Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: SweetLady98    01/11/2012    2 recensioni
E se il destino di Rose fosse stato diverso?
 
 
Ha finalmente avuto la vita che sognava... Ma, ripensandoci, è davvero quella che sognava?
Quando il sogno diventa la realtà può assomigliare a un incubo....
 
Riuscirà Rose, affiancata da 3 strani tipi, un’amica e il Capitano Jack Harkness, a tornare alla realtà dal Dottore o rimarrà per sempre intrappolata nel suo sogno?
 
- Dottore? -
- Si? -
- Quando la smetterai di chiedere se nell’hamburger ti possono mettere anche il tonno? -
- Quando le mie converse saranno divorate da un Pwccm, mia cara Rose -
(Dedicata a KillerQueen86)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Jack Harkness, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
9 CAPITOLO:                     UNDER PRESSURE
 
 


Ma vi siete chiesti che sta succedendo dall’altra parte, eh?
Premessa: un giorno in quel mondo dei sogni equivale a dieci minuti circa su Limnos4.
 

( Dottore )

 
<< Ma… Io non sono un dottore, io sono il Dottore >>
L’uomo che mi era accanto sbatté gli occhi color topazio.
<< Appunto, un dottore >> disse confuso e poi fece un sorriso che modificò le pieghe ( o meglio, squarci ) sulla sua guancia destra. Poverino, chissà cosa gli era successo. Ricordavo che un Gaimerlan riusciva a fare cose simili e non far rimarginare le ferite.
 
Va bene, quello che avevo detto non significava un bel nulla, quindi riprovai con qualcosa di più sensato.
<< E’ il mio nome, non sono un vero e proprio il Dottore >>
Tentativo fallito.
Lui alzò le spalle e continuò a camminare. Si vedeva che pensava che stessi cercando una scusa per non andare con lui ( dove, non si sapeva )
<< Non vi preoccupate, tornerete presto dalla vostra bella dama >> mi tranquillizzò l’alieno. Non potevo e non riuscivo a negare il mio aiuto a qualcuno, soprattutto se preoccupato come lui. Rose avrebbe aspettato, l’aveva sempre fatto…
<< Posso sapere il tuo nome? >>
Lui mi guardò meraviglioso, forse per il mio uso non formale.
<< Mi chiamo Calimon. Il vostro? >> 
<< L’ho detto, il Dottore >>
Finalmente ci fermammo, davanti a una donna, con lunghissimi capelli carota, le arrivavano fino a metà coscia e gli occhi come quelli dell’uomo. Dai tratti del suo viso si capiva che era una Quenya, erano molto rare, ed era la prima volta che ne vedevo una. Aveva un’espressione preoccupata.
<< Eruanna >> si presentò, poi mi mise una mano sulla spalla << Siete il Dottore, vero? Aiutatemi, per favore. Mia figlia Rasalhaye >>
Si spostò, e vidi una bambina seduta su una sedia con la testa poggiata allo schienale, con gli occhi chiusi. Doveva avere non più di otto anni.
Le sfiorai la fronte. Respirava normalmente, ma era calda. O ero io troppo freddo. Non conoscevo bene la loro specie e non sapevo la temperatura corporea media.
<< Non sapete proprio cosa ha? >>
Calimon scosse la testa. Che grande aiuto. Se avessi saputo il problema avrei trovato la soluzione, ma andare a tentativi… No.
<< Dottore! >>
Mi girai immediatamente, e mi trovai davanti Eilidh, la figlia di Terry.
Aveva il fiatone e si appoggiò a me. Le stavano dietro tre persone con dei caschi colorati. Uno di questi spalancò gli occhi.
<< John? >>
Mi voltai, a chi stava parlando? No, guardava proprio me.
Eilidh cominciò a picchiettarmi la schiena per avere la mia attenzione. Chissà quanto aveva corso per arrivare da me, ma perchè?
<< Dottore… Rose… Sogno… >> riuscì a dire soltanto, poi cominciò a tossire.
Sussultai al nome di Rose. Forse pensava di trovare anche lei con me, ci doveva dire qualcosa.
<< Rose? L’ho lasciata più in là, se la vuoi >>
La bruna scosse la testa, e si sedette su una sedia. Un altro tipo col casco le allungò un bicchiere di MAC, che lei bevve a piccoli sorsi prima di parlare.
 
