Tanto gentile e tanto onesto pare
Russia-chan, quand'egli altrui saluta
Ch'ogne lingua deven tremando muta
E li occhi non l'ardiscon di guardare.
Egli si va, sentendosi adulare
Benignamente di malvagità vestuto
E par che sia uno Stato venuto
Dalla Siberia in Europa, a miraKol mostrare.
Mostrasi sì infantile a chi lo mira
Che da per li occhi una paura al core
Che 'ntender non la può chi non la prova
E par che dalla sua labbia si mova
Uno spirito soave e pien d'orrore
Che va dicendo all'anima: kol kol kol.