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Autore: astarte90    03/11/2012    4 recensioni
E se un desiderio avesse il potere di cambiare il corso degli eventi?
[Importante: storia sospesa a tempo indeterminato per calo di ispirazione ed impiego delle forze dell' autrice in un' altra Ff. Scusate l' inconveniente e abbiate pazienza.]
Genere: Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap12













E' l'alba del primo dei ventotto figli di Febbraio, mese che alcuni considerano un inutile appendice del gelido inverno.

Il disco lunare ha toccato la volta del cielo sempre più spesso da quando Oscar  partita senza preavviso, senza spiegazioni, senza un saluto.

Da quel momento ha iniziato a svilupparsi nel mio cuore un piccolo cancro che , simile ad un parassita, risucchia le mie energie ,sia intellettive che fisiche , nonostante la mia completa guarigione.

Sebbene alberghi in me la consapevolezza che la fuga della mia eroina è stata dettata dal suo desiderio di solitudine, non riesco a estirpare dalla mia mente la vista dei suoi occhi colmi di rabbia.

Rabbia per la verità tanto scomoda.

Rabbia nei miei confronti che ne sono stata la portavoce e adesso ne sto soffrendo.

Oramai l'unico compagno fedele rimastomi accanto è questo dolore ,che riempie le mie monotone giornate alla villa ...... Già.... villa che dovrebbe invece essere rallegrata dalle voci,dai passi,dalla semplice presenza di Oscar e Andrè.

Sì...... anche Andrè è stato travolto da sentimenti amari, come la mestizia e l'ira,ma non il rimorso,che bensì anima ogni fibra del mio essere . Tuttavia essi sono bastevoli a spingere il mio amico sconsolato a recarsi ogni sera in qualche bettola di Parigi, a ingannare sè stesso con vari bicchieri di infimo Cognac.

A nulla sono valsi i miei deboli tentativi di porgere la mia spalla,di consolarlo, di farlo sfogare....... forse io per prima non ne ero veramente convinta .....

Siamo diventati due bambole mute, incapaci di relazionarci con la realtà attorno a noi, chiusi nel nostro egoismo....nella sciocca convinzione che una parola amica non potrebbe fungere da balsamo per i nostri pensieri devastati.

Siamo consci che solamente una cosa, o per meglio dire una persona, saprebbe salvarci dal nostro inesorabile declino,dall'abisso scuro in cui stiamo lentamente sprofondando.

Ma lei non arriva..........

non arriva in nostro aiuto.....

Eppure la sua venuta è tanto attesa, quanto prevista.

Infatti , qualche giorno fa è giunta una missiva da parte della Regina, in cui si affida a Madamigella il comando delle Guardie Metropolitane e con ogni probabilità questa comunicazione ha raggiunto anche lei,sebbene sia lontana.....

Chissà........

Forse oggi.........



TOC TOC




Mi volto in direzione della porta.

< Sì? Chi è? >

< Sono io..... Andrè...... Posso entrare o devi ancora vestirti ? >

< Non ti preoccupare ...... Sono pulita,lavata e stirata,eheheh........ e poi non crederai mica che voglia far vedere le mie grazie proprio a te...... Pffff.... >.

E lui ,entrando.....

< Ahahah....nonostante tutto non perdi il tuo animo birichino .... eh, Ester?

E comunque non ho certo il desiderio di vederti come mamma ti ha fatto......potrei rimanere scioccato a vita.... >

< Eeee....... Esagerato........

Ma dico io....potevi trovare un altro argomento ,dopo tanti giorni che non ci incontriamo...... Bah...... >

< Guarda che hai cominciato te. >

< Mannaggia! Stamani vuoi proprio farmi uscire dai gangheri,eh?

Passiamo alle cose serie,che è meglio......

Che sei venuto a riferirmi di così importante? >

< Uuuh......ma quanto sei polemica.....e pensare che io ero venuto con intenzioni amichevoli, pronto a sostenere un dialogo serio,pacato.....e invece..... Va beh.....tornerò più tardi, quando ti si saranno calmati i bollori.... >.

Fa per girare i tacchi ,ma subitamente lo arpiono per una spalla...

< Eh, no....non puoi tirare il sasso e poi nascondere la mano.....e soprattutto non puoi addossarmi certe colpe di cui, checchè tu ne dica, ne sei artefice quanto me. Su, sputa il rospo. > .

