Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Kain Highwind    02/11/2012    3 recensioni
A 50 anni dalle vicende dei precedenti Kingdom Hearts, la storia parla di Shihi, un ragazzo che vive a Crepuscopoli, con lo zio Hayner, pluricampione del torneo Struggle. Un giorno, però, Crepuscopoli viene distrutta dopo l'ennesima apparizione degli Heartless e quella di un strano uomo incappucciato. Il ragazzo, ritrovandosi tra capo e collo la leggendaria Keyblade, viaggerà attraverso i mondi, facendo esperienze fuori dal comune, battendosi contro l'oscurità dentro di sé...
--------------------------------------------------------------------------------------------------
"-Posso rispondere a tutte le tue domande, ragazzo-
-Chi sei?-
-Diciamo che puoi considerarmi come un abitante del Crepuscolo-
-Che ci fai qui?-
-Sono alla ricerca di qualcuno. E credo anche di averlo trovato- e alzò il braccio, indicando Shihi –Sei tu quello che cerco. L’eroe del Keyblade-" [Tratto dal capitolo 2]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cloud, Nuovo personaggio, Riku, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2, when the sun fades.

 

Il sole splendeva. Erano passate un paio d’ore dalla fine del torneo e Hayner era accanto a Shihi, che era steso sul letto. Assieme a lui c’erano anche Adele e Dilan, che stavano in silenzio da molto tempo.

-Signor Hayner- disse poi la ragazza –Non se la prenda con suo nipote, in fondo ce l’ha messa tutta. Solo che Flynn era più forte- e abbassò lo sguardo, mentre l’altro ragazzo annuiva silenziosamente.

-Non sono deluso. O almeno, un po’ lo sono, ma Shihi ha fatto una bella gara. In fondo lui è sempre stato un ragazzo introverso e spesso veniva maltrattato dagli altri. Ho iniziato ad allenarlo perché diventasse più forte e speravo che, una volta vinto il torneo, sarebbe diventato un’altra persona, non dico più aperta verso gli altri, ma più coraggiosa- e sospirò, incrociando le dita delle mani le una con le altre. Gli altri due si scambiarono uno sguardo dispiaciuto, poi tornarono a guardare l’amico disteso sul letto, finché il sole non sparì, lasciando il posto a delle nuvele temporalesche.

-Ma che succede?- disse Adele –non credevo che fosse prevista pioggia oggi. Di solito avvertono se c’è un qualche cambiamento climatico-

-Mi pare strano, non piove da anni- rispose Hayner –vado a dare un’occhiata fuori, voi restate con lui- disse, indicando con lo sguardo il nipote. E si alzò dalla sedia, uscendo poi di casa.

-No! La zattera!-

La luce della scrivania era accesa. Aprì gli occhi piano piano, quasi accecato dalla lampada. Si tirò su, sbadigliando e subito notò che non c’era nessuno nella sua stanza. Eppure era sicuro di aver sentito lo zio e Adele parlare.

“Dove saranno?” pensò, alzandosi dal letto e andando per tutta casa a cercarli. Ma non c’era nessuno.

Fuori era buio e silenzioso. Quando Shihi uscì di casa, si aspettava di trovare moltissima gente per le strade, ancora in preda all’eccitazione per il torneo appena concluso, ma si presentò lo spettacolo contrario: non c’era nessuno, i negozi erano chiusi e gli striscioni che, quella mattina, erano stati appesi per tutta la città erano spariti. Si diresse verso il Ring di Sabbia, forse lì avrebbe trovato qualcuno, pensò. Ma si sbagliava, non c’era nessuno: il palcoscenico era stato smontato e con esso anche il tabellone dei match. Si chiese cosa stesse succedendo, ma prima che potesse muoversi per una qualsiasi altra parte della città, degli strani mostriciattoli neri gli si posero davanti. Essi avevano gli occhi gialli e delle piccole antenne che gli pendevano dalla testa. Le mani avevano solo tre dita e sembrava che ai piedi indossassero dei calzini.

-Heartless…-

Una voce risuonò per tutta la piazza, pronunciando quella parola: Heartless. Che quelle piccole creature si chiamassero così? Ma non ebbe il tempo per pensarci che subito esse cominciarono ad avvicinarglisi. Da tre che erano, divennero cinque e poi dieci. E, in un attimo gli furono addosso. Urlò e chiuse gli occhi: non voleva vedere che cosa gli avrebbero fatto, ma non accadde nulla. Quando riaprì gli occhi, gli esserini erano spariti. Si alzò in piedi e si guardò intorno.

