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Autore: GuGuEll    12/05/2007    1 recensioni
Come si sono conosciuti i membri del quintetto del suono?E quale era la loro dote in comune? Semplice:erano tutti musicisti incompresi.Fic incentrata sul magico Quintetto attraverso il mondo della musica, ambientata nel periodo prima dell'attacco all'esame selezione Chunin.Potrà uno show sensibilizzare quel cuore di pietra di Orochimaru? Vedremo, vedremo...
Genere: Generale, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hola raga! Questo è il primo chapter della fic sul magnifico Quintetto del Suono , un soggetto sfruttato di rado nelle fic, e ne approfitto per fare un omaggio a loro e alla musica...Recensite in molti!

1° cap: Now we are five!

Tayuya se ne stava sciattamente stravaccata sul ramo di una grossa quercia , con lo sguardo attento di chi si aspetta l'arrivo di qualcosa o qualcuno da un momento all'altro; durante la trepidante attesa maltrattava le povere giovani foglie smeraldine attaccate ai rami. Rendeva l'idea di una persona in cerca di un impiego per spendere il proprio tempo . Ci sarebbero stati molti modi per colmare il vuoto dell'attesa, ma se ti trovi in un villaggio fantasma, abitato da mentecatti e sfollati che cercano spasmodicamente di soddisfare i desideri di un capo egocentrico a cui non è passato neanche dall'anticamera del cervello di fornire ai propri abitanti strutture adibite allo svago , cosa puoi fare dalla mattina alla sera?

D'un tratto un' ombra imponente si avvicinò alle spalle della ragazza, che sbuffava come una teiera.

-Sei una cretina- mormorò l'ombra misteriosa all'orecchio della dolce fanciulla.

-Vaffanculo Jirobo!-Rispose con estrema grazia voltandosi indispettita verso il suo interlocutore.

-Sono anni che ci conosciamo e sai bene che non mi piace perdermi in formalità.-Aggiunse.

Jirobo si spostò dall'ombra delle frasche e si sedette sul ramo davanti a lei, osservando curioso le ghiande e chiedendosi che sapore avessero.

-Senti, Tayuya- proseguì conciliante indirizzato alla figurina imbronciata.-So che è una palla, ma io e te siamo stati nominati da Orochimaru come membri del quintetto speciale!-Esclamò enfatizzando le ultime due parole.

-E allora?- Domandò lei scettica alzando un sopracciglio.

-Allora!? Ti rendi conto che ora siamo responsabili di missioni segretissime e di vitale importanza?-

Rincarò il ragazzo strabuzzando gli occhi. -Comunque- proseguì -Non è stata una mossa intelligente non presentarti alla chiamata del capo insieme ai nostri compagni. Dopotutto non sono così malaccio!-

-Ah no?- esclamò Tayuya sarcastica -Ma te sei fuori! non sono venuta appunto perchè li avevo già visti l'altro giorno durante la selezione.-

Fece una pausa.Per tutta la durata della conversazione teneva la testa bassa di proposito per evitare di posare l'occhio su Jirobo che si strafogava con le ghiande peggio di un suino

.-Sono i peggio sfigati- Riprese continuando a maltrattare le povere piante.-e per questo non ci tengo a familiarizzare con quelli-

Detto questo, susseguì un'altra pausa di silenzio che durò qualche minuto, in cui entrambi rimasero assorti nei proprio pensieri, lo sguardo fisso sulle cacche di piccione sul porfido del muretto, l'unica attrazzione interessante nel raggio di qualche chilometro.

-Ma chi me l'ha fatto fare di trasferirmi in questo villaggio!- mormorò d'un tratto la rossa tra sè e sè, attirando l'attenzione del dirimpettaio.

-Boh, se non lo sai te...-

-Voglio dire, a parte un locale che apre la sera, per il resto non c'è nessun'altro luogo decente,e tranne noi due, non c'è nessuno che sappia cosa sia uno strumento musicale!E menomale che si chiama Villaggo del Suono..-Si lamentò la ragazza.

