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Autore: cassie_edera    01/11/2012    2 recensioni
Com'è nata l'amicizia tra Sirius e Mary? e tra James e Mary? spero vi piaccia e che mi farete sapere che ne dite
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Mary MacDonald, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ciao a tutti, questa è una OS collegata alla mia long "I'm yours...until the end of time and beyond" ma si comprende abbastanza bene anche se non l'avete letta. Spero vi piaccia. Fatemi sapere.

 

"James, Sirius ci siete?" è Dorea che è rientrata a casa dalla spesa.

"Si mamma siamo sul retro del giardino" le urla suo figlio James mentre tira una palla di neve al suo migliore amico Sirius Black. Le vacanze di Natale sono più belle da quando finalmente c'è qualcuno con lui in quella casa immensa, conosce Sirius Black da appena più di un anno, ma sono già amici per la pelle.

"Ahahah ti ho preso" James si fa beffe del suo amico.

Sirius ha deciso che passerà queste vacanze di Natale dai Potter, non ci vuole tornare in quella casa oscura e dove si vede che la sua presenza non è gradita soprattutto da quando un anno prima era diventato un Grifondoro e non Serpeverde come tutti nella sua famiglia. I signori Potter sono così diversi dai suoi, pensa spesso il ragazzo e quanto vorrebbe avere dei genitori come quelli di James lo sa solo lui che da sua madre non ha mai avuto nememno una carezza. L'unica persona che gli manca è suo fratello Regulus anche se da alcuni mesi è ancora più schiacciato dal volere di Walburga.

Dorea Potter raggiunge i due ragazzi fuori in giardino, al suo fianco c'è una ragazzina della loro età biondina e con dei bellissimi occhi castani. Entrambi i ragazzi la conoscono: è una Grifondoro anche lei e frequentano lo stesso anno, Mary MacDonald fa un cenno di saluto ai due ragazzi.

"Mary passerà le vacanze di Natale da noi, visto che sua nonna e sua zia sono fuori città, mi raccomando siate educati e accompagnatela in camera sua" disse la donna rivolta ai due ragazzi che la salutarono cordiali e salirono il suo borsone di sopra.

"Questa è camera tua" disse James aprendo la porta su una camera con le pareti gialle "cioè in realtà puoi scegliere tra altre settantasette stanze, ma questa è più vicina alla nostra, vedi è proprio di fronte".

"Grazie mille ragazzi" disse la ragazza mentre Sirius entrava il borsone e lo appoggiava vicino al letto.

"Il bagno è la porta alla tua destra" aggiunse James osservando la ragazza "se ti serve qualcosa noi siamo giù"

"Scendo con voi" li sorprese la bionda "o avete paura di perdere a palle di neve?"

James e Sirius si scambiarono un'occhiata malandrina: quella ragazza aveva fegato da vendere, non a caso era Grifondoro!

 

Quando Mary, Sirius e James entrarono per pranzare avevano i visi arrossati per il freddo e i nasi gocciolanti, levarono i berretti e tre teste spettinate presero posto a tavola con enorme appetito.

"Ciao ragazzi! Benvenuta Mary spero ti troverai bene con noi" le disse gioviale Charlus Potter stringendole la mano

"Grazie per l'ospitalità signor Potter" rispose la bionda senza un filo di imbarazzo.

Sirius la osservava mangiare, non aveva mai considerato Mary più di tanto durante il loro primo anno: i primi mesi i Black avevano fatto di tutto per ottenere un traferimento di loro figlio maggiore nella casa di Serpeverde e Sirius veniva praticamente convocato ogni due giorni nell'ufficio di Silente ad assistere a scene penose e opere di convincimento alle quali, secondo loro, lui avrebbe dovuto partecipare. Non l'aveva fatto rimanendo del parere che Grifondoro era la sua via e Silente aveva concluso poco prima di Natale che non si poteva mettere in discussione il Cappello Parlante tanto più se al diretto interessato stava bene così.

Aveva poi conosciuto i suoi amici James, Remus e Peter che si erano rivelati degli ottimi compagni di stanza, ma non solo. Ormai erano inseparabili e ovunque li si poteva notare parlottare e confabulare. Gli inizi dell'anno 1972 i ragazzi scoprirono numerosi passaggi segreti del castello e iniziarono a fare scherzi a ogni anima vivente in quella scuola e a passare gran parte del loro tempo in punizione. E poi c'erano le ragazze, soprattutto Sirius e James godevano di grande fama e la lista delle ammiratrici si allungava di giorno in giorno. Decisamente fino ad adesso Sirius Black non aveva avuto il tempo di conoscere Mary; James gli aveva raccontato solo che lei si era trasferita vicino casa loro da due anni quando i suoi genitori erano morti e viveva lì con la nonna e la zia materne.

