2.
CHIACCHERE DA SPOGLIATOI.
[TOUKO - RUBY]
Touko si preparava per andare a
scuola, accompagnata dal fratello e dai
due migliori amici, Komor e Belle. Arrivati al cortile della scuola si
divisero
e Touko, ancora in compagnia di Belle, si precipitò con lo
sguardo alla ricerca
di Kotone, una nuova amica.
La trovarono circondata da svariati studenti e, facendosi strada tra la
folla, la sentirono urlare idiozie assieme a Gold, così le
due amiche
cominciarono a preoccuparsi ricredendosi però quando,
arrivate finalmente
dall’amica, constatarono che si trattava solo di una partita
a carte che Gold
perse.
Kotone si unì alle due e ricordò loro
dell’ora di educazione fisica che
si sarebbe svolta in piscina.
Si avviarono in classe prima del suono della campanella ma, proprio
quando stavano per girare la maniglia della porta, udirono una voce
proveniente
da dentro l’aula ma non riuscirono a distinguere di chi
fosse, così per non
interrompere qualsiasi cosi si stesse svolgendo lì dentro,
decisero di entrare
al suono della campana.
Entrarono in aula con i compagni ma riuscirono comunque
a notare
che gli unici due ad essere già in classe erano Ruby e
Sapphire ma chiedere a
uno dei due cosa fosse successo non si rivelò una buona
idea, tuttavia Kotone
fece cenno a Touko (dato che a Belle non parve interessare) di avere
un’idea e,
così facendo, si sedette al suo fianco.
Giunse la terza ora e i ragazzi si recarono, come da orario, in piscina
godendosela al massimo e, una mezz’ora prima del suono della
campana, ragazze e
ragazzi andarono nei rispettivi spogliatoi.
Sotto lo sguardo interrogativo delle compagne Kotone
continuò: “ Tra
tutti i ragazzi della nostra classe, c’è qualcuno
che vi piace? ”.
Kotone, notati i diversi brusì, decise di avanzare delle
congetture,
girandosi subito verso Touko che, capendo le sue intenzioni
cercò invano di
fermarla.
“ Per quanto riguarda me, beh, ovviamente
c’è il mio Red! È così
misterioso, è così figo! Con quel suo sguardo
penetrante di color rosso
intenso, con le sue poche parole, con…- ”.
Touko, notando l’amica con gli occhi quasi a forma di
cuoricini le diede
una pacca sulla spalla per farla riprendere e incitarla ad andare
avanti,
dimenticando che il primo obiettivo sarebbe state lei.
“Mh, sì. Secondo me la mia Touko ha un debole per
l’alto, elegante,
misterioso, gentile e taciturno N!”. Touko si
trovò così ad arrossire di colpo
ma vedendo le compagne ridere partì all’attacco:
“ Ridete, ridete! Ce n’è anche
per voi, eh! Per esempio tu, Sapphire, sei sicuramente innamorata di pisellino! ”.
Le compagne la osservarono con aria interrogativa e allora Touko
ricordò
che lei era l’unica a conoscere quel soprannome,
così spiegò: “ Pisellino è
il
soprannome che demmo a Ruby all’asilo perché
vestiva sempre, e intendo sempre,
di verde ”.
(Piccola parentesi: Touko difatti frequentò
l’asilo assieme a Ruby con
cui dopo, però, perse i contatti)
Sapphire allora, arrossendo visibilmente, cercò in tutti i
modi di
negare, fallendo miseramente.
Touko e Kotone avevano già ottenuto ciò che
cercavano ma, ormai, prese
dall’argomento, continuarono a tirar fuori una coppia dopo
l’altra, con
l’aggregazione delle altre:
-
“ E Mei? Kyohei o Hue?
Non saprei! ”
-
“ Pearl gira spesso
attorno ad Hikari! ”
-
“ Ma secondo me Hikari ha
una cotta per Touya ”.
Continuarono così
finché Kotone non pronunciò il nome di Belle,
fermata
immediatamente da Touko che, con decisione, disse: “ No,
Belle non è innamorata
di nessuno, altrimenti lo saprei! ”.
