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Autore: Fiamma Erin Gaunt    03/11/2012    1 recensioni
E se Veronica finisse con l' innamorarsi di un affascinante e misterioso bad boy proveniente da Corona? E se Weevil riscoprisse un vecchio amore?
Diciamo che la storia è sostanzialmente quella della serie con qualche modifica e l' inserimento di nuovi personaggi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Eli Weevil Navarros, Veronica Mars
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap 14
















 
 
La campanella della pausa pranzo arrivò come una benedizione e Fiamma sfrecciò fuori dall' aula a tempo di record.
- Dove stai andando? - le gridò dietro suo fratello.
- Ho promesso a Veronica che avrei pranzato con lei – replicò,continuando la sua folle corsa verso la sala mensa. Entrata nel locale vagò con lo sguardo alla ricerca della sua amica.
- Ehi bellezza, stavi cercando me? -
Una voce fastidiosamente familiare la spinse a voltarsi e a lanciare un' occhiata disgustata a Dick Casablanca.
- Ti cercherò quando l' Inferno gelerà – replicò,afferrando un vassoio e mettendosi in fila.
- Andiamo, potresti pranzare con me ed i miei amici, ne saremmo felici - propose il biondo imperterrito.
- Quale parte del mai non ti è chiara? - domandò la ragazza,inarcando un sopracciglio.
- Bè,a forza di insistere penso che riuscirò a conquistarti - replicò con un ghigno malizioso.
- L' unica cosa che conquisterai,se non ti togli immediatamente dai piedi,è una visita all' ospedale più vicino - intervenne una voce dietro di loro.
Fiamma si voltò lanciando un bel sorriso ad Eli,che scrutava con aria minacciosa lo 09 davanti a lui.
-Certo amico,è tutta tua- replicò il biondo,alzando le mani in un ironico gesto di resa.
-Lascia perdere,può pensarci Hector- aggiunse Eli,rivolgendosi questa volta all’italiana,accennando al vassoio che aveva appena preso. Il motociclista appena chiamato in causa annuì e glielo tolse gentilmente dalle mani,sembrava che fosse più che disposto a fare senza discutere tutto ciò che il suo capo gli ordinava.
Fiamma lo ringraziò con un cenno del capo e si incamminò verso il tavolo a cui erano seduti Veronica,Mac e Wallace.
-Il tuo pranzo?- le chiese proprio quest’ultimo.
-Sta arrivando- replicò lei,indicando con la testa Hector che le stava riportando il vassoio.
-Non è giusto,anche io voglio un mio cameriere personale- protestò Veronica,fingendosi indignata.
-Spiacente,ma temo che dovrai rivolgerti a Rico- replicò Hector,con un sorrisetto divertito.
-Dovrà rivolgersi a me per cosa?- interloquì il diretto interessato,sedendosi sul bordo del tavolo con studiata nonchalance.
-Ehi,noi qui ci stiamo mangiando e il menù non comprende un italo ispanico inguainato in pelle e catene- gli fece notare la giovane Mars,spingendolo giù.
-E pensare che questa mattina mi era sembrato che ci provassi gusto ad assaggiarmi- scherzò Rico,facendola arrossire leggermente.
-Se hai intenzione di rimanere qui,potresti metterti a sedere?Mi stai facendo venire il mal di mare, a forza di agitarti da una parte all’altra- intervenne Fiamma,mentre sbocconcellava svogliatamente il piatto di pasta.
Rico annuì e rivolse la sua attenzione ad uno studente del primo anno che occupava l’unica sedia nei paraggi. Il primino impallidì sotto lo sguardo duro del motociclista,recuperò zaino e pranzo e si affrettò a lasciargli il posto.
-Wow,tu si che sei un tipo cattivo,riesci a far scappare uno del primo anno- commentò ironicamente Veronica,mentre il ragazzo le sedeva accanto.
