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Autore: Michy90    16/05/2007    2 recensioni
Dopo 6 anni trascorsi a New York per proseguire i suoi studi di danza classica e moderna, Sylvia Allen, migliore amica di Bulma e Goku, torna alla Capsule Corp.dove viveva prima di partire. Ma molte cose sono cambiate...Sylvia si troverà allora immersa in un mondo a lei quasi del tutto sconsciuto, fatto di sfere di ki, super saiyan e amori pronti a sbocciare, tra passi di danza e battaglie.
PS:Ho ringiovanito un pò Bulma!^_^
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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~ Capitolo 6 ~  Ritorni inattesi

 

                                   Parte prima

 

 

BIP BIP BIP

L’orologio suonò, destando Goku dal suo sonno leggero.

-Obiettivo raggiunto. Prepararsi all’atterraggio- lo avvertì la voce metallica del computer di bordo.

Goku si raddrizzò, sistemandosi la cintura di sicurezza, mentre sentiva la navicella penetrare l’atmosfera terrestre, immettendosi nel cielo azzurro e luminoso, per poi schiantarsi a terra, creando un’enorme voragine.

Il portello si spalancò, e ne uscì Goku, pantaloni rossi, camicia bianca e una leggera armatura nera che gli copriva solo la spalla destra.

Si guardò intorno: finalmente era tornato sulla Terra, dai suoi amici.

Poteva sentire le loro auree, seppure deboli: Gohan, Chichi, Bulma…c’era anche Vegeta, caspita, la sua aura era la più grande insieme a quella di Piccolo…Assieme a quella di Bulma sentì un’altra aura, pressoché sconosciuta, alla Capsule Corporation. In un primo momento riuscì solo a percepire che si trattava di una donna. Poi, improvvisa, un’immagine: alta, capelli scuri, lunghi e mossi, un sorriso stupendo…e due bellissimi  occhi verdi.

“Sylvia?!” pensò. “Non può essere…”

C’era una sola cosa da fare: andare a controllare di persona. Si alzò in volo e, più veloce che poté, si diresse al centro della città.

 

                                                           *                                     *

 

Seduta in giardino con Bulma, Sylvia sorseggiava il suo cocktail, guardando assorta l’orizzonte.

Bulma aprì la bocca per dire qualcosa, ma in quel momento sentì la voce di Vegeta che la chiamava

-DONNA!!!!-

Bulma trasalì -Se non la smette di chiamarmi “donna” e non usa il mio nome, giuro che lo lego ad una sedia e glielo faccio imparare a forza!- esclamò Bulma non proprio paziente, alzandosi per andare a vedere perché Vegeta l’avesse chiamata.

Sylvia ridacchiò e, scuotendo la testa, mescolò il contenuto del suo bicchiere con la cannuccia.

-Come fai a sapere che non sta chiamando te?- chiese una voce maschile alla sua destra.

Sylvia trasalì e si voltò verso la fonte della voce, coperta dalla luce rossastra del tramonto. Si alzò per vedere meglio chi fosse quell’uomo. E…

-Oh, mio Dio…- balbettò, lasciando cadere il bicchiere che si frantumò a terra e portandosi una mano sulla bocca, incredula -Non posso crederci…- mormorò

-Perché no? Eppure sono qui…- disse quello con voce divertita, avvicinandosi meglio.

Grazie all’ombra proiettata dall’ albero poco lontano, Sylvia riuscì a vedere un giovane dai capelli neri, sparati in diverse direzioni, gli occhi neri e profondi, il fisico robusto…

-GOKU!- gridò e corse verso di lui, saltandogli letteralmente al collo e abbracciandolo stretto. Non era possibile…Lui, lì…-Oh, Goku, Goku!-

Goku sorrise ricambiando l’abbraccio -Sylvia…- mormorò. Era tornata, era lì, lo stava abbracciando…Improvvisamente, fu come se tutto quel tempo non fosse passato, come se fossero ancora loro due, stretti nell’abbraccio che li avrebbe visti separati per i sei anni successivi. Era così bello sentirla ancora vicina a lui…Ma la vedeva in qualche modo diversa, cambiata, più adulta, più cresciuta.

