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Autore: Cherrols    04/11/2012    7 recensioni
Delle domande senza risposte.
Un viaggio indietro nel tempo.
Nuovi nemici.
Tradimenti, scelte, confezioni, allenze.
Tutto questo per rispondere a questa domanda: Perché ci avete abbandonato?
Un viaggio per scoprire le proprie origini e scoprire cosa é successo anni fà.
Per indagare su una storua chr sembrava ormai finita.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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GIRONE UNO












"E-Eleonora?" 
Anita aprì gli occhi, bianco, ovunque si girava vedeva bianco.
Le mani era rosse e fredde, Anita capì che era sdraiata sulla neve,"Eleonora, Aksel, Clara, Astrid, Annika!" si sentì rimbombare la sua voce ma niente risposta.
Paura era quello che provava Anita in questo momento, l'ho stava rivivendo ma questa volta era sola e di certo Aksel no l'avrebbe salvata.
Anita si alzò e cominciò a correre, il paesaggio si muoveva velocemente ma rimaneva sempre bianco e freddo e lentamente delle lacrime cominciarono a bagnarli le guance.
Si rivedeva molti molti anni fà con sua sorella in mezzo alla neve stanche e infreddolite, mica si erano sbagliati ed erano entrati in un suo incubo?.
Si, proprio uno dei suoi incubi che da quando era stata portata in Italia popolavano i suoi sogni: Si ritrovava in un posto freddo e tutto bianco da sola e cominciava a correre poi cadeva e non si alzava più, veniva i suoi capi e gli ridevano in faccia dicendoli che era una ragazza debole e stupita.
Proprio come si trovava adesso: un posto bianco e freddo senza nessuno. 
Le lacrime continuarono a scendere le guance si erano tinte di un rosso e il fiato stava diventando corto, mentre stava correndo continuava a chiamare i suoi fratelli e inveiva contro Johannes.
Ad un certo punto Anita non si accorse di una radice che usciva da quel paesaggio di bianco e inciampò cadendo di faccia nella neve, ora ne era sicura la sfortuna l'ha inseguiva.
Cercò di alzarvi ma le mancavano le forse, la faccia cominciò a bruciarle per il contatto con la pelle, ora si sarebbe scoperto se una nazione poteva morire.
Anita ormai stanca per la corsa chiuse lentamente gli occhi, prima di serrare del tutto le palpebre vide  una figura corere verso di lei  e stava dicendo qualcosa:"E-ehy, res- sto venen-", prima di morire si impazziva? sembrava di si...
 
 
 
 
 
 
"A-Anita? ANITAAAAAA"
Eleonora aprì gli occhi e si trovo davanti un ragazzo che la stava guardando 
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA CHI SEI?" la ragazza saltò sul posto e si accorse che si trovava in una stanza ed era sopra un letto
"calmati, il dottore ha detto che non ti devi affaticare" mentre diceva queste parole girò la testa di lato
"Quale dottore? dove sono? chi sei?" 
"risponderò a tutte le domande ma rimettiti sotto le coperte"
"perché?"
il ragazzo non rispose e senza guardarla gli indicò il petto, Eleonora abbasso lo sguardo sul suo petto e si accorse che era in reggiseno
"AAAAAH SEI UN MANIACO!" e detto questo si ributtò sotto le coperte e si coprì fino sopra la testa "voglio mia sorella!"
"Anita é tua sorella?" chiese sempre pacato il ragazzo anche se si capiva che era molto offeso del comportamento della ragazza " comunque non sono un maniaco, il dottore ha detto di spogliarti perché i vestiti erano bagnati e potevi ammalarti"
"siamo in estate!" 
"siamo in pieno inverno fra pochi giorni sarà natale"
"che anno siamo?"
"venti dicembre 2012"
"Dov'è mia sorella?"
"eri da sola in mezzo alla neve ed eri in t-shirt e pantaloncini, a proposito che ci facevi in mezzo alla neve?"
"Non c'era mia sorella?"
"No, rispondi alla mia domanda"
"...mi ero persa" si, era una bugia ma di certo non poteva dire che veniva dal futuro a uno perfetto sconosciuto "ora raccontami tutto, cosa é successo?"
"stavo ritornando a casa quando ti ho visto per terra e mi sono preucupato quindi ti ho portata a casa mia e ho chiamato un dottore"
"...non sei un maniaco?"
"Ti sembro un maniaco?"
"...No" 
"Quindi smettila di fare questa domanda" detto questo si alzò "ti porto qualcosa di caldo"
 
