Say
you don't want it, say you don't want it
Erano
passati mesi da
quel giorno di dicembre, nel quale Andromeda aveva avuto il coraggio e
la forza
di voltare pagina. Grazie a Ted era riuscita a lasciarsi alle spalle
anni di
costrizioni e pregiudizi per intraprendere il suo percorso, secondo
ciò in cui
lei credeva veramente.
All’inizio
era stato
difficile affrontare il distacco, poi però si era convinta
di aver fatto la
cosa giusta e aveva iniziato a vivere serenamente la sua scelta, anche
grazie
alla presenza di Ted, che ormai sembrava non volerne proprio sapere di
uscire
dalla sua vita.
“Ciambelle
sgraffignate
direttamente dalla cucina!” annunciò il ragazzo
con entusiasmo, mentre si
lasciava cadere sul prato accanto a lei.
Andromeda
sollevò gli
occhi al cielo, fingendo di essere esasperata.
“Sei
proprio una
persecuzione!” protestò, allungando,
però, un braccio per afferrare un dolcetto
e ficcarselo in bocca.
Lui
le lanciò
un’occhiata tra lo scettico e il divertito.
“Non
provocarmi
Dromeda.” la ammonì scherzosamente.
Lei
prese un pezzettino
della ciambella che stava mangiando e gliela lanciò dritta
in faccia.
“Tu
non chiamarmi
così.” lo avvertì acidamente.
Ted
la guardò e non
poté fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata, non
appena si accorse
della glassa di cioccolato che le ricopriva il naso e che stonava in
maniera
ridicola col cipiglio altezzoso che aveva assunto come al suo solito.
Lei
incrociò le braccia
al petto e lo osservò minacciosa.
“Cosa
c’è di tanto
divertente, Tonks?” chiese sottolineando il cognome.
Lui
scosse la testa
divertito ed esasperato al tempo stesso, ma non rispose. Si
avvicinò e, con un
dito, le pulì il viso con delicatezza, cosa che la fece
trasalire
inaspettatamente.
“Eri
sporca…” le disse
un po’ imbarazzato.
Non
riusciva a
evitarlo, ogni volta che si avvicinava troppo a lei perdeva ogni
difesa, era
inerme. Non era mai stato il tipo da spaventarsi per qualcosa del
genere, non
aveva paura dei suoi sentimenti, ma sapeva quanto fosse difficile per
lei
aprirsi.
Tra
i due si era creata
una tensione insopportabile, quindi, per sdrammatizzare, Ted la prese
per la
vita e iniziò a farle il solletico. La ragazza
cacciò un urlo, prima di scoppiare
a ridere di gusto e iniziare a dimenarsi cercando di liberarsi dalla
presa del
ragazzo. Nel farlo entrambi furono sbilanciati e caddero sdraiati per
terra,
senza smettere di ridere.
Lui
si sollevò
leggermente sulle braccia, per non pesarle troppo addosso e si
incantò a
guardarla, era bellissima con ancora l’ombra del sorriso sul
suo volto.
“Dovresti
ridere più
spesso.” le disse, spostandole i capelli dal viso e
avvicinando le labbra alle
sue.
Andromeda
poggiò una
mano sul suo petto per fermarlo.
“Dimmi
che non lo vuoi,
guardami negli occhi e dimmi che devo allontanarmi.” la
sfidò.
Lei
restò in silenzio
ad ascoltare i battiti del cuore sotto il suo tocco, la sua mano si
spostò
automaticamente fino a stringersi intorno alla cravatta di Ted. Senza
pensarci
lo attirò a sé e lo baciò, con tutto
l’amore che non era mai stata in grado di
dare a nessun’altro.
[500
parole]
Angoletto
autrice:
Salve
a tutti :)
E
siamo arrivati alla
fine di questa raccolta. Bene, non so cos’altro
dire…a parte ringraziare tutte
le persone che hanno letto/seguito/ricordato questa ff e mandare un
bacio
gigante a Francesca_c, danyazzurra
ed Elizha
che hanno recensito!
Per
ultima cosa, prima
di lasciarvi e smettere di rompervi le scatole volevo consigliarvi
qualche link
;)
Passate
a leggere:
Se
lo ami, chiudilo in valigia e fuggi alle Bahamas storia
mia concorrente in questo contest;
Quel
lontano 31 di ottobre. Te lo ricordi, vero Lily? Di GiulyHermi96
che è una ff semplicemente
meravigliosa;
SE
TORNERAI, una delle
mie preferite.
Baciiiii