allo stomaco, che lo fece volare fuori dal ring tutto dolorante.

-mi dispiace… mi eri simpatico- disse Pan andandogli incontro.

-non ti preoccupare, sei più forte tu… farai molta strada piccola- le rispose l’uomo bianco alzandosi a fatica.

Il nuovo amico della piccola venne portato via da alcuni infermieri e sparì nella ciambella, anche la piccola Pan tornò nel luogo dove erano tutti radunati.

-hai visto Zoe, come sono stata brava-

-molto brava, non gli hai fatto molto male-

-no… mi era simpatico-

-brava bambina…-.

La piccola corse da Goten felicissima.

-hai visto zietto…-.

Per quanto sarebbe andata avanti così? Per quanto Zoe avrebbe ancora sofferto per lui? La ragazza non sopportava il fatto di essere a pochi metri di distanza da lui, avrebbe voluto parlarci, dirgli che lo perdonava, che lo amava con tutta se stessa, ma non poteva, lui l’aveva tradita, tradita, una parola semplice, ma tagliente quanto un rasoio, non poteva fare finta di niente, non era una povera illusa, non si sarebbe mai più fatta infinocchiare da nessuno, e questa era una promessa.

Gli incontri che seguirono non furono molto entusiasmanti, fino a quando non toccò a Goten.

Lui si sarebbe dovuto battere con un piccolo esserino viola, appartenente ad un pianetucolo sconosciuto.

-ehi ragazzino non provare a sottovalutare la mia altezza-

-non lo stavo pensando neanche lontanamente…-

-bene, credo che andremo d’accordo-

-se lo dici tu…-.

Dopo questo breve dialogo l’incontro finalmente cominciò, peccato che il piccolino andò subito a sbattere contro la ciambella, perdendo l’incontro, era bastato solo un pugno al nostro sayan per metterlo KO.

“ops… forse dovrei dosare la mia forza…” si disse Goten.

“cavoli! Quel piccoletto non era proprio un buono a nulla, era piuttosto forte… e Goten l’ha steso in meno di un secondo… pazzesco!” pensò subito dopo Zoe.

Goten l’aveva sorpresa, non se lo ricordava così forte, lo conosceva come un ragazzo pigro che non amava combattere, invece si trovava davanti un Goten dalla forza nascosta straordinaria, e dire che non aveva usato neanche un briciolo della sua reale potenza.

Anche Gohan e Trunks si erano molto sorpresi della sua forza.

-caspita… certo che mio fratello deve essersi allenato molto per raggiungere quel livello…-

-è vero…- rispose Trunks.

-eh già… invece di studiare si è allenato negli ultimi tempi, proprio come farebbe suo padre…- rispose Chichi, soffermandosi verso le ultime parole, suo marito le mancava tanto, erano ormai quattro anni che se n’era andato e non passava giorno che lei non sperasse di vederlo arrivare dal cielo, come un angelo, il suo angelo… ma lui era Goku, l’uomo più forte dell’intero universo e lei era sua moglie, non avrebbe mai potuto chiedergli di restare a casa, la loro non sarebbe mai potuta essere una vita normale, ma aveva imparato a farsi bastare il fatto che lui l’amasse in modo sincero.

-bravo zietto!!!! Lo sapevo che avresti vinto!- lo accolse Pan con un sorriso solare.

-grazie piccola, credo di aver sopravvalutato il mio avversario- rispose lui che ancora non si capacitava della sua facile vittoria.

-ma perché tu e Zoe non vi parlate più? Lei mi ha detto che avete litigato…- chiese la piccola con un’aria interrogativa.

-esatto… ma è solo colpa mia… lei fa bene ad essere arrabbiata con me… mi sono comportato male nei suoi confronti…-

-anche se lei ti odia io lo so che ti vuole ancora tanto bene… lo leggo nei suoi occhi quando le parlo di te… però è triste…-

-non ti preoccupare… vai da lei, io tanto sono sempre qui-

-ok, ciao!-.

