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Autore: ValHerm    14/05/2007    14 recensioni
ecco la mia prima fic su Full Metal Alchemist! Nella mia storia, alla fine di tutto, Winry vorrà organizzare una festa a sorpresa per Ed. In questo giorno speciale, il nostro alchimista d'acciaio scoprirà una bella e dolce verità. Tra antiche promesse e sentimenti svelati, nascerà finalmente l'amore. Commentate in tanti! ^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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III

III. Una vecchia e dolce promessa

La mattina dopo Winry si alzò presto, anche se aveva dormito per poche ore. Aveva da sistemare le ultime cose per la festa, come la torta e i palloncini.

Si alzò in piedi con un sonoro sbadiglio.

Guardandosi intorno, notò Al che dormiva profondamente. Decise di non svegliarlo. Le era stato accanto tutta la notte, si meritava un po’ di riposo.

Però, passare la notte in bianco era servito: la sciarpa era lì, già confezionata. La ragazza aveva voluto fare il lavoro per bene. Sorrise, pensando alla faccia che avrebbe fatto Ed quando avrebbe scoperto il tutto.

Aprì la porta della stanza, e sentì qualcosa di pesante cadere per terra.

Si ritrovò Ed sul pavimento, che dormiva.

Aveva in mano un bicchiere e il termos del caffè.

Winry sospirò sorridendo:

-Scemo- sussurrò –ora mi spii pure, eh?-.

Decise di spostarlo nella sua stanza, così, lo prese per un braccio e lo sistemò sotto le coperte. Lo guardò un attimo, accarezzandogli i capelli. Poi, appena si voltò, lo sentì parlare nel sonno:

-Winry…-.

La bionda si voltò, poi, notando che stava ancora dormendo, gli si avvicinò piano:

-non piangere…più…- disse ancora.

Winry rimase colpita da quelle parole. Sicuramente Ed l’aveva sentita piangere la sera prima.

La ragazza si chinò piano su di lui, e due ciocche dorate sfiorarono il viso rilassato del ragazzo:

-non piangerò più- gli sussurrò lei –grazie. Ti amo-.

Poi, gli si avvicinò piano, dandogli un dolce e morbido bacio sulle labbra.

 

Winry scese al piano di sotto, notando che sua nonna era già sveglia.

-Nonna- la chiamò –come mai già in piedi?-

-volevo darti una mano- rispose l’anziana signora –sapevo che ne avresti avuto bisogno. Io vado a ritirare la torta, tu puoi occuparti dei palloncini. Sono appena arrivati. Gli ho fatti mettere nella stanzetta che avevamo già decorato. Sono chiusi in degli scatoloni, tesoro-

-va bene- rispose Winry –grazie-.

La ragazza si avviò nella stanza che avevano decorato il giorno precendente: era una stanza che la nonna non utilizzava quasi mai. Era quasi divisa dalla casa vera e propria, perché vi erano due porte, che però conducevano comunque fuori dall’abitazione. Perciò, ogni qualvolta si andava in quella stanza, lo si faceva più per trovare degli utensili di giardinaggio o pulizia domestica.

Però, per come l’avevano addobbata, sembrava proprio una stanza adatta ad una festa. Poi, i palloncini avrebbero dato il tocco finale e decisivo.

Ed ne sarebbe stato davvero felice.

 

Una volta finito di addobbare la stanza, Winry si stiracchiò:

-Ho finito- disse allegra.

La stanza era davvero bellissima.

-Winry- disse una voce –waw!! Hai addobbato questa stanza davvero bene!-.

Al guardò entusiasta ogni palloncino e ogni decorazione. Winry sorrise.

Al non aveva mai visto molte feste, poiché dopo la morte di sua madre non c’era stata più molta voglia di festeggiare qualcosa.

-ti sei svegliato allora!- esclamò la ragazza –il mio principe azzurro dorme ancora?-

-si- ammise Al –quando dorme non lo svegliano neanche le cannonate. A proposito, oggi mi sono preso un colpo quando l’ho visto vicino a me. Come mai era lì?-

-bè…- cominciò Winry –è una lunga storia. Diciamo che… l’ho trovato a dormire dietro la porta e ho deciso di sistemarlo meglio. Avrebbe avuto dolori per l’intera giornata se l’avessi lasciato lì-

-capisco- disse Al sorridendo –allora… quando comincia la festa?-

-mmh…- rifletté la ragazza –che ne dici di sta sera? Adesso pranziamo, e non gli diciamo nulla. Io terrò anche un po’ il broncio, così penserà che sono arrabbiata con lui e magari verrà a scusarsi. Eccome se verrà… altrimenti, la festa se la scorda… Deve capire che ha sbagliato, e che io, la bellissima e intelligentissima Winry, ho ragione-.