-Goku, quanto mi sei mancato!- stava dicendo Sylvia.

-Anche tu mi sei mancata tantissimo, Sylvia…Come sono felice di rivederti…- Goku la scansò per osservarla meglio, tenendole le mani -Sei sempre bellissima-

-Grazie- sorrise lei radiosa, guardandolo negli occhi -Non posso crederci…Sei tornato! Io pensavo che tu fossi…fossi morto!- esclamò Sylvia -Cos’è successo?-

-Non importa di me, ora dimmi di te. Non mi aspettavo di trovarti qui dopo tutti questi anni..- sorrise Goku stringendole le mani tra le sue -Quando sei tornata?-

-Oh, da poco…quasi un mese…- cominciò Sylvia, ricambiando la stretta, ma venne interrotta da Bulma, che si affacciò in giardino -Ehi, Sylvia tutto bene? Ho sentito il bicchiere rompersi e pensavo…- s’interruppe di botto quando vide, in piedi vicino a Sylvia e vestito in modo strano…Goku.

-Goku!!- gridò Bulma. Dietro di lei apparve all’improvviso Vegeta, che evidentemente si era affrettato ad uscire alle parole di Bulma.

-Tsk! Kaaroth! Che diavolo ci fai qui, non eri morto?- disse sgarbato come sempre. Ma Bulma si era accorta da tempo, causa i continui allenamenti di Vegeta, che il principe non aspettava altro che il ritorno dell’eterno nemico per misurarsi in combattimento con lui. La donna sorrise di sottecchi. Era sempre il solito, Vegeta.

-Eheh…già! Così sembrava!- sorrise Goku imbarazzato, portandosi una mano dietro la nuca, suo gesto tipico.

Sylvia lo osservava: non era cambiato di una virgola, anche quando erano piccoli era solito fare quella mossa, che la faceva inevitabilmente sorridere: sembrava un bambino troppo cresciuto.

Improvvisamente si voltò verso l’orizzonte -Oh, ecco gli altri…Avranno sentito la mia aura! Si, ci sono Piccolo, Gohan…Gli altri non sono ancora tornati in vita?- chiese rivolgendosi a Sylvia.

-No, le sfere si riattiveranno la prossima settimana- rispose la ragazza.

-Capisco…- Goku le sorrise ancora e Sylvia lo ricambiò.

-Papà!- esclamò Gohan, ancora in volo, agitando un braccio nella sua direzione. Goku abbandonò lo sguardo di Sylvia solo quando il figlioletto atterrò e gli corse incontro. Goku lo prese in braccio e lo fece volteggiare in aria, strappando un sorriso di tenerezza a Sylvia.

-Piccolo mio, quanto mi sei mancato!- esclamò Goku dando un bacio sulla guancia a Gohan -Ma…sei cresciuto tantissimo! E che aura hai sviluppato!- lo lodò, scompigliandogli i capelli. Poi si rivolse a Piccolo.

-Ciao…Anche tu sei migliorato, eh? Hai un’aura grandissima- notò il Saiyan.

Piccolo fece una smorfia sarcastica -Merito degli allenamenti…Ne hai mai sentito parlare?-

Goku sorrise e rispose per le rime -Si, ho già sentito qualcosa del genere…- disse, prima che scoppiassero tutti a ridere. Tutti tranne Vegeta, che scattò come una molla.

-Basta ciance inutili!- tutti si zittirono -Kaaroth, dimmi come hai fatto a sconfiggere Freezer e a trasformarti in Super Saiyan!- esclamò deciso.

