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Autore: Alexiel_Slicer    29/10/2012    9 recensioni
"Ciò che calpestava ogni sera le ricordava cos'era: non più una ragazza, non più una persona, non più un essere umano. Lei era solo una prostituta e non aveva alcun diritto." [...]
"Adesso sapeva perchè quella strada veniva chiamata "Boulevard of broken dreams" ovvero "Il viale dei sogni infranti" e con il tempo imparò che lei non era l'unica, ma una delle tante." [...]
"Qualche volta desidero che qualcuno là fuori mi trovi..." (boulevard of broken dreams - Green Day)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 15 -E sarà così per sempre-


Si guardò intorno ancora incredula: quelle quattro mura che racchiudevano una vera camera da letto accogliente e ben mobiliata, quel tepore nell'aria che la riscaldavano, mentre fuori il freddo la faceva da padrone, quella tranquillità, quella serenità, ancora stentava a crederci. L'incubo era finalmente finito e lei era ritornata alla vita di tre anni prima, o quasi. Bill l'aveva accolta nella sua villa, le aveva dato una bella stanza in cui stare e riempito l'armadio di vestiti meravigliosi che avrebbero fatto l'invidia di ogni ragazza. Tutto quello andava oltre alla sua vecchia vita fatta di semplicità e comodità senza eccessi. Da ragazza normale era diventata una prostituta, un incubo durato tre anni, ma che ai suoi occhi era stato lungo secoli, per poi risvegliarsi ed essere una principessa.
Si guardò allo specchio per un'ultima volta, prima di dover scendere di sotto per prendere parte alla festa che Bill le aveva preparato in suo onore: il vestito nero le calzava perfettamente, morbido ed elegante le cadeva fino alle ginocchia, uno spesso nastro di raso le fasciava la vita per poi chiudersi sulla schiena in un fiocco, mentre una spallina di tulle le passava su una spalla. I capelli erano sciolti e terminavano in boccoli e un rossetto color carne le colorava le labbra.
Bill entrò nella stanza ed abbracciandola da dietro le disse dolcemente "Sotto ti stanno aspettando tutti".
"Sono pronta, scendiamo".
Il ragazzo sorrise e le baciò una guancia "Sei bellissima" le sussurrò.
Celeste si girò a guardarlo e con una mano gli accarezzò il viso ancora livido "No, tu sei bellissimo".
Fece una smorfia "Non credo con questi lividi e graffi".
Lei sfiorò il segno sulle sue labbra "E' colpa mia, scusa".
"Non è colpa di nessuno. Questi passeranno, l'importante è che adesso tu sia qui" e così dicendo la prese per mano e insieme lasciarono la camera.
Sotto li aspettavano tantissime persone, tra cui alle prime file, Kirsten, Cecilia, Consuelo e Andreea. Tutte e quattro sorridenti, tutte e quattro libere, tutte e quattro finalmente serene.
Celeste le abbracciò con calore, poi una mano le si posò sulla spalla.
"Credo di meritarmi un abbraccio anch'io".
Si voltò e vide Tom: anche lui riportava in viso i segni di quella notte.
"Oh, Tom! Certo!" disse abbracciandolo.
"Ehm ehm" intervenne Bill fingendo di tossire.
"E dai! Dopo che mi sono fatto malmenare un abbraccio è il minimo che mi possa meritare".
"Si, ma adesso allontanati".
"Su, Bill non fare il geloso".
"Ecco, diglielo anche tu!" disse Tom "Mi faresti l'onore di un ballo?" le chiese poi porgendole il braccio.
"Con vero piacere" rispose lei aggrappandosi ad esso.
"Ah, bene bene! Balla con lui" borbottò Bill offeso.
Celeste sorrise intenerita e si allungò verso il ragazzo "Ti amo" gli sussurrò ad un orecchio.
Tom la portò al centro del salone ed iniziarono a ballare.
"Grazie, Tom, davvero. Anche se non eri obbligato, hai aiutato Bill in quella folle impresa" disse la ragazza tra un passo e l'altro.
"Non ringraziarmi, non ho fatto niente".
"Niente? Hai messo a repentaglio la tua vita!".
"Oh, è una cosa che faccio tutti i giorni vivendo accanto a Bill" disse scherzosamente.
Celeste rise.
"E comunque folle non è sinonimo di impossibile".
La musica terminò e con essa anche il ballo. Tom gentilmente si congedò con un inchino e lei andò girovagando in cerca di Bill.
Lo trovò fuori in giardino intento a guardare il cielo stellato. Gli si avvicinò silenziosamente, per poi abbracciarlo facendo passare le braccia intorno ai fianchi di lui.
"Che ci fai qui solo soletto e al freddo?".
"Beh, dopo che mi hai tradito con Tom...".
"Ma smettila, sciocchino!".
"Ah, ora mi dai pure dello sciocco, bene".
Celeste si imbronciò "Allora che dobbiamo fare?!".
Bill si mise a ridere, poi divenne serio e girandosi la strinse a sè sussurandole con voce suadente "Visto che me lo chiedi io proporrei di andarci ad infilare sotto le coperte al caldo, quando finisce la festa. Solo io e tu stretti l'uno all'altro a dormire".
La ragazza a quel termine di frase sorrise e poggiò la testa contro il petto del ragazzo "Ti ho già detto che ti amo?".
"Si, ma tu ugualmente continua a dirmelo".

