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Autore: solandia    19/05/2007    7 recensioni
Trascinereste mai un bellicoso mezzodemone dell'epoca Sengoku alla festa di compleanno della vostra migliore amica, con l'intento di spacciarlo per un normalissimo essere umano?...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Delirio di una Notte di Mezza Estate

Delirio di una Notte di Mezza Estate

Ovvero: la festa di compleanno di Eri

Capitolo 5: Un tranquillo week-end di paura - seconda parte

InuYasha incrocio' le braccia sul petto e fece per seguire Eri e Kagome su per le scale, quando si senti' tirare per una manica: si volto' e vide Yuka ed Ayumi che lo fissavano con un sorrisetto complice.

-Pssst! InuYasha, non farti sentire: dobbiamo fare una cosa...-

-?!? Mbe'?-

-E' una sorpresa per Eri. Non dobbiamo farci scoprire.-

-E io che c'entro?-

-C'entri, c'entri, perche' noi abbiamo un mucchio di cose da fare su in cucina, mentre tu al momento sei disoccupato. Ci darai una mano, vero??- (BRILL-BRILL)

Vedendo le due ragazze che lo supplicavano tanto accoratamente, il mezzodemone non ebbe cuore di mandarle a quel paese:

-Umpf... E va bene. Di che si tratta?-

-Vogliamo fare un gigantesco striscione d'auguri da appendere su quella parete: uno striscione luuuunghissimo, enorme... epico, insomma!-

-?!... Striscione?!-

-Si', quello e' gia' pronto: l'ha cucito mia madre- riprese Ayumi: - Quattro metri per uno-e-mezzo, che te ne pare?!-

-Ehm... la grandezza ideale- azzardo' lui: -Ma se e' tutto a posto, cosa volete da me?-

-Manca la scritta!- esordi' Yuka trascinando InuYasha fuori dalla porticina che dava sul cortile: -La farai tu, vero? (BRILL-BRILL) Li' nel garage...- continuo' lei indicando una saracinesca -...il padre di Eri tiene tempere e pennelli. Abbiamo gia' chiesto il permesso di usarli.-

-Tempere?!-

-Si', tempere. Non ti vanno bene? Preferivi forse gli acrilici??-

-?!? N-no, no, le tempere mi vanno benissimo- ritratto' lui deglutendo nervosamente: -Ma cosa devo scrivere?-

-Gli auguri di buon compleanno, no? Andra' benone un banalissimo HAPPY BIRTHDAY, tanto sono le dimensioni a fare la differenza!!!- ribatte' Yuka soddisfatta.

-?!?...EPPI BORDEI???- ripete' il poveraccio guardandola stralunato.

-Uhm... Dici che e' troppo banale? Senti, scrivi quello che ti pare, basta che sia un augurio, OK? Noi torniamo su, o Eri si insospettira'. A dopo!!!- e sparirono ridacchiando.

InuYasha trasse un lungo e profondo respiro, poi sollevo' la saracinesca.
Una zaffata maleodorente raggiunse le sue narici sensibili, costingendolo a schermarsi il naso col braccio per poter accedere a quel piccolo ambiente quadrato e spoglio:

"Puah! Questo posto e' impregnato dei miasmi venefici sputati dai veicoli di quest'epoca. Disgustoso!" penso' mentre gli occhi iniziavano a pungergli e lacrimargli per l'irritazione.

Al centro quel cubicolo era praticamente vuoto, col pavimento macchiato da gocce di un olio denso e scuro. Sulla parete in fondo era poggiata invece un'estesa scaffalatura, traboccante degli oggetti piu' disparati. Gli basto' un'occhiata per individuare un ripiano pieno di pennelli; invece chissa' che aspetto avevano quelle fantomatiche tempere...
Mentre soppesava i pennelli per scegliere il piu' consono al suo lavoro, noto' sulla mensola adiacente una variopinta distesa di latte, barattoli e bottigliette. Prese fra le mani un bel secchiello metallico che sull'etichetta aveva disegnato un bel pennello intinto nell'inchiostro nero: "Smalto per Esterni" recitava una scritta.