Il mio giovane amico sorride malignamente, consapevole di aver ripreso terreno nella nostra tacita battaglia .

 

 

 

Dopo vari indugi iniziali e i lunghi tira e molla, finalmente si decide di rendermi partecipe di novità assai importanti:

< Grazie alle nuove disposizioni di Maria Antonietta , Oscar farà il suo ritorno tra noi questo pomeriggio... > proferisce raggiante e per riflesso tale luce di giubilo rischiara anche il mio sorriso.

< Veramente, Andrè? Non....non  uno dei tuoi soliti scherzi ? >.

Scuote la testa , mentre una grande stella sul suo volto si sta piano piano accendendo e ravvivandosi di nuova energia.

Con uno slancio improvviso dettato dalla magnifica nuova, abbraccio per la prima volta il ragazzo.

Quest'ultimo, sorpreso dalla mia reazione spontanea, comincia ad accarezzarmi il capo ,in silenzio, come fa un fratello maggiore quando la sua sorellina cerca conforto.

Infatti piccole gocce salate stanno sgorgando prepotentemente dal fondo dei miei occhi, spinti da una profonda felicità a lungo sopita.

 

Rimaniamo così,incatenati in una stretta tenera e gentile per parecchi minuti, finchè l'idillio non viene dissolto da un mio insignificante, ma quanto mai pressante dubbio.

Faccio capolino dal petto del giovane e in un sospiro, lasciando trasparire la mia preoccupazione, enuncio:

< Andrè,tu...... tu mi hai reso davvero felice....ma.... >

< Ma? >

< Ecco.....Lei sarà ancora adirata con me? Vorrà ancora rivolgermi la parola? Io.......mi auguro di non essere morta di fronte alla sua considerazione.....non lo potrei sopportare.... >

< Ah....ma allora in tutti questi anni non hai imparato niente di Madamigella.

Non devi spaventarti se ha un atteggiamento distaccato o se tu credi che ti stia portando rancore.....

In fin dei conti è una donna estremamente intelligente e avrà compreso che le tue affermazioni erano dettate dal cuore e che ,da ottima amica quale sei, hai preferito essere sincera e coraggiosa ,invece di nasconderti dietro una diplomazia compiacente ,ma ipocrita......

Se ne sarà già resa conto,vedrai....... In fondo questo periodo le è stato utile per meditare e per riconquistare quel poco di tranquillità bastevole per riprendere il suo posto di comando....... >

< Già...sarà come dici.....mentre te....come stai adesso? > domando , staccandomi dal lungo abbraccio.

< Beh.....direi benone .....non vedo l'ora che sia pomeriggio ,eheheh.... > esclama vago, come se non avesse capito le evidenti sfumature della mia richiesta.

Non mi azzardo a replicare , rigidamente muta e delusa dall'insoddisfacente risposta del ragazzo.

Talvolta mi chiedo se questa sibillinità sia dovuta alla scarsa considerazione nei miei confronti o se perchè crede di avere davanti a sè una bambocciona che non ha compreso nulla della vita.......

Fatto sta che , con cipiglio contrariato e a braccia conserte , il mio tacito messaggio non è passato inosservato.

Sul volto del mio amico si dipingono i tratti di un leggero imbarazzo .

Lo sento sbuffare.......

< Eh, Ester.....sei proprio cambiata...oramai non ti si può nascondere più nulla..... > .

Ed io, interrompendolo acidamente:

< Da come sgattaiolavi manifestatamente dalla villa ogni sera, sembrava che lo dovesse sapere il mondo intero.....

Non farti beffe di me ,per favore...... La ragazzina ingenua e un pò facilona è scomparsa da tempo..... >

< Hai ragione ....chiedo perdono.....è solo che gli anni passano così velocemente e spesso è difficile ammettere con sè stessi che certi mutamenti sono necessari, come lo sono altri....... > .

Dopo questa semplice frase, il volto di Andrè si flette verso il pavimento e nella stanza riecheggia il suono della sua inspirazione profonda.

Poi seguita così:

< In questi giorni bui, dove i nostri pensieri erano completamente occupati ,in un modo o nell'altro, da funesti eventi recenti, io non ho mai voluto approfittare dell'aiuto che generosamente mi stavi porgendo.

Non che io  non lo volessi o non ti ritenessi abbastanza matura  perchè io condividessi con te le mie pene. Semplicemente non volevo gravarti di ulteriori pesi.....Ma.....devo rinnovarti le mie scuse ,poichè io stesso non ti sono stato vicino.

