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Autore: koopafreak    30/10/2012    4 recensioni
Una serie di episodi indipendenti l'uno dall'altro e di estensione variabile dedicati ai miei regnanti preferiti. Alcuni di essi saranno frutto della mia fantasia, altri tratti direttamente dalla serie originale e presentati attraverso gli occhi dei protagonisti. Ognuno abbraccerà sfumature diverse e mi limito ad indicare la raccolta come generale perché non mi è possibile conciliarli tutti sotto un unico genere. Forse appena un pizzico, giusto una spolverata di BowserxPeach qua e là.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bowser, Peach, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lo spirito d'adattamento di Wendy era stupefacente. Nemmeno il tempo di lasciare che fossero gli altri ad abituarsi alla sua indiscreta presenza che già gironzolava perfettamente a suo agio per i corridoi ad ispezionare con aria critica la mobilia e la tappezzeria ed impartire ordini a qualsiasi sfortunato tra la servitù che le capitava a tiro. A vederla sembrava che si trovasse veramente a casa sua.

« Mama Peach, andiamo a fare compere insieme?! » L'unica forma di vita che rivestiva una qualche importanza ai suoi occhi era la sua “mamma”, mentre la cosa noiosa e rumorosa che si portava sempre appresso e che pretendeva di essere chiamata Mastro Toad, senza ammissione di soggettive varianti, riceveva la considerazione dovuta al ronzio di una mosca. « Voglio prendere altri fermagli con fiocchetti e perline! E anche mollette coi fiori! E un centiliardo di elastici colorati! » Due manine morbide e prive di artigli smaltati strinsero la sua e la tirarono delicatamente mentre la voce da iena si addolciva al tono di un cucciolo di iena.

« Sua Altezza ha altri impegni a cui dedicarsi questa mattina » si oppose il consigliere squadrando austero la bambina pretenziosa e Wendy come al solito finse che si fosse trattato di uno spiffero di corrente.

« Ci andiamo, Mama Peach? Ci andiamo? Per favore? » Wendy saltellò eccitata facendo tintinnare i suoi bracciali. Nemmeno un'ora prima la Principessa aveva tenuto un colloquio in videoconferenza col Re dei Koopa in persona, il quale le aveva raccontato la parte della storia che le mancava prima che Wendy si fosse schiantata con un mezzo di fortuna sulla parete del suo castello e se ne fosse uscita con nulla di più di: « Non sono stupendi?! ».

Ecco, tutta la vicenda era partita dall'inaccettabile verità che tra gli otto pargoli della casata reale Wendy e Roy erano i soli ad aver manifestato nei loro geni la caratteristica comune tra i koopa dell'assenza di capelli. Il fratello non aveva mai considerato quello un difetto che aveva anzi giocato a proprio vantaggio per il suo look, ma purtroppo per Wendy, l'unica femmina in perenne competizione per affermarsi tra i bowserotti, le cose stavano esattamente dal verso opposto. La delusione provata dopo aver infine compreso che anche Morton Jr. sarebbe stato per sempre in vantaggio su di lei di tre a zero era stata bruciante e la principessina aveva rafforzato altri fronti per poter per aggraziare il proprio aspetto e compensare tale mancanza. L'argomento “chioma” era divenuto talmente rischioso da venire considerato quasi proibito e non se ne faceva parola nemmeno quando Wendy non era presente, per timore che col suo udito da pipistrello avesse potuto sentire lo stesso e far scontare le conseguenze ai colpevoli. Roy aveva addirittura osato provocarla usando quel pretesto in un'occasione. Una. Da allora il senso dell'autoconservazione aveva giocato un ruolo più significante anche nella vita del bullo di famiglia.

Eppure, nonostante tutti facessero in modo che lei non ci tornasse sopra, Wendy in cuor suo conservava tenacemente vivo quel dispiacere che la maggior parte delle volte era causa del suo malumore e non riusciva a rassegnarcisi. Numerose erano state le richieste al padre di porre rimedio con la magia ed altrettanti i dinieghi, sostenuti dalla ragionevole obiezione che un intervento magico avrebbe comportato certi rischi che il sottoscritto non desiderava affatto correre per l'incolumità della figlia e che, se ci si fosse impuntata di nuovo in futuro, quest'ultima avrebbe dovuto aspettare di essere abbastanza grande così da prendersi da sola tutte le sue responsabilità: fino a quel giorno non se ne parlava, punto e stop. In risposta all'ennesima litigata al riguardo, Wendy aveva astutamente sottratto la bacchetta a Kameka ed aveva lanciato contro se stessa una fattura di metamorfosi presa da un manuale nel laboratorio della strega, decidendo di risolvere il problema una volta per tutte con le sue stesse mani e sperando che la magia le avrebbe dato dei capelli tanto belli e lunghi come quelli di Mama Peach.

Guardando il lato positivo di quell'alzata d'ingegno, alla fine la testa di Wendy era coperta di folte ciocche morbide color crema che le arrivavano fin giù i fianchi. Osservando invece quello negativo, la principessina non era più una koopa ma un'umana: niente più guscio puntuto, artigli, squame, zanne, coda e soprattutto niente più abilità di sputare fuoco. Eppure la felicità di potersi finalmente concedere il lusso di un pettine non venne sminuita di una virgola e fu pari alla sorpresa, susseguita poi da orrore, che evolse immediatamente in rabbia da parte del Re appena spuntò fuori cosa fosse accaduto ad insaputa di tutti, specie di Kameka. Ebbe luogo un altro animato battibecco per tanto sfacciata disubbidienza e dell'eclatante risultato, ne seguì un secondo nel momento in cui Wendy si rifiutò di collaborare per annullare gli effetti dell'incantesimo ed il terzo fu trasmesso sullo schermo in tempo reale con Peach come spettatrice quando la piccola fuggitiva non volle saperne nemmeno di tornare a casa, dichiarando un vero e proprio asilo politico nel Regno dei Funghi.

« Mastro Toad... » Peach aveva promesso a Bowser che le avrebbe parlato e tenuto lui aggiornato sulle condizioni della figlia durante il suo soggiorno come ospite importante. « Possiamo far scorrere i miei impegni di qualche oretta sull'agenda? Sono certa che non accadrà nulla se oggi mi dedicherò di più a migliorare le nostre relazioni politiche. » Ignorando le proteste del consigliere, lasciò che Wendy la conducesse per mano trillando estasiata per tutto il tragitto mentre si attorcigliava una ciocca intorno al dito: un movimento inconsapevole che stava rapidamente diventando un tic.


Nota d'autrice:

Rendendomi conto di quello che ho scritto, questa shot si incentra più su un personaggio secondario che sulle mie star ma vabbè...

Grazie a chiunque l'abbia letta comunque! :]


Koopafreak

  
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