"Uhmm... La dicitura mi e' ignota, ma dalla figura direi che e' proprio cio' che fa al caso mio" penso' soddisfatto, togliendo il tappo per guardarci dentro.

Non l'avesse mai fatto! Un fetore pestilenziale si sprigiono' dalla lattina aperta penetrandogli in gola, bruciando le sue narici ed i suoi bronchi con esalazioni corrosive. Si senti' venir meno.
Si appoggio' agli scaffali, chiuse la latta rimettendola al suo posto e si trascino' malfermo fuori da quell'inferno. Le gambe gli tremavano, gli occhi lacrimavano copiosamente e la sua gola era completamente riarsa. Resto' qualche minuto a respirare l'aria fresca della sera, finche' non si fu in parte ripreso.
Purtroppo però doveva tornare la' dentro, non aveva scelta.
Quando aveva posato il barattolo le aveva viste: una decina di bottigliette colorate con la scritta "Tempera" sull'etichetta.
Sarebbe stato sufficiente prenderne una, e 'stavolta non si sarebbe fatto fregare dal miasma.

Rientro' in taverna e si approprio' del coprispalle di Kagome, che giaceva abbandonato su di una seggiola: per fortuna, mentre appendevano i festoni, accaldata, se l'era tolto lasciandolo li'.
InuYasha se lo lego' sul viso in modo da coprire naso e bocca, come i banditi del Far West, poi corse di nuovo fuori, sotto lo sguardo attonito del fratello di Eri.
Con il profumo di lei vicino al viso avrebbe potuto sopportare qualsiasi esalazione maleodorante.
Con un balzo fu di fronte alle tempere; soppeso' per un attimo tutti quei bellissimi colori sgargianti: rossi, gialli, verdi... Poi lo vide.
La', dietro tutti: afferro' rapido la boccetta del nero e salto' fuori dal garage, richiudendosi la serranda alle spalle.

Rientro' nella cantina, distese lo striscione sul pavimento, giro' indietro l'aletta del cappello e si rimbocco' le maniche gia' corte. Sempre col coprispalle di Kagome legato sul volto, afferro' il pennello e fisso' lo striscione con aria di sfida, come a dire: -A noi due, bastardo!-
Eh-Eh! Non esercitava spesso l'arte della scrittura, ma sua madre gli aveva insegnato bene, e chi ha sangue demoniaco nelle vene non dimentica tanto facilmente quanto ha appreso.
Cosi', sotto lo sguardo basito del fratello di Eri, che lo fissava a bocca aperta con uno spinotto in mano, si mise all'opera alacremente.

***

Su in cucina Kagome iniziava a preoccuparsi: si sentiva in colpa per come aveva bistrattato il ragazzo e, vedendo che non ricompariva, inizio' a temere di averlo offeso sul serio. Mettendo da parte il suo orgoglio, si risolvette infine a chiederne notizie alle amiche:

-Ehm... Dite ragazze, ma InuYasha che fine ha fatto?-

-Mha, sara' rimasto giu' ad aiutare col mixer...- fece Yuka con uno strano risolino, incrociando con occhi furbi lo sguardo di Ayumi, che ridacchio' sotto i baffi.

Eri, invece, continuava a farcire serenamente i suoi vol-au-vent.
C'era sotto qualcosa, Kagome ne era certa. Ma cosa avevano architettato stavolta quelle due pesti?
Continuo' il suo lavoro nervosamente, fino all'ultima tartina.
Infine Yuka ed Ayumi si offrirono di portar giu' tutto quel ben di Dio, mentre Eri lavava le posate; Kagome segui' allora le due ragazze fuori dalla cucina, anche lei carica di vassoi e ciotole di patatine:

-Allora, volete dirmi cosa e' successo ad InuYasha?!?- chiese sottovoce.