“Che diamine è successo? Che volevano da me?” si chiese.

-Posso rispondere a tutte le tue domande, ragazzo- risuonò la stessa voce dai toni bassi di qualche minuto prima.  E poi apparve un uomo, che indossava una veste nera, il cappuccio tirato su. All’altezza del pettorale destro aveva disegnato qualcosa, uno stemma probabilmente.

-Chi sei?- chiese Shin, spaventato.

-Diciamo che puoi considerarmi come un abitante del Crepuscolo-

-Che ci fai qui?-

-Sono alla ricerca di qualcuno. E credo anche di averlo trovato- e alzò il braccio, indicando Shihi –Sei tu quello che cerco. L’eroe del Keyblade-

-L’eroe del che?- il ragazzo non capiva, che voleva da lui quel tizio?

-Keyblade. Un’arma straordinaria, in grado di connettere i mondi e di aprire anche le serrature più difficili. Tu sei il prescelto-

-Continuo a non capire. Non so cosa sia questo Key-qualcosa! Adesso rispondi: cosa sta succedendo a Crepuscopoli? Dove sono Zio Hayner? Adele? Dilan?-

L’uomo rise, poi una foschia nera si creò intorno alla mano, facendo comparire una spada a forma di chiave, dall’elsa rossa e dalla lama nera. –Questo è un Keyblade. O meglio, la Dark Keyblade. Vedi, questa ha la capacità di aprire i cuori della gente e di liberarli. Comunque, se vuoi delle risposte, ne avrai. Crepuscopoli sta per essere distrutta. Gli Heartless lo disintegreranno, puoi starne certo. Neanche l’eroe del Keyblade, ormai, può impedirlo. Per quanto riguarda i tuoi amici… Non so nulla, probabilmente adesso saranno diventati Heartless.  Comunque, caro ragazzo, ricorda: tu sei il prescelto del Keyblade. Libera la luce del tuo cuore, distruggi gli Heartless e perché no, cerca di salvare i tuoi amici. Mi raccomando- e, in un istante, sparì.

Shihi era disorientato: Crepuscopoli stava per essere distrutta, com’era possibile? Poi ci fu un terremoto e vide, all’altezza della stazione, sollevarsi una gigantesca sfera nera e viola. Vi si diresse di corsa, il cuore che batteva fortissimo per l’ansia. Giunto alla Stazione vide che, al centro della piazza, si era formato una specie di mulinello, che stava risucchiando tutto ciò che aveva intorno. Il ragazzo guardò in cielo e vide che la sfera di poco prima incombeva sopra alla torre dell’orologio. E poi, qualcosa di gigantesco spuntò dal mulinello. Aveva gli occhi gialli, come le creature che aveva incontrato nel ring, e la faccia ricoperta da degli specie di capelli, che si muovevano come fossero tentacoli. Sulla schiena aveva delle piccole ali e, al centro del petto, un buco a forma di cuore. Shihi era talmente impaurito che l’unica cosa che riuscì a fare fu buttarsi a terra, aspettando la fine.

“Se solo avessi quel Keyblacoso di cui parlava quel tizio di prima…” pensò in preda alla disperazione.

-Ma ricorda… tu hai l’arma più potente di tutte-

Ci fu un lampo e dal cielo scese una luce potentissima, quasi accecante, che andò dritta dritta verso il ragazzo, che chiuse gli occhi. Quando li riaprì teneva in mano un’arma molto simile a quella dell’uomo in nero, solo che la sua aveva una forma ed un colore diversi: l’elsa era d’oro e la lama d’argento. Al manico era appesa una catenina con sopra un simbolo. Come rinvigorito, Shihi si alzò in piedi, fissando il Keyblade. Strinse la mano intorno all’elsa e si scagliò contro il nemico.