La ragazza si bloccò di colpo vedendo che il bambino la osservava sarcastico. Sentì il viso diventarle bollente, e sorrise cercando di cacciare via l’imbarazzo.

Poi, Al guardò fuori dalla finestra, attraversato da chissà quali pensieri.

-Winry- cominciò lui –ricordi l’ultima festa che abbiamo fatto?-

La ragazza rifletté un attimo…

-l’ultima festa… fammi pensare…- rispose Winry. Qual’era l’ultimo evento che avevano festeggiato? Risaliva a tanti di quegli anni prima che le pareva un fioco ricordo…

-ah, si, ora ricordo- disse infine –era il mio compleanno. Avevo circa 6 o 7 anni, non ricordo con precisione-

-esatto- disse Al –ricordo quel giorno come se fosse ieri. Anche se ero piccolo mi è rimasto impresso nel cuore-.

Winry sorrise:

-adesso comincio a ricordarlo meglio- disse la ragazza –ricordi quando dovevo spegnere le candeline?-

-mmh....- pensò il bambino –ma si! Che io e Ed litigavamo perché volevi che uno di noi ti aiutasse a spegnerle… e quel qualcuno doveva essere il tuo fidanzato… mamma ci tolse di peso, altrimenti ci saremmo ammazzati…-

-si, è vero- disse Winry sorridendo.

Poi, in lei, cominciò a farsi strada un dolce e vecchio ricordo:

 

------§-------§--------

 

-Winry!- esclamò il piccolo Ed da sotto il tavolo.

-Ed!- rispose lei –che ci fai lì sotto? Mi aiuti a spegnere le candeline si o no?-

-E se Al si arrabbia?-

-già, è vero…-

-infatti, poi piange e mamma mi uccide-

-va bene- disse Winry –ma promettimi una cosa: il giorno in cui festeggerai il tuo compleanno chiamerai me a spegnerle insieme a te. Solo io ti darò una mano-

-certo- rispose Ed –ma tu devi scegliere chi è il tuo fidanzato. Io o Al-.

La bambina sorrise furbetta, si avvicinò al biondino e lo baciò sulla guancia.

-è un segreto. Te lo dirò nel giorno del tuo compleanno-.

 

------§-------§-----

 

-Winry?- la voce di Al fece scapito nella mente della ragazza, risvegliandola da quel dolce ricordo nel quale si era persa, e che aveva quasi dimenticato.

La bionda si voltò e sorrise.

-coraggio Al, ora usciamo da qui e chiudiamo bene la stanza-.

 

Intanto Ed si stava pian piano svegliando dal sonno pesante nel quale era piombato.

Aprì lentamente gli occhi, ritrovandosi ad osservare un panorama differente da quello abituale.

Non era la sua stanza.

Si sedette piano, cominciando a mettere a fuoco gli altri oggetti presenti accanto a lui. Poi, guardandosi addosso, notò anche che quelle coperte avevano un profumo particolare, e che non erano le sue.

Sapevano di Winry.

Era nella stanza di Winry.

Ma come ci era finito?

Poi, ricordò di essersi addormentato in corridoio, e, probabilmente, Winry l’aveva trovato e l’aveva sistemato nella sua stanza. Non era ancora riuscito a scoprire perché Winry aveva chiesto ad Al di aiutarla. A fare cosa?

Li aveva sentiti parlare di molte cose, ma soprattutto di loro… di lui…

Forse voleva un aiuto a livello emotivo. Voleva qualcuno con cui confidarsi, e non aveva chiamato lui. Proprio quando lei ne aveva bisogno, lui le aveva praticamente urlato contro.

E… l’aveva fatta piangere.

Chissà da quanto tempo andava avanti questa storia. Quando si chiudeva nella sua stanza dopo aver litigato con lui… anche quando erano piccoli… lei… si chiudeva in camera e piangeva.

Piangeva per quel ragazzo tanto insensibile ed egoista che era Edward Elric.

