Sherlock si era ritrovato a dover passare tutta la giornata con Mycroft. Tutta. La. Stramaledettissima. Giornata.
Si era sorbito i suoi convegni, una visita a casa della loro madre, il suo ciarlare, i suoi problemi a guidare il Governo e il fatto che magari avrebbe avuto finalmente bisogno di un aiuto – del suo aiuto, ovvio! -, i suoi casi assolutamente banali e prevedibili che aveva risolto in qualche ora e altri, invece, che si sarebbe portato a casa perché “Una promessa è una promessa Sherlock!” e poi ancora il presentarsi a gente totalmente ed inevitabilmente noiosa, e altri problemi, andare a teatro insieme e la dannata Corea e Cristo! Quante ore poteva avere una giornata?!