 
 
 
 
 
 
 
"Hey, svegliati" 
"nnn-
"ragazza svegliati"
"Zeynel sta zitto"
"Non sono Zeine... sono Feliciano"
Elena si mise sedere e guardò il ragazzo che la stava fissando sorridendo
"Oh, posso dirti che proprio bella?"
"..."
"Come ti chiami splendore?"
"Elena"
"Elena che bel nome, quando ti ho trovato davanti alla porta svenuta mi sono preucupato molto, sono contento che stai bene!, all'inizio avevo paura sai Doitsu dice sempre di non fidarmi delle persone che non conosco ma tu sei davvero bella e poi eri in difficoltà"
"ho sonno"
"Hai già dormito per tre ore, Doitsu non vuole che si dormo tanto perché dice che mi rilasso troppo e salto l'allenamento"
"chi é Doitsu?"
"E' Germania"
"una nazione?"
"si anch'io sono una nazione!"
"Quale?"
Feliciano sali sopra il letto e con fare da grande generale annunciò "Io sono Feliciano Veneziano Vargas discendente di Nonno Roma rappresento Nord Italia" dopo essersi  presentato guardò la ragazza che si era rimessa a dormire.
Quindi quello strano ragazzo era l'antenato di Eleonora? Di sua cugina la morta-vivente? Quella che non sorrideva mai e che stava sempre attaccata a sua sorella, no non é possibile, aspetta anche Anita discendeva da lui? 
"Feliciano?"
"Si bellissima?" il ragazzo che si era rattristito si rianimò
"Hai un fratello?"
"Si Lovino Romano Vargas, lo conosci?"
"Non proprio"
"Scusa, bellissima io sono molto contento di averla a casa mia, vuoi mangiare un piatto di pasta sta sera con me?"
"...Si"
"SI, vado a prepararla! PASTAAAAAAAAA"
detto questo usci dalla stanza e Elena si rimise a dormire.
 
 
 
 
 