<< Rose, è nei guai… E’ in un mondo dei sogni! >>
Non facendo caso alla mia bocca spalancata, cominciò a raccontarmi tutto, del castello, del corridoio, di quel mondo, e ogni tanto quei tre amici aggiungevano un particolare per aiutarla.
<< E così, abbiamo trovato il modo per tornare. Dopo, noi ci siamo ritrovati nel corridoio del castello, ma lei non c’era. Siamo corsi qui da te, solo tu puoi fare qualcosa >>
<< Ma perché lei non è tornata come voi? >>
Eilidh guardò titubante Eldegor e Gess, poi comparì una specie di tristezza nei suoi occhi scuri. Avevo la sensazione che non fosse una cosa bella quella che stava per dirmi.
<< Lei… Voleva rimanere lì >>
Un colpo al cuore.
<< E perché? >>
La ragazza ebbe un fremito.
<< Perché quel mondo le piaceva più di questo >>
Un colpo, ma all’altro cuore.
Rimasi paralizzato. Prima dalla notizia che era in pericolo. La paura della morte era ormai ( e per fortuna ) superata, ma rimaneva il fatto che era lontana, sola, e con la possibilità che potesse non tornare. Me lo stava facendo capire Eilidh con il suo sguardo preoccupato.
Il talento di Rose di cacciarsi nei guai era unico. Anche a pochi metri da me, le poteva succedere qualcosa. O a causa della sua troppa curiosità, o, purtroppo, a causa mia.
Ma quella volta era totalmente sua. Non potevo allontanarmi un attimo che già spariva? O meglio, era in un altro mondo?
 
