Storie originali > Soprannaturale
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Autore: Lara Ponte    05/11/2012    2 recensioni
Ho iniziato questa storia tempo fa e finalmente ci sto rimettendo mano.
Doveva nascere come genere Urban fantasy ma date le caratteristiche di alcuni pg
ho pensato fosse meglio catalogarla come Soprannaturale
Sarà una storia breve, con capitoli brevi (Credo). Stavolta sto provando a scrivere in modo "Sintetico" ;)
Come potete immaginare dal titolo, il (primo) protagonista è un Immortale. La sua missione ?
Di natura molto personale, ma non voglio fare anticipazioni.
...Anche perchè non sono ancora sicura di come andranno a finire/svolgersi gli eventi ^_^
Come sempre, sarà gradita ogni sorta di recensione, sempre se avrete voglia di lasciarmene qualcuna ;)
A tutti: Buona lettura
Grazie mille in anticipo
Genere: Fantasy, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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III

Visioni e Scelte



Quella notte, in tutto il mondo, sei giovani fecero lo stesso identico sogno. Quattro ragazzi e due ragazze, diverse razze, diverse origini, un'unica cosa in comune: tutti di età compresa tra i ventitré e i venticinque anni.
Khassim dal Senegal: fisico statuario, capelli corti, neri come la pelle, gli occhi, due grandi pozzi scuri dall'espressione fiera e gioiosa allo stesso tempo, si riteneva un ragazzo fortunato.
Laura, italiana: alta appena un metro e sessanta, capelli lunghi rossi, occhi grigi, una famiglia difficile e grinta da vendere.
Mark, un capellone danese: biondo con gli occhi verdi, sembrava uscito da una rivista di moda, ma arrivava dalla strada.
Kaname, originaria dal Giappone: occhi del colore delle castagne, capelli bruni cortissimi, abile nel Kendo, studentessa all'estero.
Jeremy, americano: occhi azzurri e capelli castani, sportivo. Onesto, orgoglioso e leale, da sempre lavorava per pagarsi gli studi.
Diego, non molto alto, nato in Brasile e cresciuto in Portogallo: capelli neri, moro e occhi verde scuro, abituato ad una vita semplice, tanto sensibile quanto allegro.
Tra i sei, soltanto Mark e Kaname abitavano per puro caso, nella stessa città.


Furono visioni magnifiche e spaventose. Un mondo di cui tanto si immagina, da sempre oggetto di culto e superstizione, ma di cui nessuno sa la verità. Figure che sembravano angeliche o demoniache, altre ancora dalle forme incomprensibili, vi si muovevano come se ne fossero i padroni. Qualcuno di quegli esseri, vedendosi osservato, correva a nascondersi, molti invece lanciavano sguardi minacciosi. La sola cosa che permetteva a chi osservava di non perdere la ragione, era la consapevolezza di essere un semplice spettatore. Per quanto quelle creature potessero apparire assurde ed inquietanti, vi era l'assoluta certezza di esserne al sicuro.
Ad uno sguardo più attento, si scopriva poi che la maggior parte delle forme che abitavano quel limbo, appartenevano invece a semplici esseri esseri umani: tutte le razze, generi ed età. La sensazione che più dava un certo turbamento, era il fatto che senza alcun tipo di avvertimento, ognuno di quei ragazzi sentì chiaramente nel profondo del proprio cuore, che ogni singola entità passasse loro davanti, aveva in realtà un disperato bisogno di aiuto, guida e conforto. Altre visioni intanto si sovrapponevano l'una all'altra: frammenti di illusione, speranza e desiderio.


'Questo non è un semplice sogno' Disse una voce splendida, anzi un coro di voci, interrompendo infine, lo scorrere delle immagini. Era impossibile capire se fossero maschi o femmine: a parlare sembrava essere l'essenza stessa della musica. 'Se accetterai, la vita che conosci cesserà di esistere e ti si offrirà davanti un nuovo destino.' Spiegava gentilmente, mentre un senso di pace e potere permeava l'animo di chi ascoltava, in una carezza di puro amore mai provata prima.
'Questo Dono però costa caro. Per prima cosa, rinuncerai per sempre al tuo passato e a tutte le persone care che hai conosciuto e amato fino ad ora. In secondo luogo, “Accettare” non significa “Riuscire”. Il fallimento porterà ad una pena, proporzionata a ciò che dimostrerai durante la Prova. Se invece trionferai, il destino di molte persone cadrà nelle tue mani di Guardiano degli Spiriti.'
A quelle parole seguì una pausa, durante la quale, lentamente, si materializzò una porta che veniva aperta. Ciascuno di loro, si ritrovò ad osservare l'ingresso, nella forma che più gli era familiare. A qualcuno sembrò il classico cancello dorato del paradiso, per altri invece, un semplice sistema a trilite, tipico delle culture arcaiche. In un caso furono le porte massicce di un grande castello, in un altro, l'ingresso di una caverna. La ragazza orientale ad esempio, rivide i tori rossi che indicavano l'accesso ai territori dei sacri templi del proprio paese.