"Ehy Bastardo svegliati non puoi dormire nel mio campo di pomodori!"
Javier si svegliò e guardò il ragazzo abbastanza arrabbiato davanti a se
"Oh, ti sei svegliato bello addormentato? levati dal mio campo!"
"Chi sei?"
"LA FATA TURCHINA, SONO IL PROPRIETARIO DEL CAMPO DI POMODORI, VATTENE O CHIAMO LA POLIZIA  E LI' SARANNO GUAI STRON-" il ragazzo si fermò sentendo il suo cellulare squillare con una canzoncina che parlava di pomodori che fece sogghignare Javier mentre si alzava da terra
"FELICIANO CHE VUOI?" Javier capì che quel ragazzo era molto impulsivo e maleducato "HAI UNA RAGAZZA IN CASA TUA? NON DEVI DARE RIFUGIO A CHI NON CONOSCI" In quello aveva ragione pensò Javier "uhm, é carina? come hai detto che si chiama Elena? io invece ho trovato un teppista!" Javier alzò un sopracciglio Elena si trovava con questo Feliciano, perché non erano tutti insieme? 
"OH COME TI CHIAMI?" 
"Javier"
"Questo teppista si chiama Javier che conoscerà Arthur?" a vista d'occhio non sembra molto forte poteva pistarlo pensò Javier "Cosa la ragazza ha detto che lo conosce e se posso ospitarlo? ma é scema? cosa? uhm va bene, ci vediamo domani" sospirò e attaccò il telefono
"Javier o come ti chiami alza il culo e seguimi oggi é il tuo giorno fortunato"
Javier non aveva voglia di seguire quel ragazzo così maleducato gli ricordava qualcuno... ovviamente non voleva rimanere fuori così decise di seguirlo 
"Ora mi spieghi che cazzo stavi facendo nel mio orto vestito così leggero, siamo in pieno inverno!"
"Mi sono perso"
"Fin lì ci ero arrivato anch'io genio!, ma perché nel mio orto!"
Ma quella furia dai capelli ramati era fissato col il suo orto, persona detestabile "non mi ricordo"
"Sei proprio scemo, ma bada che se non ti rendi utili ti butto fuori di casa!"
Javier alzò gli occhi al cielo era davvero petulante é noioso quel ragazzo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Grazie di avermi portato in casa tua"
"AHAHAHAH di niente!"
"io sono Anita"
"Io sono Dan ovvero Danimarca"
la ragazza perse un battito lui era l'antenato di Aksel, come poteva aver abbandonato Aksel, non li sembrava cattivo..."hai un figlio o un nipote di nome Aksel?"
Dan gli rivolse una faccia molto stupita ma poi sorrise " no, però é un bel nome!" quindi loro non erano ancora nati "Chi é il tuo fidanzatino?" Anita arrossì e si strinse nella coperta che Dan gli aveva dato e si sistemo meglio nella sedia "MA CHE DICI?" 
"ora mi spiego molte cose, sei scapata di casa per trovare questo Aksel senza il consenso dei tuoi genitori!" Anita sorrise assomigliava molto ad Aksel anche lui si creava storie assurde, anche se quella assomigliava molto a quella di Clara "Ho indovinato non é vero?" Anita non si era accorta che Dan si era avvicinato e per lo spavento cadde dalla sedia provocando una gorssa risata del altro.
"Su raccontami la tua storia" 
"Ora hai finito di prendermi in giro! 
Dan si avvicino a Anita e l'aiuto ad alzarla mentre le sfoderava uno dei suoi sorrisi 
"Su non essere timida non chiamerò i tuoi genitori, basta che mi racconti di questo Aksel!"
Anita sbuffo e girò lo sguardo dalla parte oposta ma Dan non demorse "Daiii me lo devi! ti ho salvato! DAIIIIIII" 
la ragazza si arese dalle lamentele di Dan "Ok ma smettila di strusciare la testa sulla mia spalla!" 
"Oh sapevo che avresti ceduto!"
"sta zitto se no non ti dico niente!" ottenuto il silenzio Anita prese un grande sospiro e cominciò a parlare "Allora, diciamo che Aksel per me é come un fratello, ci conosciamo da quando eravamo piccolissimi e mi ha salvata da una morte certa, poi sono dovuta trasferirmi in un altro paese e ho litigato con Aksel in quel periodo sono stata davvero male, ho pianto molto sentivo il cuore a pezzi e credevo d'impazzire sopratutto perché ho dovuto vivere per un certo periodo con Javier! é un ragazzo davvero antipatico! pieno di se senza parlare che é un grande stronzo, poi con qui sorrisi sornioni! l'ho picchierai a sangue e questo mi ha fatto ancora star peggio! Finalmente riesco a far pace con Aksel ma sembra che ha occhi solo per Javier! stanno sempre insieme e parlano, DI CHE CAZZO PARLANO! Javier é uno stronzo di prima categoria pensa una volta ha detto che non merito il suo saluto invece Aksel é l'opposto sempre pronto ad aiutare gli altri"
mentre stava parlando Anita gesticolava e il suo ciuffo si muoveva avanti e indietro segno che si stava arrambiando, quando finì il suo discorso come risposta ebbe una grossa risata.
"CHE HAI DA RIDERE?"
"Secondo me sei inamorata sia di Aksel e di Javier, ah l'amore" e gli diede uno schiriccoto sulla guancia facendo arrabiare sempre di più la ragazza