-Potremo esibirci insieme nel locale come si fece l'anno scorso:io alla batteria e tu al flauto ed al canto.- Suggerì l'altro con naturalezza.

La ragazza fece un ghigno malefico e sentenziò:

-Sì, e magari anche questa volta verremo ricoperti di pomodori da capo a piedi. Forse non l'hai capito:ABBIAMO BISOGNO DI PIù MUSICISTI!-Detto questo lanciò una ghianda ad un innocente piccione che cacava allegramente sul muretto, colpendolo in pieno.Ad un tratto Jirobo ebbe come una folgorazione:

-Ah!mi ero dimenticato di dirti che ho scambiato un paio di chiacchiere con gli altri tre membri.Insomma, Kidomaru, quello scuro di pelle con quattro braccia, mi ha detto che suo padre gestiva un negozio di strumenti musicali e che non se la cava male alla chitarra ed alle tastiere.-A sentire questo l'espressione di Tayuya si fece più interessata.

-Continua..-

-Poi mi ha detto che tempo fa aveva un gruppo blues...ma poi si sono sciolti perchè molti erano deceduti a causa di uno scontro...L'altro , quello strano di nome Sakon ha un gemello siamese che si chiama Ukon, un idiota completo, sai,..-

-Com'è che si chiama il terzo?-Interruppe bruscamente la ragazza.

-Ah, quello è il capogruppo, si chiama Kimimaro e dicono che è l'ultimo esponente del formidabile clan Kaguya...-

-Mai sentito..-

-...Ed è un grande leccaculo di Orochimaru e poi,- aggiunse sussurrando avvicinandosi all'amica-Si dice che sia affetto da una malattia congenita terminale, è probabile che tra poco tiri le cuoia!-

-Kimimaro...- Riflettè la rossa assorta tra sè e sè .-l'avevo gia notato in giro e non sembra niente male..Sai mica se ha la ragazza?- chiese con un sorrisetto furbo all'amico. -No , sai , non mi spiacerebbe una botta e via prima che schiatti.

-Mi spiace deluderti, ma ho saputo che ha fatto il salto della quaglia già da un bel po' di tempo...-

-Coosa?!-Esclamò la diretta interessata sull'orlo della più dispertata delusione.-anche lui, sniff, stessa fine di Kabuto...-

-Suvvia!-La consolò l'amico fedele-può darsi che tu abbia qualche remota possibilità, sei così poco femminile..-

Non fu furbo formulare tale frase da parte di Jirobo, ma non descriviamo la reazione della ragazza, dal momento che potrebbe turbare deboli stomaci).

-Senti Tayuya, stasera vado al locale con kidomaru e Sakon, vieni anche tu?-Domandò massaggiandosi un enorme bernoccolo sulla fronte.

La ragazza, con gli occhi ancora fiammeggianti (giammai dire a Tayuya che non è femminile,giammai!Poi le avete viste le conseguenze..) dovette attendere di sbollirsi un poco prima di rispondere:

-Mh..Solo se mi offri la birra-

-Ok..-Sospirò quell'altro immaginandosi i contanti che volavano via dal portafoglio come farfalle.

-Intendo, per tutta la settimana..-

A quel punto, poteva dire addio al portafoglio intero (Tayuya è un' alcolizzata della peggior specie).

***

Verso le dieci di sera l'aria era ancora calda e umida come durante la giornata. Jirobo passeggiava placidamente per le poche e strette vie, e quella camminata tanto breve aveva iniziato a procurargli delle grosse macchie di sudore sotto le ascelle, che non sarebbero state un bel vedere se la maglia non fosse stata nera. Arrivò davanti al locale, o meglio,l'unico locale: “Il Ronzino Perplesso”, un tugurio decadente e polveroso in stile far west post- moderno che più che altro poteva sembrare uno squallido tentativo di imitazione da parte del fondatore del villaggio, che di queste cose sembra non chiapparci granchè. I ragazzo si appoggiò con la schiena al muro vicino all'entrata, fischiettando la melodia di un brano di uno dei suoi gruppi heavy metal preferiti. Dopo poco scorse all'orizzonte la nanesca figura di Tayuya, strizzata in un vestitino nero attillato che arrivava fino al ginocchio; più che un rispettabile ninja di alto livello, pareva la ragazza-tubetto in cerca di aiuto umanitario da parte di qualche esponente del sesso opposto che la degnasse di uno sguardo.

