“…E mi chiedi
anche perché? Ma perché quella era Hermione Granger!! Anzi la bellissima
splendida Hermione Granger!” proseguì Draco scimmiottando la voce di Blaise.
“La vuoi piantare?!?!”
disse spazientito l’altro, era tutto il giorno che Draco
non lo mollava un secondo assillandolo continuamente. Dopo gli allenamenti non aveva potuto nemmeno farsi una beata doccia priva della sua
compagnia.
La serpe mora cercò di rifugiarsi dentro le
morbide piume del suo cuscino, tappando li più
possibile le orecchie, ma niente da fare. L’irritante voce di quel maledetto
furetto lo raggiungeva anche lì.
“Non credere di cavartela così, sai Blaise? Ci vuole ben altro per fermare un Malfoy e tu dovresti saperlo!”
starnazzò nuovamente Draco, la sua voce era talmente
irritante che Blaise non riuscì a trascurarla.
Mentre il biondo sapeva benissimo che prima o poi l’amico avrebbe ceduto, perciò continuava a
starnazzare e berciare per la stanza.
“Draco piantala…” incominciò con un tono d’avvertimento Blaise…ma dall’altra parte niente.
“… insomma ho diritto a sapere sono un Malfoy, uno splendido Malfoy….”
“..ti ho detto di
finirla!” le parole incominciavano ad avere un che di intimidatorio.
“…un favoloso Malfoy
che merita attenzione e poi tu non mi avevi detto
che…”
“Se non la pianti giuro che ti stacco le
corde vocali e ci faccio una sciarpa per l’inverno!” ma niente, anzi sembrava
quasi che il biondo ci stesse prendendo gusto… Saltellava in giro per la camera come
un pollo, starnazzava come un pollo…
Un ghigno malefico si dipinse sul volto di Blaise.
“Dracuccio…
quante volte sei stato trasformato in un animale?” chiese tranquillo il moro
avvicinandosi alla bacchetta.
“…che poi sono IO che ti sto degnando del
mio… MH?!?!”
Draco capì dopo un po’ il senso di quelle
parole, ma ormai era troppo tardi per cercare una via di fuga…
Puff!
“Cooococodè!”
“Devo ammettere che ti preferivo come
furetto, comunque cerca di non deporre uova o ancor
peggio scagazzare in giro per la stanza!” disse Blaise, era soddisfatto del risultato, ottimo.
Almeno lui non aveva più quella simpatica
presenza tra le scatole, e il nuovo Chicken-Draco
poteva tranquillamente concentrarsi sui merletti dei letti.
Blaise dopo aver neutralizzato il compagno uscì
dalla camera, per poi dirigersi ai piani superiori.
Aveva
delle faccende da sistemare, ne andava della sua
dignità… ma, prima di tutto, della sua sanità mentale. Principino Draco Malfoy voleva
delle risposte, e lui non le aveva. I casi erano due o soddisfare la curiosità
di Draco, e la propria, oppure cambiare identità e
volto, perché il biondo non si sarebbe di certo
fermato davanti ad un “Non so perché è nato tutto questo putiferio da una
semplice frase detta con sarcasmo”.
“Va da lui.” Sentenziò improvvisamente
“Ma Ginny, mi dici
cosa potrei dirgli? Non mi è ancora ben chiaro né il mio, né il suo
comportamento…” ribadì ormai esasperata Hermione.
“Beh il tuo si può riassumere in tre
scatti. Primo lo guardi stranita, secondo gli strappi il
libro di mano e… Terzo, il mio preferito, urlandogli dietro non si sa bene
cosa, ti rifugi in classe, rintanandoti in un angolino a soffiare come un
gatto…” enunciò la rossa con un malefico sorriso .
Si era vero, Hermione aveva esattamente
fatto queste cose, tranne che lei sapeva bene cosa gli aveva gridato contro. Ma era rimasta scioccata, era più che comprensibile come
comportamento… no?
Ed una vocina, candida candida rispose: “Se te lo stai chiedendo… NO
Hermione, non è normale comportarsi così. E no, non ci sono giustificazioni che
reggano.”
“Ti odio Gin…” rispose seccata rinchiudendo
una ciocca di capelli mori ondulati dietro all’orecchio.
