§§§§§§ The Malfoy Castle§§§§§§: Nella biblioteca del castello Malfoy c’era Draco che scrutava parecchi scafali in cerca di alcuni libri per i rituali del XV secolo quando, a distoglierlo dalle ricerche, furono tre piccoli rintocchi sulla porta. -Avanti- rispose egli irritato. Un piccolo essere vestito di stracci puzzolenti entrò nella silenziosa biblioteca e, dopo essersi inchinato sfiorando quasi il pulitissimo pavimento, disse con voce timida : -Signorino Malfoy, suo padre la desidera immediatamente nel suo studio.- Dopo essere stato sgarbatamente allontanato, il servetto richiuse la porta dietro di se borbottando frasi senza senso , lasciando il biondino con un palmo dal naso. ____________________________________***_______________________________________ Oltrepassate varie scale, Draco, arrivò di fronte ad una porta di ferro fuso con su inciso lo stemma dei mangiamorte. Appena essa si aprì, le labbra del ragazzo si socchiusero leggermente per lo stupore . Dentro lo studio, c’ erano tre persone incappucciate. Non faticò molto a riconoscerne due di esse. -professor Piton- salutò la prima verso destra,- Buongiorno padre- salutò la seconda. I due fecero un vago cenno col capo. La terza figura invece lo guardò con occhi cattivi, i lunghi cappelli neri gli cadevano sul viso oscurandoglielo. Indossava un Kimono bianco e rosso e sulle braccia aveva segni tipici di chi aveva appena compiuto un rito scintoista. -Perché mi avete convocato qui, padre?…- chiese Draco alzando lo sguardo ed incontrando quello altrettanto gelido dell’ uomo, che, seduto su di una sedia accanto al caminetto, lo osservava con un ghigno enigmatico e provocatorio. - Siediti- gli ordino egli. Appena il figlio si fu seduto l’uomo continuò il suo discorso. -sarai certamente contento di sapere che il Signore Oscuro e Kirie ti hanno affidato un incarico molto delicato?- -allora si chiama Kirie quella lì- disse Draco di soprasalto. -Rispondi alla mia domanda!- rispose Lucius Malfoy alzandosi dalla sedia e prendendolo per il colletto della camicia. -si… padre- aprì bocca il ragazzo. -cosa c’è? Non ti va di eseguire un incarico affidatoti da VOLDEMORT?- scattò subito il padre, socchiudendo gli occhi e stringendoli ancora più forte i bordi della camicia. -mi avete frainteso, io l’accetto a braccia aperte questo incarico- si affrettò a specificare Draco, togliendosi dalla sua stretta. -così va meglio- rispose Lucius sorridendo maliziosamente. -A quale lavoretto dovrei sottostare?- chiese il figlio con la massima calma. -non sarà un problema per te, ci impiegherai solo un bel po’ di tempo- specificò il padre a denti stretti . -devi sedurre la Weasley- -E per quale scopo?-chiese Draco -Devi sapere che il Signore Oscuro a deciso di allearsi con le forse del male ultra terrene per conquistare tutto il mondo magico. Ed a capo di esse c’è Kirie la non morta- spiegò egli indicando la donna in Kimono che, per tutto quel tempo, non aveva ancora accennato ad un segno di vita. -Bene. Quella persona che vedi seduta sulla poltrona verde non è altro che un ologramma- -Vuoi dire che il suo corpo è ancora in Cina?-chiese il figlio rivolto al padre -Non esattamente! Quando entrò a far parte della comunità dei mangiamorte, ossia negli anni bui del medioevo, seminò paura e morte in quasi tutto il mondo magico. Le poche persone sopravissute decisero allora di recarsi in Cina, dove ella abitava, per ucciderla. Quando la trovarono, la imprigionarono e la misero al rogo.- un lungo ed agghiacciante mugolio risuonò nella stanza. -Da allora rimase uno spirito privo di poteri e incorporeo- - Ma come facciamo a vederla noi?- interruppe il figlio -Tu quello che vedi è soltanto l’immagine sfuocata del suo ex-corpo, ma la vera Kirie girovaga ancora nel palazzo Himuro spaventando e mutilando tutte le quelle persona che si addentrano nella dimora.- concluse Lucius. -Ma cosa centra in tutto questo la Weasley- -Molto semplice- rispose il padre- dovrai fare in modo che lei si fidi ciecamente di te, così potrai portarla nella dimora di Kirie- -Padre non avete ancora risposto alla mia domanda!- rispose egli iniziando lentamente ad irritarsi -Calma Draco saprai tutto quello che vuoi quando porterai la Weasley al cospetto del Signore Oscuro- disse Lucius sfiorando con il viso le labbra di Draco. -Bene. C’è solo un piccolo problema. Come faccio ad adescare la Weasley con tutta la sua famiglia di bebbanofili tra i piedi?- chiese Draco -Ho saputo che ha trovato un lavoro in una libreria non nota di Diagon Alley. Potresti recarti lì ogni pomeriggio e cercare di diventare da prima suo migliore amico poi sempre più intimo nei suoi riguardi e nessuno ne verrà a conoscenza, dato che se parlerà sarai costretto ad intimorirla - rispose Piton, che per tutto quel tempo era stato in silenzio. -ottima idea! Ti recherai lì oggi stesso, dato che inizierà questo pomeriggio a lavorare quella pezzente della Weasley, dico bene Severus?.- chiese Lucius maliziosamente. -dite bene- rispose egli altrettanto mellifluo -Ok adesso possiamo ritiraci tutti nelle nostre stanze, compreso te Draco, ma ricorda Deludimi una sola volta e sarà peggio per te, ci siamo intesi?- -si padre- la sua risposta fu come un borbottio di un cane bastonato. -adesso puoi andare!- Draco uscì dallo studio stravolto, senza accorgersi neanche che la figura della donna in Kimono era scomparsa dalla poltrona senza lasciare traccia. E così suo padre, gli aveva ordinato di sedurre la Weasley… ma che peccato… era proprio un incarico spiacevole - Weasley…aspettami- sussurrò egli al vuoto -presto ti stringerò tra le mie braccia…- detto questo entrò nella sua stanza e sì sdraiò tra le candide e placide coperte del suo letto aspettando senza accorgersene l’arrivo del pomeriggio. Commentate!! Non è un gran che! Cmq se volete darmi dei consigli scrivetemi pure^_^