Purtroppo, non era solo Winry ad aver bisogno di un supporto emotivo. Qualcosa stava succedendo all’interno di Ed, dei suoi sentimenti, del suo cuore… e non sapeva spiegarselo neanche lui.

Cominciava a capire che qualcosa stava cambiando nel profondo della sua anima.

Ma… quando, questa cosa aveva avuto inizio?

Poi, il ricordo di una promessa.

 

-------§---------§---

 

- promettimi una cosa- disse la piccola Winry - il giorno in cui festeggerai il tuo compleanno chiamerai me a spegnere le candeline  insieme a te. Solo io ti darò una mano-

-certo- rispose Ed –ma tu devi scegliere chi è il tuo fidanzato. Io o Al-.

La sua piccola amica sorrise, si sporse verso di lui e lo baciò sulla guancia. Era il compleanno di Winry, e lui si era nascosto sotto il tavolo perché se Al l’avesse visto si sarebbe ingelosito.

- è un segreto. Te lo dirò nel giorno del tuo compleanno- gli aveva risposto.

In quel momento, Ed avrebbe voluto festeggiare il suo compleanno subito, solo per venire a conoscenza di quel segreto quasi vitale per lui.

 

--------§-----------§--------

 

Già.

E se tutto fosse iniziato allora?

Era tutto così semplice a quei tempi.

Poi, però, sua madre era morta, e Ed non aveva più festeggiato il suo compleanno, e non aveva mai saputo da Winry quel segreto.

Perché era tanto importante per lui? E poi, perché quel ricordo quasi dimenticato veniva allo scoperto ora, in un momento di confusione totale?

Ed si affacciò alla finestra, e vide lei, la ragazza che ultimamente era al centro dei suoi pensieri.

La vide sorridere mentre un soffio di vento le scompigliava i capelli biondi, mentre Al le faceva i dispetti e lei lo rincorreva felice.

Era Winry, una persona che conosceva praticamente da quando era nato. Una ragazza forte, coraggiosa, ma anche dolce e fragile. Il suo volto gli era stato di conforto nei momenti più bui, l’aveva spinto a continuare a vivere quando avrebbe voluto morire, il suo ricordo l’aveva accompagnato ogni istante, senza mai lasciarlo solo.

Lei era tutto il suo passato, tutta la sua vita.

Fu allora che la vide diversamente.

Vide una persona nuova, ma allo stesso tempo una persona che sapeva di casa, di buono.

E allora, capì.

Sorrise, contento finalmente di essere venuto a conoscenza di quella dolce verità, e fu subito pervaso dalla voglia di dirle tutto, di renderla partecipe di quella nuova scoperta.

Perché lui, ora sapeva.

Era innamorato di lei, di Winry.

E, in quel momento, non c’era per Ed, consapevolezza più dolce di quella.

 

Winry sorrideva, schizzando dell’acqua ad Al. Stavano cercando di ingannare il tempo, aspettando che Ed si svegliasse.

Poi, la ragazza si bloccò di colpo.

Tra la frescura e l’ombra di un albero, stava comparendo una figura.

Quegli attimi furono come un sogno.

La figura cominciò pian piano ad essere più definita ed illuminata.

Era Ed.

Lui si avvicinò piano alla ragazza, con un viso dolcissimo attraversato da un bellissimo sorriso.

Winry sentì batterle forte il cuore. Non sapeva cosa fare. Sentiva il viso diventarle bollente.

Non aveva mai visto Ed con un’espressione così rilassata. Sembrava che nessuna paura lo scalfisse più, che nessun dolore attraversasse i suoi occhi.

Il ragazzo le fu di fronte, si chinò su di lei e l’abbracciò.

Forte, come a non volerla lasciare più.

Piano, Winry ricambiò il suo abbraccio.

Era come se sentisse di essere stata d’aiuto a qualcuno. Cosa avesse fatto di preciso, non lo sapeva neanche lei. Ma, nel profondo del cuore, sapeva che quell’abbraccio era per lei, solo per lei.

Era un “grazie” particolare, reso a gesti. La ragazza inspirò, facendosi completamente invadere dal profumo della persona che amava. Quella persona che gli era stata lontana troppo tempo, anche se non di sua spontanea volontà. Socchiuse gli occhi, abbandonandosi al suo petto morbido e caldo.

Una strana sensazione di pace, di amore.

Era come se nessuno avesse mai potuto farle del male finché sarebbe rimasta tra quelle braccia.