Il mostro attaccò subito con un pugno, che mancò il bersaglio e andò a schiantarsi per terra, dove si formò un altro mulinello, da cui spuntarono tanti piccoli Heartless, uguali a quelli apparsi nel Ring. Shihi ci si scagliò contro, facendoli sparire in una nuvoletta nera. Poi si rivolse a quello più grosso. Tentò di salirgli sul braccio per colpirlo in faccia, ma era troppo difficile. Allora decise di ferirgli gli altri, colpendolo alle mani. Si diresse verso quella destra della creatura, colpendola con un fendente dall’alto, che andò a segno. Subito la mano si ritrasse, pronta a scagliare un colpo contro l’avversario. Ma poi l’Heartless cambiò tattica: creò, nella mano sinistra, una sfera d’oscurità grossa quanto una palla, che poi lanciò in cielo. Da essa si sprigionarono tante sfere più piccole, che si andarono a scagliare contro Shihi, che non riuscì a pararle. Preso in pieno da quel tremendo attacco, cadde per terra, sfinito.

-E’ finita…?- disse, quando il mostro si accingeva a calare un ennesimo pugno contro di lui. Ma prima che il colpo gli arrivasse addosso, Shihi raccolse tutte le sue forze, rialzandosi e parando il colpo, con grande difficoltà. Rispinse la mano all’indietro, poi puntò il Keyblade verso l’Heartless. E, senza che facesse niente, un raggio di pura luce si sprigionò dalla punta dell’arma, colpendo la creatura nel buco che aveva nel petto, facendola cadere a terra, ormai sconfitta. Poi, cominciò ad alzarsi e andò dritta contro la sfera che si estendeva per cielo di Crepuscopoli. Prima che Shin potesse fare altro, cadde per terra e svenne.

L’uomo in nero aveva osservato la scena dall’alto. Finalmente il Keyblade si era manifestato, dopo tanto tempo! Il suo sogno sarebbe diventato realtà! E, adesso, un altro di queli luoghi che lo avevano fatto soffrire stava per sparire. Si trovava sulla torre dell’orologio, ma decise di scendere. Si alzò in piedi e saltò giù, toccando a terra senza quasi far rumore, poi si avvicinò al ragazzo, che era svenuto.

-Dovresti ringraziarmi, in fondo ti sto praticamente salvando da morte certa. Anche se tutto questo l’ho provocato io… Buon viaggio, ragazzino- poi lo toccò e Shin sparì in un tunnel oscuro.

-Cos’hai fatto a Shin?!- urlò una voce femminile. L’uomo si girò: davanti a lui c’era una ragazza con i capelli lunghi e neri: Adele.

-Una sopravvissuta? Com’è possibile…- Non era possibile. Solo colui che era stato prescelto dal Keyblade aveva una qualche speranza di salvarsi dall’orda di Heartless presente a Crepuscopoli, ma quella ragazza era viva –Chi sei?- chiese, cominciando a sorridere, anche se, ovviamente, l’altra non poteva vederlo.

-Io sono Adele, un’amica del ragazzo che hai appena ucciso!- rispose la ragazza, quasi urlando. Sentiva la paura che c’era in lei, e ne era felice, ma sentiva anche una grande forza provenire da lei.

-Bene Adele, credo che tu sarai ottima ai miei scopi. Ma prima, scusami, devo finire una cosa- alzò la mano in cielo e la sfera si rimpicciolì sempre di più, fino a diventare piccola piccola. La attirò a sé e se la poggiò sulla mano. Poi allungò l’altra verso la ragazza, che fu spinta da una forza misteriosa verso di lui. Appena le fu abbastanza vicino, l’uomo in nero le tirò una botta sul collo, così da farla svenire. Poi se la mise sulla spalla destra.

-Distruggi tutto- e la forza della sfera fu liberata. In un attimo, essa si ringigantì, ma divenne cinque volte più grossa di com’era prima e, piano piano, risucchiò tutto il mondo, facendolo sparire.

 -------------------------------------------------------------------------------------------------------

OK. Dopo un mese, eccoci qua! Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto il “blocco dello scrittore” (di già?!?!?), chiamiamolo così, senza contare anche tutti i problemi legati alla scuola –w-.

Allora, il capitolo fa schifo, è disgustoso, non mi piace e non mi piacerà mai, ma segna, diciamo, l’inizio vero e proprio della storia. E’ anche un po’ cortino, ma perché il prossimo mondo credo che sarà un po’ lunghino, quindi ho deciso di tagliare qua, anche per mantenere un po’ di contatto col titolo del capitolo (che spero non sia in inglese maccheronico –w-. Dal prossimo i titoli li metto in italiano…).

Comunque, ringrazio antocharis_cardamines per aver recensito :D

Al prossimo capitolo!

See you soon!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Kain Highwind