-Guarda che Kimimaro non viene...- Esordì il l'imponente ragazzo cercando di dedurre il motivo di tale travestimento.

-Se non te ne sei accorto sono una ragazza, e noi ragazze non ci vestiamo decentemente solo quando vogliamo imbroccare! Capito, coglione?-

Dopo averlo aggredito in quel mogo urlando come un'aquila, entrò nel locale con passi lunghi e ben distesi, non lasciando neanche il tempo a Jirobo di ribattere.

Magari non avrò azzeccato il motivo, ma stai a vedere che c'è rimasta male per la mia battuta di stamani!”Entrò anche lui nel locale, massaggiandosi pregando gli dei hidaniani che la serata sarebbe proseguita meglio di come era iniziata. Passarono davanti al bancone dove si trovava sempre il proprietario: un ceffo anziano (probabilmente col piede già nella fossa) dal volto rugoso come una castagna vizza con la barba lunga fino all'ombelico e sulla fronte una bandana di paysley da hippy redivivo. Non un granchè come esemplare, ma nell'insieme dell'arredamento della bettola era molto suggestivo. Jirobo prese Tayuya per un braccio e la trascinò alla ricerca degli altri due compagni. Sedevano a un tavolo nell'angolo dello stanzone facendo a gara chi manteneva più a lungo il tappo del fiaschetto di sakè in equilibrio sul naso. Questi ultimi si girarono quando la gigantesca ombra di Jirobo coprì la fioca luce del lampadario.

-Ehi, amico, allora sei venuto!- Gridò giulivo (e forse un po' brillo) Kidomaru.

-Ehilà compare! Quella tua amichetta è il quarto elemento della squadra?- Chiese in modo confidenziale Sakon coprendo con una mano una vistosa patacca d'unto sul nuovo abito floreale.

-Sì questa è Tayuya!- gongolò Jirobo soddisfatto -Ti presento Kidomaru e Sakon con il fratello Ukon- Una testa sbucò dalla nuca del compagno:

-Ciao, come va?-

Tayuya sfoggiò un sorriso alquanto forzato durante le presentazioni. Tirò l'amico per la manica e gli mugugnò tra i denti:

-Posso parlarti un attimo in disparte?-

-Ehm, noi andiamo ad ordinare qualcosa da bere al bancone, torniamo subito.- Azzardò Jirobo assecondando l'amica.

-OK!Tanto il posto non ve lo ruba nessuno!-

Si allontanarono un poco; quando si accertarono di essere spariti dal loro campo visivo, Tayuya esplose di botto:

-TI PREGO, ANDIAMO VIA! NON VOGLIO STARE CON QUESTI TRUZZI!- Guardò con occhi imploranti il compagno, provando ad arruffianarselo con le buone.

-Però...Dai, questa è un occasione d'oro per trovare in un sol colpo chitarra e tastiera.Come si suol dire: due piccioni con una fava!-

-La fava sei te!-Rispose scocciata la rossa alla sua proposta allettante.

Però, in effetti un chitarrista non sarebbe male..”

-Mi hai convinto...-Borbottò senza troppo entusiasmo.

Come volevasi dimostrare, Jirobo riusciva sempre a colpire nel segno.

Tornarono dai compagni dopo poco; Tayuya reggeva una pinta di birra di proporzioni spropositate, più grossa della propria testa, mentre Jirobo fissava sconsolato il vuoto incolmabile lasciato dai bigliettoni che avevano inesorabilmente abbandonato il calduccio del portafoglio.

