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Autore: Dreammy    04/11/2012    1 recensioni
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
- Solo Charly può chiamarmi “Liammuccio”, anche se è un nome che fa cagare i culi delle padelle.
- Ma le padelle non hanno i culi.
- Quelle che cagano sì.
- Giusto.

Charly e Giò sono due diciassettenni che vivono a Leicester, una cittadina inglese nei pressi di Londra. Migliori amiche e Directioners da una vita, vincono un concorso che permetterà loro di incontrare i loro idoli.
Non sarà la solita storia scontata, non vi immaginate nemmeno quello che potrà succedere alle nostre due protagoniste.
I ragazzi saranno come se li aspettavano? Troveranno l'amore? Questo incontro cambierà tutto? Ma soprattutto, Niall mangerà abbastanza a cena?
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Porca lacca.


Mi voltai. – Che c’è, Charly?
- Louis.. mi ha detto “buonanotte Bellissima”. – si sventolava il viso con le mani.
- Oh, sono contenta per te. – dissi, sincera. – Adesso però cerca di dormire. Sono sicura che domani sarà una giornata memorabile!
La sentii sospirare. Sprofondammo in un sonno profondo e fummo svegliate, il giorno dopo, dalla nostra sveglia.
“I wanna stay up all night and do it all with you..”
Si alzò come non era mai successo. – Giò, muoviti! Sveglia! Ci aspettano!
Mi sollevai di scatto anch’io e insieme andammo a prepararci. Lei ci mise circa un’ora e non posso negare che anch’io ci tenevo ad essere.. non dico carina, ma almeno presentabile. Lei, dopo secoli passati davanti all’armadio, scelse un paio di shorts di jeans chiari e una canotta nera col simbolo dell’anarchia in rosso. Io tentai, invano, di domare i miei ricci e, dopo non esserci riuscita, optai per dei pantaloncini di jeans neri e la mia maglietta dei Rolling Stones. Sì, ero una grandissima fan di quel gruppo.
Sull’autobus, le luccicavano gli occhi, mentre si faceva filmini mentali. – Giò, e se io piacessi a Louis? E se.. insomma.. e se ci baciassimo? E se mi dicesse che gli faccio schifo? Non potrei sopportarlo. E se invece..
- E se invece stessi zitta? – scherzai. – Andiamo, non possiamo sperare in una “love story” – mimai le virgolette con le dita – con loro. Però, cavolo, li conosciamo! Non è poco.
La accolsi in un grande abbraccio e le porte si aprirono. Eravamo davanti all’Hyatt Hotel ed erano le dieci in punto. Vedemmo cinque figure incappucciate nonostante facesse molto caldo. Ci avviammo verso di loro. Non appena arrivammo, si tolsero gli occhiali da sole per un nanosecondo.
- Scusate l’abbigliamento, – bisbigliò Liam. – ma dobbiamo stare in incognito per evitare le fans urlanti.
- Già. E questa giornata dev’essere tutta per noi! – esclamò Harry, inforcando nuovamente gli occhiali. Ebbi l’impressione che mi stesse guardando, ma era solo una sensazione. Almeno credevo.
Annuimmo, sorridendo, mentre Zayn prendeva la parola. – Bene, proporrei di dividerci! Sette persone che passeggiano insieme è un po’.. come dire.. sospetto. – mimò l’ultima parola facendo una posa che secondo lui assomigliava a quella di un detective. Io credevo che sembrasse più che altro un cane affamato.
- Potremmo andare io, Charly, - disse Louis, mentre gli occhi della mia migliore amica si illuminavano. – Zayn e Liam insieme da qualche parte, e Harry, Giò e Niall da qualche altra parte, che ne pensate?
- Per me va bene! – esclamai, anche se dentro di me ballonzolavo come Snoopy nella sua danza della felicità. Ok, lo ammetto. I miei “preferiti” erano sempre stati Niall e Harry, anche se amavo gli altri tre più di me stessa. – Però dovremmo mangiare da Nando’s, non trovate? – feci l’occhiolino al biondo.
- Io amo questa ragazza! – fece Niall, con gli occhi sognanti.
Ridemmo. – Bene, allora.. ci vediamo da Nando’s fra due ore e mezzo. A dopo! – ci salutò Charly, mentre prendeva a braccetto Louis e si incamminava, con Zayn alla sua destra e Liam alla sinistra del ragazzo che adorava le carote.
 
 
- Dove si va? – chiesi, continuando a fissare il braccio che Harry mi aveva passato attorno alle spalle.
- Io un’idea ce l’avrei. -  rispose il riccio, sfoggiando un sorriso malandrino.
- E io credo di aver capito. – Niall mi fece un occhiolino.
- Cos’avete in mente? – domandai, con gli occhi sbarrati.
- Lo vedrai! – dissero all’unisono in tono misterioso, mi presero sottobraccio e iniziarono a guidarmi in quella caotica città che conoscevo a malapena.
Durante il tragitto chiacchierammo molto. – Quindi.. tu studi? – Niall era molto curioso, i giornali avevano ragione.
- Per la verità no. – abbassai lo sguardo. – Ho lasciato la scuola per.. lavorare.
- Davvero? – Harry sembrava sorpreso.
- Sì. – annuii.
- Che lavoro fai? – domandò il biondo, guardandomi con quegli occhi color oceano che mi ricordavano tanto quelli della mia migliore amica.
- L’insegnante di danza.
- Non sarai mica quella Giorgia Smith? Quella di Leicester? – Harry aveva gli occhi spalancati.
- Beh.. sì, vivo a Leicester e insegno all’Accademia di Danza che c’è lì.. perché?
- Tu insegni a mia cugina Abigail! Parla sempre di te! – sorrise, mostrando quelle fossette che adoravo.
Non potei fare a meno di sorridere a mia volta, pensando a quella quindicenne ribelle che, era vero, pareva volermi bene. – Non dirmi che Abby è tua cugina! Io adoro quella ragazza!
- E’ un uragano. – rise Niall.
- Sì, è vero.
 