Come ben sai, ho preferito la compagnia di una deprimente bottiglia di Cognac.......

Mi sono quasi perso nei vicoli stretti e oscuri della  mia disperazione,avvilendomi perchè Lei mi ha allontanato per sempre, perchè mi ha negato la possibilità di starle accanto,anche solo come semplice attendente ......ed io questo non l'ho mai accettato.

Tuttavia non mi sono perso d'animo e venire a sapere quale sarà la  nuova mansione di Oscar ha ridato fuoco nelle mie vene.......

Mi ha indotto a fare un'importante scelta..... > .

Il mio sguardo interrogativo si posa sul suo viso ma, trapassata , 

come da un tuono ,da un atroce presentimento,azzardo:

< Non mi dirai che.... > 

< Sì....mi sono arruolato tramite un amico nello stesso reggimento che comanderà Madamigella. Mi devo presentare lunedì prossimo....... tra due giorni. Ma non informare Lei,per favore… > .

Sebbene io debba aspettarmi un tale sviluppo della vicenda , rimango sbigottita e insieme amareggiata.

Venire a conoscenza della sua scelta in prima persona e in tal maniera fa rinascere in me un sentimento inusuale , a metà tra la costernazione e il senso di impotenza.

Così ,la taciturnità sigilla le mie labbra in  una riga laconica, cosa che non è d'aiuto al mio amico......

< Ti prego....non fissarmi così......

Sicuramente penserai che la mia è una pazzia dettata da un momento di debolezza , che la vita nella Guardia Metropolitana non sarà semplice e potrei rischiare di morire .

Ma non mi importa.

Non mi interessa.

Finchè sarò accanto a Madamigella, la mia anima martoriata continuerà ad avere quel respiro vitale che solo Lei è capace di donarmi.

Per il resto della mia esistenza , io sarò la sua ombra, pronto a proteggerla, a vegliarla.......e la amerò....oh,sì....io seguiterò ad amarla ,qualunque cosa accada.

Nessuno me lo potrà impedire, nemmeno  Oscar..... >.

Copiose lacrime rendono struggente una delle più belle dichiarazioni che le mie giovani orecchie hanno potuto udire.

Mi avvicino al ragazzo , ponendo le mie mani sulle sue spalle ,

fissandolo dritto nell'occhio e perdendomi  nel suo mare smeraldino.

Nonostante la scarsa considerazione del mio giudizio , ciò che intendo proferire è ben lungi da essere una critica dettata dalla delusione o dalla sorpresa:

< Sai ,Andrè......quel che ho riferito tempo fa nel mio ultimo incontro con Madamigella è valevole anche per te.

Io non sono nè capace, nè degna di criticare le decisioni altrui, soprattutto se concernono il loro modo di vivere.

Ognuno è libero di seguire il proprio sogno,di essere l'artefice delle proprie azioni, ma deve essere anche consapevole delle conseguenze che da esse possono scaturire.

Sono....solo preoccupata....preoccupata per un amico che si è già sacrificato tanto..... questo ,spero, tu me lo possa concedere.

Per il resto,penso  comprenderai che non potremo vederci poi così spesso....e francamente.......giuro che mi dispiace . > concludo amara ,ma con un sorriso che vela la mia bocca.

A tali parole vedo la mia espressione riflessa sul volto del ragazzo ,mentre il suo sguardo si carica di malinconia , segno che questo pensiero aveva trapassato sicuramente la sua mente nel momento della scelta.  

Sebbene non  sia necessario , egli cerca di sdrammatizzare:

< Non temere....non ti libererai di me tanto facilmente......

Esistono le licenze......i permessi straordinari....le visite d'ordinanza....

E poi....esigo che qualche volta tu mi porti un tuo manicaretto .

Sicuramente il cibo darà molto a desiderare.....ma niente stufato di montone,mi raccomando ,eh? Ahahahah....... >

< Oddio...mi sa che era meglio se stavi zitto....adesso so a chi rifilare i pentoloni di quella robaccia avariata ,ihihih.... >

< COSA?!......mi daresti addirittura cibo guasto? Ma allora vuoi che mi rispediscano a casa in quattro e quattr'otto ...... >

< Dipendesse da me, rimarrei qui , accanto a Voi , per il resto dei miei giorni. > esclamo mesta, per poi concludere:

< Ma il dovere chiama e.... > riacquistando un pizzico di gaiezza

< .....a proposito.....scusa ma devo scappare.... visto che domani sarà l'ultima Domenica che passeremo assieme , oggi , dovessi anche spaccarmi la schiena , mi avvantaggerò sui compiti assegnati dalla nonna. Con permesso...... > .