La piccola correva avanti e indietro tra i due, era proprio una situazione delicata, a Pan questa cosa non piaceva neanche un po’.

Ricordava i tempi quando si intrometteva tra i due piccioncini, si divertiva tanto con loro, quando erano insieme erano sereni ed era piacevole stare con loro, ora invece laddove prima ardeva il caldo fuoco dell’amore, c’era una spessa lastra di ghiaccio, che sembrava aver congelato anche i loro cuori.

Dopo numerosi incontri, verso la fine toccò anche a Zoe.

Si trovava davanti al suo avversario.

-ma che bella ragazza! Mi dispiace doverti battere-

-oh, questo non accadrà, puoi starne certo- gli disse lei con uno sguardo di ghiaccio.

-vorrai scherzare…-

-io non scherzo mica… cominciamo!-.

E l’avversario cominciò a tirare dei velocissimi pugni a Zoe, ma lei li schivava come niente, dopo alcuni minuti si stufò e decise di mettere fine all’incontro alla sua maniera, ovvero sorprendendolo da dietro e colpendolo mandandolo fuori dal ring.

Gli incontri successivi furono simili a questi, nessuno poteva fermare i sayan, erano troppo forti.

Alla fine rimasero solo in sei: Zoe, Pan, Goten e altri tre personaggi, uno di loro emanava una potenza incredibile, aveva sconfitto i suoi avversari con estrema facilità e poteva ancora riservare sorprese.

La ragazza dai capelli rossi aveva appena sconfitto un avversario, se avesse vinto anche l’incontro che le si presentava dopo, avrebbe partecipato alla finale, ora toccava alla piccola Pan, doveva combattersi contro il tizio che sembrava forte.

-attenta Pan, non abbassare mai la guardia, quello sembra forte, non è come gli altri- le suggerì Zoe.

-va bene, farò attenzione, perché se vinco poi mi scontro con il mio zietto, così lo batto anche stavolta- disse Pan sempre sorridente, ricordando il suo ultimo torneo di qualche anni prima.

Si diresse al centro del ring, di fronte al suo avversario e, non appena sentirono il suono d’inizio incontro cominciarono a scontrarsi.

Pan tirava numerosi pugni, ma il suo avversario li parava senza grande difficoltà.

-avanti piccola, lo so che puoi fare di meglio, non ti trattenere, non sono come gli incompetenti che hai incontrato prima- le disse.

Così anche la piccola cominciò ad impegnarsi di più e riuscì a tirare un calcio al suo avversario, che cedette solo per un attimo, per poi scomparire a velocità supersonica sorprendendola da dietro con un calcio alla schiena. Pan venne spinta per alcuni metri in avanti, ma, cadendo quasi in verticale, riuscì, dopo aver compiuto un salto mortale, a spingersi con le gambe verso l’avversario, che purtroppo schivò il suo pugno.

L’incontro sembrava più difficile del previsto, il suo avversario, che si chiamava Liho, era un osso duro.

I due cominciarono uno scontro da vicino e usavano entrambi colpi fortissimi e velocissimi, sembravano pari, cominciarono ad alzarsi dal ring, fino a che Pan non fu colpita prima con una ginocchiata alla pancia e poi buttata sul ring dalle due mani strette a pugno di Liho. Si creò un gran polverone, il pavimento era stato sfondato, la caduta era stata violenta, ma la piccola Pan non si arrese e, asciugandosi il rivolo di sangue che le colava dalla bocca, tornò all’attacco.

“cavoli, Pan è in difficoltà… quel tipo è forte, forse troppo per lei…”.

Dietro le quinte (non si se è giusto da dire) c’erano solo i due sconosciuti, Zoe e Goten, quest’ultimo si avvicinò alla ragazza, doveva tentare il tutto per tutto.

-credo che Pan abbia trovato pane per i suoi denti…- disse lui per rompere il ghiaccio.

-lei vincerà…- rispose Zoe, in un tono alquanto scocciato, gli diede le spalle.

