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Autore: _wallflower13    02/11/2012    6 recensioni
-Tomlinson! Non dietro, davanti! Mettiti vicino a Dickens.-
-E chi cavolo é Dickens?- chiede guardandosi in giro
-La sfigatella lí davanti.- interviene Jessica.
Posso dire che l'anno é cominciato in modo meraviglioso.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.1

When she was just a girl
she expected the world
but it flew away from her reach
so she ran away in her sleep
dreamed of paradise.
Every time she closed her eyes

Paradise. Coldplay 

 

-Tirati su Angy, stamattina si torna a scuola.- grida mia madre entrando in camera. Eh si, dopo una lunga e tranquilla estate devo tornare a scuola, quarto anno del liceo, ogni mattina andando a scuola penso Ma chi me l’ha fatta fare? Apro la porta del bagno e trovo mio fratello a petto nudo davanti allo specchio che contempla amabilmente la sua figura.

-Ed potresti per favore smetterla di essere così narcisista?- domando sorridente sulla soglia della porta

-Io posso permettermelo dolcezza.- risponde sfoggiando un sorriso da Dio

-Esci idiota.- dico prendendolo per un braccio e cacciandolo via dal bagno. Cosa starebbe bene sotto gli occhi verdi e i capelli neri? Niente nel mio caso, mio fratello sta sempre a ripetermi che sono carina in qualunque modo, ma io invece penso di stare male in ogni modo. Metto nella parte inferiore una matita scura e un lucidalabbra, magari aiuteranno la mia pessima figura. Raccolgo i capelli in una treccia laterale e corro in camera mia a vestirmi, non ho intenzione di ascoltare la voce stridula di mia madre che dice “Stai facendo tardi”. Una volta prendevo il bus per andare a scuola, prima di incontrare Jessica naturalmente, prima che cominciasse a prendermi di mira e sottolineare quanto io fossi semplice, da quando ha il motorino mi accompagna mio fratello. Mi vesto in fretta e scendo giù a rubare il cornetto a Ed che appena se ne accorge mi minaccia di morte, il che non è poi una cattiva idea. Saliamo sul motorino e mettiamo il casco e dopo neanche 10 minuti siamo a scuola. In genere all’inizio della scuola tutti i compagni e gli amici si ritrovano, si abbracciano e raccontano la loro estate, io mi limito a guardarli, non ho nessuno da salutare e abbracciare. In fondo vedo Jessica e le sue “amiche” che si salutano e starnazzano come oche in calore, fortuna che ancora non si è accorta della mia presenza. Suona la campana e lascio entrare gli altri, tra meno di cinque minuti finisce tutto, finisce la mia estate, i pomeriggi in spiaggia con mio fratello e le lunghe mattinate alla ricerca di un passatempo utile, cominceranno lunghe mattinate fatte da lezioni con un sottofondo di insulti e lunghi pomeriggi passati a studiare per rimediare un voto alto, questa è la scuola, anzi, la mia scuola. Mi lascio alle spalle il cortile ed entro, i lunghi corridoi della scuola cominciano a svuotarsi, ergo, le classi si riempiono di studenti. Percorro il corridoio che conduce alla mia classe, la porta è ancora aperta e mi affretta ad entrare, come un getto di aria ghiacciata, sento gli occhi dei miei compagni fissarmi e cominciare a parlottare, ogni tanto mi convinco che siano solo frutto della mia immaginazione, ma quando sento le risate di Jessica e i suoi occhiacci addosso, non ho poi tanti dubbi. Mi siedo al mio posto, banco davanti, da sola, poggio sull’altra sedia la borsa, almeno nessuno si ci siederà. Entra la nostra professoressa di storia, è una vecchiaccia con la fissazione per le borse, ogni settimana ne cambia una, poggia il suo iPhone sulla cattedra e dopo averci osservato a lungo comincia a chiamare l’appello.

-Angel Dickens.- chiama il mio nome e dopo una pernacchia da qualcuno (chissà chi!) degli ultimi banchi,  starei per rispondere presente quando la porta si apre sbattendo al muro. Alto, capelli castani con un ciuffo che definirei invidiabile, occhi azzurri, maglia a righe, bretelle e un gran bel sorriso, si guarda intorno e poi entra in classe.

-Buongiorno.- dice sorridente

-Tomlinson, ritardo di 15 minuti, l’anno inizia bene no?- lo schernisce la professoressa Greene.

-Ah beh se lo dice lei.-  risponde lui con fare strafottente

-Ragazzi lui è Louis, viene da un altro istituto.- comincia la Greene

-Diciamo che mi hanno espulso.-  la interrompe lui ridendo

-Ma si Tomlinson , si vanti pure del suo curriculum fatto da 5 espulsioni da 5 istituti diversi, una bocciatura e 7 sospensioni.- dice lei

-Grazie per avermi appena sputtanato.- risponde lui

-NON usiamo certi termini.- grida lei. Lui la guarda ridendo e si dirige verso gli ultimi posti. Lo guardo con aria di curiosità, fisso la sua figura e il suo didietro in particolare, che si potrebbe definire quasi scolpito dagli angeli, cavolo, ha un culo da paura.

-Tomlinson non dietro, davanti! Mettiti vicino a Dickens.- dice lei, oh merda, mi tocca anche lo studente nuovo come compagno di banco.

-E chi cavolo è Dickens?- chiede guardandosi in giro

-La sfigatella lì davanti!- interviene Jessica. Risata generale. Lui resta impassibile, alza un sopracciglio (il che lo rende ancora più sexy) e si avvicina al mio banco. Con fare antipatico prendo la borsa e la metto sulla mia parte di banco, lui sorride e si siede.

-Rhodes, non cominciamo, l’anno è appena iniziato.- dice la Greene

-Comunque avrei dovuto sedermi vicino a te allora, sfigata.- ribatte Louis rivolto verso Jessica

-Oh, che peccato il posto era occupato, ma devi sapere che i novellini non mi piacciono.- risponde a tono lei

-Neanche a me piacciono le troie.- dice Louis, il viso di Jessica prende una bella colorazione color peperone rosso, sembrerebbe aver trovato le parole per replicare quando la Greene comincia a sbraitare.

-È il maledettissimo primo giorno di scuola, se non volete note disciplinari o sospensioni già all’inizio placate i toni!- è una delle poche volte che ho visto la Greene in queste condizioni, aveva il sangue agli occhi, certo che però Louis ne aveva dette delle belle. -Dove eravamo maledizione..ah, Angel Dickens!- chiama di nuovo il mio nome.

-Presente.- dico, altre pernacchie. Direi che il nuovo anno è cominciato in modo meraviglioso.

 

 

 

 

 

 

 

Hope u like it:)

-g

   
 
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