"Deve essere una ragazza in gamba" pensò Sirius ora fra se e se, "non deve essere stato facile".

"Ti va di giocare a Quidditch?" chiese James diretto a Mary, sapendo che Sirius ovviamente avrebbe annuito.

"Certo, solo non ho una scopa!" disse la ragazza.

"Ti presto la mia" disse Charlus e la appellò da dentro uno sgabuzzino.

I tre ragazzi uscirono nel giardino: "Che ruolo devo fare?"

"Vuoi fare il portiere?" chiese Sirius ridendo per prenderla un po' in giro.

"Ok" rispose lei secca.

"Ma Sirius come sei scortese" lo rimproverò l'amico.

"Non importa James va bene così" disse la ragazza determinata.

"E poi faremo a turni! Così restituisco a Black tutti i colpi che incasserò" fulminò Sirius con lo sguardo e sorrise, poi prese posto vicino a dei pali che avrebbero dovuto sostituire i cerchi.

I due ragazzi rimasero sorpresi: Mary era un vero talento nel parare anche se mancava ovviamente di tecnica, alla fine si risolse il tutto in una situazione di pareggio e dopo un pomeriggio intero nel freddo invernale di dicembre i ragazzi si rintanarono di fronte al camino.

Dorea arrivò con un vassoio immenso di dolci, torte e biscotti e tanta cioccolata calda: "Questa è una tradizione dei Potter" disse James ai suoi due amici "la sera del 23 dicembre si mangiano solo dolci e cioccolata calda".

"Amo questa tradizione" disse Sirius lanciandosi sui biscotti, anche Mary partecipò con entusiasmo, mentre i due coniugi li guardavano con occhi affettuosi.

"MacDonald paffami un tovogliolo" disse Sirius sbriciolando.

"Black smettila di sputacchiare"

"Ahahaha" James rise tenendosi la pancia mentre l'amico ripescava le briciole e le mangiava.

"Sembri un cane, forse James dovremmo addestrarlo che dici?"

"MacDonald sei pallosa lo sai?" ormai si poteva dire che i tre avevano legato e che sicuramente sarebbero diventati ottimi amici.

Finita l'ultima partita a Spara Schiocco i ragazzi se ne andarono a dormire. Mary si ritrovò nel suo letto in quella stanza dalle pareti gialle a pensare: si stava bene dai Potter, era quasi come stare a casa sua quella vera ovviamente. Quella notte tuttavia Mary dormì inquieta, gli incubi la perseguitavano: sua zia e sua nonna volevano farle sposare un ragazzo che non conosceva e che non amava, lei cercava di scappare a bordo della sua scopa ma era come se fosse inchiodata al pavimento. Si svegliò sudata e guardò l'ora: erano le cinque e mezzo, si distese nuovamente cercando di prendere fiato pensando a quelle due streghe senza scrupoli che erano sua nonna e sua zia, tutte quelle fissazioni per il sangue puro, sciocchezze che i suoi genitori avevano sempre rifiutato.

I suoi genitori... quanto le mancavano! Erano passati quasi due anni da quando erano scomparsi, Mary si accorse che lacrime infinite le stavano solcando le guance, si alzò e scese silenziosamente di sotto. Fuori aveva ripreso a nevicare e la ragazza si fermò un attimo ad osservare i piccoli fiocchi di neve che si depositavano sui giardini e sulle case dei vicini, le luci della panetteria erano accese e il fioraio stava aprendo le imposte.

"Già sveglia?" era Sirius anche lui in pigiama.

"Sì" disse la ragazza voltandosi appena per non far vedere che aveva pianto.

"Vuoi del latte?" chiese il ragazzo andando verso il frigo.

"Un po grazie" rispose la bionda guardandolo.

Sirius Black portava i capelli un po' lunghi leggermente ondulati che avevano tutta l'aria di non aver visto la spazzola da un po', era magro e abbastanza alto per la sua età tanto da far sembrare la magrezza eccessiva.

Il ragazzo trafficava in cucina prendendo tazze e cucchiai, poi raggiunse Mary sedendosi sul divano vicino alla finestra dove lei se ne stava a guardare fuori: "Siediti almeno no?"

La ragazza sorrise e si lasciò cadere sul piccolo divano, c'era uno strano silenzio come di complicità mentre i due ragazzi tuffavano i loro biscotti nel latte e li ripescavano.

"Perchè piangevi?" gli occhi grigi di Sirius la guardavano con la coda dell'occhio.

"Non credo siano affari tuoi e poi che fai? Mi spii?"