Sfuggo in direzione della porta e ,varcando l'entrata, abbandono il ragazzo assai sorpreso, senza avergli dato il tempo di replicare.

 

Vado in cerca di Marron Glacè.

Spero vivamente che non sia clemente nell'affidarmi le mansioni....

Ultimamente , dato il periodo di convalescenza non proprio semplice, sta avendo un occhio di riguardo nei miei confronti.

Tuttavia ,stavolta ho bisogno di avere oltre alle mani ,anche la mente occupata.

I miei pensieri devono attraccare in altri lidi.......








**********************************






 

Stesso giorno,nel tardo pomeriggio.........

 

 

 

Mi abbandono a peso morto su una poltrona del salotto , esausta ,ma al contempo soddisfatta del mio operato.

Davanti a me , su un lungo tavolo, sfilano ben lucidi gli argenti  su cui ho speso buona parte della giornata. Simili a degli specchi ,riflettono le colorazioni calde ,quasi vermiglie , del fuoco che scoppietta accanto a me.

Il mio corpo, completamente alla mercè della stanchezza, sprofonda sempre più tra i morbidi cuscini in piuma d’oca.

Non mi accorgo che ,piano piano,il torpore sta avendo la meglio sulle mie membra ed il braccio, inizialmente piantato sotto il mento come una colonna portante , si sta irrimediabilmente piegando sul mio petto.

Il crepitìo della legna bruciata mi culla verso terre lontane,in una dimensione surreale e ,minuto dopo minuto, il suo canto diviene distante…….

 

 

Ester! Ester, alzati….il tempo è scaduto…….

Non possiamo concederti altre possibilità…….

Svegliati……… “ .

 

< Svegliati ,amica mia, apri gli occhi……. Sono tornata….. > .

 

Frastornata dallo stato di dormiveglia ancora presente, incatenata tra sogno e realtà, creo una sottile fessura tra le mie palpebre .

Le mie iridi vengono quasi accecate dall’oro dei capelli di Madamigella, i cui riflessi sono vivificati dalle voraci fiamme che serpeggiano dietro lei……

 

< Allora ,pelandrona! Che stai lì impalata ? Non sei contenta di vedermi? >.

Finalmente vinco la mia battaglia personale contro la confusione che aveva preso il sopravvento e ,animata da sincero fervore, mi slancio a braccia aperte verso la ragazza.

Il ricongiungimento ,anelato da tanto tempo ,ha finalmente trovato il suo posto nel corso degli eventi.

Tuttavia l’abbraccio è di breve durata,in quanto mi accorgo che le mie vesti  sono bianche dalla polvere e , come una sciocca, mi levo dalla poltrona ,farfugliando suoni e presentadole le scuse più svariate.

 

Ma forse il mio imbarazzo non è figlio di questo tentativo di salvare le apparenze, bensì del pensiero razionale che fa rivolgere la mia mente al motivo della partenza disattesa di Madamigella…….

 

Camminando nervosamente per la stanza come una trottola frenetica, riesco  tuttavia a mettere insieme poche frasi disordinate:

< Oddio…mi sono addormentata solo da cinque minuti , Ve lo giuro……che sbadata, Vi…..Vi ho macchiato tutta la camicia…. Oh,mamma…..che devo dire…… Adesso sparisco dalla Vostra vista…… Vado. > .

Ma prima che possa poggiare la mia mano sul pomello della porta , sento la presenza di Oscar alle mie spalle e un attimo dopo la mia schiena aderisce perfettamente al petto della ragazza, i cui arti superiori ,simili a due ali angeliche, mi bloccano in una tenera morsa.

Le sue parole si sciolgono nel mio orecchio come un fragile sussurro …..

< Oh, Ester…… Sparisco per più di un mese e ti ritrovo a darmi del “Voi”.

E’ così cambiato il nostro rapporto? Eppure, credimi, da parte mia non hai nulla da temere ,perché niente è riuscito a scalfire il bene che provo per te,neppure la bieca cecità in cui la rabbia e la delusione mi avevano fatto errare .