I raggi del sole trapelavano flebili dalle bianche tende che coprivano la grande vetrata svegliando Celeste. In tutto l'ambiente regnava un profondo silenzio. Ogni cosa era così calma, tranquilla.
La ragazza si girò sull'altro fianco tra le candide lenzuola trovando il cuscino accanto al suo vuoto, ma con ancora la leggera sagoma della testa di Bill. Non trovandolo corrugò la fronte dispiaciuta, avrebbe voluto accucciarsi contro il suo corpo e sentirsi sussurrare il buongiorno.
Qualche istante dopo la porta si aprì e il ragazzo comparve accompagnato da un fragrante odore che proveniva dai croissant posti sul vassoio che teneva in mano.
"Ti ho svegliata io?" le domandò.
"No, ero già sveglia".
Bill posò il vassoio al centro del letto, poi mormorò "Buongiorno" e impresse un bacio sulle labbra di Celeste.
"Ma dove sei stato?" gli chiese notando la tuta che indossava.
"Al bar a prendere la colazione".
"Ma tu...ma tu sei...".
"Sono cosa?".
"Pazzo".
"Già, pazzo di te".
Celeste si limitò a sorridere e scuotere la testa, mentre cercava di trattenere le lacrime.
Dopo tanta sofferenza, dopo quel tremendo ed apparente infinito temporale era arrivato l'arcobaleno. L'aveva portato Bill ed adesso grazie a lui viveva, davvero. Ed era sicura che risvegli come quello ci sarebbero stati ancora accanto a lui, sicura che l'avrebbe amata. E sarebbe stato così per sempre.

FINE

***

L'angolo dell'autrice matta: ed ecco l'ultimo capitolo della mia ultima fan fiction (per il momento). Si, perchè questa è l'ultima, non che io non abbia idee, anzi ne ho molte, ma credo di meritarmi un pò di sano riposo xD ritornerò alla riscossa non temete u.u
Ringrazio tutte coloro che hanno messo questa storia tra le loro seguite, preferite e ricordate. Ringrazio chi l'ha letta e seguita capitolo per capitolo, ringrazio chi l'ha recensita e ringrazio chi l'ha semplicemente letta ed è rimasto nell'ombra. Insomma, in parole povere: GRAZIE A TUTTI!
Ci si rivede prossimamente.
Bacioni,
Alexiel  

  
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