Kotone stava per annuire quando Belle, sorridente e con gli occhi
socchiusi, affermò invece di essere innamorata.
Touko e Kotone rimasero quindi pietrificate, incapaci di parlare, con
gli occhi sgranati fissi su Belle, per poi emettere un unico, forte e
squillante suono accompagnato da quello della campanella che segnava la
fine
dell’ora: “ COOOOOOOOOOSAAAAAAAAAA?!?! ”.
I compagni riflessero un attimo e accettarono il fatto che Ruby,
effettivamente, aveva i capelli neri così Green
avanzò un paragone che avrebbe
perseguitato il povero Ruby per il resto della sua esistenza:
“ Capelli neri e
occhi rossi, proprio come Red ”.
Ruby rimase pietrificato nell’apprendere
l’indiscussa verità, supportato
da Gold con appariscente preoccupazione. Così Ruby, come
svegliato da una
trance, disse: “ Come Red! Come Red!! Perché se ho
le stesse caratteristiche di
Red non sono popolare quanto lui?! ”.
Gold, da bravo amico idiota, lo accompagnò in quella che non
si capiva
se fosse solo una sceneggiata o meno mentre Green fece per andarsene,
come se
avesse completamente perso interesse in quella forma di vita chiamata
Ruby,
tanto gli risultò stupida.
Tornato in classe Ruby si avviò verso Kotone ma, prima di
parlarle, notò
l’espressione di Touko (che le stava seduta accanto)
pensierosa e triste.
Riflesse un attimo ma scelse di non dirle nulla, così
riportò la sua
attenzione su Kotone e le disse: “ C’è
una domanda importante che devo
rivolgere alla persona che più al mondo ama Red ”.
Gli occhi di Kotone s’illuminarono e, con la solita carica di
adrenalina, affermò: “ Sì,
sì! Sono io!! ”.
Ruby dunque continuò: “ Bene, ecco… Red
ha i capelli neri e gli occhi
rossi, …cioè, anch’io ho le stesse
caratteristiche, allora perché non sono
popolare quanto lui?! ”.
Il volto di Kotone si trasformò in un’espressione
di superficialità,
come se la risposta a quella stupida domanda fosse più che
ovvia: “ Ma che
domande sono? Non paragonarti mai più a Red, lui
è figo e tu no, punto ”.
Ruby si sentì cadere addosso un masso tanto erano state
schiette e
cattive le parole di Kotone, così rimase depresso per un bel
po’.
Perché non gliel’aveva detto? Eppure Touko le
raccontava ogni cosa e,
probabilmente, Belle sapeva cose su di lei che nemmeno la stessa
conosceva, e
allora perché Belle non si fidava di lei?
Finite le lezioni Kotone trascinò fuori dalla scuola Touko
prima che
potesse unirsi a Belle e compagnia per tornare a casa:
-
“ Kotone,
questo… questo è un rapimento! ”
-
“ Senti, tu non vuoi
sapere cosa ci nasconde
belle?! ”
-
“ La curiosità
mi sta mangiando viva ma… ”
-
“ Komor o Touya?!
”
-
“ Cosa?! Mio fratello
è un sospettato?! ”.
Dopo la breve conversazione con
l’amica affermò di dover andare a casa.
Durante il tragitto notò un viso conosciuto seduto
comodamente su una panchina,
con una lattina in mano ed entrambi i gomiti appoggiati sullo schienale
e la
testa inclinata all’indietro: “ Ruby? ”.
Il ragazzo quasi sobbalzò, come risvegliato da un sogno ad
occhi aperti
e si spostò per far spazio alla vecchia amica che
notò la sua aria abbattuta e
chiese:
-
“ Cosa
c’è che non va? ”
-
“ Potrei farti la stessa
domanda, hai una faccia
così triste ”
-
“ Potrei anche dirtelo se
tu me lo dicessi per
primo ”
-
“ Ma chi mi garantisce
che dopo che io te lo dico
tu mantieni la promessa? ”
-
“ Falla finita e parla,
pisellino ”
-
“ Ah! Come puoi ricordare
quel dannato soprannome?!
