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Autore: Winry977    28/10/2012    1 recensioni
Essere condotti alla roulotte di una band da un cane per non vedenti non è una cosa che capita a tutti. Cosa potrebbe succedere?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gennaio e i primi giorni di Febbraio volarono come niente, e io passavo la maggior parte del tempo a sentire la radio. Una volta Jake aveva cercato di distrarmi, ma non ottenne grandi risultati. Avevo una paura folle, e volevo metterla a tacere al più presto. Peccato che, dopo giorni di meditazione giunsi solo ad una soluzione. Una soluzione che avevo sperato per tutto il tempo che ero stata lì di evitare. Fu così che decisi di radunare i ragazzi tutti attorno al divano.

-Voi sapete che dovete tornare in California, vero?- cominciai io con tono triste.

-Si... quindi?- domandò Jinxx.

-Quindi... io credo che quando tornerete lì, io resterò... qui.- Mi chiesi come ero riuscita a formare quella frase dal significato così cattivo per me.

-Scherzi, vero? Tu verrai con noi!- esclamò Christian.

-CC... per favore. Renditi conto. Con quale passaporto? Non è una cosa che si fa da un giorno all'altro. E chi garantirebbe per me? E con Suzanne? Come la mettiamo? Quella è capace di spacciarmi per ricercata!

-Garantiremmo noi!- ribatté Jake. -E per i documenti, li faremo e basta.

-E Suzanne se ne può andare all'altro mondo!- esclamò Jinxx.

Scossi la testa e sospirai. -Come se all'aeroporto non sanno che io sono la cieca di cui parlano tutti... Sentite... succederà... io... dovrò tornare a Sheffield.- la mia voce tremò e mi sforzai di trattenere le lacrime. Perché separarmi da quei ragazzi, che erano ormai come una famiglia per me, era una cosa sovrumana, e mi avrebbe uccisa di tristezza.

-Noah! Io... Io non voglio separarmi da te! E nemmeno gli altri!- esclamò Andy.

-Andy!- lo richiamò Ashley.

-Non voglio! Diamine!- la sua stessa voce tremò. -Ti prego. Vieni con noi.- la sua voce era vicinissima a me, sentivo il suo respiro soffiarmi sul viso. Non resistetti, una lacrima mi rigò una guancia.

 

Per due giorni filati Andy non mi rivolse volutamente la parola, facendo il sostenuto. Ma persino io che non riuscivo a vederlo, intuivo che fosse molto triste. Al terzo giorno si arrese e il suo mutismo cessò con un abbraccio non appena mi svegliai accanto a lui. Non ne rimasi interdetta, sapevo che il suo silenzio non sarebbe durato molto a lungo, e nello stesso momento in cui mi stringeva a sé, mi rendevo conto di quanto avrebbe sofferto a causa della nostra distanza. Ma io non potevo farci nulla. Mi accordai con i ragazzi che qualche giorno prima che loro partissero mi avrebbero riportata da Suzanne.

 

Quel fatidico giorno arrivò, proprio il giorno prima della loro partenza. I saluti furono la parte più difficile da affrontare e io non potei evitare di piangere non appena Jinxx mi si avvinghiò.

-Oh, Jinxx...- mormorai singhiozzando.

-Ti rivedremo vero?

-Spero davvero di si!- risposi io asciugandomi una lacrima.

Si staccò da me e toccò a Jake, che mi strinse con meno forza ma con grande tristezza. -Ci mancherai, Noah. Tenerti con noi è stato bellissimo.- e mi diede un bacio sulla guancia. Un'altra lacrima rigò la mia guancia appena asciugata.

Si staccò e fu la volta di Christian. -CC, grazie di tutto!-

-Ma grazie a te! E non dimenticare il Pentacharm!-

-Lo terrò sempre al collo!

Ashley non si volle staccare da me. -Ash, così mi viene ancora di più da piangere!

-Non... Non ti dimenticare di noi!- esclamò con voce tremante.

-Io non posso scordarmi di voi.- feci scivolare una mano sul suo cuore. -Io vi terrò sempre qui.- gli diedi un bacio sulla guancia.

Quando dovetti salutare Andy, il mio pianto si fece più forte, e le lacrime erano impossibili da fermare. Delle dita attraversarono le mie goti e le asciugarono.

-Ti verrò a riprendere.- mormorò Andy.

Io, in qualche modo, aprii le palpebre, e individuando la sua sagoma gli gettai le braccia al collo, richiudendo poi le palpebre a causa di un dolore ad esse. Il suo abbraccio fu il più lungo di tutti. Quando si staccò, io non ebbi il coraggio di muovermi da dov'ero. Non volevo tornare da una parte, ma dall'altra sapevo che dovevo, perché non c'era altro da fare.

Un dito mi sollevò il mento verso l'alto, e provai una sensazione che prima non conoscevo.

Le mie labbra entrarono a contatto con quelle di qualcun altro, che emanava un dolce odore mescolato al miele. Tiepide e morbide, dopo un po' si staccarono da me.

-Andy?- lo chiamai io, ma già il suo odore si stava dissolvendo.

-Tornerò!- disse da lontano con voce tremante.

-A... Aspetta!- lo chiamai io. -Iyo! Iyo, portami da Andy, dai!- il mio cane cominciò a trascinarmi e si fermò poco dopo.

-Andy??

-... Noah?- la sua voce era di nuovo vicina a me, e il suo odore era distinguibile.

-Tu DEVI tornare, capito?

-.... si.- stavolta mi baciò per molto più a lungo di prima, riscuotendo in me emozioni fortissime, mai provate in tutti i miei anni di vita. Era come se fossimo una cosa sola, il nostro contatto era così deciso che avremmo potuto sprizzare scintille. Quando si staccò dalle mie labbra, sussurrò: -A presto.- e rimasi sola, in ginocchio sull'asfalto, a piangere. In lontananza udii Ashley che cercava di confortare un Jinxx piangente.

-A presto.- mormorai tra le lacrime.

  
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