Quando i suoi genitori erano morti era stata costretta a crearsi un muro, una barriera.

Quella stessa barriera che si era eretto anche Ed.

Era una protezione, uno scudo contro il dolore creatosi dal dolore stesso.

Ma, quella barriera, era stata eretta contro il mondo, non contro loro stessi.

Era sempre stato così.

Entrambi erano stati costretti a crescere, abbandonando l’infanzia troppo presto.

Per questo, per una volta, era bello ritrovarsi lì, l’uno abbandonato all’altra, sicuri che nessuno al mondo avrebbe potuto scalfirli, fino a quando sarebbero rimasti insieme.

Al li osservò sorridendo. Incrociò le braccia dietro la nuca e si diresse verso casa.

 

*

 

Ed e Winry erano seduti sul recinto di legno, come facevano spesso da bambini.

-Sai Winry- cominciò Ed –oggi ho pensato tanto a noi-

-anche io- ammise Winry –e proprio oggi ho rivissuto un bel ricordo-

-davvero?- chiese il ragazzo –anche io. Che strano…-

-mmh…- rifletté la ragazza –non è che hai ricordato il mio compleanno…?-

-si- disse Ed –esatto. Non dirmi che anche tu…?-.

La ragazza annuì pensierosa. Poi, sorrise.

-che cosa bizzarra- disse –però quel ricordo mi ha fatto sorridere tanto oggi-.

Ed sorrise:

-anche a me. Mi avevi fatto una promessa, ricordi?-.

Winry guardò verso il sole che tramontava e lasciava il posto alla luna.

Si prese un attimo di pausa prima di rispondere.

Ed la osservò, in silenzio, mentre il tramonto le colorava il viso di una tinta arancione, facendo risplendere le ciocche bionde. Il suo volto sapeva di una lontana nostalgia.

-certo- disse la ragazza –e la manterrò. Ma non è ancora il momento. Pazienta un altro paio d’ore…-.Ed la guardò confuso. Pazientare altre due ore? Cosa voleva dire?

-Winry- chiese –che giorno è oggi?-.

Winry si voltò, illuminata da un radioso sorriso:

-il giorno…- cominciò la ragazza –in cui è nata, la persona più importante della mia vita. Ora, vieni con me!-. Lo prese per mano e lo trascinò verso casa.

Prima che Ed potesse fare due conti, e riflettere su ciò che la ragazza le aveva appena detto, si ritrovò davanti alla porta della stanzetta che non utilizzavano mai.

-Cosa…?- chiese incerto.

-fidati- disse semplicemente lei. Gli prese la mano e la posò sulla maniglia. Edward la guardò negli occhi, scorgendo un’espressione di felicità. Così aprì piano la porta.

-BUON COMPLEANNO!- gridarono una marea di persone.

Ed rimase stupefatto, in silenzio.

Cosa?

Ma… era… oddio… possibile che… ma si… lui…se ne era dimenticato!

Guardò Winry, e fu ricambiato da un sorriso bellissimo. Allora, era così.

Quel giorno, era il suo compleanno.

Il suo sguardo andava da Winry, ad Al, alla nonna Pinako , al comandante Mustang, Riza, a tutti i suoi sottufficiali…

-vieni si o no?- chiese Winry, risvegliandolo dai suoi pensieri.

-si, si, vengo- disse il ragazzo sorridendo, consapevole di aver trovato la ragazza più speciale della Terra. Lei lo fece sedere davanti a una pila di doni:

-dai fratellone, aprili!- esclamò Al.

Ed prese impacciato un pacco dei tanti.

Aveva festeggiato pochissime volte il suo compleanno, perciò non era abituato a feste e regali.

Cominciò a scartare i regali, dopo aver promesso a Winry di aprire il suo regalo per ultimo, e ad Al di aprire il suo per primo.

Quando il ragazzo vide il pigiama che il fratello gli aveva comprato esclamò:

-e bravo Al! Non avevo ancora avuto il tempo di andare a comprarne uno. Grazie fratellino-. Il biondo sorrise contento.

Il ragazzo aprì i regali degli altri invitati, arrivando in conclusione, a quello di Winry.

-non so se ti piacerà- disse subito lei –però se non ti va per il colore, o proprio non ti piace dimmelo. Così almeno capisco dove ho sbagliato-.