“Ma no….” Disse
tutta mielosa l’amica “Cosa dici? Tu mi adori!” continuò strusciandosi sul suo maglioncino.
“Senti tu, piccola rompiscatole…” Hermione
si stava già caricando per sfogarsi sulla povera malcapitata, quando un piccolo
ed apparentemente indifeso serpeverde si presentò
davanti a lei.
Il piccolo tutto rosso in viso, si gonfiò
bene ed incominciò il suo encomio.
“
“E se io non
volessi venire?” rispose Hermione con un sorriso sadico, sapeva già chi era il
mittente di quel messaggio.
Il bambino, che non si aspettava una
risposta simile rimase un momento sconcertato e poi come se si fosse ripreso da
uno stato di trance, sentenziò:
“Il Signor Zabini
ha detto che qualunque cosa lei dicesse che non fosse
un –Certo, ci sarò- le avrei dovuto leggere una cosa.” Mentre diceva questo si
mise a cercare indaffarato nel suo mantello, ad un certo punto si illuminò come una lampadina colpita da Lumus.
“Eccola!!” gridò
tutto felice tirando fuori una pergamena spiegazzata e malconcia. “Se l’avessi persa il Signor Zabini
mi avrebbe rinchiuso nei seminterrati…” disse più a se stesso che alle due
ragazze, sudava freddo, evidentemente il suo emissario l’aveva parecchio
intimorito. Si rischiarò la voce gonfiandosi nuovamente e cercando di sembrare
più grande, tanto che si alzò in punta di piedi. “ Se
la splendida Hermione si rifiutasse si venire…
tappezzerò personalmente tutta la scuola di foglietti, manifesti e cartelloni
con l’immagine della signorina sopraccitata mentre scambia dolci effusioni,
normalmente chiamate baci, con il signor Weasley.”
“Ma io e Ron non ci siamo MAI baciati!!” sbraitò schifata Hermione, “Questa è una mera bugia!”
“…Foto che io stesso ho provveduto
a creare, ma questo lo sappiamo solo noi… gli altri compagni scuola, no
di certo.” Continuò il portavoce.
Hermione inorridì al solo pensiero di con quanta arguzia e cattiveria avesse architettato tutto
ciò Zabini. E visto che
l’amica era rimasta scioccata, Ginny decise che toccava a lei rispondere…
“Allora può riferire che…” anche sta volta
il piccolo interruppe e chiudendo gli occhi fece una
strana smorfia.
“Il Signor Zabini
ha detto che di pettegola lui ne ha già una,
precisamente il Signor Malfoy, pertanto
“ A chi hai dato della pettegola tu piccolo
mostriciattolo?” Berciò inviperita.
Hermione si era ripresa dal piccolo momento
di nausea per l’immagine di prima, e una volta scrollato
via il pensiero del suo primo umidiccio bacio, si godette lo scambio di insulti
tra Ginny e il bambino.
Rise di gusto, la questione si faceva
interessante, soprattutto dopo che Zabini aveva
istruito alla perfezione un primino per fargli da
messaggero.
“Riferisci che verrò” disse tappando la
bocca a Ginny, “ E che ognuno si merita quello che ha,
io Ginny, lui Malfoy. Di certo lui è messo peggio.”
L’ambasciatore in miniatura ebbe finalmente
una risposta che poteva soddisfare il suo capo, fece un inchino per congedarsi
da Hermione ed una linguaccia a Ginny e poi scappò per le scale trotterellando
allegramente.
CIAO A TUTTI!! Sono tornata, ebbene si. Non sono stata uccisa, né rapita dagli alieni…
E dopo lunghi mesi (anni forse?!) d’attesa, riprendo con questa storia.
L’ho ripresa grazie a un po’ di persone, primo in assoluto il mio ragazzo… E no!! Non perché è un tesoro è dolce carino e coccoloso… no, proprio no, grazie a lui perché a rotto le scatole finchè non mi sono rimessa davanti alla tastiera…
Grazie anche a Pippimag che mi ha fatto capire che tanto anche se questa storia non è il massimo vale la pena continuarla perché piace a me… (e perciò voi ve la dovete subire!! :P )
Ultime ma non per importanza, tutte le persone che avevano seguito questa storia e che forse (dai uno ce ne sarà…) speravano in un seguito.
Un bacione grande grande.
_Umi_ o Laura