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Autore: emme30    01/11/2012    6 recensioni
Raccolta di oneshot a tema Halloween con Sebastian e Blaine come protagonisti.
Fluff da carie e tantissimo ammmmore. Aboliti i fantasmi e le storie di paura a favore di biscotti e dolcetti.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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La Punizione delle Caramelle.

 

Blaine non vedeva l'ora di arrivare a casa dal lavoro quella sera; aveva passato la giornata a pensare senza sosta alla serata che lo aspettava, impaziente che scoccasse l'ora per poter finalmente raggiungere la dimora che condivideva con il suo bellissimo neo marito. Era una bella costruzione a due piani in un quartiere tranquillo e pieno di bambini, e Blaine pensava che quello era davvero il posto perfetto per costruire la loro famiglia e cresce un paio di piccole pesti. Gli si scaldava il cuore ogni volta che ci pensava, ma sapeva che Sebastian ancora non era pronto per un passo del genere, quindi non ci rimuginava neanche troppo e andava bene così, quando ancora erano loro due e la casa era meravigliosamente silenziosa.

Era da molto che aspettava quella sera, anche perchè non era proprio un giorno a caso: era il trentuno ottobre e Blaine non era mai stato più contento di tale ricorrenza. Aveva sempre adorato Halloween: i ricordi di lui e Cooper che facevano dolcetto e scherzetto quando erano piccoli e tornavano a casa con sacchetti pieni di caramelle erano i più belli della sua infanzia.

Quello, però, era anche il primo Halloween suo e di Sebastian come coloro che dispensavano i dolci ai bambini mascherati e Blaine non vedeva davvero l'ora di sentire il campanello suonare e svuotare la grossa ciotola di caramelle che aveva riempito il giorno prima e lasciato all'entrata.

Non era poi una cosa così importante, ma era un'altra di quelle piccole prime volte con la sua metà di una vita del quale era sempre felicemente innamorato, e Blaine aveva passato la giornata del trentuno a fissare l'orologio in attesa di poter tornare a casa da suo marito e dalla serata che tanto attendeva.

Mantenne il sorriso sulle labbra fino a che non arrivò a casa e chiuse la porta dietro di sé, stiracchiandosi piano e mormorando un “Sono tornato!” a gran voce, quando notò che qualcosa nell'ingresso era decisamente fuori posto.

Osservò il mobile sul quale erano appoggiate le chiavi e un paio di post-it quando, all'improvviso, capì cos'era la cosa che mancava e un brivido freddo lo percorse da capo a piedi.

Chiamò il marito e sentì la sua voce soffusa venire dalla sala. Accorse lì di gran lena fino a che non ebbe la conferma di quello che la sua mente aveva subito pensato, facendolo rimanere paralizzato sul posto.

Sebastian era spaparanzato sul divano, intento a guardare la TV e letteralmente circondato da carte di caramelle e cioccolatini, la grande ciotola di vetro che li conteneva prima e che Blaine aveva lasciato sul mobile all'ingresso completamente vuota.

Ehi, come mai così tardi?”

Blaine lo indicò, quasi scioccato per lo spettacolo che aveva davanti. “Cosa... cosa stai facendo?”

Guardo la tv?”

Le... le caramelle...”

Avevo fame. Tu non stavi tornando e lo sai che la cucina non è proprio il mio posto, pensavo di ordinare due pizze e guardare un film stasera.”

Blaine boccheggiò senza trovare la forza di dire nulla, indicandolo scioccato mentre cercava di trovare un modo abbastanza colorito per insultare il marito.

Le hai mangiate... tutte?”

Avevo fame. Ma più che altro... come mai ne hai comprate così tante?”

Erano... oh mio Dio Sebastian, ma mi hai ascoltato questi giorni?”

Eh?”

Blaine perse la pazienza definitivamente. Perchè era come minimo una settimana che non faceva altro che ricordare a Sebastian quanto fosse importante per lui quella sera, che ci aveva messo giorni per comprare tutte le caramelle che voleva lui, che non vedeva l'ora di sentire orde di bambini chiedere Dolcetto o scherzetto davanti alla loro porta di casa.

Sebastian,” disse gelido, pronto a urlare di tutto al suo idiota e alquanto inaffidabile marito. “Che giorno è oggi?”

Lui corrugò le sopracciglia e pescò il cellulare tra i cuscini del divano per controllare l'agenda, riconoscendo il tono che non ammetteva repliche di Blaine.

Il trentuno ottobre, ma cosa... oh cazzo.”

Blaine fece quasi un sorriso amaro nel vedere l'espressione di Sebastian pietrificarsi in un nanosecondo.

Già. Cazzo.”

Sebastian inclinò la testa di lato come a scusarsi per poi alzare le spalle. “Mi dispiace, ma dai che fa lo stesso alla fine, fingeremo che non siamo in casa. Problema risolto.”

E, detto ciò, tornò a guardare la televisione, un po' perchè non sapeva cosa dire, un po' temendo la reazione di Blaine che sarebbe arrivata da lì a poco.

