Fanfic su artisti musicali > The Rasmus
Segui la storia  |       
Autore: KuroNekw    02/11/2012    1 recensioni
Ero proprio su un altro mondo, stavo provando un calore mai sentito, quel calore di cui avevo bisogno da tempo, finalmente, mi liberai dalla mia prigione di ghiaccio come neve al sole...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 23
 


Alfred era maestro di musica in una delle più prestigiose scuole di Helsinki, però talvolta dava anche lezioni private in casa sua…
C’era in particolare un ragazzo..che aveva attirato la sua attenzione, il suo nome era Jussi
Quando lo conobbi io aveva circa 11 anni, era un prodigio del piano, forse perché aveva avuto rigidi insegnamenti sin da quando era piccolo!
Quando Jussi si trasferì ad Helsinki i genitori chiesero ad Alfred di fargli da insegnante privato a tempo pieno, e lui accettò.
Ogni giorno Jussi veniva a prendere lezioni a casa di Siria, e ricordo bene quanto ci divertivamo tutti insieme!! Noi ci sedavamo al tavolo, e Alfred e Jussi ci incantavano con la loro musica, la lezione durava non più di un paio d’ore, quindi passavamo molto tempo insieme a giocare, io, Siria, Mindi e Jussi.
Lui voleva diventare famoso come compositore e pianista, aveva delle ampie prospettive e ci metteva sempre l’anima in quello che faceva, devo dire che quel periodo è stato forse il più bello.-
L: -e poi? -
H: -e poi…successe quello che nessuno si sarebbe mai immaginato..
Eravamo cresciuti praticamente insieme noi 4, e ormai avevamo tutti 16 anni.
Jussi doveva dare uno spettacolo al Tampere-Talo.
Alfred e Jussi si erano preparati alla grande per quello spettacolo, e la sala era completamente piena!
L’esibizione andò alla grande, anche Alfred fu sorpreso..
Il giorno dopo però, quando i giornali avrebbero dovuto recensire lo spettacolo….a Jussi bastò un solo articolo per...-
Al: -Uccidersi!-
Mi voltai di spalle! E dietro di me c’era Alfred. Rimasi confuso dalle sue parole, perché Jussi si sarebbe ucciso!?
Al: -L’articolo sul City, era ciò che scosse Jussi più dal profondo della sua anima, lui voleva essere il migliore, in tutto e per tutto, non accettò quello che c’era scritto sull’articolo…-
H: -l’articolo diceva che…”anche se Jussi era un prodigio, anche se dietro il suo lavoro ci fosse un grande maestro come Alfred Lumi…il pubblico non doveva farsi incantare dal suo bel faccino da sedicenne, che la sua fiamma si sarebbe potuta spegnere da un momento all’altro, che Jussi sarebbe diventato solo un fenomeno da bambine…”
L: -non…non ho mai sentito parlare…di Jussi..-
Al: -la stampa volle oscurare il caso, quando Jussi si tolse la vita, da quel giorno, promisi a me stesso che non avrei più insegnato, il sogno che Jussi rincorreva era un po’ anche il mio di sogno, un sogno irraggiungibile! -
L: -perché lei si è arreso! -
Al: -No! Ho solo voluto accettare il fatto che o sei raccomandato o nel mondo dello spettacolo noi sei, e non diventerai mai nessuno!!-
L: -Questo lo dice lei!, io non ero raccomandato e ho comunque fatto strada!-
Al: -non durerai ancora molto! -
Dannazione quanta cocciutaggine in un singolo uomo!
L: -questo lo dice lei!-
Al: -è la verità! -
L: -bhe ALLORA SAPPIA CHE HA TORTO!! -
Forse avevo esagerato con l’alzare la voce, ma ora ero veramente stufo, lui mi guardò quasi con disprezzo! Ma allo stesso tempo incredulo
L: -anche io ho ricevuto una miriade di critiche negative, forse sono più loro che non quelle positive, più volte mi sono ritrovato col sedere a terra, ma sia io che i miei amici non ci siamo dati per vinti tanto facilmente. Lei si è arreso alla prima difficoltà proprio come Jussi, lui non accettava critiche, voleva essere il migliore! Allora perché non lo ha dimostrato e? perché non è andato avanti!!
Rimanemmo in silenzio qualche secondo..
L: -la musica non è solo fama e successo….è anche passione,energia,sentimento….Jussi lo aveva dimenticato…e lei?-
Quei silenzi diventavano sempre più opprimenti, Alfred si girò di spalle..
E si avviò verso la casa, dove notai che anche Siria e Eveline stavano ascoltando, Henri era rimasto in disparte, però notai un certo cambiamento di espressione sul suo volto.
Io corsi verso Siria!
S: -Lauri..-
le sorrisi
S: -mi dispiace non averti detto nulla…di..-
L: -non importa!, adesso voglio pensare solo a noi due!-
Mi voltai un’altra volta verso Alfred e notai che ricambiò il mio sguardo…ma questa volta era sereno
Finalmente ora niente poteva mettersi fra me e Siria, così iniziai a baciarla per la gioia.
S: -uh, Lauri, tra 20 minuti dobbiamo essere da Mindi e vederci con gli altri!!
L: -bhe che aspettiamo!! Andiamo no!
Mi sentivo più leggero ora! Ero sicuro che non avrei più avuto timore del vecchio burbero signore, amante della musica, a cui mancava soltanto ritrovare il vero significato di quella parola…così piccola, ma capace di racchiudere tanti significati.
Quella sera probabilmente in casa Lumi si sarebbe udita una melodia ormai assopita da anni!