-lo so che non mi vuoi parlare, so che mi odi, so come ti senti, so anche che è tutta colpa mia, ma io ti posso spiegare…-.

La ragazza stava zitta, come se non lo sentisse.

-ti prego… dì qualcosa… non rimanere zitta…- la supplicò il ragazzo.

-che dovrei dire… io non ho assolutamente nulla da dire… non ho parole…- disse la rossa con tono distaccato.

-senti… ascoltami, per l’ultima volta se vuoi, ma lasciami spiegare…-.

Goten fece una pausa, non si aspettava una risposta, doveva formulare le frasi nel modo giusto.

-quel giorno io stavo studiando per il mio esame, come al solito, quando sento il campanello suonare, credevo che fossi tu, così vado ad aprire, ma non trovo te, mi vedo davanti Jennifer che mi chiede se poteva entrare perché doveva dirmi una cosa importante riguardo all’esame. Io le dissi che poteva dirmela anche lì, ma lei insistì, mi disse che era lunga, così la portai in camera, dove era più tranquillo…-.

Zoe ascoltava le parole che uscivano dalla bocca di Goten, rivisse quel giorno e le venne un groppo in gola, no… non doveva piangere, lei non era debole, lei era forte, era una sayan, e i sayan non piangono, perché piangere è segno di debolezza.

-… lei cominciò a parlare, ma non parlava dell’esame, mi chiedeva scusa per quello che era successo anni fa e che non sarebbe mai più successo, mi chiese di rimetterci insieme…-.

Questo fece malissimo al cuore della nostra sayan, il groppo era insopportabile, non sarebbe riuscita a trattenerlo ancora, ma aveva una grande forza di volontà, e con uno sforzo immane cercò di trattenere le lacrime.

-… io rifiutai, dissi che amavo te, e solo te… che non avrei mai cambiato idea, per nessun motivo al mondo. Lei non si arrese e cominciò a venire pericolosamente verso di me, cominciando a togliersi la maglietta… sotto non aveva il reggiseno… probabilmente aveva architettato tutto, io mi allontanai dicendole di uscire, di non farsi più vedere, che era solo una troia, solo che era sul mio letto vicino a me, le parole che avevo detto l’avevano colpita, credo, perché la sua espressione era cambiata, ma fu a quel punto che entrasti tu… io non sapevo che cosa dire, era veramente una brutta sensazione, ero spiazzato, ti vidi con quell’espressione, che non ti apparteneva, scappasti via, io ti corsi dietro, ma tu non c’eri più. Solo allora realizzai di aver rovinato tutto…-.

Zoe cominciava ad avere gli occhi lucidi, aveva abbassato lo sguardo, lui sembrava sincero, e probabilmente lo era, ma lei aveva sofferto troppo, non bastava così poco per perdonarlo, così rimase in silenzio, col cuore a pezzi che piangeva le lacrime che non volevano uscire dai suoi bellissimi occhi verdi.

-… sappi che io ti amo ancora, sei tutto per me, senza di te la mia vita non ha senso…-.

La ragazza aveva sentito abbastanza, si alzò e andò lontano da lui, lontano per non sentire più la sua voce, lontano per non percepire le vibrazioni della sua aura, ma mai lontano abbastanza per non sentire l’amore profondo che li teneva così uniti, l’aveva capito, anche lui stava per piangere, anche lui soffriva, ma allora perché non lo perdonava? Questione d’orgoglio? Forse sì… era forse quel maledetto orgoglio che vietava ai due innamorati di rimettersi insieme? Forse non era tutto, ma certamente ci metteva la sua parte.

Zoe non tratteneva più le lacrime, si mise a piangere silenziosamente e da sola, in un angolo della stanza, il pavimento era bagnato e lei aveva perso completamente il controllo di se, finalmente dava libero sfogo alla sua sofferenza.

Anche Goten si era rifugiato ad un angolo della stanza, aveva provato a parlarle, ma senza molto successo, ora restava solo una cosa da fare e lui sperava tanto che funzionasse.