-Ma lo sai che la birra è da sfigati? Bevi un po' di sakè con noi che siamo dei veri signori!- Esclamò Sakon quando la rossa si sedette nel posto vuoto accanto a lui.

-Ma lo sai che non me ne importa una sega?- Ribattè di rimando facendogli il verso.

-Però, che linguaggio che ha questa signorina carina!- Osservò acuto Kidomaru poi le chiese: -Mi hanno detto che sei una ninja notevole e che non te la cavi male come musicista. Suoni diversi strumenti a fiato, no?-

La ragazza squadrò per un attimo la figura sfuocata del compagno attraverso il vetro del boccale, poi lo poggiò sul ripiano.

-Se per questo non me la cavo malaccio anche a cantare.Non ho una voce splendida, ma è orecchiabile.-

Mentre parlava aveva assunto un piglio professionale da donna in carriera che sorprese i tre.Buffo come certi argomenti possano cambiare le persone!

-Sai che sei forte?- Si complimentò Sakon -Sei una ninja esperta e pure musicista, Gaanzo! Hic!-Sobbalzò a causa di un attacco di singhiozzo da sbornia, scivolando giù dalla sedia e battendo una sonora sederata per terra.

-Tutto bene?- Chiesero gli altri in coro.

-Si, *hic*, sono ancora vivo e vegeto. Comunque,*hic*, anch'io suonavo il basso qualche tempo fa...Potrei rispolverare i vecchi spartiti e, che ne so, accompagnarti mentre tu canti..- Suggerì avvicinandosi ad ella.

-Uh, Sakon, se non ti conoscessi bene, direi che ci stai provando!-lo interruppe Ukon da sotto la veste.

L'altro rinvenì momentaneamente afferrò il fiaschetto del sakè e lo brandì pericolosamente contro il consanguineo dietro la propria nuca.

-Dannato bastardo, come osi!-Una mano spuntò dietro la schiena di Sakon ed afferrò il boccale ormai vuoto di birra di Tayuya.

-Non puoi colpire tuo fratello!-Gridò come impazzito Ukon mollando una randellata in testa all'altro.Nel frattempo Kidomaru era piegato in due dagli spasmi risate e sbatteva incessantemente il pugno sul tavolo.Jirobo, che non sapeva che pesci prendere, cercò di intervenire nella situazione ma come tutta risposta dai due contendenti, fu minacciato con i vetri aguzzi delle bottiglie rotte.

E Tayuya?Dopo aver capito che aria tirasse, era svicolata da sotto il tavolo ed era furtivamente scappata dalla finestra.

Camminava in punta dei piedi lungo il vialetto per non farsi scoprire.

Che gabbia di matti, appena esce Jirobo gliene dico quattro!”Stava per sedersi sul marciapiede, che captò una melodia provenire dalla sua destra.Tese le orecchie e provò a seguirla . Dai suoi calcoli dedusse che l'edificio di provenienza non era lontano. Con un balzo felino salì su un tetto e con quel brusco movimento squarciò un lembo del vestito.

-No!Merda!Ci mancava anche lo spacco,ora.Mia mamma mi ucciderà!-

Camminò furtiva sul tetto, fino a che scorse una finestra da cui scorse una luce soffusa. La musica veniva da là; si avvicinò quatta quatta alla finestra e riuscì a riconoscere dalle note della canzone che chi abitava in quel palazzo stava ascoltando “Ashes to Ashes” di David Bowie, il suo cantante preferito.

Qui c'è qualcuno che la sa lunga in fatto di musica”

Si appostò sul ramo dirimpetto alla finestra e potè vedere chiaramente chi v'era in quella stanza.

Kimimaro?!!”

Visione scioccante: il ragazzo aveva indosso l'uniforme del suono, abbassata sulle spalle ed aperta sul davanti, mostrando un corpo snello e muscoloso.Ballava.E cantava.Muoveva le braccia ed il busto sinuosamente, con la scioltezza di una serpe.E la voce! Così rauca e profonda che si uniformava perfettamente a quella del celeberrimo cantante.