"MA SEI PAZZO?!" Urlò la ragazza cacciandoli via la mano "LA RISPOSTA E' SI!" detto questo mise su un adorabile broncio facendo ridere il ragazzo
"Mi ricordi qualcuno, ragazzina ma non ricordo chi, comunque io devo andare in america in una riunione natalizia degli stati! pensa sara una festa in maschera"
"portami con te!" non era una richiesta era un ordine, Anita sperava che andando alla riunione generale delle nazioni avrebbe trovato il resto del gruppo e sopratutto sua sorella
"ti annoieresti"
"no, portami"
"i tuoi genitori saranno in pensiero per te"
"non ho i genitori" 
Dan non sapeva come ribattere guardò la ragazza che aveva un viso serio ma allo stesso tempo supplichevole, gli rivolse un sorriso amaro e si avvicino a lei, gli voleva chiedere cosa era successo ma non voleva di certo aprirle delle ferite così rimase zitto e per un po si guardarono, magari stava mentendo ma i suoi occhi si vedeva un velo di dolore.
"Mi dispiace..."
"anche a me"
"facciamo così ti porto così se ammetti che ti piacano quei due ragazzi ti porto!"
"MA NON E' VERO"
"Questo mi conferma la mia teoria"
"S-STA ZITTO" 
"ahahahahah" 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Grazie per la cioccolata calda"
"di niente"
Eleonora esamino il viso del ragazzo che si era seduto vicino a lei sul letto, assomigliava tanto ad Einar, avevano gli stessi occhi i lineamenti del viso erano gli stessi anche quando parlava avevano la stessa voce.
"Ho qualcosa in faccia?" 
"Cosa?"
"Ho detto se ho qualcosa in faccia, e da un po che mi guardi"
Eleonora arrossi si doveva essere imbambolata a guardarlo "E-Ehm n-no assomigli a una persona"
"Al tuo ragazzo? da come mi guardavi deduco che si tratti di lui, si chiama Einar?"
"ecco io no... lo conosci?"
"No ma quando ti ho trovato stavi ripetendo quel nome come una ossessa"
"Ecco io..."
"mi dispiace di essere stato invadente"
"non precuparti, mi hai salvato la vita...Comunque io sono Eleonora"
"Sono Hans, rappresento l'Islanda" 
Eleonora stava per sputare tutta la cioccolata che stava bevendo  per la sorpresa, ora si spiegavano molte cose! Era l'antenato di Einar ecco perché si assomigliavano
"Comunque Eleonora io devo andare in america, quindi chiama i tuoi genitori e fatti venire a prendere"
"Non ho genitori"
"con chi abiti?"
"con mia sorella"
"chiamala" 
"non mi ricordo il numero"
"allora io vado e ti lascio in una centrale di polizia"
"NO NON MI LASCIARE HO PAURA" Eleonora cominciò a tremare al sol pensiero di stare da solo in un posto che non conosceva
"..."
"per favore"
"ci devo pensare"
"ti prego"
"va bene"
"grazie" la ragazza fece un sospirò di sollievo e si butto sul letto 
"vado nella mia camera, buona notte Eleonora" 
"grazie ancora, buona notte Hans"
Appena Hans uscì dalla stanza si raggomitolo su stessa e cominciò a piangere, Anita l'aveva abbandonata ma la cosa strano che non era arrabbiata con lei ma con Einar, lui l'amava, almeno l'ho credeva visto che voleva fare, deglutii, si ecco voleva farlo e poi non c'era a salvarla.
Si rigirò sul letto sperando che Morfeo la prendesse nel suo mondo ma la cosa non successe, per tutto ripenso ad Einar le sue lebbra leggermente rosse per il bacio che gli aveva dato, gli occhi lucidi per il desiderio e lei che scappava.
Perché era scapata? aveva paura, non nella cosa che stava per fare ma per le cose che potevano succedere dopo. 
Paura di essere abbandonata dal unico persona che l'amava e dopo cosa sarebbero diventati? di certo non sarebbe stata sua sorella, allora cosa? la sua fidanzata? no non era pronta si diceva anche se una parte di lei l'ho voleva, voleva Einar voleva quel cambiamento.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Elenaaaa" Feliciano strillo il nome della ragazza
"Mh?"
"la pastaaaaaa é pronta" 
"...arrivo" con estrema lentezza la ragazza arrivò nella sala da pranzo e sempre con estrema lentezza si sedette guardò Feliciano che aveva già finito il suo piatto
"Non mangi?"
"si ora incomincio"
"Oh allora domani raggiungeremo mio fratello e con il tuo amico andremmo in america per una festa in maschera! anche se abbiamo detto che era una riunione se no Germania non sarebbe venuto anche Austria non sarebbe venuto così l'abbiamo cammufata, come siamo intelligenti! si é solo una scusa per passare il natele tutti insieme!"
Elena sorrideva al ragazzo é intanto in tanto annuiva per farli capire che stava ascoltando anche se stava pensando ad altro
"Hai capito?"
"si"
Sarai una mia ospite!"
"ah"
"sono contento di ospitare una ragazza tanto bella!"
"Sono impegnata"
"Oh dovevo immaginarlo sei davvero bella, chi é il fortunato?"