L’incontro tra Pan e Liho stava giungendo al termine, la piccola era stremata, stava a malapena in piedi, ma non voleva arrendersi, non in quel modo, ma finì rovinosamente a terra, fuori dal ring, aveva perso.

-no!! La mia povera nipotina!!- strillò Chichi.

-bambina mia…- disse Videl con una mano sulla bocca.

-Pan, sei stata brava… devo dire che mi hai sorpreso, sei forte, una vera sayan- disse Gohan a bassa voce.

Videl si precipitò nel posto in cui la piccola stava per essere portata: l’infermeria.

Zoe aveva seguito questo ultimo pezzo e, asciugandosi le lacrime, andò da Pan che era stesa su un lettino.

-ciao Pan-

-ciao Zoe… scusa…-

-perché mi chiedi scusa?-

-perché ho perso-

-ma sei stata bravissima, quello era un avversario troppo forte per te, sei una sayan, ma sei anche una bambina, e quello non era un avversario alla tua portata, ma vedi che con un po’ di allenamento lo superi-

-certo… e sarai tu ad allenarmi, vero?-

-certamente… ora pensa solo a riposarti-

-va bene-.

Pan venne portata in una stanza, lì l’avrebbero curata, era in buona mani, non c’era nulla da temere, e poi stava arrivando Videl.

-ciao Zoe! Pan è lì dentro?- chiese Videl.

-sì, la stanno medicando-.

La donna entrò, mentre Zoe tornò nella sua posizione, voleva osservare lo scontro.

Goten vinse con molta facilità, il suo avversario era una cicca, era come tutti gli altri, così fu presto il turno di Zoe, che sconfisse il suo di avversario in pochi minuti, almeno Pan poteva dire di essersi divertita a lottare contro il suo avversario.

Goten ora doveva battere Liho, sapeva che non era come gli altri, ma non si sarebbe lasciato sconfiggere da lui, doveva assolutamente battersi con Zoe.

Lo scontro cominciò, Liho era veramente forte, ma Goten lo era di più, si era allenato tanto, non poteva perdere, doveva dimostrarle anche con i fatti che lui teneva veramente a lei.

L’avversario di Goten dopo dieci minuti di combattimento era tutto ammaccato e dopo l’ennesimo pugno in pancia svenne accasciandosi a terra svenuto.

Il sayan era soddisfatto, mancava solo un quarto d’ora al suo incontro con Zoe, l’incontro decisivo, quello per cui si era allenato gli otto mesi precedenti ad una gravità elevatissima a cui aveva abilmente resistito, tutto questo per lei, solo per lei, per la ragazza per cui una volta da piccolo aveva rischiato di morire durante lo scontro contro Zinegar, la ragazza per cui si sarebbe sacrificato mille altre volte.

Zoe, d’altra parte, non sapeva che cosa pensare, provava un senso di smarrimento, perché proprio lui? Perché doveva combattere contro Goten? Voleva scappare, ritirarsi dal torneo, ma non poteva, che ne sarebbe stato della sua dignità? No. Doveva batterlo, doveva tirare fuori tutte le sua armi, farlo soffrire, almeno fisicamente.

Passati i minuti di pausa, il telecronista cominciò a parlare al microfono.

-signore e signori, sta per cominciare l’ultimo incontro, quello che ci svelerà il vincitore di questo appassionante torneo, un torneo che ci ha fatto stare col fiato sospeso, ma ora basta chiacchiere e facciamo entrare Gote e Zoe, due abitanti di Earth!!!!-.

Il pubblico li accolse con urla e strilli, non potevano immaginare nulla.

-accidenti, ne vedremo delle belle…- disse Gohan.

-io sono un po’ preoccupato… Zoe è veramente arrabbiata… e noi tutti sappiamo che lei è molto più forte di Goten… non oso immaginare come lo concerà…- disse Trunks.

-secondo me non ti devi preoccupare, Zoe non farebbe mai del male allo zio, gli vuole troppo bene- disse saggiamente Pan, in quel momento era lei che conosceva meglio il suo stato d’animo, dopo aver passato con lei tutti quei mesi.