Ma la cosa che non digerii fu sapere che lei aveva preferito quella sua bella vita da sogno alla nostra. Avevo sempre pensato che quello che vogliono le donne, alla fine, è una casa e una famiglia: Rose mi diceva che non era vero. Lei, per esempio no.
Disprezzava il modo di vivere di sua madre. Voleva viaggiare col Tardis.
Era davvero ancora la Rose che diceva quelle cose? Com’ era possibile, cambiare idee tutte d’un tratto?
<< Lì c’era John, uguale a te, ma solo fisicamente. La voleva sposare, era così innamorato di lei…>> disse Eilidh come per rispondere al mio pensiero.
Aveva preferito lui a me. Lui, perché l’amava, perché le dava tutto quello che io non le avevo dato.
Eppure Rose me l’aveva fatto capire così chiaramente…
Bravo Dottore, davvero brillante, intelligente!
Mi presi la testa fra le mani e chiusi gli occhi.
<< Stando così non concluderai niente, Dottore  >>
<< Dottore, stai bene? >> riconobbi la voce di Calimon e vidi la sua ombra allungarsi verso di me.
<< No >> risposi soltanto, e mi alzai << Mi dispiace, ma non so proprio cosa fare con vostra figlia. Vedrò di trovare qualche essenza, va bene? Eilidh, e voi tre, venite con me >>
<< E dove? >> sentii chiedere da uno degli alieni. Dovevo tornare nel Tardis, anche se non sapevo a fare che. Mi aveva sempre dato una risposta, un aiuto, e me l’avrebbe dato anche questa volta.
Comincia a camminare spedito, senza preoccuparmi di scusarmi con la gente che urtavo, quando Eilidh mi fermò tirandomi la manica.
<< Ehi! Aspetta, io ho corso fin qui! Rallenta, per favore, se arrivi dopo alla tua macchina del tempo, non cambierà nulla >>
Come aveva capito che stavo andando lì?
<< Mi dispiace, Dottore, è stata colpa mia… Non avrei dovuto coinvolgere anche Rose, mi dispiace>> Gess aveva superato lo shock iniziale e aveva cominciato a blaterare scuse una dopo l’altra, cercando di stare al mio passo.
<< Smettila, non è stata colpa tua. Se lei non si fosse fatta abbindolare così, ora questo problema non ci sarebbe! >>
<< Basta, Dottore! >> Eilidh mi mise una mano sulla spalla e mi fece girare << Insomma, se tu ti fossi ritrovato a Gallifrey, con tutto quello che avevi prima e poi hai perso, saresti tornato qui? >> i suoi occhi scuri scintillarono.
Quella ragazza mi stupiva ogni minuto di più. Sicuramente Terry le aveva raccontato qualcosa.
<< Fiabe della buonanotte, eh? >> le sussurrai rabbioso.
<< Mi piacevano… Ma non è importante, rispondimi! >>
I tre alieni, intanto, erano ammutoliti.
Sospirai << Si, sarei tornato qui, perché questa è la mia vita ormai >>
Lei mi guardò negli occhi per qualche secondo interminabile, poi alzò impercettibilmente un sopracciglio.
<< Bugiardo >>
Se le facessi conoscere Jack, sarebbero una coppia perfetta. Tutti e due hanno la capacità di mandarmi fuori dai gangheri.
Tolsi la sua mano dalla mia spalla, abbastanza irritato. Si, mi dava fastidio, perché aveva capito tutto, va bene? Certamente sarei rimasto, avrei avuto un solo pensiero: Rose.
<< Senti ragazzina, io non ti conosco, e tu non conosci me. Tua madre può averti raccontato di tutto, non m’importa, tu ora devi credere a me >>
Eilidh scosse la lunga chioma bruna e il suo sguardo si perse lontano. Io continuai a fissarla, soddisfatto. L’avevo zittita, bene. 
<< Se avete finito di litigare, possiamo continuare a camminare… >> si intromise Eldegor, che ci osservò stupito.
<< Siamo arrivati >> indicai la mia cabina blu in lontananza. Vederla mi fece bene, era molto più di una macchina del tempo, era l’amica più fidata che avessi.
<< E’ aperta? >> mi chiede Eilidh, e io annuì.
<< Allora sarò la prima ad entrarci! >> rise e cominciò a correre.
<< Sei una bambinetta! >> le urlai dietro, ma un sorriso cominciava a spuntarmi sul volto.
 << Ho solo freddo >>  prese tra le dita il lembo del vestito. Bè, in effetti, era abbastanza corto, e la temperatura abbastanza fredda.
Come pensavo, rimase a bocca aperta. La cabina della polizia più grande all’interno, protagonista di tutte le storie che ascoltava quando era piccola.
<< Allora, fa caldo? Ho acceso da poco il riscaldamento >> scherzai, ma lei non rispose, i suoi occhi vagavano per la stanza.
<< Questo è…? >>
<< Tardis >> mi strinsi nelle spalle, e i tre alieni mi guardarono confusi << Time and relative dimension in space >>
<< Chi ha dato questo nome? >> Eilidh parlò per la prima volta e si buttò sulla mia sedia girevole come se fosse casa sua.
<< E’ una lunga storia. Ora, non so cosa sono venuto a fare qui…. Pensavo di avere un’illuminazione, o qualcosa di simile. Dobbiamo pensare a qualcosa >>
Dopo ci fu il silenzio più totale.
<< Oh, Dottore, sei tu quello dalle idee geniali >> Eilidh mi fece un sorriso stiracchiato, neanche lontanamente intenzionata a lasciarmi la sedia.
Mi mordicchiai il labbro, ignorandola  << Gess, Eldegor, Siemma, andate al secondo piano, nella terza porta a sinistra c’è un piccolo scaffale con tante boccette. Trovate una con questo numero >> presi la mano di Gess e gliela scrissi su con la penna, ma vidi che la sua pelle assorbiva l’inchiostro, quindi fui costretto a segnarla su un foglio.
Ubbidienti, salirono le scale, dopo avergli raccomandato di non perdersi.
<< Scusami per prima Dottore, non volevo farti stare male nominando Gallifrey. E’ vero, io non ti conosco >> cominciò la ragazza titubante, strofinandosi le mani.
<< Non importa. E’ solo che avevi ragione… >> abbassai la testa << E forse, capisco anche Rose >>
<< Era la vita che ha sempre desiderato >>
<< Ma io pensavo che desiderasse… me, molto di più >>
Eilidh accennò un sorriso.
<< Non lo metto in dubbio, infatti ha creato una tua copia in quel mondo. Lei desiderava te, ma pensava che tu non volessi lei allo stesso modo, dato che non hai fatto  nulla per farglielo capire >>
Passai stancamente una mano nei miei capelli e mi sedetti per terra.
<< Non è stato facile per me, Ellie. Sapessi cos’è successo… >>
<< Sono sicura che non lo è stato neanche per lei… Anzi, le è toccata la parte peggiore, vero? >>
Ricordai le sue labbra sporche di sangue, stesa su quel pavimento mentre cercava la mia mano per stringerla l’ultima volta.
Annuii.
<< Sono tutti riusciti a proteggerla, tranne me >>
 Eilidh lasciò la sedia e si sedette accanto a me, posandomi solo una mano sulla spalla, per consolarmi.
<< Non dire così, Dottore, perché non è vero. >> mormorò con voce dolce << Ora pensiamo alla soluzione, poi ne riparleremo. >>
<< Giusto! >> non serviva a niente sprofondare nei sensi di colpa, e la aiutai ad alzarsi.
Ma da dove iniziare?
<< Tu non sai proprio nulla sui mondi dei sogni? Ogni piccola cosa può essere utile, ricorda. >>
Scossi la testa. Non avevo mai approfondito quell’argomento, sapevo solo che erano illusioni e abbastanza pericolose, poi nient’altro.
<< Non hai qualcosa che ci può aiutare? >>
Socchiusi gli occhi, e nella mia mente comparve un libro. Certo, il libro! Ne avevo migliaia nel Tardis, impossibile non ce ne fosse uno che parlasse dei sogni.
<< Si, Ellie! Un libro… Aveva la copertina verde, me lo ricordo! >> le strinsi il polso, senza accorgermi del lamento di dolore che aveva emesso.
<< E dov’è? Nella biblioteca? >> spalancò gli occhi, già pronta a correre lì appena le avessi risposto di sì.
Risposta che non arrivò.
<< No, credo di averlo dato a Jack, molto tempo fa >> mi ricordavo la passione di Jack per i libri verdi,aveva la fissa del verde. << Mi aveva detto che era molto interessante, quasi magico, e voleva portarlo nel Torchwood, per poi rileggerlo qualche volta >>
<< Jack? Per caso è un poliziotto, molto carino, coi capelli neri? >>
Sghignazzai. << Davvero era un poliziotto nel mondo dei sogni? >> chissà cosa avrebbe detto se l’avesse saputo. Mi sarebbe piaciuto vederlo furioso.
<< Si, e Rose non ne è stata molto contenta >>
Mi avvicinai alla tastiera, cominciando a settare le coordinate del Torchwood. Dovevo andare lì, dovevo prendere quel libro, dovunque esso fosse.
<< No! Fermati, cosa stai facendo? >> urlò Eilidh, e mi spostò le mani << Non puoi andartene via da qui. E se Rose riesce a trovare il modo di uscire, chi troverà al suo ritorno? C’è il telefono, chiama Jack, no? >>
Ero così poco abituato a usare il telefono, che quasi mi dimenticavo di averlo.
 
