Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: KillerQueen86    29/10/2012    2 recensioni
SERIE:Quarta stagione con Rose
"Allora dove siamo?" Rose si voltò verso il Dottore notando che dondolava sulla sue gambe sorridendo come un matto, pronto per quello che sarebbe successo.
"Giro del mistero." Disse, e Rose spalancò gli occhi dalla sorpresa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Quarta stagione con Rose'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell'autore: Eccomi con il secondo capitolo, sono riuscita ad aggiornare con un solo giorno di ritardo e di questo ne sono più che felice, spero che comunque la storia continua a piacervi e spero di non deludervi.

 

 

Capitolo II

In aiuto degli Ood

 

Superarono un cancello e camminarono tra gli stabilimenti, il Dottore fece strada salendo su una scala, sia Donna che Rose lo seguirono. Si ritrovarono in alto e riuscirono a vedere una schiera di Ood che usciva in ordine da uno degli stabilimenti verso un'altra destinazione. Uno degli Ood cadde a terra e il soldato accanto a lui si avvicinò intimandogli di alzarsi con la frusta in mano.

"Ma non avevate detto che erano dei servitori?" chiese Donna

"Sembrano più degli schiavi" continuò

"La differenza non e mai molta, non trovi" disse Rose.

"Non era sembrato così l'ultima volta che gli abbiamo visti e non ho fatto domande" intervenne il Dottore

"Strano da parte tua" continuò Donna.

"Eravamo piuttosto presi da quello che stava succedendo" rispose Rose per entrambi.

"Al punto che non ho potuto aiutarli e sono morti, sono in debito con loro!" continuò il Dottore guardando dritto davanti a loro.

"Guardate, quello deve essere il capo" disse Rose, vedendo un uomo uscire da uno degli stabilimenti con altre persone dietro di lui.

"Sarà meglio che non ci veda, andiamo" invitò il Dottore spingendo entrambe via, scesero nuovamente le scale e si rimisero a camminare tra gli edifici, il Dottore tirò fuori la cartina del posto e si mise gli occhiali.

"Credi davvero di riuscire ad aiutarli?" chiese Donna.

"Suppongo, devo almeno capire che sta succedendo" rispose il Dottore.

"Gli occhi rossi da cosa pensi siano causati questa volta?" chiese invece Rose.

"E' quello che dobbiamo capire" le rispose il Dottore guardandosi attorno.

"L'ultima volta cosa era successo?" chiese invece Donna.

"Oh nulla di che, una specie di essere o entità, aveva preso il controllo degli Ood e volevano ucciderci" spiegò Rose con calma.

"E come avete fatto?" chiese ancora Donna.

"Abbiamo ucciso quell'essere e loro erano liberi, quasi" spiegò ancora Rose.

"Già, solo che rimasero su una specie di asteroide ed io non ho fatto in tempo a salvarli prima che finissero in un buco nero" aggiunse il Dottore.

"Allora dove pensi di andare?" chiese Rose avvicinandosi al Dottore guardando la cartina che teneva.

"Sono un po’ confuso, la cartina non è molto chiara" rispose corrugando la fronte e guardandosi attorno.

"Guarda qui, sembra una sezione non accessibile a tutti" disse lei indicando sulla cartina.

"Sembra un invito per noi, allora" scherzò lui sorridendole, all'improvviso dietro di loro un fischio si voltarono e Donna stava indicando una porta.

"Dove hai imparato a fischiare?" chiese il Dottore avvicinandosi e mettendo via la cartina e gli occhiali.

"Alle partite del West-End" rispose con un moto di orgoglio la rossa. Il Dottore prese il cacciavite sonico per aprire la porta.

"Cosa pensi che ci sia?" chiese Rose, proprio mentre la porta si apriva.

"Diamo un'occhiata" le disse sorridendo e agitando le sopraciglia. Entrarono e si ritrovarono in un grande magazzino pieno di container sistemati in diverse file.

"Woah sembra grande quasi quanto la soffitta del Tardis!" esclamò Donna guardandosi intorno, mentre s'inoltravano.

"Che cosa conteranno tutti questi container?" chiese Rose.

"Esportazioni di Ood" spiegò il Dottore, una mano meccanica si muoveva sopra le loro teste.

"Vedete, sollevano i container e li portano negli hangar dei razzi, pronti ad essere spediti in ogni angolo delle tre galassie" spiegò camminando con calma tra quei enormi container.

"Aspetta, mi stai dicendo che questi container sono pieni di Ood?" chiese Donna.

"Tu che pensi?" chiese ironico il Dottore; Rose si avvicinò ad uno di essi.

"Diamo un'occhiata all'interno?" chiese aprendone uno, trovandosi davanti molti Ood sistemati e in attesa di essere trasportati.

"Oddio che puzza!" disse Donna.

"Quanti saranno?" chiese Rose, il Dottore si fece avanti.

"Un centinaio? Forse anche di più." Rispose il Dottore

"Un immenso impero basato sulla schiavitù" affermò Donna con rabbia.

"Non è poi diverso dalla tua epoca" ammise il Dottore.

"Io non ho schiavi" si difese Donna

"Chi pensi che cucia i tuoi vestiti?" chiese ancora il Dottore con una punta di critica.

" Dottore …" stava per richiamarlo Rose.

"Ecco perché te ne vai in giro con noi umani" intervenne invece Donna.