Ev: -ammettilo…ti ricorda tanto Jussi…- chiese Eveline al marito quando furono rientrati in casa
Al: -uhm..-
Ev: - ma perché ti ostini tanto, sii onesto con te stesso per una volta-
Al: -così potrò ricevere per due volte la stessa umiliazione?
Ev:-Lasciamo che siano loro a cambiare il futuro – le disse accarezzandogli il volto
Al: -tu sei sempre così ottimista..-
Ev: -io ho speranza, quella che Jussi aveva perso, e che tu hai scordato, insieme al tuo amore per la musica..-
Afred entrò nel salotto…e si avvicinò al piano ancora coperto, gli pose una mano sopra..-
Ev: -coraggio – lo esortò la moglie
Lui afferrò il panno e lo sollevo via, una nuvola di polvere si sparse nell’aria, e quando si dissolse, un bellissimo piano in mogano per nulla toccato dagli anni che lo hanno visto silenzioso, si ergeva nella luminosa camera.
Alfred si sedette allo sgabello, sollevò una sottile rivestitura che copriva i tasti e iniziò a intonare una dolce sinfonia.


M: -no ma la puntualità non è il vostro forte e?-
eravamo appena arrivati a casa di Mindi, ad aspettarci c’era anche Aki.
S: -perdono, abbiamo avuto un contrattempo!!-
A: -bhe per farvi perdonare potete offrire la cena! -
L: -fidati! -
Eravamo arrivati in leggero ritardo, ma sembrava che li avessimo fatti aspettare le ore!, e finchè non giungemmo al locale, lei e Aki non facero altro che rinfacciarcelo, anche se si vedeva lontano un miglio che se la ridevano sotto i baffi!
E: -Finalmente, ma dove vi siete cacciati!!-
L : -esagerato, abbiamo solo 10 minuti scarsi di ritardo!-
E: -si ma io ho dovuto sopportare Pauli che non la finiva di chiedersi quando avrebbe potuto mangiare!!-
P: -Allora ora possiamo iniziare??-
Tutti: -PAULIIII!!-
Decidemmo di entrare, per la sua felicità e per le nostre orecchie
E. –ah, ci sei anche tu, Henri.-
Henri era rimasto un po’ in disparte fino a quel momento!
H: -bhe, era una rimpatriata no? Mica potevo mancare! -
Fortunatamente sembrava che fosse tranquillo
Avevamo prenotato un tavolo, in un piccolo locale vicino al mare, volevamo passare una serata tranquilla, anche perché ormai mancava una settimana..e dopo saremmo dovuti ripartire per il tour primaverile.
Da quanto tempo non passavamo tutti insieme una bella serata, ora si che sarebbe andato tutto bene, Pauli come al solito non fece complimenti e si spazzolò di tutto e di più
A: -ragazzi guardate – Aki stava mischiando nel suo bicchiere, bevande alcoliche di diverso tipo, fino a formare un intruglio strano
E: -Aki….sei sicuro di volerlo fare? -
A: -cosa c’è di male? -
E: -c’è di male che dopo dobbiamo portarti in ospedale-
A: -nhaaa, qualcuno ne vuole? -
M: -amore non guardarmi, non ho intenzione di bere quella roba!-
L: -amico questa volta passo! -
Così tutto d’un fiato Aki si tirò giù quell’intruglio…
Dopo aver fatto una faccia a dir poco schifata
A: -Wow..-
E crollò sul tavolo
E: - ecco! Lo sapevo! Mindi fatti avere del caffè amaro! Cerchiamo di tirarlo su!
M: -il solito esagerato! -
S: -Lauri, non è meglio chiamare un’ambulanza? -
L: -tranquilla Siria, ci vuole di peggio per abbatterlo- intanto me la ridevo sotto i baffi.