-spero che sia così…- disse Trunks sospirando.

-io non penso che la nostra Zoe, per quanto forte, riuscirà a battere Goten così facilmente, mio figlio si è allenato duramente…- si intromise Chichi.

I due avversari erano uno di fronte all’altro, lui fissava lei, ma lei guardava per terra, come se lui non ci fosse.

I tamburi cominciarono a suonare.

-non puoi fare finta che io non ci sia, ora siamo avversari- disse Goten.

Poi suonò il gong e Zoe alzò di scatto gli occhi su di lui, era uno sguardo gelido, spaventoso, ma il sayan non si lasciò intimorire, voleva dire che aveva intenzione di batterlo con ogni mezzo e lui era d’accordo.

Zoe si trasformò subito in super sayan, voleva fare sul serio fin dall’inizio. Goten si trasformò a sua volta e poi scomparvero nello stesso istante.

Le persone normali non riuscivano a vedere nulla, erano troppo veloci, solo Trunks e Gohan riuscivano di tanto in tanto a capire dove si trovassero, ma erano rapidi anche per loro (Vegeta se n’era rimasto a casa, non aveva trovato un motivo per andare a vedere il torneo).

All’improvviso si vide Goten che precipitava a terra, ma fermò la sua caduta poco prima di schiantarsi e ripartì all’attacco contro Zoe, che gli era apparsa vicino ma, non aspettandosi un colpo venne colpita in viso da un potente pugnio del ragazzo.

Non cadde a terra, ma fece un salto mortale all’indietro per allontanarsi e riprendersi, il pugno le aveva fatto male e le aveva rotto il labbro, che ora sanguinava.

“io… non me lo ricordavo così forte… deve essersi impegnato, almeno una volta nella sua vita…” pensò la ragazza.

L’obiettivo di Goten era quello di farla cadere dal ring, non voleva sfinirla, non era nei suoi piani, doveva essere ben cosciente quando l’incontro sarebbe finito.

Durante quei minuti di scontro Zoe aveva potuto stare a stretto contatto con Goten, aveva studiato la sua aura e aveva capito che forse era troppo dura con lui, che doveva perdonarlo, ma non voleva, aspettava solo un’altra mossa del sayan.

Tornarono all’attacco, più veloci che mai, si battevano al massimo della loro forza, senza esclusione di colpi. Accadeva che Goten si perdesse nello sguardo di lei e che abbassasse la guardia, così veniva duramente colpito, ma si riprendeva quasi subito, in quel momento era un vero sayan, uno che non si arrendeva, era un sayan innamorato.

Dopo l’ennesimo colpo ricevuto, Zoe cadde a terra, le doleva tutto e sentiva il sapore del suo stesso sangue in bocca.

Goten non sopportava di vederla in quello stato, così si avvicinò a lei, che si mise subito in guardia e fece per tirargli un pugno, ma venne bloccata dalla mano di lui che la prese per il polso, lei chiuse gli occhi, stava per ricevere un pugno potente, aveva perso, doveva ammetterselo, lui era diventato forte, anche di più di lei.

Aspettò qualche secondo, ma il pugno non arrivò, aprì gli occhi e vide Goten che le porgeva un fazzoletto.

-tieni, asciugati se vuoi… mi dispiace se ti sto facendo male… ma volevo dimostrarti che io mi sono impegnato a fondo per questo incontro, che io non sono uno scansafatiche…-.

Zoe lo guardò, la sua espressione era cambiata, ora era confusa e lo guardava con quell’aria interrogativa a cui Goten non sapeva resistere e prese il fazzoletto che le porgeva, asciugandosi la bocca dal sangue.

-grazie… me ne sono accorta, sei forte… non me lo sarei mai aspettato… è stata una bella sorpresa…- gli disse lei.

-io non so in che altro modo posso chiederti scusa, lo so che non è molto, ma questo è per te-.

