Capitolo
2, when the sun fades.
Il sole splendeva.
Erano passate un
paio d’ore dalla fine del torneo e Hayner era accanto a Shihi,
che era steso sul
letto. Assieme a lui c’erano anche Adele e Dilan, che stavano
in silenzio da
molto tempo.
-Signor Hayner- disse
poi la ragazza
–Non se la prenda con suo nipote, in fondo ce l’ha
messa tutta. Solo che Flynn
era più forte- e abbassò lo sguardo, mentre
l’altro ragazzo annuiva
silenziosamente.
-Non sono deluso. O
almeno, un po’ lo
sono, ma Shihi ha fatto una bella gara. In fondo lui è sempre
stato un ragazzo
introverso e spesso veniva maltrattato dagli altri. Ho iniziato ad
allenarlo
perché diventasse più forte e speravo che, una
volta vinto il torneo, sarebbe
diventato un’altra persona, non dico più aperta
verso gli altri, ma più
coraggiosa- e sospirò, incrociando le dita delle mani le una
con le altre. Gli
altri due si scambiarono uno sguardo dispiaciuto, poi tornarono a
guardare
l’amico disteso sul letto, finché il sole non
sparì, lasciando il posto a delle
nuvele temporalesche.
-Ma che succede?-
disse Adele –non
credevo che fosse prevista pioggia oggi. Di solito avvertono se
c’è un qualche
cambiamento climatico-
-Mi pare strano, non
piove da anni-
rispose Hayner –vado a dare un’occhiata fuori, voi
restate con lui- disse,
indicando con lo sguardo il nipote. E si alzò dalla sedia,
uscendo poi di casa.
-No! La zattera!-
La luce della
scrivania era accesa.
Aprì gli occhi piano piano, quasi accecato dalla lampada. Si
tirò su,
sbadigliando e subito notò che non c’era nessuno
nella sua stanza. Eppure era
sicuro di aver sentito lo zio e Adele parlare.
“Dove
saranno?” pensò, alzandosi dal
letto e andando per tutta casa a cercarli. Ma non c’era
nessuno.
Fuori era buio e
silenzioso. Quando
Shihi uscì di casa, si aspettava di trovare moltissima gente
per le strade,
ancora in preda all’eccitazione per il torneo appena
concluso, ma si presentò
lo spettacolo contrario: non c’era nessuno, i negozi erano
chiusi e gli
striscioni che, quella mattina, erano stati appesi per tutta la
città erano
spariti. Si diresse verso il Ring di Sabbia, forse lì
avrebbe trovato qualcuno,
pensò. Ma si sbagliava, non c’era nessuno: il
palcoscenico era stato smontato e
con esso anche il tabellone dei match. Si chiese cosa stesse
succedendo, ma
prima che potesse muoversi per una qualsiasi altra parte della
città, degli
strani mostriciattoli neri gli si posero davanti. Essi avevano gli
occhi gialli
e delle piccole antenne che gli pendevano dalla testa. Le mani avevano
solo tre
dita e sembrava che ai piedi indossassero dei calzini.
-Heartless…-
Una voce
risuonò per tutta la piazza,
pronunciando quella parola: Heartless. Che quelle piccole creature si
chiamassero
così? Ma non ebbe il tempo per pensarci che subito esse
cominciarono ad
avvicinarglisi. Da tre che erano, divennero cinque e poi dieci. E, in
un attimo
gli furono addosso. Urlò e chiuse gli occhi: non voleva
vedere che cosa gli
avrebbero fatto, ma non accadde nulla. Quando riaprì gli
occhi, gli esserini
erano spariti. Si alzò in piedi e si guardò
intorno.
“Che diamine
è successo? Che volevano
da me?” si chiese.
-Posso rispondere a
tutte le tue domande, ragazzo- risuonò la
stessa voce dai toni bassi di qualche minuto
prima. E poi
apparve un uomo, che
indossava una veste nera, il cappuccio tirato su. All’altezza
del pettorale
destro aveva disegnato qualcosa, uno stemma probabilmente.
-Chi sei?- chiese
Shin, spaventato.
