Dialoghi immaginari dietro una tazza di caffè, un cappuccino, un cornetto. Parole troppo rischiose per essere reali. Quelle risposte che pensi di dare, quei pensieri che pensi di esprimere, ma poi alla fine non c'è mai spazio. O coraggio.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Ho combattuto a lungo contro l’“amore”, perché è quel bel banchetto di dolci che vogliono farti credere, abbuffata in cui devi ingoiare l’amaro anestetizzandolo con la successiva cucchiaiata di crème brûlé.
Non è questo, non è sacrificio, non è annullamento.
Film, canzoni, libri; la società ti stampa nelle ossa il marchio della rinuncia e della distruzione del tuo essere per l’esaltazione vana di un sentimento abusato.
Così diventi animale passionale pronto a morire per “amore”, ma se l’amore è vita allora che senso ha?
E se l’amore è espressione del desiderio di vedere i tuoi occhi brillare di felicità, come potrebbe il tuo sentimento indurmi a sacrificare la mia gioia?
Inzuppò un biscotto nel thè e lo mozzicò.
Se il tuo “amore” mi uccide, non è amore: è violenza.
Se il tuo “amore” mi sfrutta, non è amore: è convenienza.
Se il tuo “amore” è debole, arrendevole, privo di spina dorsale, privo di egoismi e delicatezze, non è amore: è l’idea di “amore” che è stata creata da altri per te affinché tu fossi facilmente schiavizzabile.
Devi volere la mia presenza, devi volere i miei più brillanti risvegli e le mie più scure notti insonni. Sei tenuto a rispettarmi e a rispettarti, perché funzioni.
Di più ancora devi volere la tua felicità e la tua realizzazione e devi coltivare la forza di lasciarmi nel momento in cui la mia presenza ti arrechi troppo dolore.
Non sono il centro del tuo mondo né l’unica ragione del tuo esistere.
E’ amore perché non abbiamo “bisogno”, ma volontà e desiderio.
La vita è già splendida o se è buia si rischiarerà.
Tu sei scelta piena, non necessità.