Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: telesette    30/10/2012    2 recensioni
Mentre 003 e 009 si allontanavano a grandi bracciate dalla costa, il professor Gilmore era immerso nella lettura dei suoi libri con un’espressione beata sul volto. Accanto a lui il piccolo 001 stava ancora dormendo quando, messo in allarme da un improvviso spostamento d’aria, il professore lo vide svegliarsi e galleggiare a mezz’aria per effetto della telecinesi.
Lo stupore si trasformò dunque in paura, non appena 001 cominciò a comunicare telepaticamente con lui di quanto aveva appena visto...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Françoise Arnoul, Joe Shimamura, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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- Pensaci bene, ragazza mia!

 

Il professore ammonì più volte 003, prima di sottoporla all’amplificatore del pensiero, tuttavia quest’ultima sembrava più che mai determinata a procedere. Sapeva dei rischi che correva, nel mettere a fuoco i dettagli dell’aggressione da parte di quello squalo, ma non c’erano alternative.

 

- Non si preoccupi, professore - esclamò. - Sono consapevole di quello che faccio, e sono pronta a rischiare!
- Ti prego, cerca di ragionare - ribatté Gillmore, con la stessa apprensione di un padre preoccupato per la propria figlia. - L’amplificatore non ti permetterà solo di rivedere e distinguere i dettagli dello squalo, ma aumenterà anche in modo esponenziale il dolore e la paura che hai provato al momento dell’aggressione; se qualcosa nella tua mente dovesse cedere, un’immagine o un’emozione troppo forte per le tue difese, le probabilità che tu riesca a sopravvivere sono pochissime!

 

Françoise strinse forte la mano di Joe.
Anche lui avrebbe preferito risparmiarle questo rischio, su questo non c’era dubbio, ma conosceva anche le ragioni che la spingevano. L’unica traccia che poteva permettere ai Cyborg di rintracciare lo squalo era nella sua mente: 003 lo aveva visto, anche se non a livello cosciente, e i suoi sensi di cyborg avevano sicuramente registrato qualcosa che avrebbe consentito ai suoi compagni di individuare il prossimo obiettivo dello squalo e del suo manovratore.
Con la setta dei Fantasmi Neri fuori causa, neppure Isaac Gillmore riusciva ad immaginare il nome di qualcun altro a conoscenza del segreto. Trovare Thunderdies era imperativo, prima che il misterioso nemico decidesse di utilizzarlo come arma di distruzione vera e propria. Senza dubbio l’attacco a 003 era stato un semplice avvertimento, ma il rischio per l’intero pianeta era troppo grande per poter perdere tempo in scrupoli…

 

- Mi lasci tentare, professore - esclamò lei decisa. - La prego!

 

Gillmore si strinse dolorosamente nelle spalle e chinò il capo.

 

- Va bene - rispose rassegnato. - Comincerò col monitorare il diagramma delle tue onde cerebrali ma, se i valori dovessero scendere sotto il livello di guardia, interromperemo tutto all’istante!

 

Joe esitò ma, prima che potesse dire qualcosa, Françoise posò entrambe le mani sulla sua e gli rivolse un sorriso speranzoso.

 

- Non temere - sussurrò. - Non mi accadrà nulla, se ci sarai tu a farmi coraggio!
- Françoise - esalò appena l’altro. - Ti prego, sii prudente!

 

003 annuì.
L’ultima volta che aveva visto usare l’amplificatore, quando 001 si occupò di identificare i tre gemelli tibetani a capo del Fantasma Nero, gli effetti erano stati quasi devastanti per il povero Ivan. 003 non possedeva certo le difese cerebrali del piccolo Cyborg, e il rischio era senza dubbio maggiore per lei, ma ugualmente doveva sforzarsi di affrontare le sue paure per ricordare ciò che i suoi occhi e la sua mente avevano percepito del terribile squalo meccanico.
Una volta che lei ebbe indossato il casco, il professore attivò la macchina malvolentieri.

 

- Ascoltami attentamente, Françoise - fece la voce del professore, attutita dal cristallo di vetro che separava lui e 009 dalla stanza dell’amplificatore. - Devi ripercorrere tutto quello che i tuoi occhi hanno visto, a partire dal momento in cui lo squalo è venuto verso di te: focalizza le immagini, cercando il più possibile di dominare la tua paura, e ricorda che tutto ciò che stai per rivivere è già successo!
- Va bene, professore - rispose Françoise.

 

Subito nella mente di Françoise cominciarono a scorrere le immagini precedenti ciò che aveva vissuto: rivide sé stessa mentre nuotava, sentì il calore del sole e il freddo dell’acqua sulla pelle, e Joe era poco dietro di lei che muoveva le braccia per raggiungerla…
Poi di nuovo quel momento!
Le onde cerebrali di 003 ebbero un’alterazione improvvisa.

Il professor Gillmore e 009 fissarono preoccupati prima il diagramma sul monitor e poi di nuovo lei alle prese con l’amplificatore. Françoise aveva la fronte imperlata di sudore e l’espressione dolorosa sul volto, segno che i ricordi stavano turbando seriamente il suo sistema nervoso, tuttavia cercò in tutti i modi di dominare la propria paura.
Una scura ombra gigantesca sfrecciò dritta sotto di lei, sollevando l’acqua con violenti spruzzi biancastri, e Françoise rivide chiaramente l’orribile muso triangolare con la bocca spalancata e irta di denti aguzzi.
Un brivido scese lungo la sua spina dorsale, irrigidendola sulla sedia, e dalla sua bocca uscì un gemito soffocato.

