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Autore: LunaLovegoods    04/11/2012    1 recensioni
La storia inizia quando Regulus frequenta già James Potter, durante il suo quinto anno di scuola. Come tutto è iniziato? I flashback servono a questo.
Ester, il personaggio-sorpresa, è una ragazza di Corvonero, vi basta sapere solo che ha la stessa età di Regulus (almeno apparentemente), il resto lo scoprirete leggendo!
"La sua andatura trasuda sicurezza e pienezza di sé ad ogni passo e inizio a pensare che sia proprio questo, con il suo sorriso fottutamente perfetto e arrogante, ad avermi colpito all’inizio." - Regulus.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: James Potter, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Of magic and love.'
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Capitolo 9 - When you love someone, but is goes to waste.
 

Cammino per il corridoio deserto, contando i passi da un po’.
 
Non ho molto da fare, di ritorno dalla Stanza delle Necessità con James.
 
Stavolta, perlomeno, gli ho dato la cravatta giusta.
 
Dopotutto, non è così coglione da credere che anche la seconda volta possa essere un errore.
 
Sorrido tra me e me, sogghignando divertito, e scuoto leggermente la testa, come per biasimarmi.
 
«Scommetto che stai pensando a qualcosa di davvero divertente!»
 
Merlino, la sua voce quanto mi è mancata!
 
Così pulita, delicata, elegante, leggera…
 
Mi volto, perché la voce viene dalle mie spalle.
 
Ester.
 
Pensandoci adesso, è quasi un mese che non ci parliamo più.
 
Forse anche molto di più.
 
Le rivolgo uno sguardo distaccato, perché lei resta comunque la ragazza che ha preferito stare con Sirius, piuttosto che rimanermi amica.
 
«E se anche fosse?» azzardo, aggrottando un po’ la fronte e frenandomi dal muovere mezzo passo verso di lei.
 
Ma, ovviamente, ci pensa lei.
 
Muovo istintivamente un passo indietro, anche se non si è avvicinata troppo.
 
Sorride, con le sue labbra troppo rosse che una volta ho rischiato di baciare.
 
«Non siamo più amici?» chiede, con un tono innocente.
 
«Non da quando ti fai mio fratello» mormoro, abbassando un po’ lo sguardo.
 
Alza gli occhi al cielo e scoppia a ridere.
 
«Allora avevo ragione io!» esulta, senza farmi capire di cosa stia parlando. Poi, d’un tratto, si fa più seria e mi guarda negli occhi. «Regulus, ricorda che tu sei l’unico ragazzo che io abbia mai amato in questo modo»
 
Sto per controbattere, ma alza un dito come per zittirmi.
 
«James, o non James, ricorda che io ti amo, Regulus. E Sirius, tuo fratello, lo lascio a Remus, piuttosto che andare incontro alla furia di quel lupo da quattro peli», continua, con tutta la determinazione che la sua voce possa conoscere o anche solo esprimere.
 
Cerco un distacco che non esiste più, dopo quelle parole.
 
I miei piedi hanno deciso da soli di avvicinarsi a lei, ma, grazie a Salazar, mi è rimasta un briciolo di ragione che mi ricorda che io amo Potter e non quella subdola vampira.
 
O almeno così credo.
 
I suoi occhi verde smeraldo sembrano tenere prigionieri i miei e nemmeno adesso trovo una via d’uscita.
 
Questa cosa mi piace sempre meno, considerando anche il silenzio che è calato tra noi.
 
E io, da brava Serpe, cerco - e riesco - a volgere tutto a mio favore.
 
Mi avvicino con passo più deciso a lei, mentre non so da quando si ritrova con le spalle al muro al quale mi appoggio con una mano, forse nel tentativo di tenere una certa distanza.
 
Stavolta è il mio sguardo a incatenare i suoi occhi.
 
«Io ti ho sempre considerata mia amica, non ho mai pensato ad amarti» la mia voce, però, esce più debole di quanto avrei voluto.
 
Sto per dirle qualcos’altro, ma nel momento in cui mi chiedo quali parole avrei detto, non trovo risposta, perché le sue labbra sono premute contro le mie - o è il contrario? - e le mie mani corrono a cercare i suoi capelli, i suoi fianchi…
 
Mi allontano quando ormai manca il respiro a entrambi, troppo tardi.
 
«Però, evidentemente, ti sei sempre sbagliato, vero?» azzarda, lei, continuando a guardarmi con i suoi occhi e a sorridere con quelle labbra che fino a poco prima erano mie.

 

* * *

Entro nella mia stanza del Dormitorio e con una vaga sorpresa noto che Ester non si trova in nessuno dei quattro letti nella stanza.