-Hiiii, quanto sei apprensiva!- la sfotte' Yuka: -Cos'e', non puoi vivere senza vederlo?!-

-M..ma io...-

-Non preoccuparti, Kagome- intervenne Ayumi conciliante: -E' giu' a scrivere lo striscione con gli auguri.-

Kagome impallidi' come un lenzuolo fresco di candeggio:

-Cooooosaaaa?!?-

-Che c'e' adesso che non va?- si meravigliarono le amiche.

-Lui... lui... scrivere... non...- balbetto' stranita.

-Non dirmi che e' allergico anche alle tempere!- sbotto' Yuka infastidita.

Kagome non ribatte' nulla, ma poso' i vassoi a terra e si fiondo' a rotta di collo giu' per le scale:

"Magari fosse allergico! E' ANALFABETA, accidenti a lui!! Come ha fatto a farsi impegolare cosi?" si chiese, senza rendersi conto che era stata proprio lei ad incastrarlo in quella storia.

Yuka ed Ayumi la seguirono a ruota, e cosi' le tre fanciulle irruppero in taverna giungendo contemporaneamente accanto al mezzodemone, che era ancora chino sul suo striscione, intento a adre gli ultimi ritocchi:

-YAAAA!!! Fantastico! Mirabolante!!- (BRILL-BRILL)

-WAAAA!!! Originalissimo! Davvero speciale!- (BLINK-BLINK)

-AAAAH!!! Il mio povero coprispalle!!!!- (GRRR-GRRR)

InuYasha trasali', sbavando un po' sull'ultimo ideogramma.
Vedendo l'espressione spiritata di Kagome, reputo' saggio togliersi immediatamente il suo golfino rosa dal viso:

-Ehm... Tieni, Kagome. Forese si e' un po' sgualcito, ma senza non ce l'avrei mai fatta, davvero- disse porgendoglielo.

La ragazza lo guardo' in cagnesco, ma non ebbe modo di replicare, poiche' il ragazzo-cane fu letteralmente travolto dalle sue compagne, oltremodo entusiaste della sua opera.
Kagome, completamente inebetita dal loro cicaleccio, si risolvette infine a gettare uno sguardo su quel fantomatico striscione, per capire cosa avesse mandato cosi' in visibilio le sue amiche: con la tempera nera e una grafia arcaica ma pressoche' perfetta, InuYasha aveva tracciato, in verticale, un antico augurio, che suonava un po' come: "Che la vita, tanto munifica con te fino ad oggi, possa ancora arriderti per molti lustri a venire".
...Effettivamente... era cosi' squisitamente fuori luogo per il compleanno di una sedicenne del XXI secolo, da risultare assolutamente geniale. Soprattutto perche' sembrava la gigantografia di una lettera antica.

Yuka ed Ayumi, intanto, facevano pressing su InuYasha:

-Cribbio, che striscione epico che hai fatto!! (BRILL-BRILL). Di' la verita': sei un designer, vero??-

-D..desainer?!?? Ehm, si' si'...-

-Urka, lo sapevo! Solo uno che ha fatto una scuola di grafica poteva concepire una cosa del genere! (BLINK-BLINK) Kagome, perche' non ci hai detto che il tuo ragazzo e' un artista?-

Kagome non fu in grado di articolare parola: non aveva mai conosciuto nessuno che mancasse cosi' COMPLETAMENTE di spirito artistico come InuYasha. Ma a quanto pare era talmente privo di senso estetico da poter essere benissimo scambiato per un artista innovativo e geniale.
Forse e' vero che, agli estremi, gli opposti coincidono...

Le sue amiche incalzarono:

-Si', perche' non ce ne hai mai parlato? Ti ha mai fatto qualche ritratto?- chiese Yuka sottovoce, dandole delle gomitatine.