<< Torchwood 3, buongiorno >>
<< Ciao, Jasmine! Sono il Dottore, passami Jack, è urgente >>
<< Dottore, che piacere! Jack non c’è. Dovrebbe tornare tra poco, è andato a fare un giro >>
Bene! Quando avevo bisogno di lui, non c’era mai, e quando non volevo vederne neanche l’ombra, mi stava sempre tra i piedi.
Un giro! Potevo scommettere che era andato a comprare il caffè che gli piaceva.
<< Quando torna, fammi chiamare immediatamente >>
Sentii Jasmine parlottare con qualcuno accanto a lei.
<< Jasmine! >>
<<  Che succede, Dottore? Posso aiutarti? >>
<< Riguarda Rose… Ma è complicato, devo parlare col capo. Ricordati di richiamarmi >>
 
<< E ora? >> chiese Ellie un secondo dopo che ebbi chiuso la chiamata.
<< Si aspetta >> alzai le spalle. La pazienza non era il mio forte…
 
<< Pronto, Dottore? >>
<< Jasmine, è passata un’ora intera! >>
<< Lo so! Ma Jack non torna, non sappiamo che fine abbia fatto. Lo abbiamo chiamato, e non risponde! Io mi sto preoccupando, non ci ha avvertito… >>
Sentii qualcuno che le stappava il telefono di mano << Dottore? Sono Hans. Ho cercato Jack, ma non lo rilevo… >>
<< Rilevo? >> ma di che accidenti stavano parlando?
<< Si, intendo che in città non c’è >>
<< Come non c’è, mica può sparire da un momento all’altro! >>
<< E’ come se non fosse mai uscito da qui. Digitiamo il suo nome, e non compare nulla. Esatto, come sparito. >>
Mi posai una mano sulla fronte, e sospirai.
<< Io devo venire lì… >>
<< Tu non vai da nessuna parte, Dottore! >> avevo appena sussurrato, ma Eilidh mi aveva sentito e rimise a posto la cornetta. << Provaci, e sarà l’ultima cosa che farai >> aggiunse minacciosa.

<< Allora andiamo al castello ed entriamo nel mondo dei sogni di Rose! Almeno capiremo cosa fare per uscire >>
Eilidh scosse la testa << Ancora peggio, Dottore. E se non capissimo cosa fare per uscire? Rimarrebbe non solo lei intrappolata lì, ma anche noi, senza nessun aiuto. >>
<< Che noi già non abbiamo >>
 
Jack ci avrebbe potuti sicuramente aiutare, ma aveva avuto la magnifica idea di sparire! Anche lui!
 
 
Non sapevo più che pesci pigliare.


















Buonasera!
Ecco qui l’altro capitolo, dalla parte del Dottore.
Jack è sparito, certo, è nel mondo dei sogni con Rose!
 
 
Ps: “ Ricordai le sue labbra sporche di sangue, stesa su quel pavimento mentre cercava la mia mano per stringerla l’ultima volta.”
Non scordatevi che in questa storia alternativa Rose stava morendo, per questo il Dottore l’ha trasformata.
 
Questo è tutto, spero che vi sia piaciuto! Allego tanti baci a Mars, e a tutti voi che leggete.
Anche se non mi fate sapere nulla, io vi ringrazio comunque tantissimo.

 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: SweetLady98