Lui scosse la testa ridacchiando: "Se hai le tue cose basta dirlo sai e me ne sto zitto"

"Black la tua delicatezza è toccante e comunque no non ho le mie cose se proprio vuoi saperlo"

"Odi anche tu la tua famiglia?" le chiese a bruciapelo.

"No, cioè sì... ma non tutti"

"Mmm sai della mia famiglia si salvano solo mia cugina Andromeda che è appena stata diseredata e uno dei miei prozii che però non vedo mai" disse secco Sirius rincorrendo un biscotto col cucchiaio.

"E tu come fai?" Mary era ora vivamente incuriosita da quel ragazzo casinista, che in un anno e mezzo ne aveva combinate tante da far venire a Gazza i capelli bianchi prima del tempo.

"Io finalmente sono arrivato ad Hogwarts e da allora me ne sono liberato" riflettè un secondo "certo c'è il problema delle vacanze, ma a Natale generalmente resto a scuola e ad agosto vengo qui da James. Rimane solo luglio, ma mi prendo anche i gusti faccio impazzire mia madre dentro casa appendendo ovunque striscioni di Grifondoro o lasciando oggetti babbani in giro. Sai loro sono tutti Serpeverde, di quelli fissati con la purezza del sangue e vecchie tradizioni, quella roba lì comunque".

Mary trattenne una risata, forse quel ragazzo poteva capirla; dopotutto anche lui viveva in una prigione anche se ne parlava come se niente lo scalfisse.

"Sai i miei sono morti circa due anni fa..."

"Mi dispiace" Sirius finse di non sapere nulla.

"Già anche a me, sai loro erano entrambi purosangue, come me e te del resto... però erano diversi non approvavano questa schifezza del sangue puro, molti dei loro amici erano mezzosangue o nati babbani. Entrambi sono stati diseredati come quella tua cugina, i miei nonni non volevano traditori del loro sangue in famiglia..."

"E tu con chi vivi ora?"

"Con la zia di mia madre e mia nonna materna, non so quale atto di pietà le abbia portate a volermi prendere con loro, forse la convinzione di riportarmi sulla retta via...ma in realtà appena sarò maggiorenne andrò a lavorare e me ne andrò. Quelle follie del sangue puro non fanno per me."

Sirius annuì: "Ti mancano eh?"

"Sì" disse la ragazza con voce rotta.

"Scusami io non volevo, hai ragione ho una delicatezza toccante per certe cose!"

Mary gli sorrise, è strano come nascano le amicizie: forse è una cosa a pelle o di sintonia, ma chissà come l'uomo tende a stringere rapporti affettivi con quelli che fino a poco prima erano perfetti sconosciuti.

"Spero mi abbiate lasciato almeno un biscotto" James si strofinava gli occhi assonnato scendeno gli ultimi gradini.

"Già in piedi?" chiese Sirius

"Sta parlando il ghiro. Che ci fate svegli a quest'ora?"

"Avevamo fame" rispose Mary.

"Ragazzi pensavo una cosa..." disse James, gli altri due lo guardarono curiosi, lui continuò: "settembre prossimo facciamo le selezioni per il Quidditch! Sì esatto tutti e tre secondo me ci prendono"

"Sogna James" disse Mary scuotendo la testa.

"Dobbiamo solo migliorare la tecnica e ce la faremo vedrai, poi alcuni finiranno quest'anno. Bè comunque io ci voglio provare".

"Oh i miei ragazzi come sono mattinieri!" Dorea arrivò in cucina con una vestaglia color pesca, sorridendo ai tre ragazzi. " ci divideremo i compiti" continuò la donna: "dobbiamo preparare tutto per stasera, fare la spesa, fare l'albero, apparecchiare, cucinare, spalare la neve, gli ospiti arrivano alle sette... abbiamo poco più di dodici ore, ma per fortuna ci siete voi" li abbracciò tutti e tre con trasporto.

James era felice: finalmente non si sarebbe annoiato durante il solito cenone di Natale monotono e pieno di parenti che lui a stenti conosceva e che facevano sempre le stesse domande. Sirius era raggiante: finalmente aveva una famiglia che gli voleva bene e che lo accettava e aveva adottato quel Natale, aveva il suo migliore amico e una nuova amica. E poi c'era Mary... bè lei era troppo impegnata a trascinare i due fuori dal bagno per poter entrare anche lei e poter poi uscire con Dorea. Nessuno di tutti e tre sapeva allora che la loro sarebbe diventata un'amicizia pressochè eterna.

 

Che ne dite? Non sono carini da piccolini? E non sanno ancora cosa gli aspetta hihihi(per ulteriori info vi rimando alla mia long)

attendo i vostri pareri e alla prossima :)

   
 
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