-Calma, principe dei Saiyan!- disse serafica Bulma, guardando Vegeta con un sorrisino -Prima ci sediamo e dico a mia madre di portare qualcosa da mangiare, ok?-

-Grazie Bulmina sei gentilissima! È da un bel po’ che non mangio!- esclamò Goku, che come sempre aveva bisogno di qualcosa da mettere sotto i denti.

Bulma sorrise e si voltò verso casa, mentre Vegeta la guardava allontanarsi con un’espressione infastidita sul volto, come ogni volta che quella donna gli teneva testa. E il bello era che lui non l’aveva ancora disintegrata. Strano, rimanendo su quel pianeta stava sviluppando una dose sorprendente di pazienza.

Goku sorrise tranquillo -Non so come ho fatto a trasformarmi in Super Saiyan, sono tornato sulla Terra per scoprirlo- rispose guardando Vegeta e mettendo una mano sulla testa di Gohan -Ma posso dirti come ho fatto a sconfiggere Freezer: con la sua stessa arma, che gli si è ritorta contro- rivelò, mentre Bulma tornava dagli amici, che si stavano accomodando sulle sedie in giardino.

-Balle! Il pianeta stava per esplodere! Come hai fatto a scappare?- chiese arrabbiato Vegeta, ignorando la sedia che Bulma gli aveva porto.

-Beh, vicino alla nave spaziale di Freezer ce n’erano altre cinque…- cominciò Goku.

-Quelle della squadra Ginew- disse Vegeta beffardo -Certo, avrei dovuto immaginarlo-

-Sono salito su una di quelle e sono partito, appena prima che il pianeta esplodesse- disse il Saiyan.

-Ma…sono passati quasi due mesi da quando sei riuscito a scappare papà! Dov’eri? Io e la mamma ti abbiamo aspettato tanto!- rincarò Gohan caloroso.

-Vedi, piccolo, quando sono scappato e ho schiacciato il pulsante per la partenza, c’era già una destinazione impostata, il pianeta Yardrat- spiegò Goku, rivolgendosi al figlioletto.

-Yardrat?- fece di nuovo Vegeta -Si, mi ricordo che Freezer aveva ordinato a Ginew e ai suoi di conquistarlo…-

-Esatto- annuì Goku serio -Quando sono arrivato c’erano solo detriti, e soltanto alcune decine di abitanti erano riusciti a scampare al massacro. Mi hanno curato, ero ridotto piuttosto male dopo lo scontro…Sono stati molto gentili. Dopo una settimana ero già in forma- disse soddisfatto -Il problema era la navicella: dopo il mio atterraggio era ridotta in frantumi, e ci è voluto più di un mese per aggiustarla-

-Nel frattempo ti sarai allenato, immagino- ipotizzò Piccolo.

Goku gli sorrise calorosamente -Sagace- notò -Si, mi sono allenato…E ho imparato una nuova tecnica-

Vegeta sbuffò -Certo, gli abitanti di quel pianeta conoscono un sacco di tecniche strane, anche se sono dei combattenti incapaci-

-L’avrei detto in un altro modo, comunque si, è così- rispose Goku annuendo -La tecnica che ho imparato è…il teletrasporto!- rivelò, sul viso un’espressione gioviale. Sylvia pensò che sembrava un bambino che mostrava agli amici il suo giocattolo preferito.

-Cosa?! Davvero papà?!- esclamò Gohan entusiasta -Mi fai vedere? Daidaidai..!-

-Dopo, quando torneremo dalla mamma…Le faremo una sorpresona, vedrai!- gli promise Goku scompigliandogli i capelli.

-Ehi, Goku, vieni a mangiare!- gli disse Bulma vedendo arrivare la madre con le vivande.

Il giovane Saiyan non se lo fece ripetere due volte e, seguito a ruota da Vegeta e dagli altri, si rimpinzò con la cena abbondante di mamma Brief.

