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Autore: maxmin1997    04/11/2012    2 recensioni
Zoe Hastings è la ragazza stramba della scuola. Nessun amico, nessun interesse verso qualsiasi altra cosa che non siano libri e musica.
Jared Richmond, il bad-boy irromperà nella sua vita, mettendo in confusione tutto il suo mondo.
"Occhi-Di-Ghiaccio perse l’equilibrio e afferrò il primo appiglio possibile, la spalla di Zoe.
A quel piccolo contatto, la ragazza sentì la sua pelle bruciare e si limitò ad afferrare le braccia del ragazzo per aiutarlo.
Lui la guardò, quasi sorpreso che fosse ancora lì, e le fece un sorriso sarcastico, poi si scostò immediatamente, lasciandole una strana sensazione nel corpo, quasi di freddo."
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Per prima cosa voglio taaaaanto scusarmi per il super ritardo, ma ho avuto parecchi problemi a casa, e non ho potuto aggiunger nessun capitolo, ma vedrò di farmi perdonare. :* PS: scusate se non è molto lungo >.<

6.
"Ehi, Zoe! Allora hai visto che figa la casa di Noel?" 
In effetti non era niente male. Era una casa stile vittoriana, color blu cobalto con le inferiate bianco latte. Ovviamente quel ragazzo era ricco da far schifo.
"Eh già..."
"Su, ragazza! Un po’ di entusiasmo! Siamo alla festa dell’anno, baby!”
Ma come diavolo parlava? La guardò male e Lucy ebbe la decenza di stare zitta e sorriderle timidamente. Di certo aveva capito che non era la serata ideale per parlare.
“Oh, ragazze!” disse il padrone di casa esaminandole da capo a piedi.
“Oh, Zoe, sei uno schianto.”
“Mi sorprende che tu sappia il mio nome, Bess.”
“E siamo anche abbastanza acide eh.” Disse lui continuando a sorridere in quel modo che Zoe definiva assolutamente irritante, di certo era ubriaco.
Fece entrare le due ragazze e, come al ballo, Zoe perse subito di vista Lucy.
Fece un profondo respiro e senza pensarci due volte si mise alla ricerca del tavolo degli alcolici. Quando lo trovò si prese una bottiglia di vodka e cominciò a fare il giro della casa. Dopo mezzora sentiva la testa che le girava in quella piacevole sensazione familiare. Aprì una porta e che si scoprì essere la camera da letto degli ospiti.
Si buttò sul letto e continuò a tracannare la sua amata vodka. Quanto le era mancata! Qualche anno prima era il suo pane quotidiano e insieme a Sidney, la sua migliore amica d’un tempo, andavano per tutti i locali e si fingevano straniere, con l’obiettivo di portarsi a letto qualcuno.
“Guarda guarda chi abbiamo qui.”
Zoe si tirò a sedere di scatto e si trovò di fronte a un Noel decisamente più ubriaco di prima. E stava in una camera da letto. Da sola. No, non era per niente una buona cosa.
“Ehi, Noel, me ne stavo giusto andando eh…” lei fece per alzarsi, ma i muscoli di lui la bloccarono al letto e il suo viso, a qualche centimetro di distanza da quello della ragazza, sprizzava alcool da tutti i pori.
“Noel…”
“Mm, Zoe. Lo sai che ti ho sempre trovata un bel bocconcino? Con questo sedere poi… - disse palpandole le natiche, facendola quasi vomitare – ma dimmi un po’, come mai non sei fidanzata? Una come te dovrebbe averne  a milioni di corteggiatori…” disse con la voce impastata.
“Non sono esattamente una ragazza socievole.”
“Mm l’ho notato. Nemmeno a me piace socializzare – ma se era il ragazzo più popolare della scuola! – potremmo, sai, fare sesso ora e poi far finta di niente…”
“Neanche morta, Bess!”
Lui strinse la presa sui suoi fianchi e cominciò a baciarle il collo, facendole provare conati di vomito.
“Noel lasciami. Ora.”
“Mmm…”
A quel punto la ragazza con uno scatto colpì le sue parti basse e il biondo, emettendo un gemito di dolore, le diede un pugno alla mascella, facendole quasi perdere i sensi.
“Puttana.”
“Ti prego lasciami…” disse in un sussurro.
Lui le leccò l’orecchio e con la lingua disegnò cerchi concentrici sulla sua guancia, fino ad arrivare alla bocca.
Zoe non riusciva nemmeno a pensare, il pugno l’aveva completamente mandata k.o.
“J-Jared..” sussurrò. Sapeva che sicuramente non sarebbe venuto, ma perché non sperare?
“Oh, quel bastardo. Ti piace, eh? Ho visto come vi guardate.” Disse Noel afferrandole un seno e stringendo forte, causandole un dolore lancinante.
Poi in uno scatto le afferrò gli shorts e glieli tirò giù, facendo saltare tutti i bottoni.
“Quanto desideravo questo momento…”
“Noel, ti prego basta…”
“Oh, no. Mi fermerò solo quando ti avrò avuta.”
Le strappò la maglietta in un gesto rabbioso e si avventò sui suoi seni, mordendo e succhiando dolorosamente.
Zoe provò a urlare, ma fu un grido di soli due secondi, perché lui le tappò la bocca e con l’altra mano si abbassò pantaloni e boxer, si spinse prepotentemente verso la sua femminilità.
Ora le spostava le mutandine.
Lacrime calde le rigavano le guance e ormai sapeva di non poter fare più niente per fermarlo.
“Ma che cazzo…!”
La presa sulla sua bocca cessò e il peso del ragazzo sparì magicamente. Aprì di scatto gli occhi e, con la poca lucidità che le rimaneva, osservò la scena che le si parava di fronte.
Jared Richmond che prendeva a pugni un ormai sanguinante Noel Bess.
“J-Jared fermati…”
Se fosse andato avanti così lo avrebbe ucciso!
Lui alzò la testa e si affrettò a dirigersi verso di lei.
Zoe si alzò goffamente e gli andò incontro, sprofondando nelle sue braccia, che la sostenevano e la tenevano stretta.
Finalmente si potè lasciar andare a una vera crisi di pianto.
“Va tutto bene, Zoe. È tutto finito, piccola. Shh…” sussurrò il moro al suo orecchio e cercando di coprirla come meglio poteva.
Poi tutto divenne nero. Aveva perso i sensi. 

  
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