-Magari ti scrive anche poesie! Chissa com'e' romantico...- commento' Ayumi sognante.

-ROMANTICO?!?! Chi, InuYasha?- sbotto' Kagome sbigottita, riavendosi: -Magari!...-

L'attenzione di Yuka ed Ayumi torno' a focalizzarsi sul mezzodemone, che venne investito da una tempesta di domande stile "Dove hai studiato", "Al giorno d'oggi con l'arte si campa poco: e' per questo che lavori part-time al tempio", "Sei un grafico pubblicitario o fai l'illustratore per libri e riviste", "Ti intendi anche di web-design" eccetera eccetera eccetera...
Il poveraccio cerco' di arginare la loro valanga di curiosita' rispondendo a monosillabi, il piu' delle volte assolutamente a caso.
Ne venne fuori che aveva studiato fuori citta', presso un istituto professionale d'élite, per pagarsi il quale aveva lavorato duramente, e che il suo GRANDE SOGNO per il futuro era di fare L'ILLUSTRATORE DI LIBRI PER L'INFANZIA, ma che la strada in merito era ancora lunga ed irta di ostacoli.
O almeno questo fu quello che le ragazzine interpretarono dalle sue risposte random.

Di li' a poco, Yuka ed Ayumi scapparono su in cucina da Eri, lasciando alla nostra mitica coppia il compito di appendere l'OPERA D'ARTE (notiamo che, essendo 4m x 1,5m, non ci stava in verticale, cosi' dovettero tagliarla in tre colonne ed appenderle una accanto all'altra...).

-Di', InuYasha, ma come hai fatto?- azzardo' Kagome dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio.

-Con le tempere o come-cavolo-si-chiamano. Puzzano un po', ma decisamente meno dello smalto per esterni.-

-?! Ma no! Voglio dire... Come hai fatto a scrivere quella cosa?-

-Bhe, ho imitato le missive augurali ricevute da mio nonno in occasione del suo genetliaco.-

-Si', OK, ma non pensavo che sapessi scrivere...-

-CHEEEEE? MI CREDEVI FORSE ANALFABETA?!?-

-Chi, io? Ma no, figurati...- bluffo' la ragazza con una risatina isterica: -Intendevo: non sapevo che tu sapessi scrivere COSI' BENE.-

-Umpf...- bofonchio' lui di rimando, tornando a concentrarsi sul proprio lavoro.

Kagome lo fisso' per un attimo: aveva la sua consueta espressione dura, imperscrutabile, con quegli occhi velati di perenne malinconia. Chissa' cosa pensava, in realta'...
Chissa' se aveva capito che lei lo reputava del tutto ignorante.
Si rese conto d'un tratto di quanto poco sapesse di lui: viaggiava al suo fianco da un sacco di tempo e non si era nemmeno accorta che sapesse leggere e scrivere alla perfezione. E lei che aveva chiesto ripetizioni a Miroku! Avrebbe potuto dargliele lui, cavoli!
Ma in realta', quante altre cose ignorava riguardo al mezzodemone?
Se n'era innamorata, gia'.
Ma chi, o meglio COSA amava, in realta'?
Amava InuYasha per cio' che era veramente, o si era infatuata di cio' che lei stessa credeva che fosse?
Lo guardo' di nuovo: chi era InuYasha?
Cosa celava in fondo a quegli occhi caldi e passionali che non ridevano mai?
Quali pesi aveva seppelliti nel profondo del cuore?
Aveva piu' di duecento anni di vita, cos'erano al confronto i suoi quindici? Eppure lei si era arrogata il diritto di "educarlo", di insegnargli le buone maniere, di mostrargli cosa fosse bene e cosa fosse male. Con quale autorita', poi?
E lui che l'aveva lasciata fare, che si lasciava schiantare a terra, che brontolava ma ormai dava una mano a tutti... ma che comunque non sorrideva e non si apriva con nessuno, nemmeno con lei della quale ammetteva di avere un disperato bisogno.
E lei che si accontentava di indovinare i suoi pensieri e i moti del suo cuore semplicemente osservandolo da lontano ed ascoltando i suoi silenzi...
Era rispetto per lui, come si era sempre detta, o in fondo non era che la paura di conoscerlo fino in fondo, di trovarsi partecipe di sofferenze antiche che sapeva di non avere la forza di consolare?
InuYasha, perennemente imbronciato, che non gioiva mai, ne' quando vinceva in battaglia, ne' quando aiutava vecchi e bambini che lo ringraziavano di cuore.
InuYasha che cercava una forza sempre maggiore, ma non riusciva a trarne soddisfazione, solo nuove, opprimenti responsabilita'.
InuYasha, che si portava dietro il peso dell'ombra di suo padre, l'onta del suo stesso sangue misto, la disperazione di un'inenarrabile solitudine ed il dolore inguaribile di un amore finito in tragedia.
InuYasha che nonostante tutto andava avanti, senza mai arrendersi, ed aveva la forza di trascinare tutti loro.
InuYasha che non faceva mai pesare nulla di tutto cio' ai suoi amici, ma si comportava cercando di ostentare strafottenza e superficialita'.
Quanto profondi e dolorosi erano, invece, i suoi pensieri?
Avrebbe avuto mai, lei, il coraggio di scrutare nell'intimo di quel cuore ombroso?...