 

                                                              *                                     *

 

Dopo cena Goku prese da parte Sylvia per fare una sana chiacchierata: entrambi erano curiosi di sapere come avevano passato i loro ultimi sei anni lontano l’uno dall’altra.

-Scusa, non volevo saltarti addosso in quel modo quando sei tornato- mormorò Sylvia imbarazzata.

-Non devi scusarti, Sissy- rispose Goku sfoderando il suo sorriso.

-Nessuno mi chiamava così da 1 sacco di tempo…- rise Sylvia.

-Beh,per forza, solo io posso farlo!- Goku allargò le braccia, guardandola negli occhi -Dai, vieni a fare una passeggiata- la invitò.

Sylvia accettò di buon grado. Camminarono per un po’, e quando si furono allontanati dalla casa, Goku si rivolse a Sylvia.

-Allora, dimmi di te…Cos’è successo in tutti questi anni?- chiese con la sua solita giovialità.

-Oh, beh, tantissime cose- rispose Sylvia -Ho avuto moltissime soddisfazioni in campo professionale-

-Davvero?- fece Goku stupito -Sono contento per te!-

-Grazie- sorrise Sylvia -Ho visto che sono cambiate un po’ di cose anche da parte tua…non immagini quanto piacere mi abbia fatto sapere che hai avuto un figlio-

-Ti ringrazio, Sylvia- Goku abbozzò un sorriso. -Mi fa piacere sentirtelo dire-

Ma la ragazza notò che il tono dell’amico si sforzava di suonare neutro; quando il giovane ebbe finito di parlare e si voltò verso di lei, Sylvia vide un profonda scompiglio negli occhi del Saiyan.

-Ascolta…- la ragazza si fermò e se lo ritrovò davanti. Solo allora si accorse di quanto fosse cambiato: non era più il ragazzo dai tratti giovanili, ma un uomo maturo; non era più il ragazzino con l’allegria negli occhi: le sue iridi nere erano diventate profonde, penetranti, si poteva notare tutto quello che aveva passato in quei sei anni. -Io…- cominciò, ma lui la interruppe.

-So cosa stai per dirmi- la interruppe Goku serio. Era più adulto, più autoritario…più bello. -Mi ricordo benissimo della nostra promessa-

-No, aspetta, ascolta, io non volevo dire questo…- lo fermò Sylvia.

-E cosa?- sorrise Goku esortandola -Avanti, dillo-

-Ecco…vedi…- balbettò evitando di guardarlo -Mi sono sposata anch’io- buttò lì la ragazza.

-Davvero?- chiese Goku piacevolmente impressionato. Sylvia…sposata… -Mi fa…mi fa piacere…-

-Si, beh..- cominciò Sylvia facendo le spallucce -Ma ora ci siamo lasciati, siamo stati sposati per poco-

-Oh- fece Goku cercando di non far vedere quanto fosse sollevato da quella risposta -E come mai non state più insieme?- chiese con tatto.

-Non eravamo fatti l’uno per l’altra- rispose semplicemente Sylvia -Beh, succede in una coppia…Stancarsi dell’altro, o semplicemente non provare più attrazione, scoprire che quello che vi ha legati all’altro è solo affetto e non amore, nonostante tutto…-

Goku sentì quelle parole martellargli dentro e avvertì un nodo spiacevole allo stomaco.

-Non sempre succede però- disse, scacciando quella sgradevole sensazione

-Per fortuna…- disse Sylvia, ponderando la risposta di Goku.

Sapeva che era tornato da troppo poco tempo per tirare qualche conclusione riguardo la loro promessa, ma Sylvia restò turbata da quelle parole.

Subito, però, si diede della sciocca: non poteva certo pretendere che Goku l’amasse ancora dopo sei anni di lontananza, e lei non poteva chiedergli una cosa del genere, tanto più che il Saiyan aveva avuto un figlio da sua moglie.

Improvvisamente si pentì amaramente di essere tornata.

 

                                                        *                                    *

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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