"Zeynel" rispose come se la cosa fosse ovvia
"come é fortunato, cosa ha detto?"
"scusa?"
"quando vi siete dichiarati!"
"Perché mi sarei dovuta dichiarare? io sono fidanzata con lui, no lui con me"
Feliciano la guardò con aria stupita, certo che quella ragazza era strana
"ma allora non vi amate?"
"Zeynel é tropo stupito per dichiararsi"
"Oh, che peccato"
"Ma so che mi ama"
"come?"
"Una volta quando eravamo piccoli un bambino prepotente mi stava picchiando e Zeynel mi ha difeso e poi mi ha detto che ero una stupida che solo lui mi poteva dare noia e se un altro ci avesse provato a toccarmi dovevo chiamarlo perché lui é il grande capo Zeynel ed anche se sono una gattara avrebbe fatto tutto per me, dopo avere fatto questo discorso mi porto sulle spalle fino ad arrivare in ospedale"
"oh" sopirò Feliciano colpito
"ma la conferma l'ho avuto da poco"
"che ha fatto?"
"ha cercato di pettinarmi" detto questo sorrise e si alzò per andare in camera lasciando un Feliciano depresso, perché ovviamente non poteva sapere che fin da piccola aveva voluto dei capelli lisci e non mossi,disordinati, indomabili questo Zeynel l'ho sapeva e fin da piccolo aveva cercato di pettinarla e di consolarla dicendo che così era molto più bella poi aggiungeva che quei capelli si intonavano benissimo con il casino del suo stato.
Si ributto sul letto sperando di entrare nel suo mondo dove Zeynel aveva abbastanza coraggio di dichiararsi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"MA CHE STAI FACENDO! NON SAI NEANCHE APPARECCHIARE?!?!?"
Javier alzò gli occhi al cielo ignorando Lovino, così aveva detto che si chiamava li strano ragazzo
"NON IGNORARMI!, DOVE STAI ANDANDO, L'HO SAI CON CHI STAI IGNORANDO?"
"Lovino Romano Vargas"
"ALLORA NON SEI COSI' SCEMO! SAI ANCHE COSA RAPPRESENTO?"
una ragazza con il ciclo? penso il ragazzo fra se e se 
"NON LO SAI E NON TE NE ANDARE MENTRE TI PARLO! SONO IL RAPPRESENTATE DEL SUD ITALIA!"
Quelle parole ebbero il potere di bloccare Javier, QUEL ESSERE ERA IL MOTIVO DELLA DISTRUZIONE DELL'IMPERO SPAGNOLO? LO SAPEVA CHE IL SUO ANTENATO ERA TONTO MA NON COSI' TANTO! AVEVA PREFERITO LUI CHE LA SUA PATRIA!. 
La cosa era inaccettabile, si girò verso Lovino che intanto stava continuando ad urlare e più lo guarda più un senso di stress e rabbia cresceva, si avvicino al ragazzo che si era fermato e lo stava guardando impaurito. 
Appena Javier era abbastanza vicino al ragazzo gli tirò un pugno in faccia facendolo cadere e poi l'ho prese per il collo e l'ho alzò 
"TU SEI IL MOTIVO DELLA DISTRUZIONE DELLA SPAGNA! UN BAMBINO CHE GIOCA A FARE IL GRANDE, COMA HA FATTO A PREFERIRE TE CHE LA SUA PATRIA!"
"A-Antonio m-mi a-m-" Javier non gli fece finire la frase e l'ho butto contro la parete, LORO SONO NAZIONI I SENTIMENTI SONO INUTILI, si riavvicino di nuovo al ragazzo che aveva un labbro spaccato ed stava perdendo del sangue dalla testa, l'ho guardo con disprezzo e cominciò a tirargli  dei calci nella pancia mentre rideva.
Quel Lovino era l'antenato di quella smorfiosa di Anita, di quella ragazza che era venuto nella sua vita cercando di cambiarla e poi quando si accorse che era troppo diffide se ne andò distruggendo quei pochi sentimenti che aveva tirato fuori, senza nessun ritegno l'odiava picchiare il suo antenato era una bella soddisfazione, magari avrebbe picchiato anche l'antenato di Aksel, doveva ammettere che era molto carino, scopabile ma il carattere era uguale a Anita, quel sorriso odioso la sua rista grassa si vedeva che erano fratelli, ringhiò fra i denti  aumentò la forza dei suoi calci.
Dopo un po si fermò Lovino era svenuto non c'era più gusto, ora uguale ad Anita fisicamente stessi occhi, stessi capelli quanto l'odiava! odiava lei e suo fratello.
Frustato uscì dalla casa e si avviò verso la spiaggia senza badare agli sguardi inorriditi della gente, aveva le scarpe sporche di sangue ma era troppo nervoso per cambiarle doveva sopprimere le sue inutili emozioni.
Appena arrivato nella spiaggia si sede per terra e comincio ad urlare prese un sasso é l'ho lanciò nell'acqua seguito da un altro e un altro.
"Su ragazzo non fare così, sei abbastanza intelligente per capire che con l'emozioni non si va lontano" disse una voce femminile mentre gli fermava il braccio
"chi sei? e che vuoi?"
la donna fece una risata civettuola "non importa chi sono, sappi che se mi seguirai il tuo sogno si realizzerà, la Spagna ridiventerà una grande potenza" gli susurò allo orecchio con le sue labbra rosse mentre i lunghi capelli neri ricadevano sulla spalla
"...Come?"
"Pronto ad iniziare una guerra?" sorrise maliziosa la donna.
 