-Qualcosa non va, Kagome?-

La voce calda del mezzodemone la fece ritornare bruscamente al presente. Lui la stava fissando con aria interrogativa: gia', se n'era accorto. In fondo, a modo suo, era un ragazzo molto sensibile...

-Si puo' sapere perche' mi fissi imbambolata da dieci minuti?!-

...peccato che mancasse completamente di tatto, accidenti a lui!!!!

Disarmata, lei gli sorrise:

-Ti pensavo...- ammise.

Lui arrossi' e distolse lo sgurdo, tornando a sistemare i festoni intorno al suo striscione. In realta' avrebbe dato chissa' cosa per poter conoscere i pensieri della ragazza, ma non osava chiedere.

-Senti, InuYasha...- domando' lei d'un tratto, con gli occhi bassi: -Perche' sei venuto qui con me, stasera?-

-?!? COSA? Ma se sei tu che hai rotto tanto le scatole perche' venissi! Che razza di domanda e'?!-

-Lo so, ma potevi rifiutare.-

-Ed e' quello che ho fatto, se ben ricordi!- ribatte' lui, piccato -Si da' il caso, pero' che tu ti sia messa a frignare, ed io non sopporti le lacrime... Le tue in special modo- aggiunse piano, infine.

-Io...-

inizio' a dire Kagome, ma venne interrotta dal ciclone Eri-Yuka-Ayumi che in quel momento irruppe in taverna.
Eri si profuse in gridolini estasiati per gli auguri MEGALITICI a lei dedicati, poi, in men che non si dica, agguanto' InuYasha e lo trascino' nel cortile, seguita a ruota dalle altre due.

Kagome resto' li', con l'ultimo festone fra le dita ed i frammanti del suo discorso nel cuore..


-Si puo' sapere dove mi state portando, dannate?-

-Giu' in ghiacciaia a prendere le birre- spiego' Eri: -Sono quindici casse, ci serve le tua forza virile per trasportarle.-

-Di' la verita'...- incalzo' Yuka: -Non te l'aspettavi, eh?-

-Ehm... effettivamente non l'avrei mai detto...-

-Ti piace le birra, InuYasha?- si informo' Ayumi cortesemente.

-Birra? ...Ehm... si' si'...- rispose lui senza nemmeno sapere cosa fosse.

