Parlerò di uno spaccato della mia vita in modo introspettivo, basandomi sui ricordi personali e su quelli che mi suscita una determinata immagine. Squarci di momenti vissuti passati e anche presenti. Buona lettura!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Vita introspettiva che va dai miei sei anni ai nove anni.
Non abitavamo più in Corso Italia in quella grande casa, la cui mansarda aveva per me tantissimi ricordi e dove dormivo con i miei genitori. Ora abitavamo in via Sebastiano Catania, in una casa rifinitissima e di buon lusso, con la moquet in alcune stanze,6 vani e un garage compreso da dove si accedeva dall'interno dell'abitazione.
Ricordi moltissimi in questa casa impossibili dirli tutti, la passione per i Zagor che compravamo ogni mese con mio fratello, il pallone San Siro con cui giocavamo alcune domeniche a pallone, le battaglie con le ulive. I tre cani randaggi Nardo il capo, Romana la sua femmina, astutissima, lupetto il loro piccolo. Gli amici del complesso Luca ed Enzo due per tutti.
Era particolarmente bello girare con la mia prima bicicletta per il complesso e andare nella bambinopoli. Ma la cosa che mi dava più gioia eral al pomeriggio autunnale, sdraiarmi nelle aiuole incolte e in posizione orizzontale, rimanere senza parole e trafitto dall'emozione dallo spettacolo del cielo stellato;
stavo moltissimo tempo in questa posizione attratto dalle stelle a ripensare a scenari oltre la nostra immaginazione..
La freccia del tempo va dal passato al futuro inesorabile e, almeno in questa vita, non è più possibile tornare indietro, ma lo farei volentieri.