LA MIA PICCOLA STELLA
 
Salve a tutti. Sono Sesshoumaru e questa è la mia prima fic.
La mia non è proprio una storia, è più che altro un insieme di pensieri che rappresentano quello che Sesshoumaru sente nei confronti di Rin. (quindi non aspettatevi grandi avvenimenti)
Spero comunque che lo apprezziate…
 
L’alba. Il sole che sorge.
Guardo il cielo schiarirsi lentamente.
In un certo senso mi piace… non so perché, ma c’è qualcosa nel sorgere del sole che mi affascina. È come se, con l’iniziare di un nuovo giorno, iniziasse un nuovo viaggio nell’ignoto, un mistero tutto da rivelare…
Passeggio in un campo di fiori rossi. Non ho una meta precisa, ma mi piace il loro profumo.
Strano, pensavo che non mi piacesse niente in particolare, e invece… inizio ad apprezzare sempre più cose.
E anche dell’essere che odio più al mondo, gli esseri umani, porto con me una bambina…Rin. La piccola Rin. Sempre sorridente e solare. Irradia calore, come una stella, e riesce a sciogliere il mio cuore di ghiaccio. Forse non sono poi così diverso da mio padre… forse.
Sento il suo passo più vicino,si sarà svegliata, il suo odore che si fa più intenso. È vicina e si avvicina a me.
“Signor Sesshoumaru !” dice allegra con la sua vocina guardandomi con gli occhi che brillano. Che ci vedrà un cucciolo di umano in un demone come me, non lo capirò mai…
Mi fermo e mi volto osservandola con la mia solita espressione neutra.
Mi porge una margherita. Io la osservo torvo.
“Non mi interessano i fiori” dico io con voce atona, riprendendo il cammino. Non sono il tipo da prendere i fiori e ammirarli come un fesso, è da deboli fare così. Da umani, e gli umani sono deboli. E io non sono né umano né debole.
Mi continua a seguire alle calcagna, sempre vispa e saltellante.
 “Signor Sesshoumaru ma voi vi siete mai innamorato ?” mi chiede sempre con quell’aria felice che la caratterizza.
Cosa ?
Continua a camminare e io mi limito a dirle un serio “Non dire stupidaggini, Rin.”.
“Ma io voglio sapere !” insiste.
“No” taglio corto.
Dopo un po’ sento una certa pressione alla coda, qualcosa un po’ pesante.
Mi giro. Rin è caduta durante uno dei suoi saltelli, però la mia coda ha attutito la caduta.
Ma… e ora che sta’ facendo ?
“Com’è morbida !”  dice stringendola come un peluche. Il mio orgoglio inizia a reclamare.
“Rin” dico senza alzare troppo la voce.
Lei mi guarda con gli occhioni dolci, sempre stringendo la mia coda. “Vi voglio bene Signor Sesshoumaru”.
Quella frase mi  lascia letteralmente spiazzato. Certo, sono bravo a nascondere le emozioni però…
“Signor Sesshoumaru, ma voi siete arrossito” dice sorridendo guardandomi.
“Sciocchezze” dico io.
“Non sono sciocchezze ! Mi piace quando arrossite e mi piacete voi !” poi mi stringe più forte la coda “Voi mi volete bene ?” mi chiede dolce.
Rimango di stucco per un po’ e taccio.
Poi dico freddo  “Se no pensi che ti avrei preso con me ?” che è una sorta di “si” implicito. Ma non posso aprirmi tanto, non io. Riprendo a camminare.
Lei si stacca dalla mia coda e rimane a camminare al mio fianco. Sorride ed è felice.
E dentro di me lo sono anch’io…
per la prima volta, posso dirmi davvero felice, 
e lo devo a lei,
Rin,
che mi trasmette allegria,
che mi ha fatto capire cos'è l'amore,
che ogni giorno mi sta vicina,
che mi trasmette calore,
lo devo a lei,
Rin,
la mia piccola stella…
 
 
 
La fic è finita,
andate in pace.
 
(Ah, ah, ah, !)
 
Se volete potete commentare e dirmi che emozioni vi ha trasmesso, cosa ne pensate, farmi semplicemente notare qualcosa o soltanto per lanciarmi i pomodori… insomma, quello che volete.
Ciao, ciao !