-Meno male! Sara' l'unico alcoolico: sai, noi siamo brave regazze e non vogliamo che la festa degeneri troppo, porta pazienza... (Notiamo comunque che 15casse x12bottiglie ciascuna fanno 180 birre...-NdA) Certo tu, con la vita un po' scapestrata che fai, sarai abituato a tutt'altro genere di feste: chissa' che roba ci gira in quelle a cui partecipi di solito...-

-Eh gia'...- annui' lui, convinto e fresco come un rosolio.

-Di', ma tu ti sei mai "fatto"?- gli chiese Yuka senza complimenti, piantandosigli di fronte a gambe larghe e scrutandolo con sguardo indagatore.

-Eeehhh?-

-Non fare il finto tonto! Sei un teppista, e per di piu' hai anche la vena artistica: ti sarai senz'altro "fatto" di qualcosa, qualche volta.-

D'un tratto il ragazzo-cane ebbe un lampo di genio e rispose soddisfatto e compiaciuto:

-Si', si'! Una volta mi sono fatto di PACIULI!-

-PATCHOULI?!- si meravigliarono all'unisono le tre oche.

-Esatto. Ma e' troppo dolce per i miei gusti.-

-Oooooh, capisco...- lo blandi' Ayumi: -Tu sei di quelli che preferiscono convivere col proprio dolore anziche' esorcizzarlo in un paradiso chimico, giusto?-

-?!?-

-Di', Ayumi- la interrogarono sottovoce le altre due: -Ma 'sto "patchouli" che e'? Roba pesante?-

-Mah, di preciso non lo so nemmeno io. Suppongo sia uno dei tanti derivati dell'Ecstasy che girano oggigiorno per le discoteche. Ne spuntano come funghi, sapete, perche' chimicamente non sono molto difficili da sintetizzare: basta idrossilare o metilare in vari punti l'anello metilendiossimetamfetaminico per ottener... Beh, che c'e'? Ho detto forse qualcosa di sbagliato?- si stupi' la ragazzina vedendo che le altre due la fissavano interdette.

-Di', Ayumi- esordi' infine Yuka con sguardo da pesce-lesso: -hai mai pensato di iscriverti a medicina, dopo il liceo?-

-Mha, non saprei. Francamente pensavo di piu' ad ingegneria nucleare...-

-Non e' che avete finito di starnazzare e vi degnate di mostrarmi dove sono queste dannate birre?!- sbotto' InuYasha esasperato da tutti quei discorsi per lui insensati.

Eri lo scorto' fino alle casse, dopodiche' le ragazze ne presero una ciascuna, ed il mezzodemone dovette sobbarcarsi le restanti dodici, impilate l'una sull'altra.
Fece per tornare lesto in taverna, ma Yuka lo fermo':

-Non penserai mica di continuare a passarla liscia, eh?-

-Liscia?!- si meraviglio' lui facendo capolino da dietro la pila di casse.
"E io che credevo di esser gia' nella merda fino al collo..."

-Devi ASSOLUTAMENTE raccontarci come hai conosciuto Kagome!-

-Io non DEVO proprio un bel niente- ringhio' lui avviandosi con passo deciso verso la taverna.

-Non cercare di sviare il discorso: te lo caveremo con le pinze, se non ce lo dici spontaneamente. Ti tortureremo finche' non sputerai tutta la verita'!-

L'istinto di mandarle a farsi fottere era veramente imperioso in lui, ma InuYasha cerco' di dominarsi, reputando che se le sarebbe levate prima dai piedi se le accontentava almeno in parte:

-Kagome mi ha semplicemente risvegliato da un sonno che ormai durava da anni, tutto qui.- disse atono, evitando con meticolosa cura ogni accenno a misticismi.

-Non capisco...- fece Eri: -Stai parlando in senso metaforico?-

-No, no, e' un fatto reale- la corresse lui, iniziando a sudare freddo.

-Ooooohhh... Vuoi dire che eri in COMA e Kagome ti ha svegliato?!- realizzo' Ayumi.