Detto questo, Goten fece un segno con la mano ad un uomo che stava fuori dal ring, che schiacciò un pulsante e fece partire una melodia, una melodia che Zoe conosceva bene.

-so che questa canzone ti piace tanto, non so che cosa significhi, ma è un modo ancora per chiederti scusa-.

La ragazza non sapeva che cosa dire, quella che sentiva era “Breaking the habit” dei Linkin Park, il gruppo terrestre che adorava.

 

Memories consume
Like opening the wound
I'm picking me apart again
You all assume
I'm safe here in my room
Unless I try to start again

 

La voce del cantante echeggiava in tutto lo stadio, Zoe ascoltava, in silenzio, qualche volta guardava Goten con un’espressione che somigliava molto ad un sorriso, lui ricambiava e si metteva la mano dietro alla nuca.

 

I don't want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused

 

Zoe aveva giudicato molto male Goten, lui era l’amore della sua vita, questo non lo poteva negare, nel sentire la canzone le vennero in mente tutte le cose che avevano fatto insieme durante il periodo in cui si frequentavano. Doveva perdonarlo, lui era lì, apposta per lei, e lei se ne sarebbe pentita per tutta la vita se si fosse lasciata sfuggire un’occasione simile.

 

I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
I don't know why I instigate
And say what I don't mean
I don't know how I got this way
I know it's not alright
So I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight

Goten guardava Zoe, avvertiva la sua felicità, finalmente vedeva il sorriso sul suo volto e questa era una vittoria per lui, ora mancava un ultimo passo, quello decisivo.

 

Clutching my cure
I tightly lock the door
I try to catch my breath again
I hurt much more
Than anytime before
I had no options left again

 

Gli sguardi dei due si incontrarono, stavolta Zoe aveva un’aria visibilmente felice, stavolta non guardò da un’altra parte, i suoi occhi reclamavano l’immagine del ragazzo che amava, Goten cominciò ad avvicinarsi a lei, anche lei cominciò a camminare verso di lui.

 

I dont want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused

 

Gli spettatori guardavano incuriositi la scena, non avevano mai visto una cosa simile in un torneo. Chichi era sulle spine, come anche Trunks, Gohan, Pan e Bulma, non si aspettavano che Goten avesse architettato quello che stavano guardando, ne mai lo avrebbero detto, non credevano ai loro occhi.

 

I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
I don't know why I instigate
And say what I don't mean
I don't know how I got this way
I'll never be alright
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight

Zoe e Goten erano uno di fronte all’altro, si diedero una mano, il pubblico era in silenzio, si sentiva solo la canzone.

-so anche che questo pezzo della canzone è il tuo preferito, è carico di emozioni- disse Goten.

Zoe provava dentro una felicità enorme, era incantata da quello che stava succedendo e sperava con tutta se stessa che non fosse un sogno. Di nascosto di diede un pizzicotto sulla gamba. No. Non era un sogno, era tutto vero. Non aveva la forza di parlare, non c’erano parole per descrivere quella situazione.

-grazie, Goten…- disse solo questo, con dolcezza infinita, voleva fargli capire che non era più in collera, che lo aveva perdonato e che ora era tutta sua.

 

I'll paint it on the walls
'Cause I'm the one at fault
I'll never fight again
And this is how it ends

 

Era tutto perfetto, solo Goten era capace di farla sentire una vera dea in ogni situazione, non capiva come aveva fatto tutto quel tempo senza di lui, senza il suo sorriso, senza il suo amore.

Goten le prese anche l’altra mano e cominciò a parlare.

-io non ho fatto l’esame… non aveva più senso, io lo facevo solo per te, perché un giorno avrei tanto voluto mantenerti, so che lavorare è una palla… ma non c’è altro modo per guadagnare… ma ho intenzione di farlo l’esame, c’è un’altra sessione tra pochi mesi… ma prima devi rispondere ad una domanda-.

 

I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
But now I have some clarity
to show you what I mean
I don't know how I got this way
I'll never be alright
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
I’m breaking the habit
Tonight

 

Goten si era fatto serio, la canzone era finita, tutti erano col fiato sospeso.