"Non lo fai per mostragli l' Universo, ma per tiragli frecciatine gratuite" continuò Donna con rimprovero mettendo a disagio il Dottore e facendo scappare un piccolo sorriso a Rose.

"Scusa" disse mortificato

"Non scusarti, Spaceman" lo richiamò facendogli scappare un piccolo sorriso.

"Infondo il Dottore non ha tutti i torti, solo che da noi è meno visibile, ma c'è" continuò Rose.

"Credo che tu abbia passato un po’ troppo tempo con lui" le rispose Donna.

"Non capisco la porta è aperta, perché non scappate?" chiese Donna, uno degli Ood si avvicinò di poco spostando il suo traduttore.

"Per quale ragione?" chiese innocentemente.

"Per essere liberi" rispose Rose.

"Io non capisco questo concetto" continuò l'Ood

"Cos'è quella specie di palla per detersivo?" chiese ancora Donna.

"Serve per la traduzione, vero?" chiese Rose al Dottore.

"Non nasceranno con quella, vero?" chiese ancora la rossa.

"Ood la parola “cerchio” vi dice qualcosa?" chiese il Dottore, a quel punto le luci delle sfere degli Ood si illuminarono.

"Il cerchio deve essere spezzato." Dissero all'unisono, Rose iniziò nuovamente a sentire la musica che l'aveva condotta al primo Ood.

"Wow mettono un po’ paura" disse Donna timorosa guardando gli Ood.

"Dottore?" chiese confusa, tirandogli al mano.

"Che cos'è il cerchio?" chiese ancora il Dottore ignorando Rose e Donna.

"Il cerchio dev'essere spezzato." Continuarono gli Ood.

"Perché?" chiese ancora il Dottore.

"Così possiamo cantare." Continuarono gli Ood.

"Dottore, quella canzone" continuò Rose rendendosi conto che erano loro a cantare quella canzone che continuava a sentire.

"Lo so, la sento anch'io" le disse con calma, all'improvviso risuonò l'allarme.

"Oh questo è per noi, via" disse il Dottore prendendo la mano di Rose e uscendo dal container, seguiti come sempre da Donna.

"Ti ricordi da dove siamo arrivati?" chiese Rose correndo a perdifiato tra quei container.

"Più o meno!" disse continuando a correre, a Rose scappò un piccolo gemito di frustrazione sapendo che stava improvvisando come sempre.

"Dottore, c'è una porta." Disse Donna, Rose non fece in tempo a voltarsi che lei e il Dottore girarono l'angolo.

"Dottore, Donna è rimasta indietro" disse costringendolo a fermarsi.

"Dov'è finita?" chiese guardandosi indietro, ma un paio di soldati li raggiunsero bloccandogli la strada.

"Via" disse prendendo la mano di Rose e correndo via.

Corsero ancora per un po’, chiamando Donna; Rose non lasciava la presa sulla mano del Dottore, si voltò indietro e vide che nessuno li stava inseguendo.

"Dottore li abbiamo seminati" disse Rose fermandosi per riprendere un attimo il fiato.

"Dobbiamo trovare Donna" aggiunse lui accostandosi a uno dei contener.

"Credo che l'abbiano presa" continuò Rose, osservando il Dottore

"Che fai?" chiese poi non capendo perché avvicinava l'orecchio al contener.

"Cerco di capire se Donna è qui dentro", rispose lui un po’ scocciato.

"Tranquillo credo che la sentiremo da lontano" disse lei, poi sentirono un rumore metallico avvicinarsi verso di loro.

"Cos'è stato?" chiese Rose, i due si voltarono vedendo che il braccio meccanico si azionava avvicinandosi a loro.

"Non ci credo" disse Rose sorpresa

"Pronta?" chiese invece lui prendendole la mano.

"Sempre" rispose sorridendo per poi iniziare a correre, seguiti dal braccio meccanico, Rose lasciava che il Dottore la conducesse, e sapeva che in fondo anche lui si stava divertendo, insomma non capitava tutti i giorni una cosa del genere.

Il Dottore con la sua agilità e velocità la portava tra i container, assicurandosi che il braccio non si avvicinasse troppo a loro, spesso nelle curve per darsi spinta colpiva con il piede un container.

Davanti alla loro strada si trovarono dei contenitori sul pavimento, e il braccio era troppo vicino a loro per fermarsi, con una spinta il Dottore portò Rose davanti e senza rendersi conto si ritrovò a terra con lui che la proteggeva, vide il braccio scendere a grande velocità su di loro, per poi fermarsi improvvisamente a qualche metro di altezza da loro.

"Si … si è fermato?" chiese Rose con il fiato corto e il corpo del Dottore ancora su di lei.

"Sembra di sì, stai bene?" chiese lui guardandola.

"Sì." Rispose sorridendo, si guardarono un attimo e scoppiarono a ridere.

"C'è mancato poco" scherzò lui non riuscendo a trattenere la sua risata.

"Aspetta di raccontarlo a Donna, non ci crederà mai." Continuò Rose.

Le loro risate furono bruscamente interrotte nel sentire qualcuno caricare un fucile, si voltarono trovandosi diversi ragazzi che gli puntarono delle armi.

 

Fine

Capitolo II

 

Note finali: Ci saranno diversi errori di grammatica e punteggiatura, già me lo so, e vi chiedo scusa, spero in futuro di correggerli.

KillerQueen

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: KillerQueen86