 

Scrollo le spalle, consolato dal pensiero che, perlomeno, potrò dormire in santa pace per un po’.

 

Dormire… Certo.

 

Come se, con tutto quello che sta accadendo, fosse minimamente possibile chiudere occhio!

 

Le valigie sono già pronte ed entro domani sarò a casa Potter.

 

Potter.

 

James.

 

Regulus.

 

Come corrono veloci i pensieri, eh?

 

Non finirò mai di stupirmi!
 

* * *
 

Prima o poi, dovrò metterlo al corrente di ciò che abbiamo deciso io e Regulus.
                        
E quale momento è il migliore, se non adesso, la sera prima della partenza?
 
«Felpato?» lo chiamo con un sussurro, mentre i miei occhi guardano fissi lo spicchio di luna che si affaccia alla finestra.
 
Prima che risponda, guardo la sua sagoma e noto l’irregolarità dei suoi respiri.
 
Sta forse fingendo di dormire?
 
«Ramoso?» la sua risposta non è esattamente un sussurro.
 
Non gli è mai interessato che gli altri ci possano sentire, perché con lui tutto è trasparente come il vetro.
 
Mi alzo, perché per una volta ho bisogno di sentirlo vicino a me.
 
E non vicino come può esserti vicina una persona che, nonostante tutto, abita lontano da te, ma vicino fisicamente.
 
Mi sdraio sul suo letto, senza entrare sotto le coperte leggere.
 
Sento il mio corpo premere contro il suo, sorpreso, ma non schivo, e sento il suo calore scaldarmi.
 
Non ricordo di aver mai sentito le sue mani fredde, nemmeno nel più gelido degli inverni.
 
«Cosa vuoi?» chiede, senza voltarsi, ma lasciandosi stringere.
 
Inizialmente, non trovo una spiegazione ragionevole al mio comportamento, ma aspetto un attimo prima di rispondere.
 
«Abbiamo deciso che è meglio se ci vediamo a casa mia, se la cosa non ti disturba» mormoro, mantenendo il tono della voce abbastanza basso.
 
Lo sento sospirare, poi ghignare.
 
«Merlino, Ramoso, pensavo di dover trovare le parole per rifiutare delicatamente una tua improvvisa dichiarazione d’amore!» esclama, sfociando in una risata liberatoria.
 
Si volta e mi guarda negli occhi, continuando a sorridere.
 
«Certo che andare a letto con Regulus ti ha proprio rammollito!» continua, come se non avessi detto niente.
 
Sorrido, sollevato non so per quale motivo, forse perché finalmente sento di nuovo il suono della sua risata.
 
E non m’importa se, potenzialmente, ha anche ragione, ma, perlomeno, sta ridendo.
 
E io rido con lui.
 
«Comunque, so cosa significa stare a Grimmauld Place, quindi… Okay, andrò a dar noia a Lunastorta, ogni tanto» confessa, scrollando le spalle e sorridendo, ancora.
 
«Perché non Ester?» la domanda sorge spontanea e probabilmente anche lui se l’aspettava.
 
«Perché io non amo lei.» 

 

* * *
 

Qualcuno mi dica che non è da stupidi sorridere ancora per qualcosa che, probabilmente, non è mai nemmeno stato detto, o pensato.

 

Perché è esattamente quello che sto facendo io da ieri sera, quando ho ascoltato, quasi senza volerlo, il dialogo tra Ramoso e Felpato.

 

L’unico dubbio, è che magari quelle parole le ho solo sognate.

 

«Come mai così felice, Lunastorta?» la voce di Sirius mi fa quasi scattare, mentre sollevo lo sguardo verso di lui, in piedi davanti a me, e cerco di togliermi quello stupido sorriso dalle labbra.
 

* * *
 

Non è passata nemmeno un’ora da quando ho dato l’ultimo bacio a Regulus e già mi manca, ma non posso tornare da lui con la prepotenza dell’ultimo giorno di scuola.
 
Eppure, eccomi qua, mentre cammino in sua direzione e lo raggiungo nel corridoio affollato.
 
Lo guardo negli occhi, come se fosse davvero l’ultimo giorno in cui possiamo vederci così facilmente.
 
Appena si accorge di me, non sorride come farebbe di solito, ma si limita a guardarmi come a realizzare che, effettivamente, sono davanti a lui.
 
«Potter» mormora, distogliendo lo sguardo da me.
 
«Black» dico, automaticamente, e un angolo della sua bocca sottile si solleva, quasi involontariamente.
 
«Dobbiamo parlare» annuncia, con fare quasi tragico.
 
Non ho il tempo di ribattere, che la sua mano mi stringe un braccio e mi trascina in un luogo più appartato - o decisamente deserto.
 
«Ho baciato Ester», confessa, guardandomi negli occhi.
 