Zoe si era ammutolita, una domanda? Che sia…

-Zoe… io ti amo. Io ci ho riflettuto. Sarei l’uomo più felice dell’intero universo se… insomma… mi vuoi SPOSARE?-.

Goten era stato semplice e Zoe aveva capito.

Una miriade di emozioni si sovrapposero nel cuore della ragazza, non aveva la forza per rispondere, era troppo felice, era paralizzata.

Poi lei si staccò dalla presa di lui e di diresse verso la fine del ring, Goten la guardava allontanarsi e cominciò a temere il peggio. Forse lei non lo aveva perdonato? Forse era stato troppo precipitoso? Forse lei non era pronta? Aveva rovinato tutto un’altra volta e non se lo sarebbe mai perdonato.

Zoe saltò giù da ring, con grande sorpresa di tutti, soprattutto di Goten, si era arresa, aveva perso l’incontro.

-sì… lo voglio…- esclamò lei poco dopo a voce abbastanza alta per farsi sentire da lui.

Goten sorrise, ora aveva capito: lei si era arresa, gli aveva dato la vittoria come segno di volerlo sposare.

La ragazza gli corse incontro e gli saltò addosso abbracciandolo, non era riuscita a trattenersi, non era semplicemente felice, era euforica, il suo sogno si era avverato, Goten le aveva veramente chiesto di sposarla e lei aveva risposto di sì.

La sayan scoprì che stava piangendo e se ne accorse anche Goten.

-ma… perché piangi?-

-no, ti sbagli… non sto piangendo…-

-e quelle che cosa sono?-

-… niente… sono felice…-.

Goten le sorrise, era rimasta la stessa orgogliosa di sempre, che negava anche di fronte all’evidenza.

A quel punto non resistettero più, era passato troppo tempo dall’ultima volta, e sotto gli occhi attoniti di tutti, si baciarono appassionatamente in mezzo al ring, non c’era più nulla da dire, i fatti parlavano già da soli.

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi con un nuovo capitolo! Ma grazie!!! Ancora 4 recensioni!!!! Mi commuovo, la mia storia comincia a piacere a qualquno!!!! Un po' come è successo a Van Gogh, all'inizio i suoi quadri non piacevano a nessuno, poi quando è morto hanno cominciato  piacere a tutti. Ehm... questa considerazione non chiedetemi da dove mi è venuta perchè non lo so neanche io... bando alle ciance, rispondiamo ai vostri bellissimi commenti:

martozza: grazie x i complimenti, mi fanno davvero tanto piacere! Io sono contenta se mi recensisci sempre, anzi, devi farlo! Contenta di come si stanno sistemando le cose? Ciaooo!! tvtttbxs

6very6: ciao amoo!!! Hai visto? Ho aggiornato su entrambi i siti finalmente! X Goku ti anticipo solo ke torna, non ti preoccupare, è uno dei miei preferiti (ma mai quanto Goten... sbav sbav...), ma ora è mortoooooo!!! Io sono in lutto... facciamo 3 minuti di silenzio per favore... ehm... dopo questa paentesi, quand'è che arrivano le disgrazie nella tua storia? Guarda che io ho un cuore di pietra e se vuoi farmi piangere ti dovrai impegnare... a parte gli scherzi, tvttttxs

LORIGETA: grazie mille per il complimentone!!! Anche se io non mi ritengo una brava scrittrice... se mi senti parlare ti spaventi... bellissime anche le tue ff, le adoro!!!! tvtttbxs

emyc: ora non sei più triste? Eh no... li ho fatti mettere di nuovo insieme!! ciaooo!! tvtttbxs

Ho cercato di aggiornare il prima possibile, compiti permettendo.

Ditemi se non è romanticissimo il modo in cui Goten Chiede a Zoe di sposarlo! Non lo so neanche io come ha fatto a venirmi in mente, mi stupisco di me stessa.

kiss by black 91

 

  
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