-Diciamo che puoi
considerarmi come un abitante del
Crepuscolo-
-Che ci fai qui?-
-Sono alla ricerca di
qualcuno. E credo anche di averlo
trovato- e alzò il
braccio, indicando Shihi –Sei tu
quello che cerco. L’eroe del
Keyblade-
-L’eroe del
che?- il ragazzo non
capiva, che voleva da lui quel tizio?
-Keyblade.
Un’arma straordinaria, in grado di connettere
i mondi e di aprire anche le serrature più difficili. Tu sei
il prescelto-
-Continuo a non
capire. Non so cosa sia
questo Key-qualcosa! Adesso rispondi: cosa sta succedendo a
Crepuscopoli? Dove
sono Zio Hayner? Adele? Dilan?-
L’uomo rise, poi una foschia nera si
creò intorno alla mano, facendo comparire
una spada a forma di chiave, dall’elsa rossa e dalla lama
nera. –Questo è un
Keyblade. O meglio, la Dark
Keyblade. Vedi, questa ha la capacità di aprire i cuori
della gente e di
liberarli. Comunque, se vuoi delle risposte, ne avrai. Crepuscopoli sta
per
essere distrutta. Gli Heartless lo disintegreranno, puoi starne certo.
Neanche
l’eroe del Keyblade, ormai, può impedirlo. Per
quanto riguarda i tuoi amici…
Non so nulla, probabilmente adesso saranno diventati Heartless. Comunque, caro ragazzo,
ricorda: tu sei il
prescelto del Keyblade. Libera la luce del tuo cuore, distruggi gli
Heartless e
perché no, cerca di salvare i tuoi amici. Mi raccomando-
e, in un istante,
sparì.
Shihi era disorientato:
Crepuscopoli
stava per essere distrutta, com’era possibile? Poi ci fu un
terremoto e vide,
all’altezza della stazione, sollevarsi una gigantesca sfera
nera e viola. Vi si
diresse di corsa, il cuore che batteva fortissimo per
l’ansia. Giunto alla
Stazione vide che, al centro della piazza, si era formato una specie di
mulinello, che stava risucchiando tutto ciò che aveva
intorno. Il ragazzo
guardò in cielo e vide che la sfera di poco prima incombeva
sopra alla torre
dell’orologio. E poi, qualcosa di gigantesco
spuntò dal mulinello. Aveva gli
occhi gialli, come le creature che aveva incontrato nel ring, e la
faccia
ricoperta da degli specie di capelli, che si muovevano come fossero
tentacoli.
Sulla schiena aveva delle piccole ali e, al centro del petto, un buco a
forma
di cuore. Shihi era talmente impaurito che l’unica cosa che
riuscì a fare fu
buttarsi a terra, aspettando la fine.
“Se solo
avessi quel Keyblacoso di cui
parlava quel tizio di prima…” pensò in
preda alla disperazione.
-Ma
ricorda… tu hai l’arma più potente di
tutte-
Ci fu un lampo e dal
cielo scese una
luce potentissima, quasi accecante, che andò dritta dritta
verso il ragazzo,
che chiuse gli occhi. Quando li riaprì teneva in mano
un’arma molto simile a
quella dell’uomo in nero, solo che la sua aveva una forma
ed un colore
diversi: l’elsa era d’oro e la lama
d’argento. Al manico era appesa una
catenina con sopra un simbolo. Come rinvigorito, Shihi si
alzò in piedi,
fissando il Keyblade. Strinse la mano intorno all’elsa e si
scagliò contro il
nemico.
Il mostro
attaccò subito con un pugno,
che mancò il bersaglio e andò a schiantarsi per
terra, dove si formò un altro
mulinello, da cui spuntarono tanti piccoli Heartless, uguali a quelli
apparsi
nel Ring. Shihi ci si scagliò contro, facendoli sparire in
una nuvoletta nera.
Poi si rivolse a quello più grosso. Tentò di
salirgli sul braccio per colpirlo
in faccia, ma era troppo difficile. Allora decise di ferirgli gli
altri, colpendolo
alle mani. Si diresse verso quella destra della creatura, colpendola
con un
fendente dall’alto, che andò a segno. Subito la
mano si ritrasse, pronta a
scagliare un colpo contro l’avversario. Ma poi
l’Heartless cambiò tattica:
creò, nella mano sinistra, una sfera
d’oscurità grossa quanto una palla, che
poi lanciò in cielo. Da essa si sprigionarono tante sfere
più piccole, che si
andarono a scagliare contro Shihi, che non riuscì a pararle.