H: -Lauri?-
L: -Ei, dimmi Henri -
H: -posso…parlarti un attimo in privato? -
Privato? Chissà cosa voleva dirmi.
Lanciai un occhiata a Siria, che scrollò le spalle
L: -si certo! -
Andammo su un balconcino che dava sul mare
L: -dimmi tutto! -
H: -ascolta, voglio essere sincero, quindi fammi finire di parlare e dopo potrai darmi una risposta
O mio dio, cosa voleva dichiararsi??
L: -o..ok, ti ascolto-
H: -ecco..volevo, scusarmi! Mi dispiace di essere stato insopportabile quando eravamo in Svizzera, è vero…sono troppo protettivo, avevo solo paura che Siria e Mindi potessero soffrire, soprattutto Siria che si era lasciata da poco, quindi ti chiedo se possiamo provare a rincominciare da capo! Che ne dici?- Mi porse la mano
Sembrava veramente pentito, e io sinceramente non avevo mai avuto nulla contro di lui, e poi, potevo capirlo..
Gli strinsi forte la mano!
L: -Dico di si! Il passato e passato no?
H: -si!
L: -dai torniamo dagli altri…e speriamo che Aki si sia ripreso!-
H: -ma gli succede spesso? -
L:- almeno 3 volte al mese! -
Rientrammo nella sala…
L: -come sta Aki? -
M: -va meglio! -
L: -amico, lo sai che hai rischiato di rimanerci secco?- Mi rivolsi ad Aki che aveva la testa poggiata sul tavolo con vicino una decina di tazzine vuote
A: -uhm…mi sa…che devo…-
Scena disgustosamente orribile! Fortunatamente non prese nessuno, ma dopotutto era inevitabile! Avevamo tutti un espressione alquanto schifata
E: -vaaaaaa bene, prima di farci cacciare, opterei di portare Aki a casa!
Dopo aver chiesto scusa per la sgradevole visione, ai proprietari e alle povere persone che da quel momento in poi non avranno più toccato cibo, ci siamo diretti ognuno verso casa
E: -riaccompagno io Aki e Mindi….-
P: -direi anche di prenderci libera la giornata di domani, viste le sue condizioni – disse Pauli indicando Aki semisvenuto su Mindi
E: -direi di si! -
L: -bene, allora ci aggiorniamo!
E: -henri vuoi che ti riaccompagno a casa? C’è un posto libero-
H: -nono, grazie comunque, tornerò a piedì ho voglia di una passeggiata!
E: -come vuoi, andiamo dai! – Tutti si allontanarono e io lanciai un occhiata a Siria
L: -tu…vieni con me? Casa mia non è lontano di qui- notai il suo cambiamento di espressione, in uno di piacevole stupore
S: -certo! -

Driiiiiiiin Driiiiiiin!!!!
-Allora? -
--Tra 6 giorni partono--
-quindi? Devo agire?-
--ti ho mai detto il contrario? --
-bhe..mi sembrava che dopo ieri…-
--io non mi tiro MAI indietro!--
-lo hai già fatto una volta-
--si, ma la prima è bastato poco, lui invece è diverso, bisogna andarci pesante--
-come vuoi-
--aspetta che sia solo e fa quello che devi--
-funzionerà?-
--deve--











Commento dell'autrice: 
E: -questa storia diventa giorno giorno più angosciante
Autrice: -in che senso?-
E: -non si capisce na mazza!-
Autrice: -abbi fede e capirai!-
E: -sai credo di non voler capire...-
Autrice: -capirai...capirai...-
E: -ma ho appena detto..
Autrice: -capirai...-

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Rasmus / Vai alla pagina dell'autore: KuroNekw