-Oh, mio Dio...- Tayuya si portò sconcertata la mano alla bocca, le dita tremanti un po' allargate. Rimase immobile in quella posizione per qualche secondo, poi si rese conto che, se Kimimaro si fosse voltato verso la finestra e l'avesse vista, non avrebbe mai potuto raccontare lo scoop a Jirobo. Congiunse le mani nella consueta posizione della tecnica di mimetizzazzione più efficace in queste circostanze.

-Fresche frasche no jutsu!-Afferrò due rami pendenti sopra di lei e li abbassò innanzi a sè, dimodochè le foglie potessero coprirla.

Nel frattempo continuava a sbirciare quel corpo esile e cereo che si contorceva i una danza che rimembrava molto lo stile Dandy degli anni '70 ( Stile Bowie,appunto...ndautrice).

-Deh, direi che Jirobo avesse ragione riguardo i suoi gusti...-

La canzone finì e lo pseudo-cantante si mise a sedere su un lettaccio di legno polveroso, magari fregato al proprietario de il Ronzino Perplesso. Tayuya poggiò un piede su una sporgenza sotto di lei per aiutarsi a scendere. Quando si parla di sfortuna, proprio in quel punto ed in quell'istante un gatto stava passeggiando. Neanche a dirlo, premette sulla coda e l'animale lanciò un miagolio acuto che fece voltare Kimimaro vrso la finestra.

Shh!Chetati brutta palla di pelo!”In preda al panico diede una poderosa pedata alla bestiola che fu scaraventata sul davanzale di una finestra dell'abitazione accanto. Gesto che le costò caro: si sbilanciò troppo e lasciò la presa dei rami che la occultavano ; allora, temendo di essere scoperta, si tuffò su un lato e, invece di finire sul ramo sottostante , mancò il bersaglio e si fece a ruzzoloni tutta la tettoia-il vestitino nero ringrazia-fino a capitombolare nel bel mezzo di strada.

-Ti vedo in gran forma , Tayuya!-La ragazza, rintontita per la botta, si alzò a fatica a sedere e cercò di mettere a fuoco la figura che le si stava avvicinando.Dalla mole sembrava essere Jirobo.

-Sai che ti sta bene questo spacco?- Osservò lui abbozzando cinicamente un ghigno.

-Idiota!Sai che rischiavo di lasciarci la pelle?-Rispose dopo aver ritrovato la lucidità per un'istante perduta :-E comunque, non immaginerai mai quello che ho visto...-

-Ok,Ok..-la interruppe fatman sollevandola di peso -ho gia sopportato i deliri di Sakon ubriaco come un tegolo, non mi interessa sapere cos'hai provato nelle visioni durante il delirium tremens.-

-Ma io non sono ubriaca!Mettimi giù- Sbraitò stizzita la ragazza che si dimenava inutilmente dalla presa dell'altro.

-E io non sono grasso!..A parte tutto, ti informo che domani pomeriggio, se non abbiamo missioni da compiere, ci ritroviamo tutti a casa mia per discutere che brani suonare.-

Tayuya si bloccò disorientata:

-Tutti chi? Che brani?-

Jirobo si picchio la fronte col palmo della mano (beccando il bernoccolo e facendosi pure male).

-Giusto!Te non ne sai niente!

Tayuya divenne sempre più disorientata

-con Sakon e Kidomaru siamo diventati ufficialmente una band!-Dichiarò trionfante

E svenne.



Fine primo capitolo!

Piccole noticelle:1 per chi non lo sapesse, la parola “fava” in Toscana vuol dire anche “idiota” o “deficiente”, come si può notare nel gioco di parole là sopra.

2:David Bowie è un cantanteche andava di moda negli anni '70 e '80 e faceva musica pop-rock(ripeto: per chi non lo sapesse).

3:Il titolo del capitolo è preso dall'album di un gruppo folk di nome Steeleye Span, il cui titolo originale è “Now we are six”.


Allora, alla prossima!






  
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