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Autore: angyp    03/11/2012    7 recensioni
IN FASE DI CORREZIONE
IN CORSO IL SEQUEL: La vendetta dei nuovi maghi Oscuri
Una storia a cui sto pensando da tempo...una storia che coivolgerà Remus,Molly e Albus Silente..i loro passati si intrecceranno e niente sarà più come prima.
Ci sarà una nuova minaccia,meno potente della precedente,ma più scaltra,e darà filo da torcere al nostro protagonista.
Riassuntino:Si è scoperto che Molly a 15 anni aveva avuto un altro bambino,che i suoi fratelli hanno provveduto a dare in affidamento perché temevano che lei non fosse in grado di crescerlo.
Si è scoperto che Remus non è cresciuto con i suoi genitori naturali.
Una nuova professoressa di trasfigurazione fa la sua comparsa.
Tonks ed Harry sono alle prese con una nuova minaccia.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cap 37: Le ultime, importanti, decisioni
 
Remus si sentiva meglio. Voleva fare qualcosa per Severus, dopo che li aveva aiutati. Sapeva da Tonks che, nonostante il suo scetticismo, aveva deciso lo stesso di credere nel suo sogno. E così, era stato salvato. Trascorrere la notte amoreggiando con la sua Dora lo aveva ricaricato. Lei era ancora una ragazza, mentre lui, senza accorgersene, aveva compiuto 39 anni due volte: il 10 marzo era ancora tra le grinfie di quella serpe, mentre il giorno prima era il giorno ufficiale della sua nascita. Nonostante fosse molto più grande di sua moglie, però, aveva dannatamente bisogno della sua protezione.
Si sentiva molto simile ad Eillen Potter, la piccola nata nel suo stesso giorno. Anche lei non sarebbe cresciuta con il suo vero papà, ma con uno che le avrebbe dato tanto, tanto amore. Ma non poteva permettere che Severus facesse un simile errore, trasferendosi e lasciandosi tutto alle spalle. Se avesse accettato di diventare preside di Hogwarts, non sarebbe più partito. E sarebbe stato vicino alla sua piccola.
 
Remus aveva fatto la spesa e preparato un bel pranzo per Tonks. Teddy era dalla nonna Molly, perciò i due avevano un po’ di tempo da trascorrere soli. Remus si sentiva ancora molto triste per l’accaduto. Inoltre, da quello che aveva capito, Samantha non si sarebbe arresa facilmente e non si sarebbe fatta rinchiudere così, di punto in bianco. Lui la conosceva bene ormai, doveva aspettarsi da quel mostro altri guai. Se voleva vederlo, era per umiliarlo ancora. Aveva anche avuto la faccia tosta di accusarlo di complicità e aggressione: Tonks sosteneva che queste accuse erano deboli, che c’erano la testimonianza di Gideon e Piton a reggere. Ma Gideon avrebbe davvero affermato di essere stato lui il mandante del suo rapimento e che Remus aveva morso Samantha solo per difendersi e scappare? Le domande erano tante. Dove aveva nascosto Samantha le pozioni che avevano uccisole sue vittime e che l’avrebbero incriminata senza ombra di dubbio?
In occasione di quel pranzo, Remus, per evitare altri rimproveri, cercò di scacciare dalla mente Samantha e parlò invece di ciò che aveva detto a Silente riguardo Piton e riguardo sé stesso:
-Non so se potrò tornare in quello studio. Non so se, dopo tutto quello che è successo, riuscirei a stare tra quelle 4 mura come se non fosse successo nulla.
-Amore, ma lì hai vissuto tutti i momenti più belli della tua vita! –disse Tonks –e poi tu adori insegnare.
-Sbagliato –ribattè Remus –ho vissuto alcuni momenti tra i più felici della mia vita. Ma non c’eri ancora tu! –disse prendendole la mano.
-Non mi starà facendo troppi complimenti, professore?
-Ho le mie buone ragioni, Auror. Lei mi ha salvato la vita, quando tutti mi credevano spacciato. Come sua madre. Ho visto che aveva tolto di mezzo i miei vestiti …
-Già, sai che rabbia. Venivo trattata come una vedovella … ma non pensiamoci più. Gustiamoci queste splendide portate! –la ragazza si precipitò sull’arrosto con patate. –Merlino, quanto mi sono mancati i tuoi splendidi piatti!
-Allora ti sono mancato solo per questo? –chiese lui, cercando di sorridere il più possibile.
 –Va bene, mi hai scoperta. Adesso capisco dai chi hai ereditato l’arte di saper cucinare così bene!
-Già … da Molly- Remus guardava il piatto, ma non mangiava.
-Remus, cos’hai in quella testa? Perché non mangi? –chiese Dora preoccupata e sentendosi ingorda.
-Ecco, non ho molta fame …
-Amore, non hai mangiato per mesi, sei magrissimo, devi rimetterti in forze! Se no mi cadrai da un momento all’altro. Non farmi sembrare mangiona!
-Sei tu quella incinta Dora, tu devi mangiare … senti, cambiando argomento, ti volevo chiedere … ti andrebbe di accompagnarmi ad Hogwarts?
-Come? –chiese lei con fatica a causa del boccone che aveva appena introdotto tra le sue fauci- Allora vuoi andarci?
-Si, voglio capire se posso restarci senza pensare troppo all’accaduto. Ma ho bisogno di te al mio fianco.
Tonks gli prese la mano:
-Certo che mi va. Tutto quello che vuoi, amore. Ma solo se mangi! Cos’è, ti mantieni in forma?
Lui rise: era davvero il suo sole.
 