 








*** NOTE AUTRICE*** 
COME VA? ECCO IL NUOVO CAPITOLO, CORRETO DA ME! QUINDI SARA' PIENO DI ERRORI QUINDI CHIEDO VENIA.
DEDICO QUESTO CAPITOLO A COSMPOLITA PERCHE' HA DEI PROBLEMI E SPERO CHE RIUSCIRA' A RISOLVERLI AL PIU' PRESTO 
E TUTTE QUELLE BRAVE RAGAZZE CHE SONO NEL GRUPPO DELLA STORIA SU FB!
COLGO L'OCCASIONE ANCHE PER DIRVI: 
1 ABBIAMO CREATO SEMPRE SU FB I NOSTRI OC OVVERO QUESTO: 
http://www.facebook.com/anitaromana.vargas
2
 ORA SIAMO NEL VIVO DELLA STORIA! 
3 FORSE ALCUNI DI VOI AVRANNO CAPITO CHE CI SARA' UNA FESTA IN MASCERA (VESTITO DI LUSSO E A COPRIRVI IL VOLTO DEL VOSTRO OC UN BELLISSIMA MASCHERA)                             POTETE  DIRMI COME VOLTE IL VOSTRO VESTITO NELLA RECENZIONE O PER MESSAGGIO PRIVATO O NON DIRMELO COSI' IL VOSTRO OC SARA' NUDO! DECISO DA ME
4 A PRESTO 
  
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