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Autore: Emera96    04/11/2012    10 recensioni
Sono passati dieci anni dalla guerra che rivoluzionò Panem.
Katniss e Peeta vivono insieme, ma a Peeta questo non basta.
Per questo, chiederà a Katniss di sposarlo in un modo tutto suo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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5. Caccia al tesoro



piccolo spazio autrice:

Lo so, pubblico una volta ogni morte di papa.
Ma la scuola non aiuta , e l'ispirazione si prende gioco di me u.u
Beh, posso solo sperare che il capitolo vi piaccia, buona lettura.











Pov Katniss.



Peeta ultimamente è strano.
Beh, è vero che il matrimonio, o meglio l'idea del matrimonio, ha sconvolto un po' tutti. Effie è letteralmente su di giri, non fa che bussare per darmi consigli - anzi, grandi grandi grandi suggerimenti di stile! - e nessuno riesce più a fermarla. Nemmeno Haymitch, che si ritrova a sopportare ancora più ottomismo del solito, come se i saltelli o i 'suggerimenti' di Effie riescano a sgonfiare la sua nuvola nera, carica di alcool e stanchezza. E forse non ha nemmeno tutti i torti.

Ma Peeta.. Peeta non è più lui.
Sembra sempre nervoso, sempre stanco, con quelle occhiaie nere che incorniciano i suoi occhi blu, vuoti. E' come se stesse organizzando qualcosa di unicamente suo.. Qualcosa di cui sento di non fare parte. E questo mi spaventa, perchè se davvero la nostra intenzione è di sposarci, non dobbiamo più pensare come una persona, ma come due. Non c'è più posto per 'io' 'me'. Adesso solo una parola è appropriata, e questa parola è 'noi'.

Sento una folata d'aria gelida entrare in casa, in concomitanza con l'arrivo di Peeta che, sovrappensiero, lascia sbattere la porta.

- Dove sei stato? - chiedo, desiderosa di qualche informazione.
- Ero da Effie e Haymitch, avevo bisogno di una cosa.. - risponde Peeta, nascondendo qualcosa dietro la schiena.
- Che nascondi lì dietro? Ti avevo detto di smetterla con le sorprese, lo sai che.. -
- Che? -
- Lo sai che ti amo anche senza. - dico, arrossendo immediatamente.

In tutta risposta, Peeta si avvicina a me, mi prende la mano e mi bacia delicatamente sulla guancia, facendomi avvertire le sue labbra infreddolite. Con un espressione sorridente dipinta sul volto rosso a causa del freddo, mi fa distendere sul letto, coprendomi con la coperta. Solo dopo, mi accorgo che tra le mani ha un piccolo libro, con una copertina rosa accesa, sciupato. Un libro, a occhio e croce, di almeno qualche secolo fa. E' Peeta a svelarne il suo contenuto.

- Effie ha insistito perchè tu lo leggessi. E' un libro sulle tradizioni del Ventunesimo Secolo. Ha detto che dovrebbe interessarti il decimo capitolo, perchè parla delle spose.. E lo so, lo so che preferiresti rotolarti nella neve che leggerlo, ma lo sai che ci tiene.. Per favore. - dice lui, guardandomi di traverso.
Lo sa che a quello sguardo non so proprio resistere. E' proprio vero che riesce ad essere 'letale' a modo suo, senza armi nè violenza, ma con le parole e i gesti.
- Okay, vedrò cosa posso fare. E tu dove scappi? - chiedo, vedendolo alzarsi di scatto dal bordo del letto.
- Devo fare una cosa in cucina, tu pensa solo a rilassarti e a leggerti questa..ehm, cosa. -

Non convinta ma comunque curiosa, prendo il libro in mano e lo avvicino a me.
Le pagine ingiallite scorrono lente e sporche tra le mie dita gelide, fino ad arrivare al decimo capitolo. Sollevo il libro, pesante, fino a poggiarlo sulle mie ginocchia, e inizio a leggere, cercando un silenzio che viene spesso interrotto da uno strano trambusto proveniente dalla cucina. ' Non farti domande, lo sai com'è Peeta quando si mette in testa qualcosa. Qualunque cosa sia, non ti riguarda. Continua a leggere e non alzarti finchè non hai finito ' penso.
Il tempo scorre lento, complice di un freddo che sembre entrarmi nelle ossa, nonostante la spessa coperta. E' già passata un'ora e la noia mi assale.
' Ancora poche pagine, dai. Fallo per Effie ' mi ordino mentalmente. O forse dovrei farlo per Haymitch, che sopporta le sue idee pretenziose ogni giorno, senza lamentarsi troppo? Sì, lo farò per Haymitch. 