 
Harry era molto nervoso. Nonostante Remus gli avesse detto che la Gretchen aveva un certo timore nei suoi confronti, in quanto aveva eliminato Voldemort, incontrarla ora faccia a faccia non lo faceva stare per niente rilassato. La detenuta venne portata nella sala interrogatori della prigione e venne fatta sedere alla sedia, dove le braccia e i piedi vennero  circondati dalle catene.
-Harry Potter –esclamò con strafottenza –a cosa devo l’onore?
-Signorina Gretchen, sono qui per sentire la sua versione dei fatti.
-Oh, allora ha fatto un viaggio a vuoto, Harry Potter. Io sono innocente.
-Come no, e io sono Merlino. Avanti, lei in precedenza aveva ammesso di aver rapito il signor Lupin e in seguito il signor Piton. Se gli avvocati dei suoi genitori le hanno fatto cambiare versione e lei spera si farla franca,  si sbaglia. Inoltre ci sono le testimonianze contro di lei: non ha scampo. Confessi.
-Sai, Harry Potter, sono ancora piuttosto giovane. Voglio godermi la vita, divertirmi …  perché dovrei voler stare qui? Non è un posto alla moda …
-Ora basta! Smettila di prenderci in giro! –Harry non aveva più pazienza .
-Caro Harry Potter, confesserò, sai quali sono le condizioni.
-Lui non vuole vederti. –rispose  Harry.
-Allora, presto ti inviterò a cena nel miglior ristorante di Londra. Oppure no, Remus si arrabbierebbe e, lo sai, ci sono molto affezionata …
Harry non ne poteva più. Remus doveva aver avuto una pazienza di ferro per sopportare quella donna. Ordinò alle guardie di riportarla in cella, mentre lei rideva di gusto.
 
 
Piton ci pensò tanto, tantissimo … come poteva rinunciare a lei? Come poteva lasciare alle spalle quella che sarebbe stata l’unica, vera donna della sua vita? Lei non lo avrebbe mai abbandonato, lei un giorno sarebbe cresciuta e avrebbe saputo, avrebbe scelto …Non ti abbandonerò, piccola,mai …
Forse la vita gli stava offrendo un’altra opportunità. Per rincominciare a vivere. Per qualcuno. D’altronde, non era la prima volta che il destino gli dava occasione di proteggere un figlio di Lily. Ma Eillen era anche figlia sua. Era simbolo di un amore che mai sarebbe finito, mai.
 
I giorni passarono piuttosto piacevoli. Festeggiarono il primo compleanno di Teddy, dove vi parteciparono in molti, tranne Percy. I Malandrini non potettero far a meno di notare l’atteggiamento dei Malfoy:
-Ti leccano il culo da quando sei figlio di Silente –disse Sirius.
-Ma io lo sono sempre stato! E’ che lo sappiamo da pochissimo. –ribattè Remus.
-Per noi sei sempre il solito Lunastorta, amico! Non ti sto leccando però, eh? Certo se lo avessimo saputo prima … sai quante punizioni avremmo evitato con la raccomandazione del nostro amico. –disse James.
-Smettila, Ramoso.
-Si, James, magari saremmo diventati tutti professori prima del tempo –continuò Sirius.- avrebbe avuto Malfoy come amico. Già me lo vedo il biondo: seleziona le amicizie …
-Basta ahaah! Dai, ragazzi! –Si intromise Lily mentre in braccio cullava la piccola Eillen –non vedete come lo mettete in imbarazzo?
Per fortuna dopo si occuparono di festeggiare il piccolino. Remus però non poteva fare a meno di pensare a Samantha e a Gideon: guardando suo figlio, ricordò quando lei voleva farlo uccidere per punirlo. Quanto aveva rischiato mordendo Samantha? Non solo questo, ora era anche accusato di aggressione … ma non era la serata giusta per pensarci.
 
