Le varie pozzanghere su quel marciapiede vennero disturbate, poichè calpestate con un passo nervoso e impaurito.
Il mio.
Non avevo il coraggio di girarmi e vedere se quei dannati poliziotti erano sul mio passo oppore no. Io correvo senza sosta, stringendo i denti e i pugni, che scuotevo per essere più rapido. Frenai di botto ed entrai in una viuzza stretta, probabilmente lo spazio tra un edificio e l'altro. Cercai di non dare nell'occhio stringendomi contro il muro. Se la fortuna era con me, la polizia non mi avrebbe visto. Guardai avanti a me: c'era uno specchio, probabilmente qualcuno l'aveva abbandonato a se stesso perchè non serviva più.
Fissai il mio riflesso e puntai gli occhi prima sulle mani. Tremavano pigramente ed erano completamente fradice. Un braccialetto borchiato era mezzo slacciato. Cadde a terra, ma non lo raccolsi. La paura e l'ansia erano a comando di me stesso.
Ricominciai a fissare lo specchio. I miei occhi si puntarono sul mio sguardo.
Impaurito.
Nervoso.
Ansioso.
Innamorato.
Una piccola ed insignificante lacrima scorse sulla mia guancia fredda, e feci in fretta a farla sparire. Il dolore non poteva e non doveva passare avanti alla preoccupazione. Preoccupazione dedicata ai poliziotti, che ancora non erano passati. Ma ecco che sentii le gomme della loro auto stridere sulla strada. Si avvicinavano, sempre di più, quando passarono avanti. Quei pochi secondi non sembravano arrivare mai, ma quando passarono, mi sentii sciogliere.
Era il sollievo, che mi fece scivolare lentamente contro il muro fino ad arrivare a terra. Poggiai il gomito sul ginocchio più vicino al mio petto pulsante e lo usai come appoggio per la testa. Ecco che un'altra lacrima mi percorse la guancia. Questa, al contrario dell'altra, durò più a lungo.
-Per Anna, Mike.- ripetei tremolante, prima di deglutire. -Per Anna.-
Angolo Autrici
Questo capitolo l'ha scritto Monky_Blue, non io, le lascio tutti i meriti.
I capitoli sono corti, lo sappiamo, inizieranno ad allungarsi dal prossimo ;)
A domani <3