Questo ultimo periodo era passato troppo in fretta, il tempo mi aveva messo fretta, e non ero ancora riuscita ad abituarmi all'idea che me ne sarei andata.. Per sempre!
Che ne sarebbe stato di Andrew? Il giorno in cui gli avevo detto che me ne sarei andata, era stato lui a dirmi che voleva almeno mantenere l'amicizia.. Era vero, ce l'avremmo fatta?
*Toc Toc*
Ad interrompere i miei pensiri fu Emma, che con quattro valigie entrò il camera mia: «Hey, depressa di un'amica, come va?»
'Depressa' aveva detto, forse aveva ragione, ero proprio diventata depressa in quell'ultimo periodo, ma non era colpa mia se dovevvo lasciare il mio ragazzo qui, da solo.
«Hey, Emma, non sto molto bene, ma sto cercando di abituarmi al fatto di lasciarlo, forse non sarà poi la fine del mondo, continuerò a sentirlo comunque..»
Mi stavo autoconvincendo delle parole che avevo appena detto, non ero sicura nemmeno io se fosse stato proprio come avevo appena raccontato ad Emma, ma chissà, la vita sarebbe continuata lo stesso, credo.
«Ecco, dici bene tesoro, non devi preoccuparti, occhei? Me lo prometti? Poi ci sono io al tuo fianco, andrà tutto bene, te lo assicuro!»
Aveva proprio ragione.. Dove l'avrei trovata un'amica così.. Andai vero di lei e l'abbracciai.
Ricambiò felice.
Scendemmo al piano di sotto per andare a dire ad Emily che doveva aiutarci a prendere il lettino nel quale avrebbe dormito Emma per questa settimana, finché non saremmo partite..
Emma aveva deciso di dormire a casa mia, perché voleva abituarsi al fatto che quando saremmo partite non avrebbe visto i suoi genitori per tanto tempo.
«Emily, hai deciso di non aiutarci oggi?» dissi io sorridendo.
«Scusate, avete ragione, arrivo subito!» così detto, si alzò dal divano e mise via, frettolosamente, le cose che aveva appoggiate sulle sue gambe. Cos'era, ci stava forse nascondendo qualcosa? I miei tentativi per riuscire a vedere erano falliti, perché ogni volta che cercavo di sporgermi, Emily mi dava uno scappellotto in testa, alla fine mi arresi.
Andammo in soffitta, per tirare giù il lettino, non fu una semplice impresa, ma alla fine ci riuscimmo. Io ed Emma andammo in camera mia per rifare il letto.
«Allora..» disse Emma attirando la mia attenzione.
«Che mi racconti?»
Cosa voleva sapere? Ormai sapeva tutto di me, però forse non sapeva una cosa.
«Ehm.. Beh, ho una bella notizia per te!» dissi io accennando un sorrisetto.
«Oddio! Cosa, cosa, cosa? Dimmelooo!» urlò.
«Allora, questa settimana non andiamo a scuola, perché Emily e i tuoi genitori sono andati ad annullare la nostra iscrizione!» sapevo che Emma odiava la scuola con tutta sé stessa, perciò sarebbe stata contenta di questa notizia.
«Oddio, non ci posso credere! Evvaiii!» disse urlando e 'ballando' per tutta la camera.
Immaginavo reagisse così.

La settimana passò in fretta, e senza neanche accorgermi era giunto il giorno precedente a quello della nostra partenza.