 

- Françoise - esclamò 009, poggiando entrambe le mani contro il vetro. - Dottore, spenga la macchina… La spenga, per l’amor del cielo!
- Cerca di calmarti - rispose Gillmore, lo sguardo fisso sulle apparecchiature. - E’ normale che reagisca così: lo spavento è stato forte, ma al momento è tutto sotto controllo; dobbiamo aspettare e confidare in lei, è una ragazza in gamba e sono sicuro che ce la farà!

 

Intanto gli impulsi nervosi di 003 registrarono nuovamente il dolore alla gamba, così come era stata ferita dalla pinna dorsale e dalla pelle ruvida dell’animale. Françoise credeva di essere sul punto di svenire ma si sforzò ugualmente di resistere, aggrappandosi all’unico punto sicuro sullo schermo della sua mente.

 

- Joe

 

La paura era forte.
La paura di morire, divorata orribilmente dalle fauci di quel mostro meccanico, ma Françoise era consapevole che le immagini amplificate non potevano mutare: tutto questo era già accaduto, ed era stato 009 a salvarla; per quanto fosse ancora vivo in lei il terrore e l’angoscia per ciò che aveva provato, adesso era nuovamente in grado di dominarsi e soffermare la sua attenzione sui particolari.

 

- Devo concentrarmi - si ripeté mentalmente. - Posso farcela… Devo!

 

Ora 003 stava tornando al momento in cui la testa dello squalo incrociò il suo sguardo terrorizzato.
In quel momento la paura aveva bloccato le sue capacità di intendere e di connettere, ma i suoi sviluppatissimi sensi della vista e dell’udito avevano registrato ciò che ora stava cercando faticosamente di isolare da tutto il resto.
Con i raggi x, poteva infatti vedere benissimo la fitta rete di circuiti dentro la testa dell’animale: questi erano attraversati da innumerevoli impulsi luminosi, segno che qualcuno gli trasmetteva l’ordine di attaccare, e il cervello non era altro che una forma ridotta e primitiva di decodificatore; a differenza della sua specie naturale, lo Squalo-Cyborg non seguiva il proprio istinto bensì puntava verso bersagli trasmessi al suo cervello tramite onde elettromagnetiche di controllo; i raggi disintegratori degli occhi erano situati poco sotto due microtelecamere, al fine di controllare i suoi movimenti a distanza, e il tutto funzionava grazie al dispositivo atomico posto nella pancia.
Gli impulsi trasmessi al cervello dello squalo riecheggiavano adesso nella testa di 003. Sott’acqua i suoni erano amplificati e, facendo un enorme sforzo di concentrazione, Françoise poteva quasi riconoscervi un codice simile all’alfabeto Morse.
Di nuovo l’ombra del mostro sopra di lei sulla superficie!
003 aveva perso quasi completamente i sensi in quel momento, di conseguenza anche il messaggio captato era poco più di un frammento. Tuttavia le poche lettere che era riuscita a cogliere, poco prima che lo squalo cambiasse improvvisamente rotta, sembravano formare qualcosa.

 

- T-L-A-N-T…

 

Anche il professore e 009 cercarono di ricostruire parte del messaggio ma, nel mettere insieme alcune parole di senso compiuto, Gillmore sbarrò gli occhi terrorizzato.

 

- Non ci posso credere - esclamò con un filo di voce. - Una base americana situata nel mezzo dell’Oceano Atlantico… E il folle che comanda lo squalo ha inteso spedirlo proprio laggiù, con l’ordine di distruggere l’apparato di lancio dei missili che stanno costruendo!
- Aaahhh !!!

 

L’urlo di dolore di 003 indicava che ormai aveva raggiunto il suo limite di resistenza.
Senza perdere tempo, il professore spense immediatamente l’amplificatore e 009 si fiondò nella stanza per aiutarla. Françoise respirava a fatica ma, come ebbe aperto gli occhi, Joe sembrò sollevato.

 

- Françoise - disse. - Come ti senti, va tutto bene?
- Credo… Credo di sì - mormorò lei appena. - Siete riusciti a scoprire qualcosa?

 

009 sorrise e la rassicurò con un cenno del capo.

 

- Sappiamo dov’è diretto lo squalo - rispose. - Ed è tutto merito tuo!

 

Gli occhi di 003 si illuminarono di gioia.
Fu il professore che ricordò ad entrambi la gravità della situazione.

 

- Non c’è tempo da perdere - esclamò. - Avvertiamo subito gli altri e prepariamo il Delphin II a partire!

 

***

 

Il tempo di salire a bordo dello speciale aereo/sommergibile, i Cyborg inserirono le coordinate e lanciarono il veicolo alla massima velocità. Il Delphin II uscì fuori dall’hangar subacqueo posto sotto la base mobile e puntò dritto verso il punto indicato: la base missilistica di Woderphour, dove le autorità americane stavano mettendo a punto delle nuove testate nucleari.
Il professore sarebbe rimasto a prendersi cura di 001, mentre 009 e gli altri avrebbero inseguito Thunderdies per distruggerlo e scongiurare così una catastrofe di enormi proporzioni. Tuttavia c’era qualcosa che non quadrava e, riflettendoci sopra, 004 non poté fare a meno di esprimere ad alta voce i suoi dubbi.

 

- E’ strano - esclamò. - Se colui che controlla lo squalo ha in mente di distruggere bersagli nucleari, perché mai lo avrebbe indirizzato contro di noi solo per metterci in allarme?
- Ha ragione Albert - osservò 002. - Non ha molto senso, a meno che non faccia parte di una trappola!
"Prendi l'aspetto del fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso!" - sospirò Bretagna, citando il celebre passo del MacBeth di Shakespeare.
- Purtroppo dobbiamo correre il rischio - tagliò corto 009. - Anche se si dovesse trattare di una trappola, il nostro compito è fermare quello squalo ad ogni costo!

 

 

( continua )

   
 
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