'La Scelta, da questo momento in poi è soltanto tua. Se varcherai la soglia, tutto avrà inizio. Il risultato potrebbe essere la Vittoria o la Tragedia. Se invece resterai al di là, ti risveglierai senza ricordare nulla di quanto ti è stato mostrato.' Quelle ultime parole, furono pronunciate dalla voce di un uomo. Né giovane né vecchio, ma in qualche modo familiare. Concluse, dicendo con un tono meno formale, che la 'Janua dei Sogni' , sarebbe rimasta ancora qualche minuto e che il tempo per decidere, si sarebbe presto concluso. Accanto alla porta, comparve allora, una clessidra di vetro, incastonata in un supporto colore avorio. Nel suo interno della sabbia dorata cadeva senza sosta, a velocità costante.
Fu uno strano momento. Quasi tutti i ragazzi, avrebbero voluto porre almeno mille domande. Ma scoprirono, quasi con terrore di non essere in grado di proferire una sola sillaba, come se all'improvviso fosse stato tolto loro, il dono della parola. Quando provarono ad aprire la bocca, un unica frase si materializzò come per incanto nella mente, creata col sussurro di una dolcissima voce femminile: 'Ascolta il tuo cuore e decidi.' Allo stesso tempo, era come se dicesse anche: 'Devi scegliere liberamente e mai nessuno ti giudicherà per questo.'

Mark e Khassim, un po per curiosità, un po per auto-dimostrazione di coraggio, si mossero quasi subito, seguiti a ruota da Laura, assetata di giustizia. A Diego e Jeremi occorsero appena pochi minuti in più, si convinsero abbastanza in fretta, che accettare fosse la cosa giusta. Inoltre pensarono che se fosse stato solo un sogno, volevano comunque vedere, come sarebbe continuato. Kaname invece, che più di tutti gli altri, intuì la verità di ciò che le era stato messo davanti, non riuscì a trattenere le lacrime. Sapeva che avrebbe provato una terribile nostalgia, per la propria famiglia e per il mondo che stava per lasciare. Ma il dolore delle anime, che ancora sentiva vivo sulla propria pelle, aveva lasciato un segno profondo nella sua coscienza, sentiva di non poter restare, come se nulla fosse stato, a fare nulla. Quando la sabbia stava per terminare, si tuffò di corsa in direzione della porta e la attraversò un secondo prima che scomparisse.


“Vi ringrazio dal profondo del mio animo, per avere accettato La Chiamata e vi porgo un sincero benvenuto.” Tutt'e sei i ragazzi, osservavano senza parole l'uomo che li aveva appena salutati. Lo riconobbero subito, come il manager, che proprio pochi mesi prima, li aveva esaminati in uno dei più singolari colloqui di lavoro che avessero mai fatto. Un attimo dopo, la sorpresa maggiore, decisamente gradevole, era stata la scoperta di non essere stati convocati da soli. Nel sogno infatti, avevano dovuto confrontarsi singolarmente con la propria visione, ma ora che si trovavano davanti dei compagni, non poterono fare a meno di sentirsi sollevati. L'unico che sembrava indifferente, era Mark, mentre Kaname, ancora commossa, si asciugava gli occhi, che si erano inumiditi per il pianto.




Pensieri a mezz'aria...


Ed ecco un capitolo decisamente “onirico”... :P
Spero non sia stato troppo banale o scontato.
Mentre scrivevo in realtà, cercavo di ottenere almeno un po... ehm...
Un minimo di 'effetto cinematografico', se così posso permettermi di dire...
Spero di essere riuscita a dare quella sensazione, della telecamera che si sposta velocemente da un'immagine (o un pg) all'altra ;)
Se poi non ce l'ho fatta, come dicono gli inglesi: Nice try ! Eh eh XD
Spero non ci siano troppi errori e/o sgradevoli ripetizioni... ma questi giorni ho davvero poco tempo... scusatemi tanto e portate pazienza (Mea culpa O_O )
Mi auguro comunque che vi sia piaciuto, e grazie mille per averlo letto! :D
Salutoni a tutti: Alla prossima ! ^_^

  
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