Preso in pieno da
quel tremendo attacco, cadde per terra, sfinito.
-E’
finita…?- disse, quando il mostro
si accingeva a calare un ennesimo pugno contro di lui. Ma prima che il
colpo
gli arrivasse addosso, Shihi raccolse tutte le sue forze, rialzandosi e
parando
il colpo, con grande difficoltà. Rispinse la mano
all’indietro, poi puntò il
Keyblade verso l’Heartless. E, senza che facesse niente, un
raggio di pura luce
si sprigionò dalla punta dell’arma, colpendo la
creatura nel buco che aveva nel
petto, facendola cadere a terra, ormai sconfitta. Poi,
cominciò ad alzarsi e
andò dritta contro la sfera che si estendeva per cielo di
Crepuscopoli. Prima
che Shin potesse fare altro, cadde per terra e svenne.
L’uomo in
nero aveva osservato la scena
dall’alto. Finalmente il Keyblade si era manifestato, dopo
tanto tempo! Il suo
sogno sarebbe diventato realtà! E, adesso, un altro di queli
luoghi che lo
avevano fatto soffrire stava per sparire. Si trovava sulla torre
dell’orologio,
ma decise di scendere. Si alzò in piedi e saltò
giù, toccando a terra senza
quasi far rumore, poi si avvicinò al ragazzo, che era
svenuto.
-Dovresti
ringraziarmi, in fondo ti sto praticamente
salvando da morte certa. Anche se tutto questo l’ho provocato
io… Buon viaggio,
ragazzino- poi lo
toccò e Shin sparì in un tunnel
oscuro.
-Cos’hai
fatto a Shin?!- urlò una voce
femminile. L’uomo si girò: davanti a lui
c’era una ragazza con i capelli lunghi
e neri: Adele.
-Una sopravvissuta?
Com’è possibile…- Non era possibile.
Solo colui che era stato prescelto dal
Keyblade aveva una qualche speranza di salvarsi dall’orda di
Heartless presente
a Crepuscopoli, ma quella ragazza era viva –Chi
sei?- chiese, cominciando a sorridere, anche se, ovviamente,
l’altra non
poteva vederlo.
-Io sono Adele,
un’amica del ragazzo
che hai appena ucciso!- rispose la ragazza, quasi urlando. Sentiva la
paura che
c’era in lei, e ne era felice, ma sentiva anche una grande
forza provenire da
lei.
-Bene Adele, credo che
tu sarai ottima ai miei scopi. Ma
prima, scusami, devo finire una cosa- alzò la
mano in
cielo e la sfera si rimpicciolì sempre di più,
fino a diventare piccola piccola.
La attirò a sé e se la poggiò sulla
mano. Poi allungò l’altra verso la ragazza,
che fu spinta da una forza misteriosa verso di lui. Appena le fu
abbastanza
vicino, l’uomo in nero le tirò una botta sul
collo, così da farla svenire. Poi
se la mise sulla spalla destra.
-Distruggi tutto- e
la forza della sfera fu liberata. In un attimo, essa si
ringigantì, ma divenne
cinque volte più grossa di com’era prima e, piano
piano, risucchiò tutto il
mondo, facendolo sparire.
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OK. Dopo un mese, eccoci qua! Mi
scuso per il ritardo, ma ho avuto il “blocco dello
scrittore” (di già?!?!?),
chiamiamolo così, senza contare anche tutti i problemi
legati alla scuola –w-.
Allora, il capitolo fa
schifo, è
disgustoso, non mi piace e non mi piacerà mai, ma segna,
diciamo, l’inizio vero
e proprio della storia. E’ anche un po’ cortino, ma
perché il prossimo mondo
credo che sarà un po’ lunghino, quindi ho deciso
di tagliare qua, anche per
mantenere un po’ di contatto col titolo del capitolo (che
spero non sia in
inglese maccheronico –w-. Dal prossimo i titoli li metto in
italiano…).
Comunque, ringrazio antocharis_cardamines
per aver recensito :D
Al prossimo capitolo!
See you soon!