Le ultime righe sembrano risvegliarmi da una specie di sonno, come un campanello di allarme.
" E' tradizione che lo sposo faccia la sua proposta alla sposa pubblicamente, inginocchiandosi per terra e porgendole un anello. Quell'anello, di dimensioni che lo sposo deciderà, sarà il simbolo del loro prossimo matrimonio, e del legame che unisce i due sposi. Non è concepibile un matrimonio senza un anello! "

Scalcio via la coperta, facendo cadere il libro a terra.
 
- Peeta?  Peetaaaaaaa?! - urlo, cercandolo per casa.
Il risultato è istantaneo: un silenzio spettrale, e un profumo inebriante di cioccolato, che sembra invadere la casa in ogni suo centimetro quadrato. Seguendo la scia di profumo, cammino in punta di piedi verso la cucina, e guardo delusa il dolcetto proprio sopra il tavolo, chiedendomi dove sia sparito Peeta.
Noto un piccolo biglietto arancione sopra il dolcetto, che sembra avermi letto nel pensiero :

" Se in fretta mi vuoi trovare,
leggi e inizia a camminare.
Del cioccolato segui la scia profumata,
quando mi vedrai, sarai arrivata. "


 

Sorrido al solo pensiero di qualcosa di tanto assurdo.
' Vuoi giocare? Bene, hai trovato qualcuno con cui farlo ' penso. E, seppure un tantino scettica, mi avvolgo in un giubbotto caldo e nella mia vecchia sciarpa, metto gli scarponi e , stringendo i denti per il freddo, esco fuori, chiudendo la porta con forza, come se in tal modo riuscissi a tenere l'inverno fuori dalla stanza. A mano a mano che trovo un dolcetto per terra, sento l'emozione salire, fino a formare una nuvoletta rosa, sospesa sopra di me e pericolosamente simile a una delle vecchie parrucche di Effie. Le indicazioni stradali, rigorosamente in rima, mi portano verso un posto che conosco e mi conosce molto bene.

Ma non è il Prato, completamente bianco a causa della neve, a stupirmi.
E' Peeta che, visibilmente tremante, è inginocchiato proprio davanti a me, con in mano un piccolo anello.
Vedo la pietra brillare alla luce del sole, con i suoi riflessi grigi incastonati in una montatura d'oro che scompare nelle mani di Peeta, livide dal freddo. Ed è lui a precedermi, rendendo un momento memorabile semplicemente perfetto.

- Beh, un uccellino mi ha detto che non c'è matrimonio senza un anello, quindi.. Eccoci qua. Ma prima di fare la cosa più scontata del secolo, voglio aggiungere qualcosa di mio, che di sicuro non guasta. Ti amo, Katniss. Ormai non so più che fare per dimostrartelo, ogni cosa sembra troppo piccola paragonata a te. Ti amo perchè ormai i flashback non mi ingannano più. Ti amo perchè non abbiamo segreti, e se li abbiamo, non li sappiamo mantenere mai troppo a lungo. Ti amo perchè adesso ci siamo noi, e tutto il resto non conta più. Ti amo perchè voglio vederti ogni mattina, e addormentarmi con te ogni sera. Ti amo, e basta. -
- Peeta, ti amo anche io. -
- E? -
- E cosa? - rispondo divertita.
- E.. vuoi sposarmi? -
- Certo Peeta. Lo voglio. - 

Solo quando si alza e mi infila l'anello al dito capisco tutto.
E' ufficiale: sto per sposarmi.











Spazio autrice:

*si ripara dal lancio di pomodori*
Posso solo dire che nella mia testa aveva un senso, lo giuro.

 

   
 
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