Ciò che a suo tempo mi avevi detto fa parte della scomoda realtà…..nè più,né meno…..

Confesso che inizialmente ero mossa da sentimenti contrastanti. Da una parte avevo il cuore soffocato dalla sofferenza per la perdita definitiva di un grande amico e…del solo uomo che io sia stata in grado di amare. Dall’altra la mia testa scoppiava per l’ira nei tuoi confronti. Infine, dovevo fare i conti con me stessa, con il mio corpo, con le mie contraddizioni e credimi…..in tutta la mia esistenza non ci sono state settimane peggiori di queste.

Ho combattuto con un nemico invisibile , che si nascondeva nella mia persona.

Ho rischiato seriamente di perdermi nei meandri bui della mia anima , anelando a quella pace che solo l’ignoranza sa dare. Tuttavia, più trascorreva il tempo, più la mia parte razionale ha superato il sentimento e il mio lato…….come definirlo…..debole.

Grazie anche alle tue parole, dettate da profonda amicizia e lealtà, ho finalmente compreso i limiti inerenti alla mia natura.

Io …so che è impossibile cancellare il fatto di essere nata donna e dovrò convivere con tale scomodo fardello…..è inevitabile……. Ma almeno potrò decidere chi essere e chi non essere e sono certa di essere legata indissolubilmente al ruolo di comandante.

Quel che mi impose mio padre tanti anni fa sarà per me motivo di salvezza. In fondo devo essergli grata…. Ho ricevuto un’istruzione paragonabile solo a quella impartibile ad un maschio….ho conseguito successi, svolto missioni pericolose, aspirato alle più alte cariche della carriera militare.

Se ci pensi, ho conquistato delle libertà che alle donne, anche del mio stesso ceto, sarebbero negate. >

< Ma.. > . Abbozzo una replica , che prontamente faccio morire sulle mie labbra.

Nonostante la mia tacita reazione , non mi esimo dal commentare intimamente quest’ultima affermazione di Madamigella:

“ Già…..tante libertà adesso,ma inizialmente ti hanno precluso quella più importante…quella di non rinnegare se stessi….. “ .

 

Vedendomi così accigliata, la mia eroina si zittisce all’improvviso,fissandomi con sguardo interrogativo.Al che, per rimediare e non far pesare ulteriormente il senso di imbarazzo che è calato nella stanza, affretto a dire:

< Perdonami ,Oscar…..ho ascoltato con attenzione le tue motivazioni,le tue parole…..però in questi giorni , e anche adesso, il mio pensiero è occupato da una preoccupazione che oserei considerare inerente alla sfera dei miei affetti.

Cioè…sono molto contenta che ti abbiano dato il comando delle Guardie Metropolitane……sicuramente potrà rispondere alle tue necessità e finalmente saprai farti valere per quel che sei.Tuttavia questo significherà anche che passerai meno tempo a casa…con me.

Potrebbero assegnarti delle missioni che ti impegneranno per settimane……Io….potrei esprimere un desiderio? >

< Certo …. A patto che rientri nei limiti delle mie possibilità… >

< Ecco…pensavo…la tua licenza finisce domani,che è domenica e chissà quando potremo riunirci insieme io ,te e Andrè….. >

< Quindi? >

< Quindi ,se fosse possibile, vorrei trascorressimo assieme l’ultimo giorno, in ricordo dei vecchi tempi….. > .

La ragazza poggia l’indice sul suo labbro inferiore come per meditare e, sorridendo velatamente, accetta di buon grado la mia proposta.

Sebbene il mio animo è travolto da un’irrefrenabile moto di entusiasmo, devo mitigare la mia felicità poiché Nanny è venuta a chiamarci per la cena.

Penso:

“ Appena avrò finito di mangiare, mi ritirerò in camera mia …..devo escogitare qualcosa per la nostra giornata speciale…. “ .

Occupata in simili riflessioni, abbandono con Madamigella il salotto, debolmente illuminato dal fuoco che va via via affievolendosi tra le braccia del caminetto…..




 

Continua……….

N.A. Volevo ringraziare coloro che stanno seguendo la mia storia e devo confessare che siete veramente tanti. Il che per me è un grande onore :))).

Inotre,è per me un motivo in più per andare avanti....non che ce ne sia bisogno nel senso che concluderei la ff, comunque è una specie di tifo per me e ve ne sono grata... Al prossimo capitolo ;-)

  
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