”
-
“ Andiamo, non provare a
cambiare discorso… ”
-
“ Mh, il problema
è…. Sapphire, lei è un’amica
d’infanzia e diciamo che noi… ”
-
“ Oh, è nato
un amore?! ”
-
“ Questo è il
problema! Io non lo so! Non è che lei
non mi piaccia ma è Sapphire, è strano vederla in
quel modo ”
-
“ E lei, cosa pensa?
”
-
“ Se l’ho
etichettato come problema significa che
non è d’accordo, no? ”
-
“ Quindi
c’è lei che è innamorata e tu, stupido,
che la vedi ancora come una sorellina a cui fa attenzione. E, dato che
l'ho
capito, Gold che c’entra? ”
-
“ Gold lo sa, non
perché io gliene abbia parlato ma
perché certe cose le capisce da solo, e vuoi che io gliene
parli, vuole essere quel genere di amico che da consigli su questa roba ma proprio
non ce la faccio a raccontargli di tutti i miei problemi. Il tuo
problema,
invece? ”
-
“ Buffo ma… il
mio problema è lo stesso di Gold. Io
sono la migliore amica di Belle e lei la mia, no? Io le racconto sempre
tutto,
allora perché lei non lo fa? ”
-
“ Solo perché
tu lo fai non significa che lei debba
farlo di dovere. Io penso che non ci sia bisogno di raccontarci tutto
per
essere dei buoni amici. Ci sono cose di cui nemmeno io sono sicuro, ho
bisogno
di rifletterci da solo e dopo, quando avrò preso la mia
decisione, sarò
disposto a parlarne, vorrei solo che Gold mi lasciasse del tempo
”.
-
“ Ma dopo tutto il tempo
passato assieme, dopo
tutto il tempo che io ho passato insieme a Belle, mi sono sentita
tradita…- ”.
Ruby sobbalzò ancora,
ignaro su quale mossa fare, accanto alla dolce
Touko ormai piangente e singhiozzante. Quando Touko si calmò
si scusò
visibilmente imbarazzata ma Ruby le sorrise caldamente e, avvicinandole
il
pugno, affermò: “ Nessun problema, tanto noi siamo
soci, no? ”.
Touko, che non aveva certo dimenticato il loro passato insieme
all’asilo, rimase sorpresa e contenta nel scoprire che non
era l’unica a
ricordarlo, così ricambiò il sorriso e
avvicinò il suo pugno a quello del
vecchio amico.
-
“ Hey, hai sentito quella
cosa che ho chiesto oggi
a Kotone? ”
-
“ Quella storia riguardo
la tua somiglianza a Red? ”
-
“ Quella. Ti ricordi
anche la risposta di Kotone?
Sei d’accordo con lei? ”
-
“ La ricordo. Tu, Ruby,
non sei affatto figo come
Red…- ”
Ruby
calò il viso fingendo di piangere demoralizzato a causa
dell’ennesima cattiva risposta ma Touko continuò:
“ …Ma anche tu hai tanti lati
buoni e ti trovo anche abbastanza carino, sai? ”.
Touko
quindi entrò in casa lasciandosi dietro un Ruby sprizzante
d’energia, come se fosse appena rinato.
ANGOLO AUTRICE:
Inizio col dire che vi ringrazio di aver letto sin qui e che mi scuso per eventuali errori di grammatica/battitura.
E, adesso, ci tengo a precisare una cosa: ho dovuto far avere la reazione sorpresa ai compagni di Ruby alla scoperta dei suoi capelli neri!
Io ho sempre creduto li avesse bianchi!
L’ho tipo scoperto manco l’anno scorso che è un cappello, ma che volete ci capisca con la grafica del gba?!
Insomma, è stato un trauma, compatitemi.
Inoltre LO SO, so che Ruby spesso ha gli occhi verdi, ma altrettanto spesso li colorano di rosso, e sono più fighi quindi niente, chiudete un occhio, o anche due.
Quindi boh, ciao e alla prossima, e grazie ancora ;)