-Hai visto,sono assolutamente spietato quando voglio- confermò l’italiano,cercando di rimanere serio ma fallendo miseramente nell’impresa.
-Dove l’hai lasciato il tuo…bè,esattamente,cosa siete tu ed Eli?- aggiunse,rivolgendosi alla sorella,il sopracciglio inarcato in quella strana maniera che riusciva solo a lui,forse a causa della cicatrice che lo solcava e ne alterava leggermente la forma.
-Siamo…bè…più o meno…cioè…- borbottò Fiamma,in fin dei conti neanche lei sapeva bene cosa fossero.
-Ok,ora si che ti sei spiegata perfettamente,ricordami di non farti più domande così difficili chica- replicò Rico,ghignando divertito,e beccandosi per tutta risposta un calcio diretto in zone decisamente pericolose.
-Ehi,occhio a quello che colpisci,non vuoi diventare zia un giorno?- esclamò,parando appena in tempo il calcio con il ginocchio.
Fiamma finse di pensarci su, - E correre il rischio di avere dei nipoti che potrebbero finire con l’assomigliarti? No grazie.-
-Bè,pensa che potrebbe esserci di peggio- replicò il fratello.
-Del tipo?-
-Bè,potrebbero assomigliare a te,in quel caso probabilmente li strangolerei appena nati,sarebbe uno schock troppo grande avere delle piccole arpie in giro per casa.- replicò sorridendole sornione.
-Per tua informazione, la vera disgrazia sarebbe averti come padre-
Rico scoppiò a ridere,attirandosi le occhiate perplesse di tutti i presenti.
-Lo sapevo,si è rincretinito definitivamente.Mi dispiace V,hai scelto un demente come nuovo ragazzo- commentò Eli,che non aveva la minima idea dell’argomento della discussione dei suoi amici.
Per tutta risposta Rico continuò a ridere,piegato in due come se si stesse per sentire male.Quando ebbe recuperato un minimo di serietà e fu nuovamente in grado di formulare una frase di senso compiuto,si chinò a sussurrare a Veronica,in un orecchio,quello a cui aveva pensato e che aveva causato la sua ilarità. La ragazza sgranò leggermente gli occhi,fissando prima Fiamma e poi Eli,e scoppiò a sua volta a ridere.
-Ci siamo giocati anche lei,evidentemente la demenza deve essere contagiosa- osservò Fiamma,alzando gli occhi al cielo in un misto di divertimento ed esasperazione.
-Si può sapere che accidenti avete da ridere? Vi si sente dal nostro tavolo- commentò Felix,che si era avvicinato per capire cosa stesse succedendo.
-Chiedilo all’idiota,è mezz’ora che ride da solo- replicò Fiamma,alzandosi per attirare in un abbraccio stritolatore il motociclista.
-Ehi dolcezza,lo so che mi ami ma se continui a stringere così finirò per spezzarmi in due- le fece notare ironicamente il ragazzo.
-Non è colpa mia,sei tu che sei irresistibilmente attraente,non posso fare a meno di starti addosso- scherzò l’italiana,punzecchiandolo su un fianco.
-Lo so,gioia mia,ma cerca di darti un contegno,siamo in pubblico,potremo rifarci più tardi,mogliettina mai- obiettò Felix,atteggiandosi a uomo tutto d’un pezzo.
La ragazza buttò la testa all’indietro e scoppiò a ridere. Non c’era nulla da fare,era da quando erano piccoli che recitavano quella pantomima della moglie e del marito e ogni volta Felix riusciva a farla ridere sempre più della volta precedente.
Eli osservò i due ragazzi ridere e scherzare,anche se sapeva benissimo che stavano solo scherzando e che il loro era un rapporto fraterno,non poteva fare a meno di sentire un fastidioso groppo allo stomaco,come se si fosse beccato un pugno alla bocca dello stomaco; avrebbe dato praticamente qualsiasi cosa per poter ridere e scherzare con Fiamma come stava facendo in quel momento Felix,ma avevano una copertura da mantenere in piedi e non voleva destare sospetti su quello che c’era tra loro due,almeno fino a quando la situazione non gli fosse stata più chiara. Infatti,una volta passata l’euforia per aver trascorso la notte più bella della sua vita,il leader dei PCHers aveva cominciato a chiedersi come sarebbero state da ora in avanti le cose tra loro due,in fin dei conti non avevano ancora parlato di quello che era successo la notte precedente.