*Charly*

- Dove andiamo? – domandai, consapevole che stavo stringendo il braccio del ragazzo che avevo sognato troppe volte.
- Ti piace stare in mezzo al verde? – chiese Liam, sorridendo nel modo buffo che amavo.
- Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda. – sorrisi. – Comunque.. sì.
- Allora noi sappiamo dove portarti. – Zayn mi fece un occhiolino.
Mentre percorrevamo Londra a piedi e io cercavo di far loro dire dove mi stavano portando, parlammo del più e del meno.
- Toglimi una curiosità, Charly. – Louis puntò quegli occhi verde-azzurri nei miei e mi sentii svenire.
- D-dimmi. – riuscii a balbettare.
- Tu fai per caso la doppiatrice? – aveva uno sguardo indagatore.
- Ehm.. perché?
- Non si risponde a una domanda con un’altra domanda – mi scimmiottò Liam.
Scoppiammo a ridere e io risposi. – In realtà sì.
- No! Lou, avevi ragione. Porca lacca! – Zayn sembrava furioso.
- Porca lacca? – ridacchiai.
- Sì.. devi sapere che Zayn è molto fissato con i suoi capelli. – mi disse Liam, picchiettandosi un dito sulla tempia, come a farmi capire che era pazzo.
- Ah, quello lo sanno tutte le Directioners! – sorrisi. – Ma non ho ancora capito in cosa aveva ragione Louis.
- Mi sembrava di aver sentito la tua voce da qualche parte. – iniziò a spiegarmi, compiaciuto.
Momento. Ritorno alla realtà. Gli sembrava di aver sentito la mia voce? Quindi aveva fatto caso alla mia voce! Oh mio dio. Lui.. mi aveva notato. Oh porca la carota. Oh porca la maglietta a righe. Perché Giò non c’è mai quando serve?
- E allora – continuò Louis. – ho scommesso con Zayn che tu fai qualche lavoro che abbia a che fare coi film e.. cose del genere. E visto che se fossi stata un’attrice ti avrei riconosciuta, ho optato per la doppiatrice.
Ero semplicemente sbalordita.
- E quindi ora mi tocca dargli 50 sterline. – sbuffò Zayn, mentre porgeva all’altro una banconota.
- Quante volte devo dirvi di non scommettere, ragazzi? – Liam scosse la testa.
- Ma allora la storia che tu sei un po’ il “papà” dei One Direction non è inventata! – esclamai.
Non ci credevo. Fino a due giorni prima sognavo di poterli vedere solo da lontano e adesso.. e adesso camminavo con loro, come una vecchia amica.
 

*Giò*
 
Quando arrivammo al posto “prescelto” mi sentii quasi cedere. – Ragazzi, io soffro di vertigini.
Eravamo davanti al London Eye, la famosa ruota panoramica alta 135 metri.
- Oh, ma sei con Harry Edward Styles e Niall James Horan, non devi avere paura. – il biondo mi fece l’occhiolino.
- No, io non ci salgo. – incrociai le braccia al petto.
- E dai, non farti pregare! – mi implorò Harry.
- Ci siamo noi. - Non potevo resistere agli occhi da cucciolo di Niall. Erano troppo.. fantastici e pucciosi.
- Ok. Però se vi rompo le scatole non è colpa mia, va bene?
- Tanto non romperesti in ogni caso. – il ragazzo dai capelli ricci mi prese la mano, facendo intrecciare le nostre dita, mentre il biondo mi sorrideva, radioso. Avvertii degli strani brividi.
Ci avvicinammo al tipo che vendeva i biglietti. Beh, in realtà mi trascinarono dal tipo che vendeva i biglietti.
- 3 VIP – bisbigliò Niall, togliendosi il cappello per farsi riconoscere dal tizio.
Lui annuì, stirò gli angoli della bocca in quello che doveva sembrare un sorriso e diede al biondo tre foglietti arancioni. Ci disse di seguirlo e ci fece superare la fila di gente in coda, che aspettava. Non mi sembrò molto giusto. In fondo, quelle persone avevano i nostri stessi diritti. Harry e Niall salirono su uno dei vagoncini, ma io restavo a terra. Mi sentivo bloccata dalla paura.
- Non potreste andare.. solo voi? – chiesi, facendo un enorme sforzo per non balbettare.
- No. – disse, secco, il biondo. – Dai, Giò.
Sentii un leggero cigolio, segno che la ruota stava per partire.
- Signorina, salga. – sentii urlare da dietro.
Rapidamente, senza che io me ne accorgessi, Harry mi fece salire, tenendomi stretta, prima che le porte si chiudessero. Stava iniziando la salita.



L'angolo di Dreammy

Ciao bella gente!
Io continuo la storia, ringraziando con tutto il cuore chi ha recensito questa cagatina :'D
Spero che vi possa piacere, nonostante io ne dubiti profondamente v.v
Sciao bele.

~ Dreammy
   
 
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