Il ragazzo sorrise:

-mi piacerà sicuramente- disse, rassicurando la bionda.

Quando Ed scartò piano il regalo, e vide subito un porta foto.

Era… stupendo.

Avevano scattato quella foto qualche giorno dopo che Ed era tornato normale. Lui e Winry condividevano un giorno felice, proprio come in quell’occasione. Poi, vide che c’era un’altra cosa: fuoriuscì dallo stesso pacchetto la sciarpa per cui Winry aveva lavorato tutta la notte.

-non mi dire… che l’hai fatta tu la scorsa notte…-

-esatto- disse lei –è orrenda vero?-.

Ed la guardò, con uno dei volti più dolci che avrebbe mai potuto rivolgerle:

-no- le disse –è magnifica-.

 

Quella sera ballarono e si divertirono come non mai. Furono degli attimi magici e meravigliosi, dove la fine della guerra si riusciva finalmente a sentire.

Ad un tratto, fu il momento fatidico della torta, e dello spegnimento delle candeline.

-Coraggio fratellone!- lo incitò Al. A quel punto partì una musica dolcissima:

 

A un passo dal possibile

A un passo da te.

Paura di decidere… paura di me.

 

Ed si posizionò di fronte alla torta. Poi, guardò Winry, e si ricordò della promessa. Allungò la mano:

-vieni qui- le disse.

La ragazza si avviò verso di lui emozionata a e stupefatta allo stesso tempo. Lui si era ricordato di lei, di loro, di quella promessa…

 

Di tutto quello che non so…

Di tutto quello che non ho…

 

-ti avevo fatto una promessa- continuò Ed –oggi, la mantengo-.

I due si guardarono negli occhi e sorrisero. Si piegarono e spensero quelle candeline, tenendo fede a quella vecchia ed importante promessa.

A quel punto, tutti incitarono i due a ballare, e, alla fine, i due si guardarono negli occhi e sorrisero.

Si presero la mano e cominciarono a volteggiare insieme.

 

Eppure sentire

I fiori tra l’asfalto…

Nei cieli di cobalto c’è…

Eppure sentire

Dei sogni infondo a un pianto

Nei giorni di silenzio c’è…

Un senso… di te.

 

Fu come una magia che di colpo avvolse entrambi. Era una fantastica poesia dedicata a loro, soltanto a loro. Entrambi finalmente dissero addio alla sofferenza, e aprirono le porte all’amore.

 

*

 

Tempo dopo, tutti erano tornati a ballare, a cantare e a divertirsi e Winry decise che era il arrivato il momento di svelare il suo segreto.

Si avvicinò di soppiatto a Ed, gli prese la mano e gli disse:

-Vieni con me-.

La ragazza lo condusse fuori, sul recinto dove si trovavano in precedenza.

Si sedette e fece cenno a Ed di fare lo stesso. Appena il ragazzo si sedette le disse:

-grazie. Per tutto. Non solo per la festa. Anche per essermi accanto ogni singolo giorno. E mi dispiace se a volte ti faccio soffrire-

Lei arrossì per quel caro pensiero:

-ma no- rispose poi –a me basta averti accanto per essere felice-.

Il ragazzo si voltò verso di lei, che si affrettò subito a cambiare tono –cioè… mi sei accanto da quando ero bambina… e… non so… forse sia…-.

Ma Winry non fece in tempo a terminare la frase.

Ed si era avvicinato e l’aveva baciata.

La ragazza rimase immobile e stupita, sentendo il viso farsi rosso acceso.

Ed si staccò piano, sorridendo. Un po’ per ciò che aveva appena fatto e un po’ per la faccia così strana della ragazza.

-allora?- le chiese –io ho mantenuto la mia di promessa… e tu?-

Winry era ancora piuttosto scossa. Poi, però, tornò la ragazza di sempre.

-credo sia ovvio- disse lei  –io scelgo… te!- esclamò poi, buttandoglisi al collo.

I due ragazzi caddero al suolo, sull’erba fresca, ridendo e scherzando come quando erano bambini. Winry guardò Ed, e gli disse due parole, semplici come loro, importanti e belle come i sentimenti che si portavano nel cuore:

-Ti amo-.

Ed sorrise, le si avvicinò e le sussurrò:

-Ti amo anch’io-

La ragazza sorrise, prima di chinarsi su di lui, e baciarlo nuovamente, con tutto l’amore che gli avrebbe donato.