Ma Blaine non disse nulla; lasciò la stanza e salì veloce le scale, chiudendosi nella loro camera da letto sbattendo sonoramente la porta e facendo intendere a suo marito che non aveva assolutamente intenzione di parlargli.

Blaine camminò avanti e indietro per camera furioso per mezz'ora buona, fino a che non sentì Sebastian bussare. Non rispose, si sdraiò sul letto e ignorò i tentativi dell'uomo di aprire con forza l'uscio, stringendo forte nel pugno la piccola chiave di ottone della loro stanza.

Rimase chiuso lì per tutta la sera e stava quasi per addormentarsi quando il suono del campanello lo destò dal dormiveglia. E se la rabbia gli era un po' passata, tornò tutta in quel momento, pensando a come sarebbero andate le cose se Sebastian non avesse fatto Sebastian e non si fosse mangiato quasi due chili di caramelle.

Si aspettò quasi di sentire il campanello suonare un'altra volta ma, invece, alle sue orecchie arrivò soltanto la voce soffusa di Sebastian che stava dicendo qualcosa sulla porta di casa, ma Blaine non capiva cosa.

Curioso, fece scattare la serratura della camera e, cercando di fare il meno rumore possibile, scese le scale, nascondendosi quanto bastava per non essere visto.

Si sistemò sull'ultimo gradino e finalmente sentì la voce chiara e distinta di suo marito. E in quel momento desiderò non averla udita.

...chi lo vuole arancione? E poi ce ne sono altri due rossi! Ricordate che è fondamentale per prevenire le malattie e le gravidanze indesiderate. A quanti di voi piacciono le femmine?”

A me non mi piacciono. Sono stupide.”

Meraviglioso, aspetta che ti vado a prendere anche un tubetto di un gel molto utile. Mi ringrazierai un giorno.”

Blaine decise che aveva sentito abbastanza: uscì dal suo nascondiglio e si avvicinò trafelato alla porta d'ingresso, sulla quale Sebastian aveva tra le mani una scatola di preservativi colorati che lo fecero imbarazzare fino all'inverosimile.

Blaine, vuoi aiutar-”

Blaine non lo lasciò neanche finire di parlare, lo zittì con uno sguardo e tolse rapido gli involucri trasparenti dalle mani di Sebastian, che per fortuna non aveva ancora iniziato a distribuirli.

Non abbiamo caramelle, ci dispiace," disse frettoloso prima di chiudere la porta di casa di fronte a quei marmocchi totalmente confusi dal comportamento dei due uomini.

A quel punto, Blaine si voltò verso Sebastian alzando la mano piena di pacchettini colorati e guardandolo con gli occhi ridotti a due fessure.

Cosa. Stavi. Facendo.

Sebastian deglutì e provò a sorridere. “Cercavo di farti uscire dalla camera facendo qualcosa di inappropriato e stupido?”

Blaine scosse la testa e si morse il labbro, lasciando cadere per terra i preservativi e voltandosi per salire le scale, ma Sebastian lo prese per un braccio, bloccandolo.

Mi dispiace. Non ci sono arrivato che erano le caramelle per stasera, non volevo rovinarti la serata, scusami.”

Blaine sentì le spalle rilassarsi quando udì il tono sincero e rammaricato di Sebastian e si voltò per guardarlo negli occhi, incrociando le braccia al petto.

E visto che ti sei mangiato tutte le caramelle pensavi di distribuire preservativi in giro?”

Beh, sai com'è, i giovani d'oggi bisogna educarli, e poi quelli erano grandi, erano tutti sopra gli 11 anni!”

Sei un cretino.”

Lo so, scusami.” Sebastian arricciò il labbro e si avvicinò a Blaine. “Non volevo rovinare il primo Halloween nella casa nuova.”

Blaine quasi si sciolse e lasciò che Sebastian lo abbracciasse e gli lasciasse un bacio sulla fronte.

Non era disposto a perdonarlo: per quello ci sarebbero volute di più di un paio di scuse, anche se sospettava che il giorno dopo qualcuno gli avrebbe portato la sua colazione preferita a letto.

Mi perdoni?” lo sentì mormorare dopo un po' contro i suoi riccioli.

Non ancora.”

Ma sei ancora arrabbiato?”

Perchè mi chiedi se sono ancora arrabbiato?”

Sebastian si staccò da lui e lo guardò con una smorfia in volto.

Perchè mi fa male la pancia e non so che medicine ci sono in casa.”

Blaine lo fissò inclinando la testa per poi scoppiare a ridere.

Non c'è nulla da ridere! Sto malissimo io qui!”

Ben ti sta, è la tua punizione per esserti divorato tutta quella roba.”

Sebastian mugugnò, ma Blaine non disse altro; lo prese per mano e lo portò in camera, per poi andare a prendergli le medicine e un paio di dvd da vedere mentre erano a letto.

Per quell'Halloween non poteva occuparsi dei figli dei vicini, ma aveva comunque un bambino di cui prendersi cura.

 

 


Grazie a Federica per il prompt favoloso e alla mia metà per la correzione <3

E a chi è arrivato a leggere fin qui :3

A domani con l'ultima e una bella sorpresa! :3

Marti

   
 
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