-Coma?!? Ehm... si' si', proprio cosi'....-
"Non so cosa, ma qualcosa hanno capito. Magari me la cavo..." gongolo' fra se', speranzoso che lo lasciassero in pace.

Mise fuori il naso dalla torre di birre, ma dovette constatare, con sommo orrore, che le tre lo stavano fissando in visibilio totale:

-Caspita, che cosa romantica!- (BRILL-BRILL)

-E' come se ti avesse riportato alla vita... Sfido io che siete rimasti cosi' legati!- (BLINK-BLINK)

-Oooohhh, che storia meravigliosa! Come vorrei viverne una cosi' anch'io...- (SOGN-SOGN)

-Effettivamente, tutto quadra.- concluse Yuka: -Kagome ha iniziato a parlarci di te dopo essere stata ricoverata in ospedale per il beri-beri, dunque vi siete incontrati al reparto di TERAPIA INTENSIVA. Ma com'e' che sei finito in coma? Forse per via della tua allergia all'elettricita'?-

-No, e' stato a causa di una freccia...-

-Freccia?!- chiesero in coretto le nostre eroine.

-Si': io ero lanciato a tutta velocita', e per colpa di quella freccia mi sono ritrovato stampato su un albero...-

-Ooohhh...-

In quella il quartetto giungeva in taverna, quindi le ragazze si precipitarono subito da Kagome sommergendola di domande:

-Kagome, perche' non ci hai mai detto nulla del legame speciale che c'e' tra te ed InuYasha?-

-Eeeh?-

-Cavoli, una storia cosi' meritava di essere confidata alle tue migliori amiche!-

Lei cerco' gli occhi di InuYasha, incapace di credere che lui, cosi' riservato, avesse potuto spifferare la loro tormentata storia a quelle tre svampite.
Ma il ragazzo aveva l'aria di cadere dal pero.

-Scuste, ma di che storia state parlando?- chiese infine dubbiosa.

-InuYasha ci ha raccontato tutto, sai? Stava correndo a tutta velocita' CON LA MOTO, quando, per colpa di un cretino che non ha messo la FRECCIA, e' andato a schiantarsi contro un ALBERO, finendo in COMA. Coma dal quale tu, anni dopo, lo hai risvegliato.-

-Ah...- riusci' solo a dire lei. indecisa se meravigliarsi di piu' della performance narrativa del ragazzo-cane o della galoppante fantasia delle sue amiche.

Il piu' sconcertato, pero', era senza dubbio InuYasha, che stava cercando di capire QUANDO MAI avesse raccontato loro quelle assurdita'.

Ma a distogliere tutti da questi pensieri giunse infine un sonoro squillo di campanello: gli altri invitati erano finalmente arrivati.


Cavoli, quanti meravigliosi commenti mi avete lasciato!! Vi ringrazio davvero tanto tanto: siete cosi' calorosi!
La cosa che mi fa piu' piacere constatare e' di farvi ridere di gusto e di riuscire a rallegrare la vostra settimana: in fondo mi sono decisa a pubblicare queste assurdita' proprio per quello!
Questa settimana in particolare, durante la quale sono stata moralmente molto provata, le vostre recensioni entusiaste sono state davvero d'aiuto! XD

Come faccio ad inventarmele? Francamente non saprei... Qualche scenetta l'avevo in mente prima di cominciare il racconto, ma la maggior parte mi sono venute estemporaneamente mentre scrivevo. Infatti doveva essere un raccontino di poche pagine, invece alla fine praticamente ho scritto un romanzo...XD

Per quanto riguarda Kagome: io mi sono attenuta strettamente al personaggio originale (al quale, personalmente, darei volentieri fuoco!), che in fondo manca completamente di sensibilita' nei confronti del mezzodemone. E pensare che ne e' pure innamorata! Certo che IY avrebbe bisogno di un bell'abbraccio, ma chissa' cos'ha in testa la nostra Kagome...

  
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