Per sempre.

 

Nei giorni di silenzio c’è…

Un senso… di te.

 

-Winry?-

-dimmi-

-ma… cosa volevano dire quelle X?-.

 

 

                                                                                                              *FiNe*

 

Ah ah… XP… penso che sappiate cosa vogliono dire quelle X, a me lo ha spiegato una puntata di Detective Conan un po’ di tempo fa facendomi sorridere molto, così ho deciso di riportarle anche qui. Piaciuto l’ultimo capitolo? Spero davvero di si!! Ora vorrei ringraziare:

 

akane_val: Hai visto? Ed ha capito di amare Winry… che bello!! aDoRo quei due… magari anche nel cartone si muovessero un po’… (quello scemo di Ed arrossisce per quella Rose…AHH!)… ma… chissà! Non si può mai dire! Sisi, Ed era sicuramente geloso del fratello e di Winry, in un certo senso è normale che lo fosse, lei si era sempre rivolta a lui per tutto… e allora, quando ha chiesto aiuto ad Al si è sentito un po’ tagliato fuori… XP… un po’ gli sta bene, così impara ad aver pensato a Rose invece che a Winry. XD Grazie di tutto!

Cidori: che ha appena inserito una fanfic EdxWin… ma qnd l’aggiorni? Voglio sapere cm continua, capito?! XD Grazie tantissimo per i complimenti! Spero di aver colmato le tue aspettative, chiudendo la storia come si deve. Ci sentiremo presto con la tua storia, promesso! Kisses

Mao_chan91: Lo so, Win è trp dolce, ma mi serviva così per questa fic… magari qnd scriverò una nuova fic la rappresenterò più combattiva, com’è giusto che sia. Per adesso scusa, ma mi serviva così…XD Grazie davvero perché i tuoi consigli m sn stati davvero utili! Continuerò a seguire le tue storie, mi raccomando, scrivine altre su loro 2! A presto!

Fedar: purtroppo questa storia era programmata per soli 3 capitoli. Chi lo sa se mi verrà in mente qualcosa di più lungo…^^… spero davvero di si, vediamo cosa mi concederanno gli episodi di Full Metal Alchemist… perché è vedendoli che ho l’ispirazione. ^^ Ora vado, grazie mille!

Alice 9: Non ci possiamo fare niente se adoriamo le coppiette dolci e pucciose!^^ Io esco pazza, sn stupende!! ^^ Grazie x la recensione, kiss kiss

Clhoe: Sn contenta che la mia storia ti stia piacendo^^ e inoltre spero che tu abbia gradito anche questo capitolo^^… spero di risentirti!

Scarlet92: grazie!!^^ nn so che altro dire, davvero! Spero che questo chap ti sia piaciuto!

Bonza corrotta: sn contenta che la mia fic ti piaccia! Grazie 1000 per la recensione!

 

Grazie a tutti quelli che hanno seguito la mia fanfic! Era la mia prima in questa sezione, perciò ho voluto provare. Grazie al vostro incoraggiamento, alle vostre recensioni e ai vostri consigli sono riuscita a superare anche questa sfida^^! Spero concluderete le vostre opinioni…^^.

Sabato ho visto su mtv una replica molto carina dal punto di vista sia della coppia EdxWin sia per quella RoyxRiza. Me l’ero sicuramente persa, s’intitolava “quando il cuore…” e nn ricordo! Cmq Ed si era fermato da Win e lei era entrata nella sua stanza mentre si lavava il viso… insomma, arrivano all’argomento che Ed dovrà ripartire presto. Così Win si offre di rifargli la treccia e lui, dopo averle detto di non preoccuparsi, la guarda negli occhi e entrambi sorridono e arrossiscono. Tutte le volte che Ed torna a casa sono delle puntate stupende^^ ora, grazie a questa puntata, ha cominciato a frullarmi in testa una nuova idea x una nuova storia un po’ più lunga. Scriverò una fic in onore di questa puntata^^

Un’altra cosa che volevo era segnalarvi un’altra storia su EdxWin, non scritta da me ma da Cidori. È anche per lei la prima, e sono sicura che abbia bisogno di tutti i consigli e l’incoraggiamento che avete dato a me^^. Si chiama “le parole che non ti ho detto”.

Ora, vado davvero…^^

Spero ci risentiremo presto!
GRAZIE DI TUTTO!^^
ValHerm

 

  
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