Ed è solo da quello che capisco che non è una bugia.
 
Nemmeno una Serpe sarebbe in grado di guardarti negli occhi e mentire.
 
«Sono una Serpe, ti amo, non dovrei dirtelo, ma forse… Forse non è al tuo fianco il mio futuro, James» continua, abbassando poi lo sguardo per finire a nascondere lacrime che non vedrò mai, probabilmente.
 
Vorrei dire tante cose, fermarlo prima che arrivi da solo a quella conclusione, ma ormai c’è arrivato da solo e io non posso fare più niente.
 
Mi sento come se non avessi più il potere di fare nulla.
 
«Diventerai Auror, io diventerò un Mangiamorte. E’ così che deve andare. Non potremmo mai stare insieme»
 
Il suo discorso non fa una piega, ha ragione.
 
I nostri futuri così lontani, così divergenti l’uno dall’altro, avrebbero finito per separarci.
 
«L’abbiamo sempre saputo: hai ragione. Probabilmente non avremmo dovuto nemmeno diventare amici, ma eccoci qua. Ci amiamo. Lascia che il tempo passi, lascia che i nostri destini arrivino a prenderci, a strapparci via questo amore, ma non adesso. Non sarà domani, che ti infliggeranno il Marchio. Non sarà domani, il giorno in cui inizierò a darti la caccia, a combattere contro di te»
 
Non so nemmeno io da dove sono nate quelle parole, ma sospiro come se mi fossi liberato da un peso, e ho paura di sentire la risposta di un testardo.
 
Il problema è che non è l’unico testardo tra i due.
 
Siamo due testardi innamorati.
 
«Ho baciato Ester! Dovresti prendermi a cazzotti, per questo!» esclama, come se non avessi capito dove vuole arrivare. «Qual è il tuo problema, Potter?! Dovresti arrabbiarti, perché oggi ho capito di amare anche lei!» aggiunge, cercando di ritrovare la calma e l’eleganza che, comunque, non gli sono mai sfuggite.
 
«La verità, Regulus, è che forse ti amo troppo per arrabbiarmi, ma probabilmente meriti più di stare con Ester, che con me, no? Il nostro amore giungerebbe comunque ad una fine prematura, come hai detto anche tu!» rispondo, con lo stesso tono leggermente alterato, ma senza riuscire a trattenere un sorriso amareggiato.
 
«James, lo sai che ti amo. E so anche che è inutile dirtelo adesso, ma non mi pento di niente. Non me ne pentirò mai, ma è inutile andare contro i nostri destini. Ester è il mio, non posso negarlo e non posso più sfuggirle» dice, guardandomi negli occhi, prima di allontanarsi da me e dirigersi in Sala Comune o in qualunque altro posto.
 
E ha ragione. Per Godric, se non ha ragione.
 
Era chiaro fin dall’inizio che la nostra amicizia, o il nostro amore, o semplicemente noi non eravamo destinati a stare insieme.
 
I nostri futuri ci avrebbero allontanati prima che avessimo avuto l’occasione di accorgercene.
 
E saremmo arrivati comunque a quel punto.
 
Lottare sarebbe diventato inutile.
 
Non possiamo più impedire niente del genere.


The end. (??)



Angolo dell'autrice.
I’m alive, I’m not dead!
Non vi lascerei mai con una storia incompiuta, tranquilli. Non mi sono dimenticata di voi, miei fedeli lettori.
Ho solo avuto troppi impegni, ma alla fine eccoci qua, col capitolo più brutto di tutta la storia çwç
Non è venuto granché, perdonatemi, e spero di non aver deluso le vostre aspettative.
Sì, Regulus ama Ester. E sì, Remus ama Sirius - la cosa più ovvia da dire, LOL.
Dunque, ho aggiunto delle brevi anticipazioni di ciò che accadrà nella storia che ho in mente come sequel di questa - sempre ammesso che qualcuno di voi sia interessato a una coffRemuscoffcoffSiriuscoffcoffcoff, perché sarà proprio quello il pairing principale. :’)
Ad ogni modo, ecco spiegati i due punti interrogativi tra parentesi, vicino alla parola “Fine” LOL.
Spero di poter aggiornare più frequentemente la ff che ho in mente di iniziare, non vi trascurerò mai più così a lungo, promesso çwwç
C’è da dire che nella mia testa mi ero immaginata una fine… Migliore. Nel senso che non mi aspettavo un capitolo così… Non lo so. Non sono soddisfatta, ma d’altra parte non posso tenervi sulle spine troppo a lungo.
Spero di aver detto tutto e di non avervi deluso troppo.
Ci sentiamo prestissimo, tanti baci,
Luna. <3 

  
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