-Ehm ehm…- tossicchiò leggermente Rico,infastidito per il fatto che l’attenzione generale non fosse più catalizzata su di lui.
-Mi sembrava che voleste sapere il motivo per cui ero scoppiato a ridere- proseguì,quando il suo pubblico riprese a guardarlo.
-Sì,ma giuro che se è una cretinata ti tiro il piatto in faccia- minacciò Fiamma,che si era seduta sulle gambe di Felix per permettergli di mettersi seduto.
Rico guardò Veronica ed i due ripresero a ridacchiare.
-Stavo pensando che non volevi nipoti come me,ma io cosa dovrei dire? Con grande probabilità i miei nipoti nasceranno pelati- commentò,alternando le parole a nuovi attacchi di risate,riferendosi al cranio perennemente rasato di Eli.
-Sei…un….vero…- commentò Felix,ridendo così forte che fu costretto ad interrompersi a metà frase.
-Idiota?- suggerì Fiamma,chiedendosi perché mai le fosse toccata la disgrazia di due fratelli come i suoi,uno tossicomane e totalmente inaffidabile,e l’altro bello ma assolutamente narcisista ed incondizionatamente stupido.
-No,quello che volevo dire era:genio. Perché diavolo non ci ho pensato io? Questa si che è stata un’uscita grandiosa,cazzo!- esclamò Felix dando un cinque all’italiano.
-Lo so,lo so.Modestamente sono assolutamente geniale.- confermò Rico,accennando un piccolo inchino verso il suo pubblico che ridacchiava ancora, e beccandosi un buffetto sul collo dalla sua ragazza.
-Ahia,questo per cos’era?- chiese,massaggiandosi la parte colpita.
-Così la smetti di darti tutte queste arie- replicò Veronica,sorridendo con aria compiaciuta.
-Ok,ma sappi questo,raggio di sole,così non va bene per niente. Mi dai più botte che baci- protestò,mettendo su la sua migliore aria da cucciolo bastonato.
-Oh,povero,come posso farmi perdonare?-
-In effetti qualche idea ce l’avrei- replicò l’italiano,sorridendo malizioso.
Veronica,imponendosi di non arrossire per la nient’affatto velata allusione del suo ragazzo,lo zittì con un bacio.
-Bè,direi che non è niente male come inizio- commentò Rico,non appena si furono separati.
-A proposito,vi rendete conto che abbiamo il pomeriggio libero?- esclamò d’un tratto Wallace,alzando un pugno al cielo con aria vittoriosa,e venendo immediatamente imitato dagli altri ragazzi.
-Veramente noi dobbiamo andare alla lezione delle 15- intervenne Veronica,lanciando un’occhiata significativa a Rico.
-Cosa ti fa pensare che io abbia intenzione di venirci?- replicò il ragazzo,rendendosi conto di cosa significava quello sguardo.
-Scherzi? Devi venirci,è importante per la nostra media- insistette la ragazza,riferendosi ai crediti extra che c’erano in palio per chi seguiva il corso di approfondimento di chimica.
-Correzione,è importante per te,che aspiri ad una A;io,invece,mi accontento di una semplicissima C,o magari addirittura una B,se mi farai dare un’occhiata alle tue risposte-
-Dai,devi venirci- insistette Veronica.
-Dammi solo una buona ragione per cui dovrei farlo,e giuro che ci vengo- replicò l’italiano,sorridendole con aria di sfida.
-Bè…per me!- replicò Veronica.
-Ti ha fregato,amico- commentò Wallace,mentre il resto dei presenti scoppiava a ridere.
-D’accordo,ci vengo,ma non ti aspettare che rimanga sveglio- replicò,mettendo su il broncio.
 
 
 
 
 
 

  
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