Qualche giorno dopo, in cui c’erano stati i festeggiamenti per il primo anniversario della sconfitta di Lord Voldemort, Remus si recò al Ministero insieme a Tonks. Anche Piton era stato convocato da Kingsley, per poter nuovamente narrare l’accaduto. Remus  aveva già detto tutto il possibile quando era ancora ricoverato, ora gli toccava rivivere quei momenti e quei giorni, dannatamente impressi. Stringeva forte la mano di Dora, che gli dava forza.
-Capisci perché l’ho morsa Kingsley? Era la mia occasione per scappare.
-E tu, Remus, sapevi che la bacchetta sarebbe caduta su di te? –chiese Kingsley.
-Come King … -disse Tonks.
-Tonks, per favore. Allora, Remus?
-Di cosa mi accusi Kingsley? Non mi credi? –Remus era scioccato.
-Certo che ti credo, ma tu capisci che gli avvocati della Gretchen ti chiederanno la stessa cosa? Come ti giustificherai?
-Io .. io … -Remus cominciò ad avere l’affanno –insomma, ti rendi conto di come stavo? TI RENDI CONTO? –urlò.
-Remus, stai calmo! –esclamò Tonks accigliata –Kingsley, vorrei darti un calcio in quelle chiappe! Ma cosa cavolo dici?
-Volevo vedere te al posto mio! Io ero disperato, diceva che non mi cercavate più, che mi credevate morto, che mi avrebbe ucciso … e mi torturava, tutti i santissimi giorni! Cosa dovevo fare? Io non ero lucido, lo so, ma cosa dovevo fare?
Dopo essersi sfogato, con le lacrime agli occhi, Remus si risedette sulla sedia. Tonks lo accarezzava, cercando di far calmare il suo respiro affannoso. Il Ministro era preoccupato, sapeva che il suo amico non si era ancora ripreso, temeva quindi di averlo fatto sentire male.
-Mi dispiace. Scusatemi. E’ solo che anche io sono arrabbiato per l’ingiustizia che potrebbe accadere. Se quella esce tra pochi anni, ci potrebbe essere un grave pericolo, non solo per voi, ma per altre famiglie. E tu, Remus, potresti finire ad Azkaban per aggressione.
-Come? Ma Tonks aveva detto …
-Infatti Remus. Col cavolo che ti farò arrestare! –fece Tonks convinta.
-Allora, se è così, la farò confessare. –disse Remus.
-Ma, amore …
-No, Tonks, non permetterò ancora che quella donna ci faccia del male. Andrò da lei se è vero che vuole confessare tutto solo a me.
-Sei convinto che confesserà? –disse Tonks incredula –non essere ingenuo, quella conosce magie oscure, se dovesse farti del male?
-Non lo farà … no …   è lei che deve stare in carcere, non io! E sai che ti dico? Io tornerò anche ad Hogwarts ad insegnare! Non continuerà a rovinarmi la vita!
 
Tornare ad Hogwarts lo stesso giorno non fu una buona idea. Rivedere il suo studio non fece altro che aggravare la pesantezza di quel ricordo, quando lui era arrabbiato con Silente e lei, con l’inganno, lo aveva tramortito e portato via. In quei mesi, era stato sostituito da Aberfoth Silente.
-Allora –chiese quest’ultimo a Tonks  facendo cenno con la testa a Remus –cos’ha intenzione di fare?
-Non lo so –rispose Tonks –fino a qualche ora fa sembrava convinto, adesso … forse con il tempo … manca ancora un po’ a settembre.
-Infatti, tanto io non ho problemi a tornare nella mia vecchia baracca. Così tu saresti mia nipote acquisita?
-Già! –disse Tonks in maniera teatrale.
-Merlino, che peste che sei!
Piton entrò nello studio e raggiunse Remus direttamente ignorando gli altri:
-Accetterò il posto di preside. Non me ne frega niente se quella sottospecie di donna ci accusa. Sono false e io devo restare qui per mia figlia! E tu, smettila di piagnucolare, Lupin! Tornerai qui ad insegnare e sarai il direttore della Casa di Grifondoro. E’ un ordine!
Aveva parlato così velocemente che Remus e gli altri rimasero scioccati.
-Sono felice che tu abbia accettato, Severus –disse Remus con un sorrisetto –hai ragione: non ci faremo mettere di nuovo i piedi in testa da lei. Confesserà, e noi avremo una vita normale, finalmente!
 
 
 
Salve a tutti! Primo, ringrazio davvero sia che lascia recensioni, segue, ricorda, preferisce ecc … e anche coloro che leggono o danno magari solo una sbirciatina.
Vi avviso che forse il prossimo è il penultimo capitolo, che raggiungerò una conclusione ma che probabilmente potrà sfociare in una continua. Domandina: come sarà il figlio di Remus e Tonks? Maschio o femmina? Eheheeh
Nel prossimo capitolo, Remus si incontrerà nuovamente con Samantha nela prigione di Azkaban … cosa si diranno? Davvero lei confesserà come ha promesso? Remus sarà completamente libero?
Spero continuate a leggere! Un bacio grosso grosso!
Angyp
 
 
 
  
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